FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

Il 19 giugno a Roma si presenta il Rapporto nazionale 2014

 
Lunedì 26 maggio 2014
Giovedì 19 giugno, presso la Sala Cristallo dell'Hotel Nazionale di Roma, avrà luogo la presentazione del Rapporto nazionale sul turismo en plein air in camper e in caravan 2014, il tradizionale appuntamento di APC con le istituzioni, la stampa, gli operatori del settore per fare il punto sull'andamento dell'industria caravanning e del plein air. All’evento saranno illustrati dati e interessanti spunti di riflessione elaborati grazie alle partnership con il CISET-Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica dell'Università Ca' Foscari di Venezia e con lo Studio Zaffina. Per partecipare alla presentazione del Rapporto 2014 o ricevere aggiornamenti sull'evento, è possibile inviare un'email all'indirizzo segreteria@extracomunicazione.it.
fonte: 
http://www.associazioneproduttoricamper.it/
Negli ultimi mesi APC ha intensificato il dialogo con le istituzioni e il mondo politico per porre alla loro attenzione le problematiche e le opportunità che caratterizzano la difficile fase vissuta dall'industria del caravanning.
Attraverso una comunicazione rivolta ai rappresentanti di Camera e di Senato, APC ha pensato di offrire la propria disponibilità ai tanti appassionati di turismo itinerante in Parlamento per sostenere un’Associazione Parlamentari Amici del Camper. Capitalizzando passioni e competenze di ciascun parlamentare camperista, questa iniziativa nasce con l’intento di favorire soluzioni che possano cogliere le opportunità offerte al settore.
In seguito, l'Associazione ha realizzato una serie di incontri istituzionali, tra cui quello con la Senatrice Daniela Valentini che ha avviato, lo scorso 8 aprile, un’interrogazione parlamentare rivolta ai Ministri dell'Economia e delle Finanze e delle Infrastrutture e dei Trasporti per proporre l'applicazione di un'IVA agevolata sull'acquisto di un camper alle famiglie con persone disabili. Da sempre sostenuta dall'Associazione e già realizzata nei principali Paesi europei, questa proposta non solo favorirebbe, infatti, un rilancio del comparto ma consentirebbe altresì di incentivare l’utilizzo di un veicolo particolarmente funzionale alle esigenze di persone con disabilità motoria.
Ulteriori incontri sono stati realizzati con rappresentanti del Senato fra i quali la Senatrice Daniela Valentini e con Gianfranco Simoncini, Assessore alle Attività Produttive della Regione Toscana . Tra i diversi temi affrontati negli incontri, è emersa la necessità di una manovra per l’incentivazione alla rottamazione dei veicoli ricreazionali appartenenti alle classi Euro 0 e Euro 1. Ad oggi, infatti, sorge la necessità di rinnovare il parco circolante anche in funzione della sua anzianità, che non permette di garantire nei veicoli un adeguato livello di efficienza nei consumi e la presenza delle più avanzate dotazioni di sicurezza. In una lettera rivolta al Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, l'Assessore Simoncini ha sollecitato un intervento del Governo in tal senso, in sintonia con gli sforzi realizzati per favorire la ripresa economica attraverso la valorizzazione delle eccellenze. Si è poi manifestata la volontà di supportare il progetto avviato da ECF in Sede europea per aumentare la soglia limite del peso della massa trainabile. I contatti avviati con alcuni dei candidati alle elezioni europee hanno l’intento di coinvolgere i nostri futuri rappresentanti a formare insieme ai colleghi di Germania e Francia, un movimento favorevole all’accoglimento dell’istanze dei Costruttori Italiani ed Europei.
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it

I castelli del Barolo

(di Stefania Passarella)

Dall'alto dei castelli delle Langhe si scorge un panorama di colline increspate dai vigneti e puntellate di rocche, campanili e manieri antichi. Ci sono tutte le premesse per un fine settimana di relax, anche se itinerante, a cui si aggiunge la "compagnia" di alcune delle eccellenze dell'enogastronomia italiana. Siamo nelle terre del Barolo, del tartufo d'Alba e della salsiccia di Bra, tanto per citarne solo alcune di un elenco lunghissimo. Nonché nella patria di Slow Food. Colline che i corridori del Giro d'Italia quest'anno tornano a solcare grazie alla variazione di percorso dell'attesa tappa "crono dei vini". Lasciandosi guidare da profumi, aromi e cantine aperte che si può vivere una vacanza 'lenta'. Ecco qualche tappa da leccarsi i baffi (mappa).

Bra è la culla di rocche, vigne, castelli, del Barocco piemontese e anche del movimento Slow Food, della rassegna sui formaggi "Cheese" e della salsiccia omonima (insaccato di vitello crudo autorizzato da casa Savoia). La città si gira a piedi, ammirando la facciata del Palazzo Comunale, la chiesa di Santa Chiara opera dell'architetto Bernardo Antonio Vittone, la chiesa della Trinità, anche conosciuta come i "Battuti Bianchi". La via centrale è intitolata al conte Cavour ed è il luogo di ritrovo degli abitanti, fra caffè e locali storici. Lo scrittore Giovanni Arpino vi trascorreva le giornate. La Zizzola è l'edificio simbolo della città ma a piedi vi si arriva dopo un po' di salita, in cima al colle Monteguglielmo. Pollenzo è la frazione più conosciuta di Bra, nella cui piazza si affaccia il complesso di edifici che ospita l'Università di Scienze gastronomiche. A Bra invece c'è la sede di Slow Food con annessa osteria (Boccondivino) in cui gustare a prezzi accessibili il meglio della produzione locale: salsiccia di Bra, battuta di fassone, coniglio di Carmagnola, il formaggio Bra Dop, i "tajarin" (tagliolini all'uovo). In agenda: il Salone del Libro per ragazzi (21-25 maggio), Castelli aperti, Aperitivo in Consolle (ogni venerdì fino al 20 giugno).

La Morra è una delle "capitali" del Barolo. Dalla centrale piazza dei Martiri partono a raggiera sette sentieri da percorrere. Da via Umberto si arriva verso il centro su piazza Castello: qui si trova un'ampia balconata protesa su Langhe e Alpi con uno spettacolo mozzafiato. In piazza Castello sorge la torre civica ad uso di campanile del 1710: è visitabile nei mesi estivi. Poco distante la Cantina comunale gestita dai produttori di La Morra dove degustare e fare acquisti scegliendo fra più di 60 tipi diversi di Barolo. Da La Morra percorrendo la provinciale per Barolo-Novello si attraverserà un paesaggio suggestivo di vigneti e castelli.

Barolo è il cuore delle basse Langhe ed è il punto di partenza per una degustazione del vino Docg che porta il suo nome. Magari nell'Enoteca regionale all'ingresso del borgo, nel castello comunale, oppure nel wine bar a ridosso del maniero. Il borgo è dominato dal Castello Falletti, costruito nel X secolo. Prende il nome dalla famiglia dei banchieri albesi che se ne impossessarono intorno 1250. Nei loro possedimenti venne prodotto il primo Barolo, il "re dei vini". All'interno del castello si possono visitare gli appartamenti con gli arredi d'epoca della marchesa Giulia di Barolo, il salone degli stemmi e la biblioteca storica nella quale prestò la sua opera Silvio Pellico, come segretario e bibliotecario, reduce dalle "sue prigioni".

Monforte d'Alba è un comune bandiera arancione del Touring Club: ha un centro storico risalente all'anno mille e un anfiteatro suggestivo. Un borgo-gioiello che si distingue per la numerosità di cantine, osterie, vinerie. In estate può essere interessante visitarlo in occasione della rassegna Monfortinjazz, quest'anno dal 10 luglio.

Arrivando a Serralunga d'Alba si viene accolti dalla grande insegna che segnala le tenute e le cantine di Fontanafredda, volute nel 1878 da Emanuele di Mirafiori, figlio di Vittorio Emanuele II. Su appuntamento si possono visitare le cantine reali nelle viscere della collina. È uno dei centri più belli della Langa del Barolo. Il suo castello, visibile dalla strada, è l'unico esempio rimasto in zona di costruzione difensiva. Si può visitare ma solo accompagnati da guida. Il castello possedeva passaggi sotterranei che lo collegavano alla campagna e ai castelli vicini. Ha tre torri che servivano per l'avvistamento e la comunicazione con le altre torri della Langa, come quella di Castiglione Falletto che si intravede in lontanaza. A Giuseppe Cappellano, originario di Serralunga, si fa risalire la creazione della ricetta del Barolo Chinato.

Il castello di Castiglione Falletto purtroppo non è visitabile, ma è da ammirare per la sua mole, nel mezzo del borgo, caratterizzato da un massiccio torrione centrale. Sorse intorno all'anno Mille come punto di avvistamento. Dopo aver fatto parte, dal 1300, del Marchesato di Saluzzo, il suo nome fu legato alla casata dei Falletti. L'edificio divenne una roccaforte militare e punto strategico di avvistamento sulle Langhe e sul Monferrato, nel 1601 passò ai Savoia e fu trasformato in abitazione civile. Ai piedi del castello la Cantina Comunale.

Sulla collina del castello di Grinzane Cavour, un altro esempio di architettura medievale, si possono trascorrere ore di relax ammirando il paesaggio della Langa. Grazie ai restauri condotti a partire dal 1960, l'edificio è in ottimo stato di conservazione. Nella prima metà dell'Ottocento fu acquistato da Michele Cavour, padre di Camillo. È visitabile e ospita l'Enoteca regionale Cavour, un ristorante, un museo etnografico sulla civiltà contadina. Inoltre è teatro dell'annuale Asta Internazionale del Tartufo Bianco e sede dell'omonimo premio letterario.

Più che per un castello, Alba è rinomata per le sue antiche "cento torri", che oggi però non sono che una decina. Capitale riconosciuta delle Langhe, il suo centro storico conserva intatta la fisionomia medievale ed è appena reduce dai festeggiamenti per i 50 anni della nutella (lo stabilimento Ferrero è a pochi passi dal centro). L'itinerario nel cuore della città può iniziare da via Cavour, fiancheggiata dalla Torre Artesiano, dalla Loggia dei Mercanti e dalla nobile casa-torre. Si arriva in piazza del Duomo dove sorgono il Palazzo Comunale e la Cattedrale di San Lorenzo. Qui trova dimora anche un ristorante tre stelle Michelin, quello di Enrico Crippa. Via Vittorio Emanuele (o la Via Maestra), principale arteria cittadina, attraversa tutta la vecchia Alba, sfociando in piazza Savona dove svetta la fontana luminosa dedicata al Cavaliere del lavoro Giovanni Ferrero, creatore con il fratello Pietro dell'omonima industria.

Infine lasciandosi alle spalle castelli e torri ci si può allungare ad Acqui Terme per un po' di relax grazie alle proprietà delle sue sorgenti termali. Il centro si snoda intorno alla "Bollente", piazza in cui si trova la fonte omonima racchiusa in una sorta di edicola-tempietto. Dalla fontana sgorga acqua che 'fuma': è la fonte termale di acqua salso-bromo-iodica che sgorga a 74,5 gradi centigradi. Molti si avvicinano per inalarne i vapori. Per un tuffo nelle acque curative si può trascorrere senza remore una mattina o un pomeriggio al Lago della Sorgente, spa che ospita piscine termali naturali.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Gufi che passione, al via festival

Una tre giorni dedicata alla scoperta del mondo dei gufi nella suggestiva cornice di Grazzano Visconti, in provincia di Piacenza, nel borgo e nel parco del castello omonimo. Dal 31 maggio al 2 giugno torna il Festival dei Gufi, maxi evento per collezionisti, appassionati, artisti, fotografi e semplici curiosi del mondo notturno di questi rapaci.
L'obiettivo del festival prima che turistico è naturalistico: Noctua, che organizza la kermesse insieme al Gruppo italiano Civette, punta alla salvaguardia della natura selvatica di queste specie protette che devono vivere libere nel loro habitat e mai in cattività, salvo casi eccezionali per cui non possono più volare a causa di problemi fisici. A dare il benvenuto ai visitatori sarà il biologo della trasmissione tv "Geo & Geo", Francesco Petretti, che insieme ad altri esperti racconterà qualcosa di nuovo sui gufi.

Ovviamente non potranno mancare gufi in carne e ossa: per tutta la durata del Festival si potranno ammirare diverse specie di rapaci notturni dal vivo. Non sono previsti spettacoli di falconeria ma un'iniziativa particolare per fotografare in azione questi animai col cannocchiale e portare a casa i propri scatti. I visitatori potranno vedere il Gufo reale (il gufo più grande del mondo), l'Allocco di Lapponia, l'Allocco degli Urali, il Barbagianni, l'Allocco, il Gufo reale del Bengala e la civetta.

Oltre a seminari e incontri, su una superficie di oltre 30 ettari il festival propone più attività collaterali. Intanto il "Gufo shop", uno dei maggiori mercati di gufi da collezione realizzati in ogni materiale e con pezzi lavorati da artigiani provenienti da tutta Europa. C'è anche la gara di "body painting" internazionale che chiama a raccolta artisti italiani e stranieri che dipingeranno i corpi di modelle e modelli a tema gufo e civette. I visitatori potranno seguire per oltre sei ore tutte le fasi di questo concorso fino alla sfilata del tardo pomeriggio. I bambini sono grandi protagonisti nella sezione a loro dedicata: Gufolandia, un'area a scopo didattico – per i "gufologi" in erba – ma anche ludica, dove saranno organizzate cacce al tesoro e attività artigianali con cartapesta, legno e marionette. Evento speciale di quest'anno sono due mostre fotografiche che dopo il festival diventeranno itineranti: una è "Strigiformes" – dedicata ai 13 rapaci notturni che vivono in Europa (Strigiformi è il nome scientifico con il quale vengono classificati come ordine tutti i rapaci notturni del mondo) e realizzata con fotografie di alcuni dei migliori fotografi italiani, europei e americani – che sarà affiancata da una speciale performance di danza, lo spettacolo "DaNeGu" ispirato all'immobilità e alla fierezza del Gufo delle Nevi. L'altra è proprio una mostra sul Gufo delle nevi, con scatti di Fabrizio Moglia, considerato fra i migliori fotografi naturalisti italiani.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Festa tra i gitani A Saintes Marie de la Mer, in Camargue, per l’annuale pellegrinaggio degli zingari

(di Ida Bini)
La Marché des gens du voyage, il pellegrinaggio del popolo del vento, è il nome suggestivo e poetico della festa degli zingari che si svolge ogni maggio, quest’anno dal 18 al 25, a Saintes-Maries-de-la-Mer, nel sud della Francia. Rom, gitans catalani, manouches e bohémiens (come i camarghesi chiamano gli zingari) provenienti da tutta Europa e dal nord Africa giungono in Camargue, nella deliziosa cittadina di Saintes-Maries-de-la-Mer e sulle sue spiagge, e si affiancano ai gardian, i butteri locali, per festeggiare la loro patrona, Sara la Nera, in una grande e coinvolgente manifestazione. Cantano e ballano con indosso gli abiti tradizionali provenzali, e organizzano corride e corse di cavalli per una settimana di celebrazioni che culmina il giorno 24 nella processione della santa, l’ancella Sara, che sbarcò sulla spiaggia della cittadina francese dalla Palestina con Maria Jacobè, sorella della Vergine, e Maria Salomè, madre degli apostoli Giovanni e Giacomo.
La statua, addobbata a festa, viene circondata dai gitans appartenenti ai diversi clan e portata fino in spiaggia con i gardians in sella ai loro cavalli bianchi, che scortano la statua tra suoni e colori fino al mare. Qui la statua viene immersa nelle acque per tre volte e poi riportata nella cripta della chiesa che custodisce le sue reliquie al suono di chitarre, fisarmoniche e campane. Il giorno seguente, il 25 maggio, si festeggiano invece Maria Jacobè e Maria Salomè, le due sante che diedero il nome all’accogliente cittadina francese. Durante la cerimonia i fedeli entrano in acqua seguendo uno stendardo blu ricamato con i simboli della tradizione e terminano i festeggiamenti nell’arena con giochi e sfide a cavallo.
Il pellegrinaggio è un’importante occasione per il popolo dei gitani di ritrovarsi e di battezzare i propri figli nella chiesa delle Saintes Maries; per chi assiste alle cerimonie, invece, è un’occasione per avvicinarsi a culture e tradizioni antiche, piene di misticismo e simbologie, e a una natura sorprendente e ancora intatta. Saintes-Maries-de-la-Mer, infatti, sorge all’interno nel parco naturale regionale della Camargue, attraversato dal fiume Rodano. Il Parco si allunga fino al mare dove termina con spiagge bianchissime, ricoperte di dune e di bassi cespugli colorati. Il forte profumo del mare si mescola a quello dolce dei fiumiciattoli e delle paludi che ricoprono gran parte del territorio della Camargue e il delta del Rodano. Protagonisti di quest’area protetta sono i tori, grossi e addestrati per le corride locali, assolutamente non cruente, e les manades, i branchi di cavalli, piccoli e robusti, quasi interamente bianchi, cavalcati dai gardian, i butteri francesi, ben abituati alla vita dura dei pascoli e dell’allevamento. Sulle lingue di terra che si spingono fino all’acqua del mare, tra canneti e paludi, nidificano molte varietà di uccelli, soprattutto i fenicotteri rosa, che rendono il paesaggio ancor più magico. Si può girare il Parco in molti modi: a cavallo, su veloci quad, in bicicletta o pagaiando sulle lagune a bordo di stretti kayak. Per informazioni su tour fotografici o per il noleggio dei mezzi, rivolgersi all’Office de Tourisme des Saintes Maries de la Mer, in avenue Van Gogh. Per maggiori informazioni: www.saintesmaries.com
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Last minute in Scozia?

Last minute in Scozia? Tanto più se siete intenditori di whisky, maggio è il mese che fa al caso vostro. Si celebra in questo periodo la bevanda nazionale con itinerari ed eventi a tema che culminano il 17 maggio nella Giornata mondiale del whisky. Per visitare le distillerie scozzesi e assaggiare il meglio della produzione locale in ogni caso non c'è fretta, il "sentiero del whisky" è sempre percorribile.
Le distillerie visitabili in Scozia sono oltre cento – il whisky è un distillato di cereali, orzo ma non solo – e disseminate nelle cinque regioni: Highland, Speyside, Islay, Campbeltown e Lowlands. L'itinerario per eccellenza è il Malt Whisky Trail e si snoda a Speyside: si tratta dell'unico percorso del "whisky di malto" al mondo e dà ai visitatori l'opportunità di visitare una decina di distillerie e partecipare a degustazioni gratuite. Oltre a curiosare nello stabilimento Speyside Cooperage, il luogo in cui vengono realizzate le botti per il whisky. Fra le aziende aperte c'è la Strathisla Distillery, nelle Highland, in un luogo particolarmente pittoresco e giudicata fra le migliori al mondo oltre che della Scozia.

Bar e pub in cui assaggiare i dram (i "goccetti" di whisky) non mancano. A Glasgow un posto tipico è il whisky bar The Pot Still, uno dei più forniti con 300 varietà di whisky fra cui scegliere. A Edimburgo si trova invece il bar Whiski, più esclusivo, con una collezione da 270 whisky. Un'opportunità interessante è quella di prendere parte alla "Scotch Whisky Experience": un tour col quale apprendere i segreti della realizzazione del whisky, degustare e fare perfino una corsa in un carrello a forma di botte attraverso la replica di una distilleria.
ansa

Europe 2020 Summit: Brussels Launch of European Digital Forum and Startup Europe Partnership


    22 May 2014
Résidence Palace, 155 rue de la Loi, 1040 Brussels
Europe 2020 Summit

Brussels Launch of European Digital Forum and Startup Europe Partnership

L' Europe 2020 Summit quest'anno si tiene pochi giorni dopo il lancio delle consultazioni della Commissione Europea sul futuro di questo vitale programma per la crescita e l'occupazione, che sarà oggetto di revisione nella primavera del 2015.
I partecipanti discuteranno di come quest'importante agenda politica dell'Unione Europea può essere rinnovata e migliorata per adattarsi all'attualità del mondo post-crisi.
Il Summit sarà anche l'occasione per lanciare ufficialmente da Brussels i programmi "European Digital Forum" (EDF), nuovo think tank guidato da Lisbon Council e Nesta, e "Startup Europe Partnership" (SEP), piattaforma  guidata da Mind The Bridge insieme a The Factory e Nesta.

José Manuel Barroso e Neelie Kroes, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Commissione Europea/Commissario per l'agenda digitale, terranno in questa occasione un keynote. Per la Startup Europe Partnership interverrà Alberto Onetti, Chairman di Mind the Bridge e responsabile operativo di SEP.


h 9.30-13.30 Registration and coffee from h9.00 onwards
Networking lunch from h13.30 to h14.30 for all registered participants


With:

  • José Manuel Barroso, president of the European Commission
  • Neelie Kroes, vice-president responsible for the Digital Agenda at the European Commission
Additional Interventions: 
  • Bart van Ark, executive vice-president, chief economist and chief strategy officer of The Conference Board, one of the world’s most renowned experts on productivity and growth
  • Sherry Coutu, angel investor and non-executive director at the London Stock Exchange Group, who was voted by Wiredmagazine as one of the top 25 "most influential people in the world"
  • Kaya Taner, CEO and co-founder, Applift; member of the European board, Application Developers Alliance
  • Mark Silverstein, head, product, tech, IP and policy, Spotify
  • Chris Haley, head of start-ups and new tech research at Nesta, the UK’s innovation charity
  • Dirk Pilat, deputy director, science, technology and industry directorate, Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD)
  • Boris Veldhuijzen van Zanten, founder and CEO, The Next Web; member, the Leaders Club, an independent group of founders in the field of tech entrepreneurship
  • Ann Mettler, executive director, The Lisbon Council/European Digital Forum
  • Alberto Onetti, Chairman, Mind the Bridge Foundation/Startup Europe Partnership, together with some key representatives of the SEP Corporate Members (BBVA, Orange, Telefonica, European Investment Fund, Telecom Italia).

Cinque sentieri per camminare e pregare


Hanno scelto un pellegrinaggio sul tratto laziale della via Francigena per avviare le celebrazioni dei cent’anni di fondazione della loro gloriosa associazione. Oltre duecento soci della “Giovane Montagna” sono partiti mercoledì 7 maggio da Nepi per arrivare domenica 11 a Roma per partecipare al “Regina Coeli” con Papa Francesco: “Ci siamo rimessi in cammino per confermare la nostra fede – spiega il veneziano Tita Piasentini, presidente nazionale dal 2011 – nella fedeltà all’identità cristiana e alla spiritualità della montagna”.

Sono i cardini dell’associazione, diffusa in 15 sezioni con quasi 3 mila soci in tutt’Italia, che ha scelto negli ultimi anni di privilegiare e valorizzare gli itinerari escursionistici: “Puntiamo sull’alpinismo sociale – dicono i camminatori della Giovane Montagna – che aggrega perché è alla portata di tutti: un camminare lento, anche in media montagna, per conoscere la bellezza del Creato e dell’uomo”. Ecco, di seguito, alcuni itinerari che rispondono a queste esigenze e favoriscono anche la ricerca spirituale.

1) La Via Francigena: dalla Valle d'Aosta a Roma
sentieritoscana.jpg
È l’itinerario che “Giovane Montagna” ha percorso per un tratto già nel 1999 e sul quale ritorna in questi giorni per il suo centenario. Si tratta di un vero e proprio progetto europeo e ricalca il percorso medioevale che da Canterbury conduceva i pellegrini fino a Roma, con tappe di 20-25 chilometri segnate anche da momenti penitenziali. Il percorso italiano scende dai valichi alpini della Valle d’Aosta fino a Roma ed è supportato da vari punti tappa. È stato dichiarato dal Consiglio d’Europa “itinerario culturale europeo”. Info: www.viafrancigena.com

2) I Sentieri Frassati "custoditi" dai vescovi
sentieritrentini.jpg
foto Gianni Zotta         
Ogni Regione italiana ne ha tracciato uno ed insieme rappresentano ormai una rete ben strutturata. I “Sentieri Frassati” sono nati nel 1996 nell’ambito del CAI, d’intesa con l’Azione Cattolica e la Giovane Montagna, per ricordare la figura del beato alpinista piemontese Pier Giorgio Frassati (1901-1925). Si sviluppano su distanze varie (il più lungo, di 100 chilometri, è quello trentino) e incrociano alcuni luoghi significativi dal punto di vista religioso, tanto che il vescovo locale è custode del Sentiero. Il 4 luglio, memoria liturgica di Frassati, si tiene la Giornata dei Sentieri con varie iniziative. Info: www.sentierifrassati.org

3) Il Cammino di San Benedetto: Umbria, Lazio e Campania
sentierosanbene.jpg
Una tappa del sentiero San Benedetto
Si sviluppa nell’Italia centrale per 310 chilometri partendo dall’Umbria per percorrere tutto il Lazio fino alla Campania. Comincia da Norcia, nel ricordo di San Benedetto, e prosegue attraverso sedici tappe giornaliere (la lunghezza media è di 20 chilometri) su sentieri, carrarecce e strade secondarie. L’arrivo – attraverso altri luoghi benedettini – è fissato all’abbazia di Montecassino. Una “credenziale” certifica le intenzioni del camminatore pellegrino: il ricavato va all’associazione “Amici del Cammino di San Benedetto”. Info: www.camminodibenedetto.it

4) Sentiero San Vili in Trentino: il rilancio
sentieriranzo.jpg
La chiesetta di San Vili nel sentiero omonimo (Foto Gianni Zotta)
Unisce la città di Trento e Madonna di Campiglio in cinque o sei tappe, passando attraverso la valle dell’Adige fino alle pendici del gruppo di Brenta. “San Vili” è il termine dialettale per San Vigilio, patrono della diocesi: l’itinerario di 100 chilometri ricalca infatti quello che secondo la tradizione il vescovo di Trento percorse nel 400 d. C. E’ stato predisposto ancora negli anni Ottanta dalla Società degli Alpinisti Tridentini, ma in questi giorni è stata pubblicata la nuova guida della SAT che lo ridisegna e lo rilancia . www.sat.tn.it/sanvili

5) Il Sentiero San Francesco: da La Verna ad Assisi
LaVerna.jpg
Porta dal santuario di La Verna (nella foto) fino ad Assisi in 190 chilometri attraverso sette tappe, di circa 30 chilometri ognuna. Molto ricco di riferimenti alla vita e alla spiritualità del santo di Assisi, propone vari tesori dell’arte e della tradizione religiosa di queste terre. Ben segnato e sempre più frequentato negli ultimi anni, può essere percorso oltre che a piedi anche in bici o a cavallo. Per i camminatori la difficoltà aumenta con il caldo: si consiglia quindi di evitare il periodo estivo e privilegiare i mesi da marzo a maggio e da settembre a ottobre. Info: www.ilsentierodifrancesco.it

Diego Andreatta
© riproduzione riservata - avvenire.it

Domenica 18 maggio 2014 si svolgerà anche a Reggio Emilia la storica manifestazione delle "1000 Miglia"


Dal 15 al 18 maggio si svolge la 32° edizione della gara di auto storiche che rappresenta il simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo, la Mille Miglia 2014. Ammesse a partecipare solo vetture esclusive condotte da equipaggi provenienti da tutto il mondo, questo evento parte da Brescia per scendere nei giorni successivi fino a Roma e poi risalire di nuovo verso la provincia lombarda, toccando alcune delle più belle città italiane.  


La Mille Miglia 2014 sviluppa infatti il suo percorso nel magico scenario del territorio italiano, coniugando sport ed ambiente, storia, natura ed arte. Tra le auto in gara Alfa Romeo, Mercedes, Bugatti, Jaguar, Maserati, Aston Martin, Porsche comprese tra gli anni 1927 e 1957. 



Ecco quindi il percorso città per città con gli orari della Mille Miglia 2014:
Giovedì 15 maggio 2014 (1° Tappa)
Ore 18.00 Partenza da Brescia; 18.43 Desenzano del Garda; 18.45 Sirmione; 19.15 Perchiera del Garda; 19.51 Verona; 21.08 Vicenza; 21.41 Marostica; 21.59 Bassano del Grappa; 22.25 Castelfranco Veneto; 23.15 Padova e poi Abano Terme.



Venerdì 16 maggio (2° Tappa)
Ore 7.00 Partenza da Abano Terme; 7.19 Monselice; 8.45 Ferrara; 10.29 Ravenna; 11.24 Gambettola, 12.05 Repubblica di San Marino; 12.46 Riccione; 13.19 Pesaro; 14.38 Ancona; 15.27 Loreto; 15.38 Recanati; 16.10 Macerata; 17.45 Ascoli Piceno; 18.32 Teramo; 20.00 L’Aquila; 21.08 Rieti; 22.40 Roma.



Sabato 17 Maggio (3° Tappa)
Ore 6.30 partenza da Roma; 7.52 Ronchiglione; 8.23 Viterbo; 10.00 Radicofani; 11.15 Buonconvento; 12.06 Siena; 13.30 Volterra; 15.08 Pisa; 15.50 Lucca; Passo della Futa; Passo della Raticosa; 20.00 Bologna.



Domenica 18 Maggio 2014 (4° Tappa)
Ore 6.30 partenza da Bologna; 7.37 Modena; 8.45 Reggio Emilia; 10.11 Mantova; 11.00 Pozzolegno; 11.23 Castiglionde delle Stiviere; arrivo a Brescia alle 11.45.

fonte: infomotori.com

Boom eco-turismo

Cresce il turismo ecologico in parchi, oasi, riserve e aree verdi e "raggiunge in Italia il record storico di sempre, 12 miliardi, con un progressivo aumento del fatturato ma anche delle presenze negli anni della crisi, in controtendenza rispetto alle vacanze tradizionali". Questa la stima di Coldiretti . E i weekend di primavera, stagione privilegiata per la vacanza eco, confermano le previsioni positive di aumento per il 2014.
L'Italia, rileva Coldiretti, puo' contare su 871 parchi e aree protette. A spingere un numero maggiore di turisti verso la natura, per Ecotur, prevalentemente la voglia di fare attivita' sportive (47%) e il relax (20%), ma anche la riscoperta delle tradizioni (10%) e l'enogastronomia (15%). Settore quest'ultimo favorito dalla presenza della piu' grande varieta' di percorsi turistici ad esso legati: sono oltre ventimila gli agriturismi (numero più che raddoppiato in 10 anni) e 1200 i mercati degli agricoltori di Campagna amica per acquistare prodotti enogastronomici.
Ad apprezzarlo sono anche gli stranieri, in aumento tra i vacanzieri eco: l'anno scorso hanno raggiunto il 40,2%, con un incremento del giro d'affari perchè spendono in media 100 euro al giorno contro i 65 di un italiano. In alcune regioni, inoltre, come la Toscana, il numero degli stranieri negli agriturismi supera quello nazionale. Per Coldiretti la capacità di attrazione è dovuta anche alle opportunità 'estreme' offerte: in Toscana ci sono strutture dove si può dormire 'appesi' su un albero o dondolarsi con l'altalena nel vuoto. Riguardo agli agriturismi il maggior numero è in Toscana e in Trentino, ma la diffusione è su tutto il territorio anche se il 47% è al Nord, il 34 nel Centro e il 19 nel Mezzogiorno.
Sempre piu' diversificata l'offerta di servizi con 16.906 strutture che offrono 217.946 posti letto e 8.363 piazzole di sosta per l'agricampeggio. La "vera rivoluzione" è pero' legata al fatto che l'agriturismo non è piu' solo mangiare: le aziende autorizzate alla ristorazione sono state sorpassate da quelle che offrono anche altri servizi, salite a 11.982 con attività come escursionismo, sport, corsi di cucina, orto, oltre alle fattorie didattiche per i piu' piccoli e le osservazioni naturalistiche.(ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

New York City, passione design

Partita a New York City la seconda edizione di "Nyc&Design", rassegna dedicata alle nuove tendenze in fatto di costruzioni, accessori, arredamento che fino al 20 maggio anima i cinque distretti della Grande Mela con oltre 300 eventi: mostre, inaugurazioni, installazioni, spettacoli, seminari e "open studio".
Gli amanti del design in tutte le sue sfaccettature – dall'architettura alla moda, dall'industria all'arredamento urbano – potranno trovare pane per i loro denti. E a giudicare dal successo registrato dalla prima edizione – oltre 54 milioni di visitatori l'anno scorso – il programma della rassegna ne ha per tutti i gusti. "New York City è una capitale mondiale del design, uno status acquisito grazie al duro lavoro di generazioni di newyorkesi impegnate in diversi campi creativi – spiega in una nota Alicia Glen, Deputy Mayor for Housing and Economic Development -. L'industria del design è un caposaldo della cultura e dell'economia della città".

Oltre a prendere parte agli eventi, i turisti potranno "vivere" in prima persona delle sperimentazioni design. Ad esempio alloggiando negli hotel della Design Collection, oppure scoprendo luoghi e istituzioni che "fanno" l'industria del design di New York. Ecco invece qualche evento o mostra da mettere in agenda: "BKLYN Designs" alla St. Ann's Warehouse, "Collective Design Fair" alla Moynihan Station, "Frieze New York" a Randall's Island, la "International Contemporary Furniture Fair" al Javits Center e "Wanted Design" al Tunnel.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA