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Valle d'Aosta è anche una montagna di cultura Alla scoperta di castelli, mostre, tradizioni e monumenti

Castelli da favola, mostre esclusive e tradizioni alpine che conquistano: la Valle d'Aosta non offre solo pendii mozzafiato per sciare tra le vette più alte d'Europa. Terra di transiti e luogo di memoria, la più piccola regione italiana racconta di un passato millenario attraverso un patrimonio culturale ricco, articolato e tutelato al meglio.
In Valle d'Aosta - sostiene l'Assessore Joel Farcoz - emergono, tra le numerose ricchezze, quelle naturali e quelle culturali. Basti pensare ai castelli posti a guardia dei punti strategici della Regione o trasformati in eleganti dimore signorili, incastonati in Valli e gole dove allo splendore della natura si aggiunge la bellezza del manufatto. Ma non si possono dimenticare le altre espressioni culturali presenti nella tradizione popolare, ancora forte e viva nel tessuto sociale regionale, che si esprimono nelle fiere dell'artigianato, ma anche nelle feste locali, nelle manifestazioni culturali o nei musei dedicati ad aspetti particolari della vita quotidiana. I popoli che hanno attraversato o occupato la Valle d'Aosta hanno lasciato dietro loro segni di grande valore artistico, l'Aosta romana ne è l'esempio più eclatante, e noi siamo fieri di mostrarli al resto del mondo.
Parlare di cultura in un territorio di minoranza linguistica come la Valle d'Aosta è raccontare di siti archeologici e di castelli, ma anche di santuari e cappelle e di architettura minore, di musica e canto tradizionali e di antichi saperi che vengono tramandati nel tempo. Elementi che fanno della Regione una cerniera tra il nord e il sud delle Alpi, un "carrefour" in cui il rispetto per il passato e l'apertura al futuro convivono perfettamente. Proprio nell'ottica di mantenere viva questa peculiarità, dal 17 aprile al 4 maggio 2014 Aosta ospita il Festival della parola - Les Mots. Con l'ambizioso obbiettivo di confrontarsi sul tema della Rinascita, per "parlare di cultura diffondendo la cultura". Il ruolo di via di transito e di luogo di scambio si riconosce fin dall'imponenza dei monumenti della città romana di Augusta Prtoria, passando per l'edificazione religiosa paleocristiana e quella difensiva dei castelli di tipo primitivo, arroccati su speroni rocciosi. La grande capacità di recepimento rispetto alle novità provenienti d'oltralpe è dimostrata con le antiche chiese romaniche, le grandi campagne decorative dell'anno Mille in Cattedrale e in Sant'Orso, i capolavori tra romanico e gotico di scultura e pittura che culminano con le straordinarie realizzazioni del Quattrocento, secolo d'oro dell'arte valdostana. Il passaggio dell'armata di Napoleone per il Gran San Bernardo e le chiuse di Bard con il suo forte e le predilezioni di Casa Savoia e di ricchi viaggiatori inglesi per i soggiorni valdostani portarono alla riscoperta della Valle d'Aosta quale via di transito tra il nord e il sud dell'Europa, attribuendole il ruolo inedito di ricercata località di villeggiatura. In questo approccio affonda le radici l'economia attuale della Valle d'Aosta. Per valorizzare questo patrimonio storico-culturale - conclude l'Assessore Joel Farcoz - affinché diventi non solo strumento di memoria, ma anche fonte di turismo culturale, l'Assessorato ha voluto riprendere questa collaborazione con l'Ansa che ci permetterà di raggiungere un grande numero di persone su tutto il territorio nazionale. Sperando che diventi abituale venire a rilassarsi nella nostra Regione, tra le nostre montagne, ma anche venire a vedere quanto ricca è la nostra cultura.
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Nasce nel Parmense il Museo della Pasta

(ANSA) - PARMA, 10 MAG - Nasce il Museo della Pasta, accanto a quello dedicato al Pomodoro, nella corte agricola medievale di Giarola di Collecchio, nel Parmense. Oggi l'inaugurazione con un convegno e una visita guidata. Il nucleo più forte e monumentale documenta la produzione industriale della pasta nelle sue fasi e nell'evoluzione tecnologica.
    Alla nascita del Museo, dedicato alla conoscenza storica, tecnologica e culturale della pasta, ha contribuito Barilla, la cui attività iniziò a Parma a fine '800.
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Tra le Dolomiti per gustare le “radicèle”

Sulle Dolomiti la primavera è il momento perfetto per (ri)scoprire i gusti della cucina povera locale, che si sbizzarrisce in ricette a base di erbe spontanee.  Proprio in questa stagione le Prealpi Bellunesi esplodono di verde. Capita, girovagando per i pendii della Sinistra Piave, di incrociare gruppetti di camminatori immobili: muniti di borsetta, accucciati a terra, cercano radicèle (il tarassaco, in dialetto bellunese), zigói (silene) o briscandói (luppolo selvatico) per gustosi risotti a prova di crisi.
A Mel, un piccolo centro rinascimentale adagiato su una collina che giarda il Piave, a metà strada tra Belluno e Feltre, alle erbe spontanee dedicano ogni anno una fiera, “Radicèle. I sapori della primavera”. Dal 15 al 18 maggio il borgo storico – bandiera arancione del Touring Club Italiano – ospiterà una serie di iniziative per celebrare i gusti della tradizione contadina. Giovedì e venerdì appuntamento di sera, per cena: pasta con radicèle e pastin (altra pietanza tipica bellunese, a base di carne tritata e speziata di maiale), zuppa alle erbe, frittata con radicèle e briscandói, panna cotta con miele di fiori di radicèle... Ce n'è per tutti i gusti. Sabato e domenica l'offerta diventa anche culturale: passeggiate (alle 15 di sabato e alle 9 di domenica “Piante commestibili del nostro territorio”, alle 8,30 di domenica CICLOmelANDO in bicicletta), incontri (alle 18 di sabato, in municipio, convegno sulla “Viticoltura sostenibile nella Valbelluna”, alle 20,30 presentazione del progetto “Parole lidiere”, alle 18 di domenica presentazione del libro di Mara dell'Asen “L'odore del mare sulla montagna”), visite culturali (alle 9,30 di domenica, itinerario artistico-culturale a Mel e dintorni con il FAI), mostra mercato (dalle 10 di domenica)...
Non è quindi solo il palato, a gioire: Mel varrebbe una visita anche nei giorni più noiosi dell'anno. Non è un posto che si impone all'attenzione del visitatore distratto. I vecchi cortili, le colline imbiancate di narcisi, il castello medievale: nulla di tutto questo è visibile dalla strada statale, si trova però facilmente se ci si ferma a curiosare. Il centro storico di Mel è un gioiellino: splendidi palazzi cinquecenteschi in stile veneziano, logge e torrette e corti interne fiorite, chiese senza campanili, un museo ricco di reperti – per lo più provenienti dalla necropoli paleoveneta dell'VIII secolo a.C. Un albergo settecentesco – l'Antica locanda Cappello, nella piazza centrale – che è anche uno dei ristoranti più rinomati della provincia. Poco lontano dal centro, si può visitare il castello di Zumelle, il meglio conservato di tutto il Bellunese. In posizione strategica, fu uno dei più importanti centri difensivi della vallata. Per secoli da qui si controllarono i traffici dalla e per la pianura. Anche il borgo di Mel era fortificato: le mura vennero però distrutte dopo il suo passaggio alla Serenissima Repubblica di Venezia, nel 1404. Come la vicina Feltre, anche Mel preferì la pace veneziana a un susseguirsi di signori – e fece bene, visto che prosperò fino all'arrivo di Napoleone. Dopo la visita storica e la mangiata all'insegna della tradizione, arriva il momento della passeggiata: e a metà maggio non c'è nessun posto come i colli della sinistra Piave. Tra Zelant e Praderadego fioriscono a migliaia i narcisi e i prati sono investiti da un'ondata bianca. Dura poco, come in Giappone la fioritura dei peschi: quest'anno i narcisi tardano a sbocciare, finora ha fatto troppo freddo. È probabile che quello di Radicèle sia il weekend giusto
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Mamme, sogno è vacanza in famiglia. Sondaggio, la maggior parte prenoterebbe un appartamento

Vacanza preferibilmente in appartamento in affitto e con tutta la famiglia, oppure una seconda luna di miele col proprio marito: è il viaggio desiderato dalle mamme italiane in occasione della loro 'festa', secondo un sondaggio realizzato da "Only-apartments".

L'indagine, realizzata in vista della festa della mamma che cade la seconda domenica di maggio, evidenzia che nonostante lo stress quotidiano quasi la metà delle mamme intervistate (il 47%) sceglierebbe di muoversi sempre in famiglia e in questo caso oltre la metà (61%) prenoterebbe un appartamento per non avere alcun genere di vincolo. Molto inferiore la percentuale di chi opterebbe per l’hotel (16%) e di chi non rinuncerebbe mai al baby club dei villaggi turistici (12%). Poche le mamme "avventurose": solo l'11% opterebbe per il campeggio.

Tuttavia c'è anche quasi un terzo delle interpellate (29%) che sogna una seconda luna di miele col proprio marito e che prenoterebbe subito un viaggio romantico "a due". In questo caso, il 67% si imbarcherebbe immediatamente su un volo con destinazione "lunghe spiagge bianche e possibilmente deserte dei Caraibi", mentre un più classico e meno esotico 15% vorrebbe passeggiare sugli Champs-Élysées parigini con la dolce metà.

Ci sono comunque anche mamme che non desiderano altro che prenotare un soggiorno all’insegna del divertimento con le amiche (22%): in questo caso oltre la metà (52%) vorrebbe vivere la New York della famosa serie tv "Sex & The City", mentre il 41% sceglierebbe le spiagge di Miami. Solo il 2% prenoterebbe per se stessa e basta.
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Mauritius, 10 motivi per prendere il volo. Spiagge infinite e relax, vacanza tropicale da sogno

Clima tropicale ideale per una vacanza in ogni periodo dell'anno, spiagge immacolate, proposte gastronomiche "gourmet", benessere e pacchetti ad hoc anche per le famiglie con bambini. Se non bastassero le immagini da cartolina che caratterizzano Mauritius, l'isola dell'Oceano Indiano si promuove con un un decalogo di "buoni motivi" per visitarla.

Al primo posto il clima: a Mauritius, che si trova nell'emisfero meridionale del globo, le stagioni sono invertite. L'estate va da novembre ad aprile, mentre l’inverno si protrae da maggio a ottobre. Il primo periodo è più indicato per chi ama le immersioni e la pesca in alto mare, il secondo per chi vuole praticare il surf. Le temperature non subiscono mai forti sbalzi, ma l'unico periodo non troppo indicato è da novembre ad aprile per la possibilità di imbattersi in cicloni. Secondo motivo le spiagge bianche, come quelle che sfiorano i complessi di due strutture cinque stelle, il Prince Maurice e il Belle Mare Plage. Anche la cucina può stuzzicare i palati più esigenti: Mauritius è l'isola delle spezie e gli chef si divertono reinterpretarle in maniera creativa e spesso anche a impartire lezioni agli ospiti. Il tripudio di profumi e colori è un altro buon motivo per volare sull'isola: si respirano nei suoi caleidoscopici mercati, nella capitale Port Louis.

Gli amanti del golf potranno trovare pan per i loro denti nei campi a 18 bughe The Links e The Legend, mentre per il relax il benessere è a cinque stelle con servizi Spa e trattamenti esotici. Ci sono anche sistemazioni da sogno per una vacanza fuori dal comune, come la suite Princely del Prince Maurice, con due piscine private e tre terrazze, mentre la Presidential Villa del Belle Mare Plage è ampia 650 metri quadri e ha accesso diretto alla spiaggia.

Mauritius è anche una delle mete preferite per la luna di miele, secondo una recenti indagine di Mail Online, e sull'isola è anche possibile organizzare all'ultimo minuto una cerimonia indimenticabile.
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Turismo, ecco la Guest Card per l'accesso a musei e castelli

Presentato ieri a Trento il progetto “Guest Card”, un servizio compreso nella vacanza di chi soggiorna in oltre 500 strutture del Trentino, oppure in vendita a 40 euro (durata settimanale) presso le Apt. Si tratta di una card che dà libero accesso a musei, castelli, parchi naturali, permette di far conoscere le produzioni enogastronomiche locali e consente di viaggiare liberamente sul territorio provinciale con il trasporto pubblico per tutto il periodo della vacanza.
L'iniziativa è il frutto di una collaborazione tra nove Apt, sei Consorzi pro loco, Trentino Trasporti, oltre 100 partner di servizio (musei, servizi e produttori), oltre 500 aziende ricettive della provincia, con il coordinamento di Trentino Turismo e Promozione. L'obiettivo è quello di elevare la competitività sul mercato di tutte le aree e degli operatori partner, che potranno aggiungere, all'ospitalità della struttura, quella dell'intero territorio, è stato detto nel corso della presentazione. Il progetto, che può contare sulla sperimentazione fatta nel 2013, è operativo fino al 2 novembre. L'elenco dei servizi proposti è consultabile su www.visittrentino.it/trentinoguestcard.
«Un progetto – ha evidenziato il direttore di Trentino Turismo e Promozione Paolo Manfrini – nel quale sono protagoniste le realtà locali ed è frutto di un percorso partecipato sul territorio». Concetti ribaditi anche dall’assessore provinciale Michele Dallapiccola, che ha sottolineato come la Provincia creda «in questo strumento che crea sinergie e fa sistema fra gli operatori turistici e non».
Sono oltre 160 i servizi compresi per un controvalore cumulato di almeno 350 euro, senza considerare i trasporti. Il 2014 ha visto inoltre l’ingresso di quasi 50 tra i principali produttori di vari comparti, cantine e distillerie, macellerie, troticolture, caseifici, aziende agricole che producono mele, miele, confetture e piccoli frutti, che vanno ad affiancarsi ad oltre 500 hotel, campeggi, agritur, B&B del Trentino, ove ogni ospite troverà (senza costi aggiuntivi) una Guest Card, con una validità pari al soggiorno. La consegna della Card, anche in versione family, avverrà all’interno di un’apposita cartellina che comunicherà le numerose opportunità e l’essenza del progetto, rinviando agli aggiornamenti puntuali presenti nella rete.
Dice Luca Libardi, il presidente Asat: «Apprezzo l'iniziativa e lo sforzo organizzativo che c'è dietro e auspico che lo sviluppo della Guest card sottolinei sempre più fra le finalità quella di produrre ricavi per le aziende del turismo del nostro territorio. Questo, secondo la nostra associazione, deve essere lo scopo primario».
fonte: http://trentinocorrierealpi.gelocal.it