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Giovani a piedi con il 'passaporto' della Via Francigena

Non è un vero e proprio passaporto, ma una sorta di taccuino di viaggio dove riportare le impressioni ricavate nel corso della visita, annotare un indirizzo, fare uno schizzo oppure attaccare una foto: per fissare nella memoria un ricordo e per fermare una suggestione. E' questo l'obiettivo del 'Passaporto della Via Francigena', progetto che CTS - Centro Turistico Studentesco e Giovanile e la Regione Lazio hanno deciso di realizzare soprattutto per incentivare la fruizione della Via Francigena laziale da parte del pubblico più giovane in occasione del XX Anniversario della Via Francigena - Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa. 


Il 'passaporto' contiene l'identikit dei luoghi e delle eccellenze imperdibili per i giovani turisti: basiliche e santuari, ma anche ville storiche e suggestivi manieri, e indicazioni di feste e sagre locali in cui degustare i prodotti della tradizione. E come si fa con il vero passaporto, anche con questo è possibile collezionare i timbri di ciascun hot spot scoperto lungo la Via. Chi riuscirà a percorrere a piedi almeno gli ultimi 140 km della Via Francigena (da Acquapendente) potrà ricevere, presentando la credenziale o il passaporto con i vari timbri delle strutture di accoglienza che si trovano lungo il percorso, il Testimonium, un documento che testimonia l'avvenuto pellegrinaggio.

Per ottenerlo bisogna entrare in San Pietro e recarsi all'Opera romana Pellegrinaggi (Piazza Pio XII 9) o agli Uffici della Canonica di S. Pietro (Piazza S. Uffizio). I timbri si possono effettuare presso le parrocchie, nei comuni, nelle pro loco e presso gli ostelli. Il Passaporto sarà distribuito, gratuitamente, presso tutti gli uffici CTS del Lazio, ed eventuali altre strutture individuate in accordo con la Regione Lazio. Può essere consultato all'url www.ctsassociazione.it/passaportoviafrancigena. Per info: ambiente@cts.it.
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Turismo ecosostenibile in Tennessee

(di Gina Di Meo)

Il turismo eco sostenibile trova casa in Tennessee. Lo stato del sud, nonostante i luoghi comuni lo associno al cibo fritto e ad uno dei tassi di obesita' piu' alti degli Stati Uniti, sembra prendersi una rivincita sfruttando la formula, ormai piu' che collaudata oltreoceano, de 'dalla terra alla tavola. Anzi, andando oltre, sembra quasi che il concetto di slow food vs fast food stia sempre piu' prendendo piede. Succede in particolar modo a Knoxville, nel Tennessee orientale (East Tennessee), alla fine del 18/mo secolo la prima capitale dello stato, e terza citta' dopo Nashville e Memphis, che sfruttando la sua posizione ai piedi delle Great Smoky Mountains nella catena dei monti Appalachi e attraversata dal Tennessee River offre lo scenario naturale per la buona tavola.

Questo scenario ha ispirato quello che puo' essere a tutti gli effetti definito un agriturismo ad alti livelli come 'Blackfarm', appena fuori Knoxville, localita' bucolica, quasi d'altri tempi, estesa su 17/mila ettari dove tutti viene prodotto 'in loco', dalla carne, alle uova ai formaggi al vino, sfruttando solo cio' che la natura offre. Ed e' cio' che viene servito nel caratteristico ristorante dell'agriturismo 'The Barn', un antico fienile recuperato in Pennsylvania e poi riassemblato integralmente in Tennessee. Ma Knoxville offre anche altre esperienze di contatto diretto con la natura e tutto nel raggio di pochi km. La citta', infatti, denominata anche 'The Marble City' per essere stata uno dei maggiori centri di distribuzione del marmo nel paese agli inizi del 20/mo secolo, e' circondata da centinaia di ettari di terreno dove e' possibile praticare le piu' svariate attivita' all'aria aperta.

'Ross Marble Quarry', ad esempio, da vecchia cava di marmo abbandonata e' stata trasformata in un'area che puo' vantare km e km di sentieri ciclabili e percorsi per trekking. Knoxville e' inoltre ricca di attrazioni, come il 'Women's Basketball Hall of Fame', e festival, soprattutto musicali date le influenze della musica country e bluegrass, nonche' del caratteristico 'Biscuit Festival' che dal 2010 si svolge ogni anno in tarda primavera.

E' il trionfo di uno dei prodotti che non mancano mai nelle tavole del sud, il biscotto salato che assomiglia ad un scone e che viene imbottito con ogni sorta oppure mangiato anche solo al naturale. Dal punto di vista artistico, vale una tappa al 'Knoxville Museum of Art' dove, tra le altre cose, si rimarra' estasiati di fronte ad una scultura monumentale in vetro, 'The Cycle of Life: Within the Power of Dreams and the Wonder of Infinity' di Richard Jolley. L'opera e' stata commissionata all'artista dallo stesso museo e e' un'installazione permanente. E' lunga oltre 30 metri, alta quasi quattro e pesa oltre sette tonnellate. Puo' essere considerata la piu' grande opera figurativa in vetro al mondo. Composta di migliaia di elementi in vetro, la scultura rappresenta diverse fasi del ciclo della vita. "Ho impiegato cinque anni per completarla - ha detto all'ANSA Jolley, 62 anni, originario del Kansas e trapiantato a Knoxville, con una grande passione per l'Italia e in particolare Murano - e ho usato otto tonnellate di materiale. La mia scultura e' un racconto dell'essenza dell'esperienza umana e ho usato il vetro perche' ritengo che sia un materiale non convenzionale che puo' prendere qualsiasi forma artistica". http://www.visitknoxville.com/ 
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Boom turisti russi in Italia, raddoppiati in 5 anni Spesa media giornaliera di 170 euro, +65% rispetto altri turisti

Da 461 mila del 2009 a 1 milione e 88 mila del 2013: in cinque anni sono più che raddoppiati i turisti russi che visitano l'Italia, e rappresentano un segmento molto ricco dato che la loro spesa media giornaliera nel 2013 è stata di 170 euro, superiore del 65% a quella degli altri turisti stranieri in Italia. E' quanto si legge nell''Indagine sul turismo internazionale dell'Italia' realizzata da Banca d'Italia e presentata a Milano all'Università Bicocca.

Negli ultimi 5 anni sono in crescita anche i pernottamenti, passati da poco meno di 3 milioni e 600 mila a quasi 8 milioni con la spesa che è salita da 623 milioni a 1 miliardo e 328 milioni di euro. Ma come valutano l'Italia i turisti russi? Dai dati dello studio 'Le opinioni dei turisti: come i russi vedono l'Italia e gli italiani la Russia', elaborato da Giovanni Tonini e Olga Dyakonova, è emerso che, in una scala da 1 a 10, il voto medio dato all'Italia dai viaggiatori russi è 8,88.

Nel 2013, i primi tre aspetti maggiormente apprezzati dai russi in Italia sono l'arte (9,29), l'ambiente (9,10) e il cibo (8,91). Viceversa, i tre aspetti meno apprezzati sono le informazioni (8,46), gli alberghi (8,01) e soprattutto i prezzi (7,38). Tra le destinazioni, il turismo dei viaggiatori russi si concentra in Emilia Romagna, seguita da Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana.
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In Normandia, sulla costa della storia Ripercorrere i luoghi dello sbarco degli Alleati, tra arte e natura

(di Ida Bini)

Il 6 giugno di 70 anni fa, alle prime luci dell’alba, sulla costa della Normandia, nella Francia del nord, decine di migliaia di soldati inglesi, americani e canadesi sbarcarono per liberare l’Europa dal nazismo. Sulle spiagge tra l’estuario del fiume Orne, nel Calvados, e le coste orientali della Manche – chiamate in codice Sword beach, Juno beach, Gold beach, Omaha beach e Utah beach - si svolse la più grande battaglia della storia moderna che cambiò drasticamente il destino di Paesi e popoli. Il contributo di vite umane fu altissimo e, in questi giorni di celebrazioni, i ricordi sembrano ancora più pesanti ma oggi le bellissime spiagge dorate normanne, i borghi e l’entroterra costituiscono un gigantesco museo a cielo aperto e una storica testimonianza di libertà e pace. Ha una valenza ancor più importante ripercorrere quest’anno i luoghi dello sbarco sulle cinque spiagge, distese di sabbia fine affacciata sul mar della Manica, negli innumerevoli e piccoli spazi espositivi dedicati al D-Day, nel porto artificiale di Arromanches, nel bunker del Memoriale di Caen, utilizzato come quartier generale dal maggiore von Richter e che oggi racconta i principali conflitti del XX secolo. E ancora nell’Espace Historique de la Batalle de Normandie, scandito da numerosi percorsi tematici, nel museo dei radar ospitato nelle fortificazioni naziste recuperate e nei commoventi cimiteri affacciati sul mare che contano, solo in quello americano - Cimetière américain - ben 9.387 croci bianche nei sui 70 ettari di giardino. E’ un viaggio della memoria e della storia dove si percepisce il sacrificio di chi combatté per la nostra libertà ma anche la bellezza struggente di una natura selvaggia e irresistibile, un angolo di Francia che continua a omaggiare quei soldati e che accoglie i suoi visitatori con borghi e tesori culturali. Prima tappa del viaggio è la bianchissima scogliera di Falaise d’Amont che, affacciata sul canale della Manica e battuta da venti fortissimi, fu testimone del grande sbarco di settant’anni fa. Si raggiunge percorrendo un ripido sentiero dal villaggio di Étretat e ospita un memoriale eretto nel punto in cui i due aviatori, Nungesser e Coli, furono visti l’ultima volta mentre tentavano di effettuare una traversata dell’Atlantico senza scalo nel 1927. Dalla cappella dei marinai dedicata a Notre-Dame de-la-Garde, inoltre, si ammirano Étretat e i suoi dintorni, immersi tra campi punteggiati di fiori gialli che digradano verso le spiagge dorate e il mare blu scuro. E’ da panorami come questi che si comprende il motivo per cui i grandi artisti del secolo scorso amavano quest’angolo di Francia. A partire da Claude Monet, padre dell’Impressionismo francese, che viveva a Giverny, nell’entroterra, dove l’abitazione del pittore è stata trasformata in una casa-museo circondata da un giardino bellissimo, simile a una tavolozza, che merita una visita. Verso il mare si arriva a Rouen, la cui cattedrale è stata immortalata da Monet innumerevoli volte, mentre Camille Pissarro amava dipingere il suo mercato e il vecchio porto. Nei dintorni e lungo l’estuario della Senna si attraversano Le Havre, Deauville, Trouville-sur-Mer e Honfleur, piccole porti di charme e pittoreschi villaggi di pescatori, mirabilmente dipinti da altri grandissimi artisti, da Renoir a Sisley, da Degas a Boudin. Sono scorci e panorami che conosciamo grazie all’arte e che ogni volta regalano grandi emozioni e visite indimenticabili. Ultima tappa, che si consiglia di raggiungere verso il tramonto, è Mont Saint-Michel, rocca affascinante e dal grande potere evocativo sull’oceano. E’ sempre pieno di turisti quest’incantevole sito Unesco: l’ideale è visitare la sua abbazia, costruita per l’arcangelo Michele, e le mura di cinta medioevali al mattino prestissimo e godersi all’ora del tramonto la sua bellezza struggente, quando sale la marea e la rupe diventa un’isola magica, spirituale. Ci si avvicina a piedi, lungo i sentieri dei doganieri, sospesi sulla costa, esattamente come facevano i pellegrini nel Medioevo. L’arte e la cultura di questa sorprendente regione si completano con una cucina di altissimo livello: qui, dove vivevano i grandi artisti e i nobili parigini si ritiravano in vacanza, gli chef fanno a gara per creare piatti unici a base di pesce, carne – anatra e maiale soprattutto - e formaggi stagionati. Le ostriche, le capesante e le cozze – marinate o bollite - sono un antipasto obbligatorio, portate a tavola su letti di ghiaccio e alghe, accompagnate da patatine fritte e annaffiate dall’immancabile Calvados, mentre in un tripudio di profumi si gustano dolci a base di mele e panna. Per maggiori informazioni e conoscere tutte le celebrazioni per i 70 anni dello sbarco: http://it.rendezvousenfrance.com o www.normandie-tourisme.fr ANSA > In viaggio > News > Francia > In Normandia, sulla costa della storia
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Turismo culturale: Pallanza

Per soggiornare a Verbania
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Affacciata sul Lago Maggiore, in una posizione privilegiata di fronte al Golfo Borromeo, Pallanza è un elegante cittadina che insieme a Intra, costituiscono i due principali nuclei abitativi del comune di Verbania.
Questo antico borgo di origine romana, come documentato da un cippo votivo marmoreo del I secolo d.C. custodito nella Chiesa di Santo Stefano, è oggi un rinomato centro turistico ricco di alberghi, ville e parchi.
Il centro storico è percorso da antiche contrade e piazze fiancheggiate da signorili palazzi d'epoca decorati da portali, portici, capitelli e archivolti. Il lungolago di Pallanza, tra i più belli del Lago Maggiore, offre una suggestiva passeggiata tra l'arcipelago delle Isole Borromee da un lato e facciate colorate, porticati, balconcini fioriti, terrazze e caffè dall'altro: animato giorno e notte dai turisti, rappresenta il principale punto di ritrovo cittadino.
Nella parte superiore del paese, percorrendo Viale Azari, si giunge alla Chiesa di Madonna di Campagna, graziosa basilica romanica decorata da elementi cinquecenteschi.
Anticamente la cittadina si divideva in due nuclei medievali denominati "la Villa" e "la Piazza".
La Villa, situata sulle pendici del bel promontorio della Castagnola, da cui godere di un panorama mozzafiato sul Lago Maggiore, vanta la presenza della meravigliosaChiesa di San Remigio e dell'omonima Villa. La Piazza, invece, include la fascia bassa del paese, quella a ridosso del lago. Tra gli edifici più caratteristici vi sono qui la Chiesa di San Leonardo con la sua bellissima scalinata, l'ottocentesco Palazzo di Città, il cui portico è formato da 32 pilastri in granito rosa di Baveno e Villa Giulia, una splendida villa ottocentesca fatta costruire nel 1847 dal padre dell'amaro Fernet, Bernardino Branca, al cui interno e nel circostante parco vengono allestite tutto l'anno mostre ed esposizioni.
Anche altri palazzi che decorano la cittadina sono divenuti importanti centri d'arte, come Palazzo Viani-Dugnani, costruito a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, che dal 1909 ospita il ricco Museo del Paesaggio, e Palazzo Biumi-Innocenti, edificio di origine medievale, oggi sede della sezione staccata di religiosità popolare del Museo del Paesaggio.
Tra le più importanti manifestazioni turistiche che hanno luogo a Pallanza ricordiamo il Corso Fiorito e il Palio Remiero, che nella stagione estiva riempiono le strade della cittadina e la illuminano con grandiosi spettacoli pirotecnici.

COME ARRIVARE


In auto: dalla A26 prendere l'uscita per Verbania. Si raggiunge Pallanza proseguendo lungo la SS34.

In treno: dalla stazione di Verbania-Pallanza servirsi dei mezzi pubblici che costeggiando il lago portano a Pallanza.

fonte: http://www.illagomaggiore.com/

Verbania Lago Maggiore LetterAltura 2014 – Il programma

Ottava Edizione 
Verbania: 26 – 29 giugno 2014
 
Domodossola, Alla scoperta dell’Ossola attraverso i musei: 5 - 6 luglio 2014
 
Lago d’Orta (Ameno e Miasino), Un lago di scrittori e poeti: 13 luglio 2014
 
per soggiornare a Verbania

Albergo Belvedere Pallanza 

(media Partner) srl Viale Magnolie 6 28922 Verbania Pallanza








Un’ottava edizione alla quale non mancare, quella di Lago Maggiore LetterAltura 2014: 55 eventi, tra incontri con gli autori, spettacoli, laboratori creativi, e più di 60 ospiti nazionali e internazionali per riportare l’attenzione sulla montagna priorità globale dell’umanità, unica fonte d’acqua che possa garantire un futuro florido alle nuove generazioni. 

Saranno con noi, tra gli altri: gli scrittori Marco Aime, Marco Armiero, Silvia Avallone, Enrico Camanni, Chiara Carminati, Giuseppe Festa, Amilca Ismael, Davide Longo, Laura Pariani, Noëlle Revaz, i fumettisti e illustratori Ugo Bertotti, Paolo Cossi e Alessandro Sanna, le musiche di Giovani Musicisti Ossolani, Barabàn, Stefano Seghedoni, gli alpinisti Manolo, Nives Meroi, Franco Perlotto e Araceli Segarra, gli architetti Nicola Baserga, Hervé Dessimoz, Roberto Dini, Luca Gibello, Antonio Ingegneri, Erica Ribetti, il Sottosegretario agli Esteri Mario Giro, i giornalisti Riccardo Barlaam, Pietro Crivellaro, Daniela De Rosa, Marina Gersony, Roberto Mantovani, Jean-Léonard Touadi, gli scienziati Martin Beniston, Marco Bersanelli, Silvio Garattini.

La formula resta invariata: dagli incontri del mattino allo spettacolo della tarda sera il pubblico potrà incontrare gli autori, partecipare ai dibattiti, conoscere, riflettere e insieme divertirsi. I PERCORSI TEMATICI. Alpinismo, Rifugi e Architettura alpina, La pecora, Il fumetto/reportage, Destinazione Africa: viaggio verso il futuro e Le vette della scienza: questi i percorsi tematici che, seguendo il fil rouge della montagna, del viaggio e dell’avventura, hanno guidato l’ideazione di alcuni fra gli appuntamenti di LetterAltura 2014. SPAZIO AI BIMBI! LetterAltura è un festival che vuole coinvolgere proprio tutti. Anche quest'anno è stata dedicata ai bambini un’attenzione particolare. I più piccoli potranno infatti divertirsi grazie a particolari iniziative pensate per loro, a partire da un’inaugurazione espressamente ideata per bambini, incontri con autori e illustratori di libri per ragazzi, laboratori scientifici e dedicati alla pecora e una notte al museo. Lago Maggiore LetterAltura 2014: un’occasione per scoprire un territorio meraviglioso insieme a grandi personaggi della cultura internazionale.

fonte: letteraltura.it

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
turismoculturale@yahoo.it