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V EDIZIONE DEL SALONE DEL CAMPER Camper e bicicletta: un binomio perfetto per il turismo in libertà


V EDIZIONE DEL SALONE DEL CAMPER

Camper e bicicletta: un binomio perfetto per il turismo in libertà

Ufficio Stampa Salone del Camper c/o extra comunicazione
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(segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci) 

Il Salone del Camper, che si terrà a Parma dal 13 al 21 settembre, dedicherà alla bicicletta un’area dedicata nel padiglione 2 del quartiere fieristico per rispondere al sempre maggior numero di camperisti che scelgono di portare con sé questo mezzo per le proprie vacanze. Oltre ad acrobazie spettacolari con i testimonial del bike trial, sarà dato ampio spazio al ciclismo e al cicloturismo. Saranno organizzati circuiti di sperimentazione dinamica per i più piccoli e forniti suggerimenti e informazioni su itinerari particolarmente adatti alla bicicletta.

È stata, inoltre, siglata una partnership con Bike Channel, il canale tematico di SKY, che presiederà tutta la manifestazione e organizzerà attività di animazione per adulti e bambini, in collaborazione con i principali espositori del mondo delle bike. Altra importante collaborazione è stata sottoscritta con Parma Bike che, dopo l’orario di chiusura del Salone, guiderà in città i visitatori interessati a conoscere e visitare, con la proprio bicicletta, Parma, il suo centro storico e i suoi scorci suggestivi.

Gli organizzatori della manifestazione fieristica di riferimento in Italia e seconda in Europa hanno deciso di dare ampio spazio a questo settore perché il mondo del camper risulta particolarmente legato a quello delle bike. Secondo i dati ACI, infatti, a fine 2013 in Italia circolavano 209.012 autocaravan, a cui si aggiungono milioni di veicoli stranieri che visitano ogni anno il nostro Paese. Ciascuna di queste autocaravan viaggia in media con due biciclette.

Questo mezzo viene scelto dagli amanti del plein air perché, una volta parcheggiata l’autocaravan nelle aree di sosta dedicate, viene utilizzato per scoprire le bellezze della nostra penisola, dai parchi naturali alle città d’arte, godendo appieno delle opportunità che solo il turismo all’aria aperta può offrire.

Secondo i dati ANCMA-Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, rispetto alle vendite totali delle bici a conquistare il primo posto sono le trekking o city bike (32%), seguite dalle mountainbike (31%), dalle bici da bambino (18%), dai prodotti da corsa (6%), dalle classiche (9%), dalle elettriche (4%). In aumento le vendite di bici pieghevoli, circa 25.000 pezzi anno, un mercato di nicchia ma con grandi potenzialità.

I produttori di autocaravan - ha detto Gianni Brogini, Direttore Marketing APC-Associazione Produttori Caravan e Camper - offrono soluzioni tecniche adeguate alle richieste dei camperisti che utilizzano la bici per fruire delle particolarità dei territori raggiunti con il camper godendo appieno delle bellezze del nostro paese. Per questo le aziende del caravanning hanno ideato accessori e dedicato alle bike, sui veicoli ricreazionali, ampi spazi attrezzati per trasportarle in assoluta comodità”.

Abbiamo deciso di dedicare, in questo quinta edizione del Salone del Camper - ha dichiarato Gloria Oppici, Relazioni Esterne Fiere di Parma - un'area al mondo bike, per arricchire la proposta di turismo esperienziale e dinamico, così importante per i nostri visitatori. Saranno presenti stand presso i quali sarà possibile ricevere informazioni sui percorsi per il cicloturismo, associati ad aree di sosta camper attrezzate. L’opportunità di parcheggiare il proprio veicolo e godere di tutte le comodità di cui il camper è dotato, per partire in bici, con i bambini al seguito, alla scoperta di luoghi nuovi, è un’opportunità che solo questo binomio può offrire”.

Parma, 11 luglio 2014





TripAdvisor, la rete promuove i chiostri della Cattolica

I giudizi positivi di turisti, visitatori e frequentatori, tra cui quasi 3000 studenti provenienti dall’estero, sono valsi alla sede milanese dell’Ateneoil Certificato di eccellenza 2014

Milano, 9 luglio 2014 – Questa volta a dare i voti in Università Cattolica non sono i professori ma viaggiatori e turisti o, semplicemente, gli studenti stranieri che l’hanno frequentata apprezzando i luoghi visitati e le strutture di accoglienza.
E i voti per la sede milanese dell’Ateneo sono stati estremamente positivi: i giudizi postati sul sito di TripAdvisor, sono valsi, per la sede storica dell’Università Cattolica di largo Gemelli 1 a Milano, il 
Certificato di eccellenza 2014.
I chiostri bramanteschi rappresentano una attrazione storico-artistica come attesta la reazione di docenti e studenti di tutto il mondo quando si affacciano affascinati nel complesso monastico di Sant’Ambrogio, con l’incanto delle ore di luce o la quieta penombra della sera.
Per la prima volta, questa certezza è diventata una piacevole sorpresa sancita dal giudizio di chi inserisce nel tour della città di Milano anche la visita all’ateneo adiacente alla Basilica dedicata al santo patrono.
Nella lettera inviata all’ateneo, il presidente della società, Marc Charron, spiega che l’attestato «dimostra il costante feedback positivo espresso dai viaggiatori di TripAdvisor». Un riconoscimento che, aggiunge Charron, «viene attribuito in base alla qualità delle opinioni e delle recensioni pubblicate nel corso dell’anno passato».
Nei chiostri di Largo Gemelli passano non solo molti turisti stranieri, ma anche ben 2919 studenti provenienti da paesi esteri, soprattutto da Stati Uniti, Cina, Spagna, Francia, Germania, Messico e Colombia grazie ai programmi Exchange & Study Abroad, che stabilmente frequentano i chiostri e ne apprezzano la bellezza.
Insomma, il campus milanese si rivela una meta culturale apprezzata. E il riconoscimento di TripAdvisor non fa altro che certificare le caratteristiche di una sede universitaria straordinaria: collocata nel cuore della città, nell'antico monastero cistercense adiacente alla Basilica di Sant’Ambrogio, uno dei più prestigiosi complessi architettonici del capoluogo lombardo.  I due chiostri realizzati secondo il progetto rinascimentale di Donato Bramante, e l'annessa facciata di inizio Novecento progettata dall’architetto Giovanni Muzio, sono divenuti il simbolo dell’Università. Insieme a tante altre pregevoli patrimoni culturali, come l’aula magna, antico refettorio del convento, con gli affreschi cinquecenteschi di Callisto Piazza, l'atrio dello Zodiaco del diciassettesimo secolo, o la ghiacciaia dove i monaci conservavano le vivande. 


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Perché veg è meglio? I vantaggi nutrizionali di una dieta vegetariana e vegana

I vantaggi nutrizionali di una dieta vegetariana o vegana non saranno forse la prima ragione per intraprendere questa strada, ma avvalorano indubbiamente la bontà della scelta veg. È di questo parere il dott. Riccardo Trespidi, medico vegano da 15 anni e vegetariano da 30 anni.
Alla V edizione del Festival Vegetariano di Gorizia il dottor Trespidi ha illustrato gli aspetti nutrizionali dell'alimentazione priva di cibi di origine animale «anche se la scelta vegetariana o vegana va ben oltre la questione nutrizionale e ambientale», com'egli ha premesso. In particolare, ha illustrato quali patologie possono essere efficacemente contrastate passando da una dieta «cannibale», come la definisce Trespidi, a una a base vegetale.
Le prime malattie interessate sono naturalmente i disturbi cardiovascolari. L'eliminazione della carne dalla dieta può portare a risultati straordinari: uno studio condotto negli Stati Uniti su 76mila soggetti ha mostrato una riduzione della mortalità per cardiopatia ischemica del 20% tra le donne vegetariane e del 31% tra gli uomini vegetariani, rispetto ai carnivori.
 
È importante ricordare, in questo caso, che i vegetariani sono mediamente più attenti allo loro salute sotto molteplici aspetti: spesso non fumano, non bevono e fanno attività fisica. Questo però non pregiudica lo studio, anzi: è un ulteriore stimolo a intraprendere la strada vegetariana come stile di vita.
Altre patologie sulle quali la dieta veg ha effetti benefici sono l'ipertensione, il diabete mellito e la diverticolite, malattia che affligge l'apparato digerente. La probabilità di contrarre quest'ultima, è stato notato, è addirittura dimezzata per i soggetti vegetariani. I quali, secondo molti studi, sarebbero colpiti con minore incidenza anche dallo sviluppo di tumori.
Una di queste ricerche è molto nota. Infatti nel 2012 è stato pubblicato anche in Italia il volume The China Study, opera di Colin Campbell e del figlio Thomas Campbell che affronta anche i temi legati ad alimentazione e tumori.

Un'alimentazione priva di cibi di origine animale aiuta a combattere anche l'artrite reumatoide e gli alti livelli di colesterolo. Questi ultimi possono essere ridotti quasi del 30% grazie alla dieta vegetariana. Molti pazienti potrebbero così fare a meno delle controverse statine per curarsi.
Uno dei maggiori problemi derivanti da un'alimentazione carnivora, comunque, rimane l'obesità, causata anche dal consumo smodato di bibite dolcificate e olio di semi. Il dato più impressionante è che oggi gli obesi sono più degli affamati, ma non solo nei paesi ricchi, bensì anche in quelli in via di sviluppo. Come in Messico, dove il numero di «grandi obesi» (indice di massa corporea superiore a quello degli «obesi») ha superato il numero delle persone sottonutrite.
Nella nostra quotidiana ricerca di informazioni, è fondamentale verificare ciò che ci viene servito come verità. Parlando di nutrizione e salute, la certezza e la scientificità dell'informazione sono essenziali. Gli studi sugli effetti benefici della dieta vegetariana sono in aumento e anche le più importanti istituzioni preposte alla corretta alimentazione ormai affermano che eliminare i cibi di origine animale è una pratica salutare. Tuttavia ricordiamoci sempre che non c'è niente di più importante della nostra salute: è bene calibrare le nostre scelte e basarci sempre su fonti affidabili.
Lorenzo Alberini
greenme.it 

In VAL DI FIEMME (TRENTINO), l’estate “green” costa meno

Val di FiemmeCon un euro a notte per l’ambiente, potrai viaggiare gratuitamente su impianti di risalita, trenini, bus e navette. Gratis anche escursioni guidate, visite teatralizzate, pedalate golose, musei... Vai su www.visitfiemme.it per scoprire le offerte e i pacchetti viaggio.

Spezie, il giro del mondo seduti a tavola. Oltre la moda: più gusto, salute e integrazione culturale

di Marzia Apice

Non solo pasta, pizza e mozzarella. Da qualche anno ormai gli Italiani hanno accolto le spezie sulle proprie tavole, aprendo il palato ai sapori esotici. Sarà la moda, il desiderio di viaggiare in luoghi lontani anche se solo con il cibo, o ancora il semplice fatto che sono buone, ma le spezie rappresentano un fenomeno culturale, con un consumo in continua ascesa. Tanto che ormai solo gli irriducibili della dieta mediterranea sembrano volerne fare a meno.

Tra ristoranti etnici sempre più diffusi, i programmi di cucina che affollano le tv e la voglia di riassaggiare un piatto mangiato durante un viaggio, ormai è frequente sentir parlare (e mangiare) di curry, cous cous, hummus, falafel, kebab, burritos, tacos, tajine, tandoori masala.

Nomi non più estranei, anzi, del tutto normali, pronunciati da consumatori appartenenti a tutte le estrazioni sociali: ''abbiamo clienti di ogni tipo'', spiega all'Ansa la signora Bianca Maria, proprietaria di un negozio di spezie a Roma, ''a volte assistiamo a un vero e proprio scambio di ricette tra italiani e stranieri, mentre fanno la spesa'', racconta.

Ingredienti preziosi, che si abbinano facilmente alle erbe aromatiche nostrane, come il basilico e l'origano, e che i più fantasiosi possono anche mescolare per creare mix originali. Anche cercarle può rappresentare un divertimento: per chi ama le atmosfere popolari, non esiste luogo migliore del mercato per curiosare tra spezie e cibi di altri Paesi. Un esempio su tutti, il mercato multietnico per eccellenza della Capitale, quello del quartiere Esquilino. Qui si confondono odori e tradizioni, idiomi e colori della pelle, in un bell'esempio di integrazione culturale.

Tra i banchi del mercato si aggira Juan, di origini peruviane, ma cresciuto in Italia. Una laurea in architettura, vive a Roma con la famiglia e ci tiene a mantenere saldi i legami, anche culinari, con il suo Paese. Come un moderno Cicerone, illustra le coloratissime meraviglie provenienti dal Perù esposte in bella mostra in un banco specializzato sull'America Latina, dove lui è cliente fisso: i fagioli gialli, le varietà di peperone piccante aji amarillo (di forma simile a un friggitello nostrano ma di un intenso colore arancione) e rocoto (dal frutto tondo e rosso), la patata olluco (coltivata da tempo immemore nelle Ande), sono solo alcuni dei cibi presenti.

''Tanto ormai grazie a Internet chiunque può trovare le ricette per sperimentare'', afferma. Viene invece dall'India Ujjal, parla ancora poco l'italiano ma sa farsi capire. E mentre riempie un sacchetto di senape in polvere (il consiglio è di provarla con il pesce), indica orgoglioso i suoi tesori: ''curry, curcuma, tandoori, sesamo: è questo che piace di più agli italiani'', afferma. Subito accanto, Shafi - viene dal Bangladesh e da 2 anni lavora al mercato - accoglie chi si avvicina con un grande sorriso: ''Non so ancora spiegare come preparare i piatti'', rivela un po' intimidito, alludendo alla difficoltà della nostra lingua. Oltre alle miscele di curry, che stravincono, anche il cumino, lo zenzero e il cardamomo si piazzano in buona posizione nella sua personale statistica di venditore.

I segreti di questo successo? Profumate, saporite ed economiche, le spezie rappresentano inoltre un valido aiuto per una corretta dieta alimentare: fanno bene alla salute e facilitano la vita a chi deve mangiare con meno sale e condimenti. Senza contare poi che risultano indispensabili per i vegetariani: ''I semi di sesamo e papavero sono i nostri preferiti'', spiega Cristina, vegana da 5 anni, mentre fa la spesa con il fidanzato. E i suoi occhi si accendono quando rivela il sogno, che suona come una promessa, ''di visitare un giorno tutte le meravigliose terre da cui provengono queste spezie''.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

VIVAMUS in Maremma IV edizione GLI EVENTI DAL 27 AL 29 GIUGNO 2014

comunicato stampa

Grosseto 26 giugno 2013. Prosegue con un ricco calendario di appuntamenti la Kermesse “Vivamus” in Maremma, dove natura, cultura, arte, tradizione, folklore ed enogastronomia si intrecciano in un magnifico viaggio all'insegna del “buon vivere” nel rispetto del territorio e della tradizione che rendono questa terra e la sua gente unici.
La manifestazione che ha preso il via lo scorso 20 giugno torna ad animare, fino al 5 luglio, le vie dei sette borghi coinvolti: Montemerano, Poggio Capanne, San Martino sul Flora, Saturnia, Poggio Murella, Poderi di Montemerano e, ovviamente, Manciano. Diciassette giorni per scoprire, tra mercatini, mostre, degustazioni, attività per i più piccoli, l'inaugurazione del percorso museale del Cassero e del Museo di Preistoria e l'immancabile torneo della Ruzzola, natura, cultura, benessere ed enogastronomia di un territorio, quello maremmano, che con questa innovativa formula di promozione turistica ha ottenuto l'approvazione dei maggiori esperti di web marketing.
Venerdì 27 giugno si riparte con le leggende del passato ovvero le “Paure maremmane in misteriose rovine romane” a Poggio Murella dove alle 16.30, in Piazza della Chiesa, saranno protagonisti i bambini dai 5 anni in su con la caccia al tesoro dei romani, seguiti dall'immancabile appuntamento degli adulti con la Ruzzola e, alle 18, la visita guidata al Castellum Aquarum, dove si terrà appunto lo spettacolo sulle paure maremmane “qualcosa di bianco” organizzato dall'Associazione culturale Ars&Craft. Si resta nel passato anche sabato 28 giugno con i “Giochi di un tempo a ritmo di fanfara” organizzati nel Comune di San Martino sul Flora dove il consueto appuntamento con la Ruzzola (17.30), sarà seguito alle 21, finito il tradizionale cenone sanmartinese, dalla possibilità di tornare bambini con i giochi tradizionali per assistere, alle 22, allo spettacolo della Fanfara dei Bersaglieri di Cinigiano.
Spazio alle anteprime di Manciano nell'ultimo week end di eventi con i Concerti nel Salotto di Paolo Maccari (4 luglio or 17.30 e 5 luglio ore 9 e ore 17.30), il Teatro di Strada Shabernack (venerdì 4 luglio ore 21) cui seguirà, alle 22, il Concerto con le False Partenze, per chiudere la rassegna, sabato 5 luglio, con sfilate, canti, balli e la proiezione, alle 21.30, del documentario “Il Comune di Manciano come non lo avete mai visto e, alle 22, il Vivamus Show presentato da Andrea di Marco da Zelig, uno show autoprodotto dal territorio.
I sette comuni coinvolti nell'iniziativa, interamente progettata dalle associazioni del Comune di Manciano e le pro loco delle frazioni coinvolte, torna dunque per la sua quarta edizione con la consapevolezza di aver abbracciato a pieno l'epoca della web revolution grazie ad “un'esperienza – ha scritto sul suo blog Andrea Pruiti – da vivere a 360° per residenti e turisti che dimostra che per fare promozione di una destinazione turistica non sono sufficienti un po' di poste, ma è necessario far vivere una bella ed emozionante esperienza a tutti gli attori coinvolti”.
Oltre agli eventi del week end i borghi coinvolti nell'iniziativa organizzeranno laboratori di archeologia sperimentale ed escursioni gratuite, mentre Manciano sarà protagonista con il mercatino dell'artigianato e dei prodotti locali, che si svolgerà in una delle vie più suggestive della città allestita con vele ombreggianti. Ci saranno inoltre il percorso “gonfiabile” per i più piccoli, le mostre, un nuovo percorso museale, le degustazioni della tradizione Maremma e lo Slow Food e la finale del Torneo di Ruzzola che farà approdare tutti i qualificati delle manche comunali nel Comune promotore.
Tutte le info sono disponibili sul sito www.vivamus.it

Ufficio Stampa Pomilio Blumm

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@simail.it

Trekking storico tra Svizzera e Italia. Cinque o sei tappe lungo il sentiero ViaSett da Thusis

(di Ida Bini) 
Misura 93 chilometri la ViaSett, il sentiero escursionistico che parte da Thusis, nella valle svizzera dei Grigioni e arriva a Chiavenna, nella Lombardia più settentrionale: è lo stesso tracciato che usavano nell’antichità le truppe romane, gli imperatori e poi i commercianti per attraversare le spettacolari valli alpine
. Oggi il sentiero è stato aperto, sistemato e segnalato e si percorrere in 5 giorni o 6 tappe spendendo 500 euro, una mini vacanza all’insegna delle emozioni, dell’arte e di una natura spettacolare. ViaSett collega la Svizzera e l’Italia attraverso il passo Settimo e le suggestive val Bregaglia e val Sursette: durante il tragitto si cammina accanto a resti di accampamenti romani, antiche cappelle medievali e postazioni dei dazi doganali.
Due sono i luoghi simbolo del percorso: l’ospizio costruito nel 1.000 a.C sulla sommità del passo Settimo dal vescovo di Coira e la chiesa da Sett, eretta per volere dei Bregagliotti, la popolazione locale, a partire dal 1542 a.C. D’altronde ViaSett era una tra le più note strade delle Alpi, attraversata per secoli dagli eserciti romani fin dal 15 a.C. e soprattutto da commercianti e funzionari delle dogane al servizio del potente vescovo di Coira. Il cammino è aperto fino a settembre, è accessibile a tutti gli appassionati di trekking ed è possibile percorrerlo in tappe diverse, di differenti chilometri e difficoltà e tutti con luoghi interessanti da visitare.
La prima tappa di 18 chilometri va da Thusis a Tiefencastel, passando per Alter Schim, e si percorre in circa 6 ore. Durante il tragitto si ammirano le gole di Albula, la chiesa di sankt Peter Mistail, d’epoca carolingia, con bei dipinti risalenti al IX secolo. La seconda tratta misura 11,2 chilometri: parte da Tiefencastel e giunge dopo circa 4 ore di cammino a Savognin, nella bassa val Sursette. Il cammino è molto agevole e durante il percorso si passa accanto al castello di Riom, del XIII secolo, che ospita un interessante festival della cultura romancia. La terza tappa è lunga 20 chilometri e si percorre in un giorno intero: è la tratta più suggestiva dal punto di vista paesaggistico e naturalistico con i panorami dell’Alp Flix e del Piz Platta che svetta oltre i 3mila metri. La quarta tappa di 19,2 chilometri giunge in poco più di 5 ore sulla sommità del passo del Settimo, dove si ammirano i resti del celebre Ospizio e, con una salita di altri 300 metri verso il Piz Lunghin, il triplice spartiacque delle Alpi, luogo da dove nascono i fiumi Inn, che si getta nel Danubio, Eva che finisce nel Reno e la Maira che sfocia nel Po.
La tappa termina a Vicosoprano, nel cuore della val Bregaglia. La quinta tappa del sentiero, che può costituire la variante finale per chi fa il percorso di 5 giorni, è di 23,7 chilometri e va da Vicosoprano a Chiavenna, attraverso la val Bregaglia. Tanti i punti da ammirare: Pretorio a Vicosoprano, palazzo Castelmur a Coltura/Stampa, con mostre e un interessante museo sui pasticceri, gli scavi di Piuro e palazzo Vertemate Franchi, capolavoro rinascimentale. Chi sceglie il percorso di 6 giorni, termina il cammino a Promontogno: così ha più tempo per visitare Vicosoprano e godersi le prelibatezze gastronomiche locali, in particolare salumi e formaggi. Infine la sesta tappa conduce da Promontogno a Chiavenna in 15,8 chilometri, attraverso le stradine caratteristiche di Bondo e la Piana di Coltüra tra le antiche stalle. A fondovalle si ammirano i boschi di castagne di Castasegna che regala prelibatezze, salate e dolci, del gustoso frutto.
Da non perdere lo spettacolo delle cascate dell’acqua Fraggia a Borgonuovo e il parco delle Marmitte dei Giganti nei pressi della ricca e accogliente Chiavenna. L’ufficio del turismo della Bregaglia organizza pacchetti per chi desidera fare l’intero cammino di 6 giorni o accorciarlo in 5 tappe con pernottamento in albergo tre stelle, prima colazione, pranzo al sacco, cartine, guida e trasporto bagagli. Per chi sceglie il forfait da cinque giorni il prezzo per due persone va da 632 franchi svizzeri, circa 520 euro, a giugno e a settembre e da 669, circa 550 euro, a luglio e agosto. Per sei giorni, invece, si spendono da 731 (circa 600 euro) a 769 franchi svizzeri (circa 635 euro). È possibile prenotare i due diversi pacchetti sul sito: www.viasett.ch
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Estate: 32% andranno in vacanza ma raddoppiano gli indecisi

Il 32% degli italiani prevede di andare in vacanza nei prossimi tre mesi estivi, mentre il 56% pensa di rimanere a casa. Rispetto all'anno scorso aumenta in misura significativa, dal 7 al 13%, il popolo degli indecisi. E' quanto emerge da un'indagine condotta dall'Osservatorio Pragma per Federturismo-Confindustria. Nonostante un italiano su due non abbia ancora scelto la meta delle sue vacanze, l'Italia si conferma la destinazione preferita dal 38% degli italiani rispetto al 12% che sceglierà l'estero. L'Emilia Romagna, la Toscana, la Puglia e la Sicilia saranno le regioni più gettonate del 2014 mentre gli italiani che viaggeranno all'estero opteranno per Grecia e Spagna, mete classiche del turismo internazionale. 

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Turismo: Corsica Sardinia Ferries,cabine attrezzate per cani Quattrozampe gratis se si prenota traghetto entro il 30 giugno

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(ANSA) - CAGLIARI, 23 GIU - Cabine dei traghetti attrezzate anche per i cani. Con pavimento in linoleum e procedure speciali di pulizia che garantiscono il massimo dell'igiene. È il servizio lanciato da Corsica Sardinia Ferries anche per le rotte con Golfo Aranci. Inoltre, prenotando entro il 30 giugno, i viaggi dei quattro zampe sono gratuiti. L'iniziativa si chiama "Viaggio con le navi gialle, perché mi fido". La promozione non è retroattiva, è cumulabile con altre offerte in vigore ed è valida su molti viaggi sino al 30 settembre. Il biglietto deve comprendere almeno un passeggero e un cane. Le raccomandazioni della compagnia: occorre avere sempre a portata di mano guinzaglio e all'occorrenza museruola. Ogni animale deve essere provvisto di un certificato di vaccinazione e di buona salute non superiore a tre mesi dalla data di rilascio. Sui traghetti i cani possono insomma viaggiare liberamente con i loro proprietari, accompagnandoli in tutte le aree pubbliche (con la sola limitazione del ristorante à la carte). I ponti esterni sono accessibili per passeggiate e soste, grazie all'apposita zona igiene animali. (ANSA).

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Lago d'Orta Acroaria, coppa del mondo di acrobazia in parapendio

Comunicato stampa per redazione.sport@simail.it


 Dal 2 al 6 luglio circa cinquanta tra i migliori piloti al mondo, provenienti da una ventina di nazioni, si sfideranno nel cielo del lago d'Orta durante Acroaria, coppa del mondo di acrobazia in parapendio. Dalla sponda del lungo lago di Omegna (Verbania) tutti i giorni, a partire dalle ore 11, il pubblico potrà seguire le evoluzioni spettacolari di questi mezzi che si reggono in volo senza motore. I decolli avverranno dal Mottarone a circa 1400 metri d'altezza. I partecipanti dovranno eseguire peripezie acrobatiche in singolo od a coppie, queste ultime dette "syncro", prima di atterrare su un'enorme zattera galleggiante. Una giuria assegnerà i punteggi per determinare la classifica finale. Come le scorse edizioni, anche questo appuntamento è organizzato dalla locale associazione Voglia di Volo. Molte le iniziative di contorno alla manifestazione a partire da La Testa fra le Nuvole, mercoledì 2 luglio, una giornata di eventi dedicati ai ragazzi e legati al volo libero in deltaplano e parapendio ed agli aquiloni, con la collaborazione dell'oratorio Sacro Cuore. Tutte le sere musica dal vivo alla Fly Fest presso il tendone dell'area ristoro sul lungo lago, mentre dalle 18 alle 22 al cinema dell'oratorio saranno proiettati filmati di volo libero ed avventure legate al cielo. Sempre sul lungo lago saranno esposte le foto partecipanti al concorso "Il Mondo visto dall'Alto", con possibilità per il pubblico di votare l'immagine migliore, ed al Salone Santa Marta gli aquiloni artistici, una mostra di vere opere d'arte. Nelle valli di Lanzo, a Chialamberto (Torino), il 5 e 6 luglio ritorna Paravolando, un evento durante il quale diversamente abili e normodotati potranno provare insieme l'ebbrezza del volo in parapendio. Confidando nelle migliori condizioni meteo, il ritrovo è fissato in località Cossiglia per le ore 9. Da qui si provvederà al trasferimento in decollo ed i voli si succederanno lungo l'intera giornata fino alle ore 17. La manifestazione, giunta all'ottava edizione, organizzata dalla scuola di parapendio Peter Pan e dall'associazione Baratonga Flyers, è dedicata a tutti coloro, piloti e no, che vorranno vivere la gioia del volo ed il piacere di stare insieme agli amici meno fortunati. La scuola Peter Pan persegue specificatamente l'obiettivo di far volare ed insegnare a volare alle persone con disabilità motoria. Oltre ai voli in biposto, il programma prevede musica, giochi di luce, concerto, grigliata, proiezione delle partite di calcio dei mondiali e soprattutto due giornate di grande festa. 

 Gustavo Vitali Ufficio Stampa FIVL (ASC - CONI) - il volo in deltaplano e parapendio http://www.fivl.it - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali vitali.stampa (AT) fivl.it Foto http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/acroaria-paravolando-22-06-14.html

 per informazioni su ACROARIA ad Omegna (Verbania) contattare Luigi Vigorito - 339 8408583 - acroaria2014 (AT) gmail.com - formulavolo (AT) libero.it
Sito ufficiale: http://www.vogliadivolo.it/
Pagina FB: https://www.facebook.com/acroaria?ref=hl&ref_type=bookmark per informazioni su PARAVOLANDO a Chialamberto (Torino) contattare Guido - 347 2575423 - Ugo 335 6663328 - info (AT) scuolapeterpan.it Sito ufficiale: http://www.scuolapeterpan.it/ Pagina FB: https://www.facebook.com/events/524877857623912

Torna il Primiero Dolomiti Festival Brass festival italiano dedicato alla musica per otto. Dal 30 Giugno sulle Dolomiti


Dal 30 giugno al 5 luglio 2014 torna il festival “d’oro” delle Dolomiti, l’unico festival italiano esclusivamente dedicato alla musica per ottoni  nella Valle di Primiero (Trentino), al cospetto delle Pale di San Martino di Castrozza nel cuore del Parco Naturale Paneveggio.  La manifestazione, con la direzione artistica del M° Renato Pante, organizzata dalla Scuola Musicale di Primiero, con il contributo dell’Azienda per il Turismo di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, rinsalda ancora una volta il connubio tra la musica per ottoni e la cornice mozzafiato delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO, proponendosi come uno degli eventi di punta dell’estate trentina.
Da nove anni il Primiero Dolomiti Festival Brass ospita artisti di calibro internazionale ed eventi di grande appeal turistico oltre che musicale, abbinando la grande musica per ottoni ai luoghi più suggestivi della Valle. E anche quest’anno il programma contiene grandi nomi, tra cui Steven Mead, uno dei più noti maestri di Euphonium. Membro delle più importanti brass band del Regno Unito, nonché direttore artistico delle sei National Tuba/Euphonium Conferences, Steven Mead sarà protagonista – sabato 5 luglio 2014 alle 21 – del concerto di chiusura con la Dolomiti Wind Orchestra, l’ensemble che riunisce tutti i musicisti di strumenti a fiato delle Dolomiti, nato dall’esperienza dell’incontro trombettistico dell’anno scorso.
Grande novità dell’edizione numero nove, la possibilità di commentare in diretta twitter il festival, inviare suggerimenti, richiedere informazioni sulle location con l’hashtag #primierodolomitifestival. Tra gli ospiti dell’edizione 2014 del Festival anche il Lucerne Brass Ensemble, la Funkasin Strett Band, il Mascoulisse Quartet, composto da quattro trombonisti, i Millennium Drum&Bugle Corps, insieme di ottoni e percussioni ispirato alle marching band/drum corp statunitensi, l’emiliana Banda Rei specializzata in divertenti jam session urbane, e i Bim Bum Brass con le loro favole a colori per bambini.
Per il consueto appuntamento con il jazz, quest’anno special guest sarà Davide Ghidoni & Luca Poletti Jazz Trio, stelle emergenti del panorama jazzistico made in Italy . Condisce l’offerta musicale la tradizionale WALKING BRASS, la passeggiata musicale per bambini e adulti quest’anno martedì 1 luglio nell’anfiteatro naturale di Sagron Mis, primo portale Dolomiti Unesco. Come da tradizione, tutti i concerti dislocati per la valle avranno un proprio tema conduttore e un proprio colore identificativo. 
Dal 2006 la manifestazione ha portato in Valle decine di gruppi, tra le più importanti formazioni ottonistiche a livello internazionale. Per citarne solo alcuni: Enrico Rava (e Stefano Bollani), London Brass (Inghilterra), German Brass (Germania), Mnozil Brass (Austria), Rex Martin (U.S.A.), Gomalan Brass, Funk Off, Andrea Giuffredi, Quintetto d’Ottoni dell’Orchestra Sinfonica della RAI, Gomalan Brass, Italian Brass Quintett, Rimm 4Brass, Spilmbrass, Ensemble Cornistico Italiano di Alessio Corsini, Nordic Brass Ensemble. Nel corso degli anni la manifestazione ha saputo guadagnarsi l’apprezzamento di centinaia di turisti italiani e stranieri che ogni anno raggiungono la Valle nella prima settimana di luglio. Sul sito dell’Apt di San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi sono già disponibili vari pacchetti vacanze pensati per chi volesse approfittare dei concerti per visitare gli splendidi luoghi che li ospitano.
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Estate: operatori, 80 euro non hanno inciso su vacanze

(di Valentina Roncati)

 Gli italiani andranno in vacanza questa estate? Sì, no, chissà. Certo è che gli operatori turistici, che speravano in un 2014 di decisa ripresa sul fronte delle vacanze, sembrano, a questo punto dell'anno, piuttosto delusi. Gli 80 euro in busta paga, insomma, non hanno sortito, sul fronte dei viaggi, l'effetto auspicato. Una ripartenza delle vendite c'è stata, soprattutto per quanto riguarda i pacchetti organizzati, ma non forte come i tour operator speravano, e soprattutto, dopo i primi mesi del 2014 iniziati con il segno più, da maggio si segnala una stagnazione sul fronte della biglietteria. "Avevamo segnali di ripresa interessanti su questo fronte fino ad aprile - spiega Andrea Giannetti, membro del comitato di Astoi-Confindustria, che rappresenta i maggiori tour operator - e maggio e giugno dovevano essere mesi di consolidamento ma vediamo invece un arretramento dei volumi.
La visione non è rassicurante anche perchè luglio in genere si attesta sui mesi precedenti e non ci fa piacere constatare questa stagnazione; ci aspettavamo un 2014 di recupero, da consolidare in settembre e ottobre, quando dovrebbero iniziare anche i primi spostamenti in vista di Expo". Preoccupato è il presidente di Assoturismo-Confesercenti, Andrea Albonetti. "La spesa media e i margini di guadagno scendono, e preoccupa il fatto che in 5 anni si siano persi 25 punti nella stagionalità: si passa dal 73% di italiani che nel 2008 sceglievano il mare del nostro Paese, al 48%. Crescono coloro che andranno al mare all'estero; i nostri operatori subiscono la concorrenza dei vicini Paesi europei, a causa delle troppe tasse, indegne di uno Stato fiscalmente civile. Penso che i turisti italiani stiano iniziando a scoprire il mare estero, più economico, non che disdegnino il mare italiano.
Cresce infatti la propensione a viaggiare in Grecia, Spagna e Croazia e in quest'ultima in modo significativo". "Facciamo di tutto affinchè il mercato riprenda il suo iter normale - lamenta il presidente di Fiavet, la Federazione delle agenzie di viaggio aderente a Confcommercio, Fortunato Giovannoni - abbiamo promosso iniziative per rilanciare l'Egitto, per esempio, ma la Farnesina mantiene lo 'sconsiglio' su alcune aree e così in quella meta, in passato molto ambita, non c'è la ripresa che si prevedeva. La situazione anche altrove è di stallo, i consumi diminuiscono a partire da quelli alimentari, e gli 80 euro in busta paga previsti dall'attuale Governo hanno prodotto qualche effetto, ma non sul turismo. La gente che si muove è ai livelli di quella dello scorso anno, con le stesse percentuali. Apparentemente - conclude Giovannoni - sembra che si sia fermato il trend negativo ma la ripresa non la notiamo ancora". Come ogni anno i numeri sul turismo estivo sono i più diversi. Secondo Confesercenti Swg, quest'anno il numero dei vacanzieri dovrebbe superare i 27,2 milioni, per una spesa complessiva di quasi 21,5 miliardi di euro, in calo di circa 3,2 miliardi (-13%). Coldiretti calcola invece che la spesa complessiva degli italiani per le vacanze si è ridotta di circa 10 miliardi per effetto di un calo delle partenze e di un taglio del 25 per cento del budget, rispetto all'inizio della crisi nel 2008 quando era pari a 1056 euro per persona. Secondo l' Osservatorio Nazionale Federconsumatori, quest'anno, solo il 31% degli italiani partirà per le tradizionali vacanze estive, di almeno una settimana, pari a circa 18,6 milioni di cittadini, il 3% in meno rispetto allo scorso anno. Più ottimistiche, infine, le previsioni del Touring Club Italiano, secondo il quale il 46% degli italiani, quasi la metà dell'intera popolazione, riuscirà a concedersi una vacanza quest'estate. VR 22-GIU-14 19:06 NNNN
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Langhe-Roero e Monferrato patrimonio Unesco

I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, in Piemonte, sono patrimonio mondiale dell'umanità. Il sì definitivo alla candidatura è arrivato dal comitato dell'Unesco, riunito a Doha, nel Qatar. E' il 50/o sito italiano che ottiene il riconoscimento: il primo, nel 1979, erano stati i luoghi dell'Arte rupestre della Val Camonica.  L'Italia - prima al mondo per numero di siti riconosciuti dall'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, ra 50 - iscrive per prima nelle World Heritage List dei luoghi più belli del pianeta un'area geografica premiata per la cultura legata al vino.

Neppure le rinomate colline francesi dove si producono lo Champagne od il Bordeaux ci sono ancora arrivate. Il Piemonte è arrivata al traguardo con una candidatura nata dieci anni fa, a Canelli, nelle cantine che sono chiamate le 'cattedrali sotterranee', decollata nel 2008 con il protocollo d'intesa firmato da Regione, Province di Alessandria, Asti e Cuneo e dal ministero dei Beni Culturali. Strada facendo si è poi aggiunto il ministero delle Politiche Agricole.
Dei paesaggi vitivinicoli del Piemonte fanno parte tre aree nelle Langhe, due nell'Alto Monferrato, un'altra, infine, nel Basso Monferrato. Sono le colline dove i doni della natura ed il sapiente lavoro di generazioni e generazioni di uomini, ogni anno portano a staccare dalle vigne i grappoli d'uva che poi diventeranno Barolo, Barbaresco, Asti spumante, noti in tutto il mondo, ma anche altri vini molto amati.
E dove la terra è generosa dei tartufi più pregiati. Colline raccontate da grandi scrittori - Pavese, Fenoglio, Pavese - custodi di straordinarie bellezze e di grandi tradizioni legate alla terra, di storiche cantine e castelli. Sono sei i territori d'eccellenza entrati nell'Heritage List dell'Unesco: la Langa del Barolo, il Castello di Grinzane Cavour, le Colline del Barbaresco, Nizza ed il Barbera, Canelli e l'Asti spumante, il Monferrato degli Infernotti. Un'area in tre province, che copre un'estensione di 10.789 ettari in 29 Comuni. Il dossier piemontese è stato curato da Siti, associazione fondata dal Politecnico di Torino con la Compagnia di San Paolo. La strada verso il sì dell'Unesco alla candidatura piemontese era stata aperta, a fine aprile, dal parere positivo dell'Icomos, l'organismo indipendente che valuta le candidature per la lista Unesco: "I paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato - sono unici per la sua armonia e per l'efficace bilanciamento tra qualità estetiche del paesaggio rurale, architetture e costruzioni storiche, ed antica e autentica tradizione della viticoltura". 
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