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Turismo poco sfruttato, Sicilia Cenerentola

di Michele Giuliano

L’ufficio studi della Confcommercio inchioda la nostra regione: “Il gap con il Nord risulta sempre più evidente”. Al momento la Sicilia attira soltanto il 3,5 per cento di quota di turisti stranieri in ambito nazionale
qds.it
PALERMO - Sicilia terra di turismo. Ma solo sulla carta. Le enormi ricchezze territoriali e culturali restano tali. Ancora una volta sono i numeri a rendere impietosa questa verità.

L’Ufficio Studi Confcommercio, nell’ambito dello studio dal titolo “Il divario Nord-Sud”, ha messo in evidenza come la Sicilia attiri appena la quota del 3,5 per cento di turisti stranieri nella propria regione, pari ad un Pil che genera appena 5,4 punti. Non a caso la Confcommercio evidenzia che il divario tra Nord e Sud è legato proprio al mancato sviluppo del turismo nelle regioni del Mezzogiorno.
 
Questa è vista come l’unica via di salvezza per la Sicilia per potere ridurre il divario con le regioni del Nord. Il problema sostanziale è che a livello di tessuto imprenditoriale il gap è al momento impossibile da potere anche semplicemente accorciare. In termini infatti di export il dato medio del Mezzogiorno, poco meno del 13 per cento, con Sicilia e Sardegna a un livello tra il 15 ed il 20 per cento circa, è eloquente: “Questi numeri – precisa nello studio la Confcommercio - dimostrano che le politiche di sviluppo fin qui attuate, basate sull’industrializzazione dei territori meridionali per trasformarle in aree esportatrici di manufatti, utilizzando ingenti risorse sia del bilancio pubblico, sia dei fondi strutturali europei, non sembrano essere state efficaci, considerando il divario di reddito pro capite che ancora separa il Sud dal Nord”.

Occorre puntare su altro, cioè su quella vocazione naturale all’export del Mezzogiorno, e principalmente della Sicilia, che si chiama turismo. Anche qui la distribuzione delle presenze dei turisti stranieri presenta squilibri a livello territoriale. Il 44,3 per cento ha come destinazione il Nord-Est e solo il 13,2 per cento sceglie le regioni del Mezzogiorno. La Sicilia sotto questo aspetto ha davvero perfomance ridotte rispetto alle proprie potenzialità. In ambito nazionale è soltanto l‘ottava regione per presenze di stranieri, settima invece per prodotto interno lordo generato.

“Le ridotte presenze turistiche straniere – precisa la Confcommercio - rappresentano un ulteriore elemento di freno allo sviluppo del meridione”. L’associazione dei commercianti evidenzia inoltre che il Mezzogiorno contribuisce per il 23,3 per cento del Pil ma attira soltanto il 13,2 per cento dei turisti stranieri (in termini di presenze): “Il capitale artistico-culturale, ambientale ed eno-gastronomico del Sud – si legge nello studio - è gravemente sottoutilizzato. La scarsa attrattività del Mezzogiorno per i turisti stranieri è un fenomeno storico che non si è riusciti ad invertire”.

Tra il 1998 ed il 2012 la quota di presenze straniere assorbita dalle regioni del Sud ha mostrato una lieve flessione passando dal 13,8 al 13,2 per cento. Il Nord-Est si conferma, nonostante la sua quota sia scesa dal 46,6 al 44,3 per cento, l’area preferita dagli stranieri. Il sottodimensionamento del patrimonio culturale e artistico in Sicilia è ampiamente risaputo. Se ne parla sempre ma di inversione del trend neanche a parlarne.
 

 
Studio Srm. Pil regionale turistico a 2,6 mld di euro
 
La Sicilia è la seconda regione nel Mezzogiorno, dopo la Campania per numero di arrivi, oltre 4,1 milioni, e di presenze, circa 14 milioni (peso su Mezzogiorno rispettivamente del 23,5 per cento e del 18,5 per cento). Il Pil turistico regionale è di 2,6 miliardi di euro ed ogni presenza turistica aggiuntiva (sia esso un nuovo arrivo o un prolungamento di presenza) genera 49 euro di Pil aggiuntivo, valore più elevato rispetto al dato del Mezzogiorno (41 euro). Questi alcuni degli aspetti emersi dal “Rapporto sul settore turistico della Sicilia” dall’Srm, società che realizza studi, analisi e ricerche per contribuire alla diffusione della conoscenza e della cultura economica. “La ricerca dimostra che il comparto turistico oltre ad essere di per sé un importante settore per l’economia della Sicilia, in quanto genera 2,6 miliardi di Pil regionale – spiega il rapporto dell’Srm – è anche un settore che ha un importante effetto moltiplicativo su un vasto indotto. La strada da seguire è quella di potenziare investimenti e strategie finalizzate ad aumentare il numero dei turisti”. è sufficiente ipotizzare una crescita dei turisti pari al 20 per cento per generare un Pil turistico aggiuntivo per la Sicilia di circa un miliardo, tra impatto diretto e indiretto sull’economia regionale.
Articolo pubblicato il 22 giugno 2014 - © RIPRODUZIONE RISERVATA

Rapporto nazionale sul turismo in libertà in camper e in caravan: tutti i dati sull’industria del caravanning e sul turismo all’aria aperta

APC-Associazione Produttori Caravan e Camper ha presentato oggi a Roma il Rapporto nazionale sul turismo in libertà in camper e in caravan, giunto alla sua terza edizione. Oltre ai risultati dell’Osservatorio sul turismo in camper e all’aria aperta nelle Regioni italiane, la novità di quest'anno è la proposta di un modello nazionale di classificazione delle aree di sosta, a cui APC ha lavorato assiduamente negli ultimi mesi.

Roma, 19 giugno 2014 - Alla presenza di Jan de Haas, Presidente di APC, Valeria Minghetti, Ricercatrice Senior del CISET-Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Pasquale Zaffina, Studio Tecnico Associato Zaffina, e Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma, si è svolta questa mattina la presentazione del Rapporto nazionale sul turismo in libertà in camper e in caravan 2014. Giunto alla sua terza edizione, il documento è diventato lo strumento informativo per tutti gli operatori della filiera del turismo itinerante, della ricettività all’aria aperta e del camperismo in Italia. Nel corso dell'evento è stato presentato anche Il Salone del Camper 2014, fiera di riferimento in Italia e seconda a livello europeo del camperismo e del turismo en plein air, in programma a Parma dal 13 al 21 settembre 2014.

In Italia, a causa del perdurare della crisi economica, il mercato del caravanning ha registrato nel 2013 un decremento delle immatricolazioni delle autocaravan pari al 19%, rispetto all’anno precedente. Tale calo, sebbene più contenuto rispetto a quello registrato nel 2012, ha spinto comunque le aziende a investire ulteriormente nell’export. Le esportazioni nel comparto sono passate dal 62,3% della produzione nazionale nel 2011 al 77% della produzione nazionale nel 2013, a testimoniare l’indiscussa qualità e l'apprezzamento dei prodotti Made in Italy all'estero, caratterizzati da un design innovativo e da avanzate tecnologie.
In controtendenza si registra un dato particolarmente significativo: il crescente trend dell’usato che dimostra come la passione nei confronti del turismo itinerante continui a diffondersi. I trasferimenti netti di proprietà di autocaravan, pari a 29.142 veicoli nel 2013, hanno registrato il 54% in più rispetto al 2012.

In Europa il comparto industriale dei veicoli ricreazionali riesce in parte ad arginare l’influenza della congiuntura recessiva, con flessioni ridotte dei volumi di vendita. Il segmento delle autocaravan, infatti, si attesta sulle 71.316 immatricolazioni, contro le 73.263 del 2012 (-2,6%), mentre quello delle caravan sulle 67.628 immatricolazioni, contro le 73.174 dell’anno precedente (-7,5%).  Anche nel 2013, come nel 2012, i turisti europei preferiscono le autocaravan alle caravan, a testimonianza che il viaggio itinerante viene scelto come vero e proprio stile di vita e con l’intento di realizzare tour in più località per scoprirne le peculiarità.

Il parco circolante in Italia
Secondo i dati ACI, a fine 2013 nel nostro Paese circolano 209.012 autocaravan e 60.046 caravan. Il 61,5% delle autocaravan circolanti, vale a dire 128.542 mezzi, risulta immatricolato da più di 10 anni, mentre il 28,6%, ovvero 59.777 mezzi, presenta più di 20 anni di anzianità.
Il parco circolante Euro 0 e Euro 1 in Italia, comprendente veicoli immatricolati fino al 1999, è pari a ben 78.368 unità. A oggi, pertanto, sorge nel nostro Paese la necessità di interpretare questi dati anche in funzione delle alte emissioni inquinanti prodotte dai relativi veicoli, che non permettono di garantire un adeguato livello di efficienza nei consumi e la presenza delle più avanzate dotazioni di sicurezza.

Le iniziative istituzionali a rilancio del comparto
La proposta per una manovra di incentivazione alla rottamazione dei veicoli ricreazionali appartenenti alle classi Euro 0 e Euro 1, è una delle proposte che l’Associazione sta portando avanti con l’appoggio di un movimento di Parlamentari, come i Senatori Daniela Valentini (PD) e Gianluca Castaldi (M5S). Con l’aiuto del Governo, è necessario mettere in atto politiche fiscali e infrastrutturali per il futuro del comparto produttivo e delle oltre 7.300 risorse impiegate a livello diretto e indiretto nella filiera del plein air. La presente manovra sarebbe, inoltre, funzionale a un’ammortizzazione degli oneri sociali statali, dal momento che la crisi ha portato in cassa integrazione un terzo del personale dipendente dell’industria del caravanning, passato dai 1.700 ai 1.300 addetti. Un rilancio del settore potrebbe rappresentare il canale ideale anche per stimolare la ripresa delle economie locali, come avvenuto in Francia e in Germania.

Tali Parlamentari si sono resi anche portavoce di un’ulteriore proposta di APC per la promozione del camperismo come modalità di viaggio sostenibile e tramite l’applicazione di un'IVA agevolata a sostegno dei nuclei familiari con persone disabili. Queste famiglie rappresentano, infatti, il 9% degli utilizzatori di autocaravan, dato che testimonia come questi veicoli risultino particolarmente funzionali alle esigenze di persone con disabilità motorie e ragion per cui nei principali Paesi europei viene già da tempo riconosciuta unʼIVA agevolata sull'acquisto del mezzo.

Flussi e tipologie del turismo all’aria aperta
Nel 2013 sono complessivamente 5,7 milioni i turisti che viaggiano in autocaravan, caravan e tenda, di cui 2,6 milioni esteri e più di 3 milioni italiani, scegliendo come meta il nostro Paese particolarmente ricco di bellezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche, tra borghi e piccoli paesi, generando una spesa complessiva pari a 2,6 miliardi di euro (1,1 miliardi prodotti dai turisti esteri e 1,5 miliardi dagli italiani). Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono le principali Regioni scelte come meta dai turisti esteri, mentre Croazia, Francia, Austria, Germania e Spagna le destinazioni più amate dai turisti italiani all'estero.

Il sistema turistico-ricettivo italiano
Le aree di sosta, situate al di fuori dei campeggi, sono nel 2013 oltre 2.000: il 69% di queste sono aree attrezzate, il 17,6% camper service e il 13,4% punti di sosta non attrezzati. Le aree attrezzate gestite dai Comuni registrano nel 2013, a differenza di quanto avvenuto l’anno precedente, un sensibile aumento, costituendo così, con il 51%, la maggioranza. Le aree a gestione privata rilevano una lieve riduzione, attestandosi al 49%. Il Nord Italia ospita il numero maggiore di aree (44,9%) rispetto alle aree complessive sul territorio nazionale, con una preponderanza del Nord Est (24,1%) rispetto al Nord Ovest (20,8%). Seguono il Sud e il Centro, con rispettivamente il 28,6% e il 26,5% delle complessive aree nazionali. Il Bando "I Comuni del Turismo all'Aria aperta" - promosso da APC dal 2001 per potenziare l'offerta di aree di sosta multifunzionali, con un contributo annuale complessivo pari a 80mila euro - continua a essere un successo tra le amministrazioni locali, che hanno presentato quest’anno 126 progetti di aree di sosta. Secondo l’Osservatorio sul turismo in camper e all’aria aperta nelle Regioni italiane, le Regioni con le performance migliori, in termini di turisticità, ricettività e sensibilità nei confronti dell’ospitalità all’aria aperta, sono Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta.

Un modello italiano di classificazione delle aree di sosta camper
L’Associazione ha voluto arricchire questa terza edizione del Rapporto presentando un nuovo progetto, in collaborazione con lo Studio Tecnico Associato Zaffina e l’Università degli Studi di Firenze: l’elaborazione di un modello italiano di classificazione delle aree di sosta camper. Partendo dalla definizione delle linee guida per la progettazione di un’area di sosta, è stato creato un software con cui valutare le strutture in base a 5 criteri generali. La scheda di valutazione permette l’elaborazione di un risultato finale che suddivide le aree di sosta camper in 4 classi di merito: dai risultati emersi il 35% delle aree si posiziona nella terza classe, un ulteriore 35% nella seconda classe, mentre la prima classe di giudizio viene assegnata a 4 aree su 20. Questa fase di test del progetto ha permesso di delineare, quindi, una serie di best practices per migliorare il servizio ricettivo offerto.

Il Salone del Camper 2014
È stata presentata in mattinata anche la V edizione de Il Salone del Camper, in programma dal 13 al 21 settembre a Parma. La collaborazione tra Fiere di Parma e APC-Associazione Produttori Caravan e Camper è stata confermata per altri cinque anni: Parma sarà capitale del turismo all’aria aperta fino al 2019 e accoglierà, oltre a centinaia di veicoli ricreazionali, migliaia di accessori dei più importanti produttori nazionali e internazionali.
Sono già numerose le adesioni arrivate da parte delle aziende associate che, a più di tre mesi dall’inaugurazione della fiera di riferimento nazionale e seconda in Europa del comparto del caravanning e del turismo in libertà, hanno già confermato il proprio spazio e ufficializzato la partecipazione nei padiglioni del quartiere fieristico. Ad oggi, Fiere di Parma e APC hanno raccolto un numero di adesioni presso gli espositori pari a un +10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tante le iniziative messe in campo per replicare il successo della passata edizione che, oltre ad aver registrato la presenza di oltre 127mila visitatori, è stata il punto d’incontro ideale fra domanda e offerta del turismo in libertà, grazie all'incremento delle vendite (+15% rispetto all’anno precedente) e delle intenzioni di acquisto e alla grande soddisfazione delle oltre 300 aziende espositrici presenti in fiera.

“Sono particolarmente lieto di presentare oggi” - ha dichiarato Jan de Haas, Presidente APC - “il Rapporto 2014, una fotografia dell’industria del caravanning e del turismo all’aria aperta. Non possiamo negare che il comparto produttivo abbia dovuto affrontare le difficoltà tipiche di una permanente congiuntura recessiva, ma gli ottimi segnali di interesse e di partecipazione, registrati da parte della community degli oltre 800mila camperisti italiani e dei 5,7 milioni di turisti en plein air italiani ed esteri nel nostro Paese, rappresentano il migliore stimolo per continuare a investire nella promozione di questa speciale esperienza di viaggio”.

“Ma qual è la fotografia dell’Italia del turismo en plein air? Quali sono le regioni più virtuose nello sviluppo di questo tipo di turismo? Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta: queste sono le aree top per il camperista e il turista in caravan.” - ha spiegato Valeria Minghetti, Ricercatore Senior CISET-Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica dell'Università Ca' Foscari di Venezia - “Secondo i risultati dell’Osservatorio APC-CISET, le Marche si confermano anche nel 2012 la regione con migliori performance, sia per l’elevata propensione ad investire su questa modalità turistica, sia per la qualità dell’offerta attrezzata e la capacità di attrazione della domanda”.

La catalogazione tipologica delle aree ricettive, applicata al cosiddetto ‘turismo del movimento’," - ha dichiarato Pasquale Zaffina, Contitolare dello Studio Tecnico Associato Zaffina - “rappresenta un innovativo e straordinario strumento operativo, capace di diffondere indirizzi virtuosi ad Amministratori e Tecnici, orientandoli verso una progettazione consapevole e di qualità. Oggi, districarsi efficacemente nelle complesse procedure burocratiche è la condizione essenziale per operare scelte meditate”.

“Grazie al rinnovo della joint venture fino al 2019" - ha concluso Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma - "si evolve la collaborazione fieristica tra Fiere di Parma e APC verso un modello fieristico che contribuisca al rilancio del settore sul piano nazionale e internazionale. Dopo avere raggiunto la seconda posizione in Europa in soli 2 anni e averla confermata nel 2013, nonostante la crisi, il Salone del Camper dal 2014 punta a migliorare ulteriormente l’offerta di veicoli ricreazionali e sviluppare le sezioni dedicate a 'Destinazioni - Accessori - Componentistica' per portare in fiera tutti gli attori della filiera del turismo Plein Air. Infatti l’Italia ha un ruolo decisivo nel settore sul piano dell’offerta - dai veicoli alle destinazioni - e quindi deve diventare un Evento che consenta, ogni anno, alle famiglie e agli operatori, anche provenienti dall’estero, di vivere esperienze e opportunità indimenticabili”.


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segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@simail.it

Verbania, cinquanta capolavori raccontano il paesaggio

VERBANIA - La Stampa
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Cinquanta capolavori del Museo del Paesaggio nelle sale di Villa Giulia. E’ la mostra «Genius Loci», principale evento turistico-culturale dell’estate verbanese. La rassegna espositiva vuole offrire la possibilità di ammirare l’importante patrimonio artistico cittadino in attesa della conclusione dei lavori di messa in sicurezza della sede centrale di Palazzo Viani Dugnani e della sua riapertura. C’è però la volontà di dare il via ad una opportunità ricorrente che vada oltre ciò che è imposto dall’attuale stato di necessità: «In effetti - precisa il presidente del Museo, Massimo Terzi - guardiamo a questo esperimento anche con attenzione rivolta al futuro. Se avrà successo riproporre esposizioni analoghe nei prossimi anni, in ottica di allargamento dell’attività al territorio e di marcato richiamo agli ospiti della città».
Le opere esposte comprendono sculture di Giulio Branca, Arturo Martini e Paolo Troubetzkoy e dipinti di Luigi Litta, Daniele Ranzoni, Arnaldo Ferraguti, Achille Tominetti, Sophie Brown, Pierre Troubetzkoy, Eugenio Gignous, Federico Ashton, Mario Tozzi, Siro Penagini. Adriana Bisi Fabbri. I soggetti sono diversi ma la scelta operata dalla curatrice del Museo Federica Rabai con la collaborazione di Giovanni Pizzigoni ha come filo conduttore i luoghi del territorio fissati sulle tele dai grandi artisti. «Non a caso - osserva il vicepresidente Antonio Montani - il titolo della mostra vuole esprimere la magia che lo spirito del lago e dei luoghi circostanti ha infuso agli artisti con la sua bellezza». Ulteriore elemento di interesse è l’esposizione dei due capolavori di Jules Cesar Van Loo della Galleria Sabauda di Torino e di un quadro di Lorenzo Peretti Junior della Collezione Poscio di Domodossola.  

La mostra (ingresso 5 euro e 3 euro ridotto, con agevolazioni per gruppi, visite guidate, gratuità tra cui quella del giorno del compleanno) sarà aperta fino al 7 settembre tutti i giorni con orario di visita dalle 10,30 alle 22. Questo ampio e prolungato periodo di apertura (1556 turni da coprire) ha imposto al Museo la ricerca di volontari da adibire a vari compiti: finora hanno aderito all’appello una cinquantina di persone e varie realtà come Formont, Università della Terza Età, Dante Alighieri, ma la richiesta è ancora aperta. L’opera «Eva» di Sophie Brown scelta come immagine-simbolo ha un significato evocativo del ruolo della donna nel cammino innovativo dell’umanità: «Una sorta di omaggio e di fortunata coincidenza – commenta il presidente Terzi -, nei giorni in cui diventano sindaco e assessore alla cultura due donne». 
della città».  

Pellegrini a Cassano tra arte e cultura

CASSANO ALLO JONIO (COSENZA) - Il 21 giugno 2014 sarà un giorno indimenticabile per tutta la comunità di Cassano allo Jonio e per i fedeli dell'intera Diocesi, che potranno assistere alla visita pastorale di Papa Francesco. La data del 21 giugno resterà sicuramente indelebile nella mente e nel cuore non solo dei credenti che accoglieranno il Papa a braccia aperte, ma sarà anche una giornata particolare per coloro che, pur vivendo lontano dalla Chiesa, seguono quotidianamente e con attenzione Papa Bergoglio, per la sua continua attenzione verso gli ultimi, i diseredati e gli esclusi.
Una visita, quella del Santo Padre, che certamente richiamerà nella città di Cassano decine di migliaia di fedeli provenienti non solo dalla Calabria, ma anche dalle regioni limitrofe come Basilicata, Puglia e Campania. Fedeli che saranno accolti come graditi ospiti e con grande affetto, amore e con quell'afflato umano che è proprio delle genti meridionali. Pellegrini che, se vorranno, oltre a partecipare alla visita del Papa, potranno vedere le tante bellezze storiche, archeologiche, culturali e turistiche di cui Cassano è ricca. Potranno immergersi nei fasti della Magna Grecia visitando sia gli Scavi di Sibari che il Museo nazionale della Sibaritide. Nel Parco archeologico di Sibari, dove si trovano reperti risalenti a più di 2.500 anni fa, le campagne di scavi hanno portato alla luce resti riferibili alle tre città sorte in quei luoghi. E' possibile ammirare reperti di Sybaris, Thurii e Copia. Visitando le cinque sale espositive del Museo nazionale archeologico della sibaritide, organizzate per aree tematiche, il visitatore, attraverso un percorso storico-archeologico, è condotto dall'età protostorica all'epoca romana passando dalla fase della colonizzazione e l'età arcaica della colonia di Sybaris all'età classica ed ellenistica della colonia di Thurii.
I pellegrini e turisti, se lo vorranno, potranno immergersi nelle acque limpide e cristalline dello Jonio fermandosi lungo i sette chilometri di costa e di spiagge dorate di Cassano, cosi come potranno visitare la Foce del Crati. Chi vorrà potrà anche ammirare il borgo antico di Cassano, che, con i suoi comignoli, vicoli e viuzze, splendide fontane, antiche chiese e palazzi nobiliari, è uno dei più bei centri storici della Calabria e non solo. Potrà sostare su piazza sant'Eusebio, che rappresenta il centro nevralgico della religiosità diocesana. Su questa piazza, dominata dalla suggestiva "fontana dei tre Leoni", si affaccia, infatti, la Cattedrale dedicata alla natività di Maria Vergine.
Sarà possibile visitare anche la Biblioteca Diocesana che custodisce codici, platee, incunaboli e oltre 15 mila volumi, per un periodo compreso tra l'XI e il XIX sec.
I visitatori di Cassano potranno trovare ristoro presso le locali Terme Sibarite.
Tra le tante "ricchezze" di Cassano ci sono anche il Santuario di Santa Maria della Catena (XI sec.) e le Grotte di Sant'Angelo, uno dei sistemi carsici più rilevanti del Mezzogiorno. Quelle di Sant'Angelo Inferiore e di Sant'Angelo superiore sono le uniche grotte turistiche della Regione Calabria e hanno un valore storico-archeologico perchè attestano la presenza dell'uomo dal Neolitico Medio.
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Weekend Gubbio, le delizie di "Gusta il centro"

GUBBIO - Sono 14 le edizioni di "Gusta... il centro storico", l'iniziativa promossa dalla Confesercenti che animerà stasera le vie dell'acropoli eugubina. Gastronomia in primo piano con i 4 percorsi, contrassegnati da colori diversi, per i ristoranti e bar del centro storico. Ma anche musica, animazione e mostre.
«Abbiamo mantenuto la formula standard dei quattro percorsi gastronomici del venerdì sera - spiega Gianfranco Urbani, presidente della Confesercenti di Gubbio - allungando però le iniziative anche al fine settimana». Con lo stesso biglietto infatti, sarà possibile infatti accedere anche agli eventi in programma domani e domenica.
Il programma di oggi. A partire dalle 19.30 cominceranno i percorsi gastronomici per le vie del centro storico contrassegnati dai colori verde, bianco, rosa e rosso. tutti i menu sono comprensivi di antipasti, primi, secondi, caffè, digestivi o gelati e dolci.
Dalle 20 alle 23.30 il duo musicale "Lubjan e Floriano" si esibirà in piazza Bosone.
Nello stesso orario in piazza Giordano Bruno ci sarà "Gonfia sgonfia", gonfiabili e animazione per bambini, in piazza Oderisi la "Diamantini active dance" con l'esibizione di Consuelo e Alessandro, alle Logge dei Tiratori la mostra personale di Sauro Nardelli e la dimostrazione di trattamenti viso-corpo di Ambra Ceccarelli.
Gli eventi del fine settimana. Domani alle 21, nel chiostro maggiore del complesso di San Francesco si terrà lo spettacolo "Io e..." di Marco Todisco, giovane talento allievo della scuola di Enrico Brignano.
Domenica, sempre alle 21 a San Francesco, il concerto del duo musicale "Lubjan e Floriano - pianoforte, chitarra e voce".
Gli organizzatori raccomandano a chi volesse partecipare all'iniziativa di acquistare in anticipo la prevendita, disponibile presso City service (numero 075/9271487).
Marco MOntedori
giornaledellumbria.it

In alto i calici per Cinemadivino Torna la rassegna che unisce film ed enogastronomia. Si parte il 17 giugno

Faenza (Ravenna), 13 giugno 2014 - Il cinema tra i vigneti. Parte da Brisighella Cinemadivino 2014 la manifestazione che coniuga film, vino e prodotti enogastronomici del territorio. Il 17 giugno inaugurazione della rassegna sulle colline faentine che proseguirà fino a settembre con una cinquantina di appuntamenti per le aziende vitivinicole della regione andando a toccare ben 25 comuni in 6 province. Con un calice di vino tra le mani sotto le stelle e con i vigneti a fare da quinta si potrà passare una serata all'insegna del relax.
Si potrà inoltre cenare al chiaro di luna con i menù preparati nello spazio gastronomico gestito direttamente dalle aziende, oppure proposti dal “Food Truck” di Cinemadivino: il furgone viaggiante che poterà nelle cantine i piatti pensati in collaborazione con importanti chef e lo “street food” di qualità.Impressionante il numero di aziende che aderiscono all'iniziativa che vedono in Cinemadivino l'opportunità di far conoscere i propri prodotti. Cinemadivino viaggerà tra aziende di Brisighella, Faenza, Santarcangelo, Monteveglio, Imola, Casalecchio di Reno, Terra del Sole-Castrocaro, Bertinoro, Civitella, Monte San Pietro, Ozzano dell’Emilia, Roncofreddo, Castel Bolognese, Russi, Forlì, Ravenna, Savignano sul Rubicone, Predappio, Tossignano, Poggio Berni, Polesine Parmense, Tredozio, Riolo Terme, Filo di Argenta, Rivergaro. E per la prima volta arriverà a Cervia e a Lido di Savio. La rassegna prenderà il via martedì 17 giugno, a Pietramora di Brisighella, con il documentario '1 mappa per 2'.
Gli appuntamenti successivi nel mese di giugno saranno: il 18 alla Fattoria Zerbina a Marzeno di Faenza ‘Per un pugno di dollari’, di Sergio Leone restaurato in formato digitale, il 19 alla Collina dei Poeti di Santarcangelo di Romagna ‘Smetto quando voglio’; il 23 alla Cantina di Faenza ‘Tutta colpa di Freud’; il 26 da Orsi – Vigneto San Vito a Monteveglio, un altro classico senza tempo ‘Amici miei’ di Mario Monicelli; il 27 alla Sabbiona a Oriolo dei Fichi a Faenza ‘La mossa del pinguino’; il 30 alla Casa Vinicola Poletti di Imola “Rush”.
E poi fra i tanti di luglio, si segnalano: il giorno 1 all’Azienda Tizzano di Casalecchio di Reno “L’innocente” di Luchino Vosconti con gli splendidi Laura Antonelli e Giancarlo Giannini; il 2 alla Tenuta Pennita di Terra del Sole “Resistenza naturale” di Jonathan Nossiter, l’autore del celebrato “MondoVino”; le pellicole italiane di successo “Sotto una buona Stella” di Carlo Verdone (Palazzona di Maggio, Ozzano dell’Emilia il giorno 15), l’Oscar “La grande bellezza di Paolo Sorrentino (Tenuta Massellina di Castel Bolognese il 19), “La mafia uccide solo d’estate” di Pif (alla Torre di Oriolo di Faenza il 21).
E poi in agosto ancora proiezioni quasi quotidiane (a esclusione della settimana di Ferragosto, dal 13 al 17), fino ad arrivare all’ultima data in programma il 2 settembre in piazza Nenni di Faenza con la proiezione di un film in anteprima nazionale. Le aziende saranno pronte a ospitare gli spettatori dalle 19.30 con le degustazioni, mentre dalle 20 sarà possibile effettuare anche una visita guidata delle cantine. L’inizio delle proiezioni è fissatoverso le 21.30. Per chi lo desidera, dalle ore 19.30 è anche possibile cenare in cantina. Il costo del biglietto d’ingresso è di 12 euro (ridotto 10), in alcune regioni può subire variazioni di prezzo, e comprende la visione del film, la visita guidata alla cantina e l’assaggio di 3 calici di vino in degustazione. Info sul programma e prenotazioni: tel. 3459520012 e al sito internet www.cinemadivino.net.
Il Resto del Carlino

A Manaus, dove giocano gli Azzurri. Alla scoperta dei luoghi più belli della foresta amazzonica

(di Ida Bini)

La prima sfida calcistica dell’Italia ai mondiali del Brasile si svolgerà il prossimo 14 giugno nel faraonico stadio di Manaus, capitale dello Stato di Amazonas, dove affronterà la squadra dell’Inghilterra. La città che ospita la prima gara degli Azzurri è al centro di un Brasile leggendario e antico, pieno di contraddizioni eppure dal fascino misterioso: è l’unica grande città dell’Amazzonia, stracolma di segreti e di bellezze struggenti.
Oasi di grattacieli e di eleganti costruzioni in marmo italiano e vetro francese, Manaus sorge proprio nel bel mezzo della foresta amazzonica e sulle rive del Rio Negro vicino alla confluenza con il grande Rio delle Amazzoni, porto strategico e punto di riferimento per la produzione e l’esportazione di alcune risorse naturali come il caucciù. Simbolo di Manaus è il sontuoso teatro Amazonas, costruito nel 1896 nel periodo di grande prosperità economica della città, quando i commercianti del caucciù ambivano a farla diventare una “Parigi dei tropici”. Nel teatro si esibiscono le più importanti compagnie teatrali del Paese e le orchestre di tutto il mondo. Anche il mercato di Adolpho Lisboa, il più vecchio della città, ricorda quello parigino di Les Halles, affascinante e ricco di atmosfera. In città, ovviamente, non mancano le aree verdi: parchi e giardini zoologici e botanici, tra cui il bosque da Ciência, il parque do Mindú e quello dell’università federale di Amazonas, dove nell’ateneo più antico del Brasile sorge la foresta urbana più grande del mondo.
Nei dintorni della città vale la pena visitare, a bordo di imbarcazioni, le spiagge lungo il fiume – la più bella e frequentata è Ponta Negra – e l’Ecoparco amazzonico, primo impatto con la celebre foresta, straordinario universo verde equatoriale e immenso territorio che si estende fino agli otto Paesi confinanti del Brasile. La sua natura vergine e selvaggia e la fauna, patrimonio mondiale di biodiversità, incanta per il suo inestimabile valore biologico e l’impareggiabile ricchezza paesaggista. Tra le attrazioni naturalistiche più suggestive c’è il Rio delle Amazzoni, uno dei fiumi più grandi del mondo, in cui vivono 2mila specie di pesci d’acqua dolce e alcuni straordinari mammiferi come il delfino rosa e la lontra gigante. In questo polmone verde a rischio di deforestazione vivono ben 30 milioni di persone, che appartengono a popolazioni indigene - amerindi soprattutto - suddivisi in circa 220 gruppi differenti. Per scoprire parte della grande foresta è consigliabile rivolgersi alle numerose agenzie specializzate di Manaus che organizzano tour con guide esperte partendo dalla città e con la possibilità di dormire all’aperto. Dalla capitale in mezz’ora di idrovolante o tre di imbarcazione, infatti, si arriva ai bordi del Rio delle Amazzoni e da qui si naviga sul fiume più incredibile e potente del mondo fino alle cascate di Paricatuba, circondate da rocce e un’abbondante vegetazione. Lungo il Rio Negro si trovano spiagge molto ambite: Tupé, a circa 34 chilometri dalla capitale, e la spiaggia della Luna, anch’essa accessibile solo via fiume. Imperdibile, poi, è l’encontro das águas, lo spettacolo del fenomeno naturale causato dall’incontro tra i due fiumi Negro e Solimões che confluiscono nel grande Rio delle Amazzoni: le acque molto scure del primo e l’acqua fangosa del secondo per 6 chilometri non si mischiano ma scorrono insieme, creando un incredibile gioco visivo. Il fenomeno è dovuto alla differenza di velocità e di temperatura dell’acqua dei due fiumi. A un centinaio di chilometri si raggiunge, infine, Anavilhanas, il più grande arcipelago di isole fluviali nel mondo: ci sono circa 400 isolette ricoperte di vegetazione che formano un labirinto naturale e che nascondono una miriade di spiagge di sabbia bianca. Per organizzare il viaggio e saperne di più: www.visitbrasil.com
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A piedi per 300 km in Sicilia i nuovi "nomadi"

(di Gloria Ravidà)

 Sono partiti a piedi da Palermo, davanti all'albero dedicato a Giovanni Falcone, per arrivare a Gela: quattordici giorni di viaggio, circa 300 chilometri di cammino per lanciare un messaggio e fondare una "Repubblica Nomade". Provenienti da tutta Italia, circa 40 camminanti concluderanno domani a Gela il loro il viaggio a cui, tra gli altri, ha aderito anche lo scrittore mantovano Antonio Moresco che, tra una sosta e l'altra, spiega l'origine della la singolare iniziativa. "Stiamo attraversando la Sicilia a piedi dormendo dove capita, condividendo la fatica e i disagi del cammino. Il cammino scioglie le differenze e in una terra come la Sicilia, investita dalle ultime tragiche migrazioni di donne e uomini provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente che vogliono raggiungere l'Europa cercando la salvezza, assume un significato di condivisione".
I protagonisti di questo singolare viaggio, suddiviso in quattordici tappe, sono un gruppo di uomini e donne che si unisce per camminare, prendendo decisioni insieme, percorrendo strade sterrate, boschi, montagne, vie asfaltate, dormendo in palestre o dove i comuni offrono alloggio. I "nomadi" quest'anno hanno scelto la Sicilia per lanciare un messaggio nella terra dei migranti che arrivano ma anche dei siciliani che vanno via a causa della crisi, per dire che le frontiere devono "essere aperte" e per fondare una repubblica di camminanti. E' il loro quarto viaggio: nel 2011 hanno camminato da Milano a Scampia, quartiere degradato di Napoli, per protestare contro quello che definiscono "un forte sentimento antimeridionale"; nel 2012 hanno raggiunto, camminando per mezza Italia, L'Aquila, per dire che non solo la città abruzzese è terremotata ma anche tutta l'Italia; l'anno scorso, invece, sono arrivati a Strasburgo e hanno consegnato a Martin Schulz una lettera in cui criticavano "una Europa solo economica". Adesso è la volta della Sicilia. "In certi posti di questa terra - aggiunge lo scrittore Moresco - la povertà si tocca con mano.
Abbiamo visto paesi con case disabitate perché i siciliani sono emigrati, luoghi che danno una idea d'indifferenza. Non è la stessa cosa leggere le statistiche e vedere il paese vero, che soffre. E che noi vogliamo testimoniare attraverso una repubblica, in cui si decide insieme e ci si rispetta, che è nomade perché sceglie il cammino a piedi e il suo messaggio irradiante. Dopotutto siamo tutti in cammino e siamo tutti nomadi". (ANSA).
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Festival del Mondo Antico nel segno di Augusto

(di Marzia Apice)
 La luce della grande storia si irradia al contemporaneo: apre a Rimini il 20 giugno il Festival del Mondo Antico, la manifestazione che affronta trasversalmente i grandi temi del sapere umano con un occhio al turismo culturale legato al territorio. Al centro di questa XVI edizione, un simbolo per la città: il ponte sul fiume Marecchia, costruito per volontà di Augusto nel 14 d.C., anno della sua morte, e terminato dal successore Tiberio.
''Un ponte oltre gli imperi'', questo è il sottotitolo del festival, che celebra l'intero territorio riminese, ricco di testimonianze antiche: oltre al ponte, anche l'Arco della città, sempre di età augustea e il complesso archeologico della ''domus del chirurgo'', a comporre uno scenario ricco di fascino. Una manifestazione densa di appuntamenti e che in tre giorni, fino al 22 giugno, permetterà al pubblico di ''vivere pienamente l'archeologia, come scienza storica seria non come spettacolo'', ha dichiarato oggi Luigi Malnati, direttore generale per le Antichità del Mibact, alla presentazione alla stampa, ''divulgandola con un approccio corretto: né in modo esotico né solo per addetti ai lavori''.
Tomaso Montanari, Sandro De Maria, Claudio Strinati, Maurizio Bettini ma anche Michele Mirabella, Lia Celi, Giovanni Brizzi e Ivano Marescotti sono solo alcuni dei nomi presenti, in una kermesse che coniuga il dibattito ai concerti, il reading alle tavole rotonde, senza contare le visite al Museo della città di Rimini, con l'allestimento della nuova sezione archeologica. Accanto a studiosi di varie discipline ed esperti del mondo greco e romano, presenza tra le più attese è quella del sovrintendente ai Beni Culturali di Roma Umberto Broccoli, che sarà al Festival per ''parlare di Augusto cercando da un lato di non santificarlo, dall'altro di non renderlo troppo umano, ma dando il senso del presente''.
Un'occasione dunque per tessere legami tra ieri e oggi, nel tentativo di trovare nella storia significati e suggestioni ancora attuali: ''il mondo antico è sorgente di simboli e pensieri'', ha affermato Massimo Pulini, assessore alla cultura del comune di Rimini, che con l'Istituto per i Beni Artistici dell'Emilia Romagna organizza la manifestazione, ''così come lo è il ponte di Augusto con i suoi 2000 anni che rimanda all'idea di cucitura, ed è molto più di un collegamento tra due rive, ma un passaggio, un modo per comunicare''. Nel solco di un'identità così definita per il Festival si colloca anche la collaborazione con la casa editrice Il Mulino, che prosegue da due anni: l'idea è quella di passare dal libro al dialogo diretto con gli autori, in un continuo scambio di informazioni non solo a fini divulgativi ma anche dispensando qualche curiosità. E quindi accanto a temi relativi al rapporto tra il potere e la cultura, o il potere e le donne, o ancora sul mutamento degli imperi, ci saranno incursioni su questioni più leggere, come la cucina ai tempi di Augusto. Ultimo ma non meno importante tassello della manifestazione, il Piccolo Mondo Antico Festival, la sezione dedicata ai più piccoli: qui bambini e ragazzi incontreranno il fascino della storia attraverso archeologia sperimentale, giochi e racconti animati.
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Sud Italia: progetto Expo 2015 per un ruolo da protagonista

Fare si che Expo 2015 non sia solo una questione lombarda ma una opportunità anche per tutto il sistema turistico meridionale. E’ il messaggio che parte da Reggio Calabria dove, nel corso del convegno  “Expo 2015, il Sud protagonista” ospitato nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e organizzato da Federturismo Confindustria, è stato presentato un progetto per la creazione di un sistema di offerta turistica unico e coordinato per tutto il sud Italia.
Chiari gli obiettivi: superare la mancanza di unità e l’incapacità di sintesi strategica che hanno favorito in questi anni l’affermarsi di una visione prevalentemente negativa del Mezzogiorno che, unita all’insufficienza di infrastrutture, penalizza il territorio nel circuito del turismo mondiale.
“Come imprenditori siamo chiamati a rompere quello schema che per troppo tempo ha fatto prevalere nell’opinione pubblica solo le negatività del Sud Italia, riaffermandone il volto positivo che poi è quello conforme alla realtà – ha dichiarato Giuseppe Nucera, presedente di Federturismo Reggio Calabria – L’Expo non può essere un evento solo lombardo. Per questo abbiamo voluto confrontarci, per segnare l’inizio di una svolta in grado di far recuperare e valorizzare tutto l’orgoglio e la dignità di un patrimonio, culturale e paesaggistico, unico. Il progetto che abbiamo predisposto e che porrà Bronzi di Riace come testimonial d’eccezione del nuovo corso per il turismo del Sud, intende perseguire questi obiettivi”.
Il piano è già pronto anche perché, ha sottolineato lo stesso Nucara, “il 2015 è già passato e non ce ne siamo accorti”. Bisogna fra presto quindi, se si vuole puntare al coordinamento e all’integrazione dell’offerta turistica nel Sud Italia. Il progetto si chiama “Expo 2015, il Sud protagonista – Percorsi, tradizioni e dieta mediterranea” e si pone come obiettivi l’incremento sostanziale degli arrivi e delle presenze turistiche nel Sud, un effetto traino e di legacy grazie a Expo 2015, forte a stabile nel tempo, il miglioramento sostanziale della reputazione del Mezzogiorno e l’incremento della considerazione del Sud Italia quale sistema di destinazione nei mercati a lungo raggio.
Una reputazione che potrà far leva su asset tradizionali propri del territorio e andare anche oltre, proprio grazie ai temi dell’esposizione. “Intorno alla cultura e al paesaggio – ha infatti sottolineato il presidente di Federturismo Confindustria, Renzo Iorio – dobbiamo strutturare un modello di crescita alternativo a quello prevalente basato sul manifatturiero. L’Expo in tal senso sarà un forte catalizzatore. Serve una nuova consapevolezza circa il peso che il turismo ha sull’economia del Paese e dei singoli territori. Accanto a ciò – ha poi concluso – anche il contrasto all’indifferenza diffusa riguardo all’impiego delle risorse pubbliche destinate allo sviluppo e, in particolare, al settore turistico”.
A rassicurare gli imprenditori turistici meridionali è intervenuta Marina Geri, responsabile Marketing del Padiglione Italia di Expo 2015 che, illustrandone nel dettaglio gli allestimenti e gli spazi espositivi, ha rimarcato come l’esposizione universale non sia affatto un evento esclusivamente milanese. “Al contrario – ha aggiunto – si tratta di una manifestazione italiana che ha sede a Milano. Al suo interno vengono messi a disposizione degli strumenti di promozione territoriale che ogni regione è chiamata a sfruttare a dovere. Penso alla Calabria e alla sezione dedicata al vino e all’olio in cui poter veicolare tutte le eccellenze che vengono prodotte. E poi ci saranno le piazzette tematiche e i vari eventi utili non solo a veicolare i flussi turistici nell’immediato, ma a fidelizzarli anche per il futuro. Al centro di tutto in ogni caso, ci sarà la riscoperta dell’orgoglio italiano. Basta piangersi addosso. Oggi vedendo per la prima volta i Bronzi ho pensato che se gli americani avessero delle meraviglie simili, ne farebbero immediatamente delle icone mondiali”. Affermazioni che trovano una sponda nelle parole diLuca Mazzone, presidente della sezione Turismo Confindustria Benevento, che ha sottolineato come “spesso siamo noi per primi a parlare troppo di negatività. Condivido lo spirito di questo progetto, d’altro canto quando i cinesi programmano un viaggio pensano all’Europa e non ai singoli territori. Fondamentale, quindi, fare sistema”.
Una proposta interessante per creare condizioni di viaggio agevolate per i visitatori dell’Expo che intendono conoscere l’Italia del Sud, è stata avanzata da Massimo Salomone presidente della sezione Turismo Confindustria Bari e BAT, che ha ipotizzato la concessione di biglietti gratuiti per i trasferimenti a chi volesse raggiungere le nostre regioni meridionali per toccarne con mare le meraviglie.
fonte: http://webitmag.it/