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Legambiente, Goletta Verde: Bandiera nera per l'inquinamento nelle acque della Sicilia


Non ha dato i risultati sperati, l'analisi di Goletta Verde, la nave di Legambiente. Stando al recente monitoraggio sullo stato d'inquinamento del nostro mare, su 60 punti analizzati, dei 26 campioni, raccolti, 16 oscillano da una condizione di molto inquinato e inquinato. Ecco, quindi, che per la Sicilia sventola la bandiera nera di Goletta Verde. Situazioni gravi nelle acque di Bagheria, Terrasini e Carini. Non da meno, le zone di Calatabiano e Aci Castello. Situazione lievemente inferiore nelle acque di Vergine Maria e Termini Imerese. Fortemente inquinate anche le zone di Agrigento e Caltanissetta, nei pressi di Gela. La causa? Gli oli esausti, costante minaccia ambientale. Inoltre, Legambiente accusa la Regione Siciliana di non essere stata in grado di dar vita a piani di utilizzo del demanio marittimo, lamentando anche una mancata tutela del nostro patrimonio naturale. In attesa di ulteriori svluppi, adoperiamoci per far sveltolare, stavolta, la bandiera bianca.

tratto da hercole.it  21 luglio 2014

Lapide cinquecentesca con la pesca del tonno scoperta a Termini Imerese


Nell’ambito dei lavori in corso a Termini Imerese all’interno della Chiesa di Santa Maria della Misericordia, per la sistemazione dei nuovi spazi museali del locale Museo Civico dedicato a “Baldassare Romano” – progetto dei lavori di restauro della chiesa realizzato dall’Ufficio Tecnico del Comune, diretto da Loredana Filippone e di cui rup è Pietro La Tona e dl Antonio Callari -,  la Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo ha realizzato uno scavo archeologico che ha dato modo di mettere in luce manufatti di grande interesse che certamente arricchiranno il quadro delle conoscenze dell’archeologia urbana termitana.
La sinergia tra le varie Unità Operative, caratteristica delle Soprintendenze siciliane, infatti, ha consentito di prevedere, all’interno dei lavori di consolidamento e recupero strutturale della chiesa, un intervento di scavo archeologico, poichè l’edificio monumentale, come è noto, ricade in una parte molto importante della città, in prossimità di un’area destinata a spazi e a edifici pubblici fin dal IV sec. a.C., poco dopo la fondazione della città.
Lo scavo archeologico ha consentito di mettere in luce interessanti dati legati alla storia della chiesa e in particolare il rinvenimento di una lastra databile all’inizio dell’età moderna che reca una interessantissima ricostruzione con la pesca del tonno, attività marinara che da sempre ha costituito una fonte primaria di approvvigionamento alimentare e di ricchezza commerciale per la Sicilia. La lapide funeraria, rinvenuta all’interno dell’edificio, nei pressi dell’abside, reca incisa una scena nella quale sono rappresentate, in modo ancora vivido le fasi della pesca e della lavorazione del tonno, compreso il  momento della tradizionale “mattanza”.
La lapide era stata riutilizzata come copertura di una delle numerose cripte che si sono rinvenute all’interno della chiesa. La scena è resa a incisione; all’interno di un complesso sistema di reti da pesca collegate tra di loro e sostenute da galleggianti (?) semilunati, si muovono barche e tonni di varie dimensioni, oltre a figure umane realizzate schematicamente ma tratteggiate con sicurezza e vivacità. Tuttavia, forse la parte più interessante della scena si trova nella parte inferiore della lastra, dove sono illustrate la varie fasi della lavorazione del pescato: da sinistra a destra, infatti, si individuano il momento della pulizia e della scolatura dei tonni, appesi ordinatamente a testa in giù nei locali della tonnara e quindi preparati per la conservazione. Sembra sovraintendere le operazioni di pesca e di lavorazione un personaggio posto in una posizione di rilievo, all’interno di un piccolo edificio fortificato rappresentato con i particolari architettonici (cupole, guglie, finestre, portali) ben caratterizzati.
Potrebbe trattarsi del Rais citato nell’interessante iscrizione in latino tardo, dove sono riportati il suo nome, quello dei figli e la data della morte. La pesca del tonno, come è noto, è una delle attività tradizionali e millenarie della marineria della Sicilia: a titolo di esempio, si vuole ricordare l’interessante cratere siceliota a figure rosse, vanto del Museo Mandralisca di Cefalù, nel quale è rappresentato un banco di vendita al dettaglio delle carni del rinomato pesce; senza dimenticare il fatto che, fino a qualche anno addietro, la mattanza dei tonni era uno spettacolo, bello e violento, che attirava il turista interessato alle suggestioni etnografiche dell’isola.
L‘intervento di scavo – realizzato dagli archeologi della Soprintendenza Stefano Vassallo e Monica Chiovaro, con la collaborazione in cantiere della Cooperativa archeologica R-Evolution e in particolare di Giusi Scopelliti – ha in questo modo dato la possibilità di mettere in luce una nuova testimonianza della tradizionale pesca del tonno che, in base a un’analisi preliminare dei dati, risale alla seconda metà del XVI secolo e conferma l’importanza degli interventi di archeologia urbana, che pur tra molte difficoltà, la Soprintendenza di Palermo – diretta da Marilena Volpes –, in stretta collaborazione con le Amministrazioni Comunali, ritiene valga la pena di attivare soprattutto in siti pluristratificati come la città di Termini Imerese.
siciliainformazioni.com

Montecilfone Masseria Grande

Masseria Grande

 

La Masseria Grande, proprietà della famiglia Moccia dall’inizio del 18mo secolo, è composta da due fabbricati posti sulla sommità della collina ed è circondata dal bosco di querce di Corundoli. A circa 350 metri sul livello del mare, la Masseria Grande è al centro di una tenuta di 70 ettari di campi, vigneti e oliveti. E’ stata da sempre un riferimento per gli abitanti del piccolo paese vicino e oggi la famiglia Moccia ha restaurato in modo rigoroso gli antichi fabbricati in un ambiente accogliente e caloroso dove gli ospiti sono trattati come amici e accolti con la tradizionale ospitalità dei molisani. La Masseria Grande dispone di 9 camere doppie e di un appartamento che offrono delle ampie vedute sul mare Adriatico e le montagne dell’Appenino. È tutt’ora abitata dalla famiglia Moccia che continua a gestire direttamente l’attività agricola. Vind ons ook op de Bed & Breakfast en Charmehotels gid

Libri delle vacanze, i consigli di Mari, Fontana e Corona


Michele Mari, nella cinquina del Premio Campiello con 'Roderick Duddle' (Einaudi), consiglia un autore anni '30 per l'estate 2014: Mervyn Peake autore della trilogia 'Gormenghast' pubblicata da Adelphi. "Oggi Peake verrebbe ghettizzato come autore fantasy. Gormenghast è un unico romanzo in tre pezzi ambientato in un castello dove vivono nobili corrotti, consumati. E' fantastico".

Giorgio Fontana, nella cinquina del Premio Campiello con 'Morte di un uomo felice' (Sellerio) segnala 'Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay' (Rizzoli) di Michael Chabon, vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa nel 2001. "E' un libro a cui sono affezionato perchè parla di due fumettisti nella New York anni '40 e mette insieme una narrazione di una potenza quasi ottocentesca a cose a cui sono legato: il mondo appunto dei fumetti, l'America di quegli anni e una storia di amicizia. Nonostante la mole si legge con un piacere immenso. Si trova anche in edizione tascabile, nella Bur. Mauro Corona, nella cinquina del Premio Campiello con 'La voce degli uomini freddi' (Mondadori) senza dubbio metterebbe in valigia 'Collina' dello scrittore italo francese Jean Giono. "Collina descrive la natura in maniera stupefacente, con una dolcezza irripetibile. Sono storie di boschi, piane, colline. Oppure 'Il serpente di stelle' ambientato sulle montagne dell'Alta Provenza. Dico no invece ad un altro suo romanzo 'Le anime forti'".

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Irlanda su due ruote. Lungo le strade ciclabili più spettacolari e frequentate dell'isola verde

di Ida Bini

Ondulata ma priva di aspre salite, ricca di itinerari che attraversano paesaggi mozzafiato, l’Irlanda è una terra adatta a essere pedalata, dalle coste scoscese sull’oceano alle zone pianeggianti color verde smeraldo, dalle aree lacustri ai panoramici passi di montagna. Sono tanti i tracciati, le piste ciclabili e i sentieri da compiere in diversi giorni, spettacolari e adatti a tutti i livelli di abilità, presenti nel territorio e pensati proprio per chi viaggia e ama la bicicletta. Il ciclismo in Irlanda è molto popolare e rappresenta uno dei modi migliori per esplorare il Paese, pedalando su strade tranquille e serpeggianti che raggiungono punti panoramici spettacolari, unici.

Numerosi, inoltre, sono gli eventi, i festival e le manifestazioni sportive e ciclistiche –l’ultima e più importante ha coinvolto l’avvio del Giro d’Italia – dedicati proprio alle due ruote che permettono di immergersi ancor di più nelle bellezze naturalistiche e culturali irlandesi. Sull’Isola verde tutto è pensato per chi si muove in bicicletta: le due ruote possono essere trasportate sui treni oppure noleggiate presso le principali stazioni ferroviarie; alcune catene di negozi, inoltre, permettono di affittare le bici e restituirle in uno dei negozi sparsi per il Paese.

Kingfisher Cycle Trail è la pista ciclabile più lunga d’Irlanda: misura 480 chilometri e si trova nella parte nord-occidentale dell’isola. Si snoda attraverso panorami mozzafiato di montagne e laghi delle contee di Fermanagh, Leitrim, Cavan, Donegal e Monaghan, percorrendo sentieri di campagna poco frequentati e perfetti per ogni ciclista. Nella contea di Mayo, invece, c’è The Great Western Greenway, 42 chilometri di strade pianeggianti e quasi privi di traffico, recuperate da una vecchia linea ferroviaria che collegava Westport ad Achill Island, seguendo la costa atlantica lungo la Clew Bay. Facilmente percorribile in mezza giornata, regala anche ai ciclisti meno esperti un sorprendente spettacolo naturale e l’incontro con greggi di pecore. Per i ciclisti più esperti, invece, c’è la Mourne Mountains Cycle Loop, un percorso ad anello che si snoda per 70 chilometri in una delle zone più affascinanti dell’Irlanda del Nord: si parte e si arriva nella cittadina di Rostrevor della contea di Down, con tratti pianeggianti e ripide salite, come quella di 973 metri dello Spelga Pass.

Indimenticabile e assolutamente da provare è la scenografica Causeway Coastal Route, considerata una delle strade costiere più belle del mondo e che include la leggendaria strada Giant’s Causeway. Si percorre partendo comodamente dalla capitale Belfast, la città dell’avveniristico museo dedicato al transatlantico Titanic. La costa settentrionale dell’Irlanda del Nord, sempre battuta dal vento, regala scenari naturalistici magici e dal fascino quasi primordiale, fatti di ponti sospesi tra scogliere a picco sul mare, castelli in rovina, cittadine dai nomi leggendari, vallate verde smeraldo e bianche spiagge sabbiose.
Altrettanto affascinate è la Burren Cycleway, lunga 69 chilometri e molto panoramica per l’attraversamento delle scenografiche Cliffs of Moher, suggestive scogliere lunghe 8 chilometri e alte più di 200 metri, nell’ovest dell’Isola. Qui c’è anche la facile escursione a Bath, che parte dal pittoresco villaggio di mare di Strandhill e percorre un dolce sentiero intorno alla montagna Knocknarea. Lungo il percorso si passa accanto alle Slieve League, le scogliere più alte d’Europa, e le antiche tombe megalitiche Carrowmore.

Per la presenza di un alto numero di parchi nazionali, boschi e foreste, sono nati anche percorsi alternativi, impegnativi e sconnessi, alcuni dei quali da compiere solo in mountain-bike, come i sentieri del Gosford Forest Park nella contea di Armagh. Infine nella contea di Wicklow, a sud di Dublino, si può percorrere la Rathdrum Wicklow Gap-Dublin, 75 chilometri con salite attraverso Glendalough, uno degli angoli più belli del Paese, e il suggestivo Wicklow Pass, tra le omonime montagne.
Un discorso a parte merita l’affascinante e romantica Wild Atlantic Way, la strada costiera più lunga del mondo che misura 2.500 chilometri. Si snoda lungo la costa disegnata dalla forza dell’Atlantico, caratterizzata da scogliere frastagliate, decine di isolette, spiagge sabbiose e incontaminate, profondi estuari e insenature riparate dove si trovano porticcioli e cittadine deliziose. Vista la lunghezza del tracciato è possibile percorrerne solo alcuni tratti, anche in biciletta: la sezione nordovest tocca le contee di Donegal, piena di scogliere, e Sligo, la terra del poeta Yeats, offrendo a ogni curva panorami mozzafiato; la parte occidentale attraversa le contee di Mayo e Galway, mentre le regioni interessate dalla sezione centroccidentale sono West Clare e Limerick. Poi c’è la parte sudovest dove si trovano le contee di Kerry e Cork, che riassumono tutta l’essenza dell’Irlanda: magnifici paesaggi, ottime esperienze gastronomiche e molte realtà artigianali. Infine, nella parte più settentrionale dell’isola, la Wild Atlantic Way si congiunge alla Causeway Coastal Route.

Anche in città gli amanti delle due ruote hanno solo l’imbarazzo della scelta: a Dublino, così come a Belfast e a Derry, quasi tutte le strade sono affiancate da piste ciclabili; in particolare sono suggestive le strade di Phoenix Park, il meraviglioso parco urbano dell’affascinante capitale che, con i suoi 710 ettari, è il più grande d’Europa. Qui è possibile noleggiare biciclette (bike sharing) in diverse parti della città con varie tariffe (conveniente è il biglietto valido 3 giorni per soli 5 euro); ottimi sono anche i City Bike Tours per visite di gruppo.
Per maggiori informazioni: www.ireland.com/it-it
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Turismo: Francia, apre discussa passerella Mont-Saint-Michel

Dopo tre anni di lavori e molte polemiche, domani apre al pubblico il nuovo ponte pedonale del Mont-Saint-Michel, uno dei siti turistici più frequentati di Francia, con 2,7 milioni di visitatori l'anno. La strada leggermente sopraelevata per contrastare le maree, che storicamente collegava il monte alla terra ferma, verrà distrutta in autunno e il monte, potrà tornare (anche se per poche ore l'anno) ad essere un'isola.

Al suo posto, il ponte-passerella pedonale, lungo circa 800 metri e sostenuto da 134 pali, permetterà ai visitatori di raggiungere più facilmente il luogo. Mentre le navette che collegano il sito con i parcheggi, cominceranno a circolare da settembre. Il progetto dell'architetto austriaco Dietmar Feichtinger - un ponte a 's' che sfiora l'acqua durante le maree, spiega, "per confondersi nel paesaggio come una lama galleggiante" - presentato come necessario per salvare dall'insabbiamento la storica rocca sull'Atlantico eletta dall'Unesco patrimonio dell'umanità, ha sollevato diverse polemiche. Residenti e commercianti del posto hanno denunciato le condizioni di "accesso inadeguate all'offerta turistica".

Il nuovo sistema di parcheggi e trasporti, progettato per permettere ai turisti di raggiungere l'abbazia, è infatti situato a circa tre chilometri dal monte (necessari per rispettare l'ecosistema) e dista altri 900 metri dalla stazione delle navette. La Corte dei Conti ha invece criticato l'elevato costo dei lavori, 184 milioni di euro (lo Stato ha partecipato con un finanziamento di 85 milioni), giudicati troppi se si considera che il Mont-Saint-Michel sarà di fatto un'isola solo pochi giorni o poche ore all'anno, in base alle maree.
   
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Sicilia e Sardegna nella top 5 delle 30 isole più cercate

Tonnara di Scopello (Sicilia)   
di Cinzia Conti

Sicilia e Sardegna sono nella top 5 della classifica delle 30 isole più ricercate nella zona tra Europa e Africa per l'estate 2014. Secondo un'analisi dell'Osservatorio trivago.it si piazzano rispettivamente al secondo e al quarto posto sbaragliando l'agguerrita concorrenza delle gettonatissime Ibiza, meta top per i vip di tutto il mondo, Creta, la più grande tra le isole greche, e Gran Canaria nell'Oceano Atlantico. In vetta si posiziona Maiorca, seguita appunto da Sicilia e Tenerife.

Anche se fuori dal podio, la Grecia vince su tutte per il maggior numero di isole presenti in classifica, ben 11, seguita da Spagna con 8 e l'Italia con 6, infatti oltre Sicilia e Sardegna ci sono anche: Elba (al 18/o posto), Ischia (19/o), Capri (25/o) e Lipari (30/o).

Isole estremamente belle e per tutte le tasche, nelle greche Milo, Paro, Corfù, Zante e Io a luglio e agosto si spende in media dagli 81 ai 91 euro a camera doppia a notte e anche nelle isole spagnole Gran Canaria e Lanzarote non si superano i 100 euro.

L'isola più cara, per chi rientra nel budget, è Mykonos dove si toccano i 268 euro a notte, seguita da Formentera a 267 e Ibiza 251. Capri a 248 euro supera Santorini (214), seguita da Elba (187) e Sardegna (184).
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Per la prima volta il volo libero umano diventerà la chiave interpretativa per scoprire il mondo aereo dei grifoni

Il primo trailer che annuncia il documentario "Sulla rotta dei grifoni - Follow the griffin".
Per la prima volta il volo libero umano diventerà la chiave interpretativa per scoprire il mondo aereo dei grifoni.

 


Tutti i grifoni filmati in volo sono animali allo stato brado, non imprintati, nè ammaestrati.

Seguite l'avanzamento del progetto sulla pagina web e registrate la vostra email per rimanere sempre aggiornati sugli sviluppi e i rilasci di nuovo materiale in attesa dell'uscita defiitiva del documentario.
a cura di Davide Finzi Carraro

documentary.alpeadriaflights.net/

Original music by Sheenegami + DcF
soundcloud.com/sheenygami

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@simail.it

A Parigi paghi quanto vuoi in 5 hotel. Si prenota online ecco il link, i posti sono limitati

Ecco il link al sito per prenotare
http://www.payezcequevousvoulez.net/



(ANSA) - PARIGI, 21 LUG - Trascorrere una notte d'albergo nel cuore di Parigi e pagare quanto si vuole: è l'operazione-fedeltà lanciata da cinque hotel di lusso della capitale francese. Per approfittarne, da oggi fino al 10 agosto, basta prenotare sul sito 'payezcequevousvoulez.net' e scegliere una data.
    L'iniziativa si basa sul 'giusto prezzo': il cliente dovrebbe infatti pagare il costo che ritiene appropriato in base a servizio, accoglienza e comfort. Ogni hotel ha messo a disposizione due camere 'paghi quanto vuoi'.
   
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Torna a grande richiesta al Salone del Camper 2014, che si terrà a Parma dal 13 al 21 Settembre, l'imperdibile offerta Rental Pack


COMUNICATO STAMPA


V EDIZIONE DEL SALONE DEL CAMPER

Prenota on-line il tuo Rental Pack comodamente da casa


Torna a grande richiesta al Salone del Camper 2014, che si terrà a Parma dal 13 al 21 Settembre, l'imperdibile offerta Rental Pack. A seguito del grande successo registrato nelle passate edizioni, con un aumento delle vendite -ben 3.793 voucher, + 57% rispetto al 2012- l’iniziativa si rinnova anche quest’anno.

L’edizione 2014 prevede una nuova modalità di acquisizione: quest’anno il Rental Pack si potrà prenotare comodamente da casa, collegandosi al sito internet www.salonedelcamper.it/visitare/offerta-rental-pack/. Acquistare il coupon a 129 euro tra i 2.000 disponibili è semplicissimo: accedendo al portale e compilando con i propri dati personali i campi, obbligatori, sarà possibile prenotare il voucher, stampare, quindi, il coupon e conservare l’e-mail che verrà inviata a seguito della prenotazione. Presentando la stampa del’e-mail si potrà entrare al Salone del Camper 2014 con un biglietto a riduzione e, presso lo stand ‘Camper Facile’ nel padiglione 4, con il coupon, sarà possibile finalizzare l’acquisto del Rental Pack.

L'iniziativa, voluta da APC-Associazione Produttori Caravan e Camper in collaborazione con Fiere di Parma e Assocamp, intende coinvolgere ancora di più le nuove potenziali fasce di utenti nel vivere un’esperienza di viaggio all’aria aperta, usando il noleggio di un veicolo per un weekend ad un prezzo davvero vantaggioso. Il camper è uno strumento che consente di muoversi in piena libertà, in città d’arte, in parchi naturali, al lago, al mare, in montagna portando facilmente il necessario per seguire le proprie passioni sportive, culturali e/o enogastronomiche. Il camper, che si guida con la normale patente B, è costituito da una motrice e da una cellula abitativa, fornita di tutti i comfort grazie alle dotazioni di ultima generazione: il riscaldamento con produzione acqua calda per la cucina e il bagno, le centraline sempre più efficienti che regolano tutti i servizi dall’illuminazione all’indicazione dei livelli delle acque e delle riserve, il frigorifero che sceglie da solo la fonte energetica. Una “casa mobile” dove trascorrere momenti indimenticabili con la famiglia, i bambini gli amici e gli animali domestici.

Tutto questo è il camper: un connubio di comfort e libertà. Per provare la facilità di guida e le emozioni di un viaggio che solo questo veicolo può offrire, APC, con l’iniziativa Rental Pack, dà a tutti l’opportunità di vivere un fine settimana in camper a soli 129 euro.

Firenze, 21 luglio 2014

Ufficio Stampa APC c/o extra comunicazione:
ufficiostampa@extracomunicazione.it
Serena Ferretti - 346.4182567 - Daniela Pierpaoli - 346.6096602
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci 
turismoculturale@simail.it

Festival LagoMaggioreMusica 2014

Tra luglio e agosto 18 concerti sulle sponde del Lago Maggiore con i vincitori dei più prestigiosi concorsi musicali internazionali, Festival LagoMaggioreMusica 2014 giunto alla sua XX edizione.

verbanianotizie.it 
Dal 25 luglio al 30 agosto 2014 torna, nelle più suggestive località della sponda piemontese e della sponda lombarda del Lago Maggiore, il Festival LagoMaggioreMusica giunto quest’anno alla sua ventesima edizione, un traguardo coronato da un grande successo di pubblico che da anni segue con passione i concerti, e da un sempre crescente interesse nei confronti dei giovani artisti che si sono esibiti con la Gioventù Musicale d’Italia.

La rassegna, organizzata dalla GMI, vedrà in calendario 18 concerti, una fitta programmazione che proseguirà fino alla fine di agosto per offrire, a chi trascorre il periodo estivo in questi splendidi luoghi, un interessante panorama di musica da camera.

Per gli spettatori sarà anche l’occasione per scoprire monumenti e luoghi d’arte che si affacciano sul Verbano: la Chiesa Vecchia di Belgirate (VB), il Palazzo Perabò di Cerro di Laveno (VA), Casa Usellini ad Arona (NO), dimora privata che viene appositamente aperta al pubblico in occasione dei concerti della GMI, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno (VA), emblema dei luoghi d’arte della Provincia di Varese. Tornano i concerti all’Oratorio di San Vincenzo a Sesto Calende (VA) e alla Chiesa di San Bernardo d’Aosta a Someraro di Stresa (VB).

Quest’anno il Festival sarà presente anche a Lesa (NO) con due concerti, uno presso la Chiesa Parrocchiale di San Martino e l’altro nel giardino della Sala Consiliare.

Come nelle precedenti edizioni gli interpreti saranno per lo più giovani artisti provenienti da tutto il mondo, che si sono distinti nei più importanti Concorsi Internazionali degli ultimi anni e che la Gioventù Musicale desidera far conoscere al pubblico italiano, seguendo uno degli scopi principali della Fondazione: diffondere la musica presso i giovani grazie ai giovani artisti. La GMI, infatti, da sempre cerca di individuare e valorizzare le giovani eccellenze musicali attraverso il legame da anni consolidato con la Fédération Mondiale des Concours Internationaux de Musique (FMCIM).

Biglietti:
Intero € 14
Ridotto € 12 (over 65, under 25)
Gruppi € 8 (minimo 10 persone)
(Ingresso gratuito per bambini e ragazzi fino a 14 anni)

Calendario dei concerti:

Venerdì 25 luglio ore 21.00
ARONA (NO), Casa Usellini
VADYM KHOLODENKO, pianoforte
1° Premio Concorso Internazionale Van Cliburn di Forth Worth – Texas 2013

Franz Liszt, estratti dai 12 Études d'exécution transcendante
Johannes Brahms, 4 Ballate per pianoforte op. 10
Igor Stravinskij, Trois mouvements de Petrouchka

Sabato 26 luglio ore 21.00
LAVENO MOMBELLO (VA), Palazzo Perabò di Cerro di Laveno
VADYM KHOLODENKO, pianoforte
1° Premio Concorso Internazionale Van Cliburn di Forth Worth – Texas 2013

Franz Liszt, estratti dai 12 Études d'exécution transcendante:
Johannes Brahms, 4 Ballate per pianoforte op. 10
Igor Stravinskij, Trois mouvements de Petrouchka

Domenica 27 luglio ore 21.00
SESTO CALENDE (VA), Oratorio di San Vincenzo
RICCARDO CELLACCHI, flauto
ANDREA CELLACCHI, fagotto
FRANCESCO GRANATA, pianoforte
Vincitori Audizioni Nazionali 2013 della Gioventù Musicale d’Italia

Pietro Morlacchi - Antonio Torriani, Duetto Concertato su motivi di G. Verdi
Johann Sebastian Bach, Allemande e Courante BWV 1007 per fagotto solo
Niccolò Paganini, Capriccio n. 2 per flauto solo
Cécile Chaminade, Concertino op.10 per flauto e pianoforte
Maurice Ravel, Sonatine per pianoforte
Pierre Gabaye, Sonatine per flauto e fagotto
Philippe Gaubert, Nocturne et Allegro scherzando per flauto e pianoforte
Alexandre Tansman, Sonatine per fagotto e pianoforte
Francois Borne, Carmen Fantasie (adattamento di Andrea Cellacchi)

Sabato 2 agosto ore 20.30
LEGGIUNO (VA), Eremo di Santa Caterina del Sasso
MARCIN ZDUNIK, violoncello
1° Premio Concorso Internazionale Lutoslawski di Varsavia 2007

Johann Sebastian Bach, Suite n. 1 in sol maggiore BWV 1007
Suite n. 5 in do minore BWV 1011
Suite n. 6 in re maggiore BWV 1012

Martedì 5 agosto ore 21.00
LESA (NO), Chiesa Parrocchiale di San Martino
MARIA MAZO, pianoforte
1° Premio Concorso Internazionale Beethoven di Vienna 2013

Ludwig Van Beethoven, Sonata in do maggiore op. 53 n. 21
Igor Stravinskij, Suite da “L’uccello di fuoco” (arr. G. Agosti)
Johann Sebastian Bach – Ferruccio Busoni, Ciaccona dalla Partita n. 2 in re minore BWV 1004
Ludwig van Beethoven, Sonata in fa minore op. 57 n. 23 Appassionata

Giovedì 7 agosto ore 21.00
ARONA (NO), Casa Usellini
DUO BIRRINGER
Lea Birringer, violino
Esther Birringer, pianoforte

Gabriel Fauré, Sonata per violino e pianoforte in la maggiore op. 13
César Franck, Sonata in la maggiore per violino e pianoforte

Venerdì 8 agosto ore 20.30
LEGGIUNO (VA), Eremo di Santa Caterina del Sasso
SIMONE VALLEROTONDA, tiorba e chitarra barocca spagnuola

Robert de Visée, La Villanelle
Francesco Corbetta, Folias da Varii scherzi di sonate per la chitara spagnola
Prelude e Caprice de chacone da La Guitarre Royale
Hieronimus Kapsberger, Preludio, Toccata II, Sfessania, Capona, Passacaglia
da Libro IV d’Intavolatura di chitarone
Santiago de Murcia, Cumbées e Gallardas da Codex Saldivar
Robert de Visée, Prelude, Les Sylvains de Mr. Couperin, Minuet, Gavotte
da Manouscript Vaudry de Saizenay
Angelo Michele Bartolotti, Passacaglia da Libro secondo di chitarra
Francesco Corbetta, Passacaglia per la X da Varii scherzi di sonate per la chitara spagnola
Santiago de Murcia, Tarantelas da Codex Saldivar

Sabato 9 agosto ore 21.00
LAVENO MOMBELLO (VA), Palazzo Perabò di Cerro di Laveno
DUO BIRRINGER
Lea Birringer, violino
Esther Birringer, pianoforte

Gabriel Fauré, Sonata per violino e pianoforte in la maggiore op. 13
César Franck, Sonata in la maggiore per violino e pianoforte

Mercoledì 13 agosto ore 21.00
SOMERARO DI STRESA (VB), Chiesa di San Bernardo d’Aosta
SAMUELE TELARI, fisarmonica (bayan)
Vincitore Audizioni Nazionali 2013 della Gioventù Musicale d’Italia
Letizia Vennarini, violino

Johann Sebastian Bach, Adagio, Presto dalla Sonata BWV 1001
Franz Schubert, Andante con moto dal Quartetto per archi in re minore n. 14 D 810 “La morte e la Fanciulla” (trascr. Domenico Turi)
Pëtr Il'ič Čajkovskij, Valse Sentimentale op. 51 n. 6
Hermann Zilcher, Variazioni su un tema di Mozart
Jules Massenet, Meditation da “Thais”
Astor Piazzolla, Milonga dell’Angel, Ave Maria

Giovedì 14 agosto ore 21.00
ARONA (NO), Casa Usellini
ANAÏS GAUDEMARD, arpa
1° Premio Concorso Internazionale di Tel Aviv 2012

Marie-Martin Marcel De Marin, Sonata per arpa op. 32
Claude Debussy, Clair de lune
Marcel Grandjany, Rhapsodie per arpa op.10
Philippe Hersant, Bamyan
Raymond Murray Schafer, da The Crown Of Ariadne for solo harp with percussion: Ariadne's Dance, Dance of the Bull, Ariadne's Dream
Henriette Renié, Légende

Sabato 16 agosto ore 21.00
LAVENO MOMBELLO (VA), Palazzo Perabò di Cerro di Laveno
ANAÏS GAUDEMARD, arpa
1° Premio Concorso Internazionale di Tel Aviv 2012

Marie-Martin Marcel De Marin, Sonata per arpa op. 32
Claude Debussy, Clair de lune
Marcel Grandjany, Rhapsodie per arpa op.10
Philippe Hersant, Bamyan
Raymond Murray Schafer, da The Crown Of Ariadne for solo harp with percussion: Ariadne's Dance, Dance of the Bull, Ariadne's Dream
Henriette Renié, Légende

Lunedì 18 agosto ore 21.00
BELGIRATE (VB), Chiesa Vecchia
SOLISTI AQUILANI
Giuseppe Albanese, pianoforte

Benjamin Britten, Young Apollo op. 16 per pianoforte e archi
Franz Liszt, Malédiction per pianoforte e archi S 121
Leóš Janáček, Suite per archi
Nino Rota, Concerto per archi

Giovedì 21 agosto ore 21.00
ARONA (NO), Casa Usellini
IN MEDIAS BRASS
1° Premio Concorso Internazionale per Ottoni Città di Passau 2010
Richárd Kresz, tromba
Antal Endre Nagy, tromba
János Benyus, corno
Attila Sztán, trombone
József Bazsinka jr., tuba

Johann Sebastian Bach, Badinerie
Antonio Vivaldi – Johann Sebastian Bach, Concerto in re minore (BWV 596)
Fred Mills, Carmen Suite (trascrizione da Carmen di G. Bizet)
Gioachino Rossini, Largo al factotum da “Il Barbiere di Siviglia”
Pietro Mascagni, Intermezzo dalla “Cavalleria Rusticana”
Ernő Dohnányi, Ruralia Hungarica op. 32/a n. 2
Leonard Bernstein, da “West Side Story”: Maria, Tonight, America, Somewhere
Joseph Horovitz, da “Music Hall Suite”: Soubrette Song, Trick - cyclists, Les Girls
Tamás Deák - Gy. Héjja, Bossa Music ("The song of Dickie the lazy")
Tradizionale, Just a closer walk with thee (arr. Don Gillis)
Nino Rota, Tema dal film «Otto e mezzo»
George Gershwin, Love is here to stay
Tradizionale, Evergreen
Lew Pollack, That's a plenty

Sabato 23 agosto ore 21.00
LAVENO MOMBELLO (VA), Palazzo Perabò di Cerro di Laveno
IN MEDIAS BRASS
1° Premio Concorso Internazionale per Ottoni Città di Passau 2010
Richárd Kresz, tromba
Antal Endre Nagy, tromba
János Benyus, corno
Attila Sztán, trombone
József Bazsinka jr., tuba

Johann Sebastian Bach, Badinerie
Antonio Vivaldi – Johann Sebastian Bach, Concerto in re minore (BWV 596)
Fred Mills, Carmen Suite (trascrizione da Carmen di G. Bizet)
Gioachino Rossini, Largo al factotum da “Il Barbiere di Siviglia”
Pietro Mascagni, Intermezzo dalla “Cavalleria Rusticana”
Ernő Dohnányi, Ruralia Hungarica op. 32/a n. 2
Leonard Bernstein, da “West Side Story”: Maria, Tonight, America, Somewhere
Joseph Horovitz, da “Music Hall Suite”: Soubrette Song, Trick - cyclists, Les Girls
Tamás Deák - Gy. Héjja, Bossa Music ("The song of Dickie the lazy")
Tradizionale, Just a closer walk with thee (arr. Don Gillis)
Nino Rota, Tema dal film «Otto e mezzo»
George Gershwin, Love is here to stay
Tradizionale, Evergreen
Lew Pollack, That's a plenty

Martedì 26 agosto ore 21.00
LESA (NO), Terrazza della Sala Consiliare (Società Operaia)
SAX FOUR FUN
Stefano Menato, sax soprano e alto
Hans Tutzer, sax alto
Fiorenzo Zeni, sax tenore
Giorgio Beberi, sax baritono

GIOVANNI FALZONE, tromba e flicorno

Paul F. Mitchell, Hard Times
Bud Powell, Bouncin' with Bud
Jimmy Davis – James Sherman, Lover Man
Fiorenzo Zeni, Sax Four Fun
Sonny Rollins, Sunny Island
Stefano Caniato, Fast Minor
Fiorenzo Zeni, Impressioni d'amore
Horace Silver, The Jody Green
Dizzy Gillespie, Manteca
Don Cherry, Art Decò
Charlie Parker, Cheryl
Charles Mingus, Jibs

Giovedì 28 agosto ore 21.00
ARONA (NO), Casa Usellini
GALATEA QUARTET
Yuka Tsuboi, violino
Sarah Kilchenmann, violino
Hugo Bollschweiler, viola
Julien Kilchenmann, violoncello

Claude Debussy, Quartetto per archi in sol minore op. 10
Dmitrij Šostakovič, Quartetto per archi in mi bemolle maggiore n. 9

Venerdì 29 agosto ore 20.30
LEGGIUNO (VA), Eremo di Santa Caterina del Sasso
SAMUELE TELARI, fisarmonica classica
Vincitore Audizioni Nazionali 2013 della Gioventù Musicale d’Italia

Johann Sebastian Bach, Preludio e Fuga in si minore BWV 544
Domenico Scarlatti, Sonata in re minore K18
Franck Angelis, Romance
Franz Schubert, Andante con moto dal Quartetto per archi in re minore n. 14 D 810 “La morte e la Fanciulla” (trascr. Domenico Turi)
Antonio Vivaldi, Inverno da “Il cimento dell’armonia e dell’invenzione” op. 8
Leos Janacek, Our Evenings
Wolfgang Amadeus Mozart, Turkish Rondò

Sabato 30 agosto ore 21.00
LAVENO MOMBELLO (VA), Palazzo Perabò di Cerro di Laveno
GALATEA QUARTET
Yuka Tsuboi, violino
Sarah Kilchenmann, violino
Hugo Bollschweiler, viola
Julien Kilchenmann, violoncello

Claude Debussy, Quartetto per archi in sol minore op. 10
Dmitrij Šostakovič, Quartetto per archi in mi bemolle maggiore n. 9

Verbania "declino" turistico


Leggo quotidianamente il vostro blog di informazioni e sono rimasta esterrefatta da come i tanti politici, personalità istituzionali e commentatori si soffermino guardando il gettone del parcometro, il sacerdote "allegro", canili vari ecc. e si lascino sfuggire l'attuale sfacelo turistico. 1- zone turistiche centrali al buio, come Piazza Ranzoni e parte del lungo lago di Pallanza; 2- gli eventi musicali di bar e piazze cittadine sembra che sia stata affidata a bande di zingare che suonano il pomeriggio a Intra e alla sera a Suna. 3- rimane solo la spiaggia di Suna per accogliere i turisti amanti della balneazione lacuale. E i turisti, vi assicuro, amano tanto farsi il bagno sul lago. Risultato: netto calo di presenza turistica. Ora è tardi e non è colpa dell'attuale sindaco ma spero che sia in cantiere un piano per il prossimo immediato futuro. Posso solo mostrare la mia testimonianza di cittadina - conclude la lettrice - che gira e passeggia molto per Verbania. Ho parlato comunque con tanti esercenti di bar turistici di Intra che lamentano non un calo ma un vero e proprio picco in caduta. Verbania Notizie è una specie di agorà cittadina e forse sarebbe utile aprire un dibattito sul tema. Un dibattito che magari potrebbe fruttare qualche idea.

'Napoli insolita e segreta', alla scoperta della città

di Angelo Cerulo


Una Vespa militare degli anni Cinquanta, prodotta in Francia per essere paracadutata in Vietnam, con tanto di cannone e munizioni conservata in un deposito segreto; oppure una testa di tigre, di elefante e di un raro rinoceronte con tre corni, giraffe e decine di antilopi ed animali della savana esposti all'interno della Biblioteca nazionale di Napoli. Sono due tra gli oltre 160 luoghi sconosciuti ai più illustrati dalla guida "Napoli insolita e segreta", curata dal giornalista napoletano Valerio Ceva Grimaldi, con testi tematici di Maria Franchini e fotografie di Fernando Pisacane.

Il volume appartiene ad una collana "scritta dagli abitanti" pubblicata dall'editore internazionale, dedicata alle città più famose del mondo e distribuita in italiano, francese, inglese e spagnolo in Nordamerica ed Europa. Al di là degli itinerari turistici tradizionali, grazie a "Napoli insolita e segreta" sarà possibile scoprire numerose particolarità della città come, ad esempio, sentirsi "Indiana Jones" ed attraversare un ponte tibetano sospeso a nove metri d'altezza per superare una cisterna che si trova a trenta metri di profondità, od anche ammirare gli splendidi saloni dell'esclusivo Circolo dell'Unione situato al piano nobile del Teatro di San Carlo, oppure visitare una galleria d'arte allestita all'interno di un ex rifugio antiaereo nei Quartieri spagnoli.

Ed ancora, proseguendo in un lungo percorso di esplorazione delle meraviglie nascoste della città indicato nel volume su apposite mappe, visitare un moderno hotel di cui alcune stanze appartenevano alla casa chiusa più elegante della città, la Suprema. Il volume, dedicato ai napoletani che volessero conoscere meglio la propria città e ai turisti più curiosi, descrive anche sotterranei di antiche Arciconfraternite, case d'artista, esperienze da fare in mare come una gita in kayak e cena su un peschereccio, luoghi d'arte al centro come in periferia che nascondono un mistero, che sfuggono ad uno sguardo affrettato o dall'accesso privato. E' il caso, ad esempio, dei quattro ipogei di età greca dei Vergini - visitabili su autorizzazione - dove sono ancora molto ben conservate decorazioni di oltre 2300 anni fa.

Anche luoghi noti della città, come la Stazione zoologica Anton Dohrn, nascondono particolari sconosciuti: quanti sanno che all'interno dell'edificio che ospita lo storico Acquario sono conservati gli affreschi del tedesco Hans Von Marees (1837-1887) il cui raffinato ciclo pittorico ritrae possenti corpi di pescatori nudi che avvolgono le reti e spingono in mare una barca? Oppure che nella zona di Cappella Vecchia una moderna palestra occupa i locali di un'antica chiesa, ora sconsacrata, di cui si conservano alcuni stucchi settecenteschi e il portale? E, ancora, che sul "lungomare liberato", a pochi metri da piazza Vittoria, c'è un interessante museo dell'Università Orientale che conserva una stele funeraria egiziana islamica dell'anno 819, tra le più antiche ritrovate fino ad ora? Per ogni luogo descritto nel volume sono indicati numeri di telefono e modalità di accesso. Prefazioni del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, del rettore dell'Università Federico II Massimo Marrelli e del soprintendente del Polo Museale di Napoli Fabrizio Vona.
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Formentera, tra spiagge favolose e locali alla moda

di Ida Bini


Lunghe spiagge dorate dalla sabbia impalpabile si succedono a falesie rocciose e a prati gialli, ondulati, dove le case in pietra bianca si nascondono tra il verde dei pini e dei fichi secolari a ombrello. E’ Formentera, la più piccola e modaiola isola spagnola delle Baleari che accoglie viaggiatori da tutto il mondo nei suoi piccoli, deliziosi borghi - La Savina, San Ferran, Sant Francesc, Es Calò, El Pilar, Es Pujols – e nei suoi tantissimi locali con terrazze o pergolati coperti da buganvillee, dove godersi il tramonto o il fresco della notte, dove sorseggiare un buon bicchiere di vino o un cocktail ghiacciato, ascoltando ogni genere di musica, sempre in compagnia di gente ospitale.

Ovunque ci si incontra nei coloratissimi chiringuitos sulla sabbia, nei piccoli ristoranti terrazzati davanti al mare e nei localini che affollano i centri abitati. Ogni spiaggia e ogni caletta hanno un locale di riferimento, un bar o un chiosco preferito dove trascorrere serate divertenti o momenti di puro relax. Il locale più famoso dell’isola è lo storico Piratabus, chiosco tra mare e dune, ricavato da un vecchio autobus sgangherato dove da 40 anni si bevono birra e mojitos e si gioca a bocce fino al tramonto. Lo stravagante locale si trova sulla sabbia di Migjorn, la spiaggia più lunga di Formentera, con dune, ginepri e una passerella di legno che corre parallela al mare, sempre increspato dal vento. L’idea di trasformare un vecchio autobus di linea in un bar venne a Pascual e Pablo, due giovani hippy che negli anni Settanta si trasferirono sull’isola in cerca di avventure e che dal 1983 gestiscono, assieme all’amica tedesca Edith, il chiringuito che negli anni si è modificato in una vera struttura in legno.

L’atmosfera di libertà e di leggerezza che si respirava – come oggi d’altronde – sull’isola, attirò numerosi stranieri, inglesi e americani in particolar modo, che negli anni Sessanta e Settanta popolarono le sue case, ancora prive di comodità. Formentera divenne presto, come la vicina Ibiza, un centro hippy di grande richiamo, un buen retiro per artisti, musicisti e scrittori. Gruppi rock storici come i Pink Floyd, i Led Zeppelin e i King Crimson (quest’ultimi composero il brano Formentera lady), ma anche musicisti come Bob Dylan, Jimi Hendrix e Chris Rea scelsero la piccola e selvaggia isola per scrivere brani musicali e trascorrere del tempo in totale isolamento.

Il francese Babet Schroeder girò il cult movie More sul tema di droghe e sesso negli anni Settanta dopo aver passato molti mesi sull’isola. In quegli anni gli artisti avevano il loro quartier generale in un piccolo bar, Fonda Pepe, nel centro della cittadina di Sant Ferran, poco illuminato e senza servizi. L’unica attrattiva erano le buone birre che si servivano senza tanti fronzoli; eppure quel bar divenne il locale più cool del momento, un luogo strapieno di artisti e di giovani in cerca di creatività, dove al bancone ci si spingeva tra l’autore di Blowin’ in the wind e il geniale chitarrista nero, reduce da Woodstock. Il locale esiste ancora ed è frequentato da hippies nostalgici non più giovanissimi, che di giorno vendono oggetti artigianali al mercatino de El Pilar de La Mola e la sera si riuniscono nel locale per rivivere le emozioni di un tempo.

Anche il Blue Bar, sulla spiaggia di Migjorn, nacque in quegli anni: stessa atmosfera e stessa genuinità ma adesso il locale offre un tocco di new age in più. Tra gli storici chioschi avviati nei primi anni Settanta c’è anche il divertente Bartolo, a Calò des Mort, colorato e accogliente. La mancanza di un aeroporto e la scarsa attività alberghiera hanno reso la piccola isola spagnola una terra ancora poco sfruttata dal turismo di massa. Certo è che la bellezza delle sue spiagge - platja de ses Illetes, Levant, S’Espalmador, Cala Saona e platja de s’Alga, solo per citarne alcune - e la trasparenza del mare attirano ogni estate tantissimi viaggiatori in cerca di quella stessa atmosfera di libertà e di accoglienza. Molti preferiscono vivere nelle case prese in affitto e sono ancora tanti gli artisti, gli architetti o gli attori che amano soggiornarvi tutto l’anno in incognito. Il designer francese Philippe Starck non nasconde il suo amore per l’isola e passa da un locale all’altro e da una spiaggia all’altra in motorino, come tutti i turisti qui a Formentera; alloggia in alberghi immersi nel verde o direttamente sulla spiaggia, come l’Hostal Rafalet, a Es Caló, o Es Pas, agriturismo di lusso recuperato da una vecchia casa colonica.

Per la notte ci sono tante soluzioni anche per chi vuole spendere poco, come l’hostal Centro a Sant Francesc, l’hostal Sa Volta, davanti alla spiaggia di Es Calò, o l’hostal Can Rafalet, con poche camere, semplici ma proprio sulla sabbia. Se di notte c’è solo l’imbarazzo della scelta, di giorno ci si ritrova da Real Playa, a Migjorn, per mangiare la paella migliore e a buon mercato di Formentera; oppure, spendendo un po’ di più, da Es Molí de Sal per le ottime aragoste fritte o alla piastra. Sempre sulla spiaggia di Migjorn si può mangiare da Sa Platgeta, ristorante immerso nella pineta con vista mare e, poco più avanti, l’elegante ma ottimo Vogamari. In realtà, per stuzzichini, insalate e assaggi tipici spagnoli (tapeo) ogni chiringuito, possibilmente a due passi dall’acqua, è perfetto. Due ottimi indirizzi per fare uno spuntino in città, a San Francesc, sono Ca na Pepa, bar e ristorante a pochi passi dalla piazza centrale, o Es Mares, l’elegante bar dell’omonimo albergo, per frullati e succhi di frutta a la carte.

Un appuntamento imperdibile sull’isola è il momento del tramonto, da trascorrere al faro di cabo de Barbaria, o da Big Sur, locale trendy sulla strada che porta da Es Pujols a La Savina, a ridosso della spiaggia di Ses Illetes. Tanti sono i locali dove godersi il tramonto, come Flipper & Chiller, a Migjorn, per cocktail, musica chill out e massaggi; o Chezz Gerdi, a Es Pujols, beach club da cui si può accedere direttamente dal mare. Qui, a Es Pujols, parte la vera notte di Formentera in una miriade di localini, discoteche e bar dove bere e ascoltare musica dal vivo. Non prima, però, di essersi rifocillati da Pinatar, ristorante specializzato in piatti locali, o da Avaradero, per una cena romantica, indimenticabile come la piccola isola delle Baleari.
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Termini Imerese e la Sicilia... La bellezza come risorsa

Antonio Presti ha i modi bruschi e affettuosi, provocatori e sofferenti, scanzonati e scandalosi dell'artista. L'hanno definito un mecenate ma forse lo è diventato solo perché non sapeva dipingere o musicare. Dalla fine degli anni Ottanta ha costellato questa fetta di Trinacria brulla, in cui le Madonie accarezzano i Nebrodi, di sculture monumentali ed abusive. Pagate di tasca sua ma installate su terreni demaniali perché «la bellezza è di tutti». O forse per educare prima di tutto lo Stato. Oggi il Parco scultoreo di Fiumara d'arte, riconosciuto dalla Regione, attira cultori dell'arte contemporanea da tutto il mondo. Da "La materia poteva non esserci" di Consagra, posizionata sotto i piloni dell'autostrada, a Monumento per un Poeta Morto di Tano Festa, che tutti chiamano la finestra sul mare perché incornicia la vista delle Eolie; dal Labirinto d'Arianna di Italo Lanfredini ad Arethusa, di Piero d'Orazio e Graziano Marini. Fino ad arrivare all'Atelier sul mare, il museo-albergo dove ogni camera è creata da un artista.
In questo viaggio da rabdomanti alla ricerca di un'Italia ancora bella inizi a comprendere la forza rivoluzionaria della bellezza siciliana solo quando avverti di esserne deprivato. Dopo aver sfiorato con lo sguardo i cantieri aperti di Bagheria e i capannoni chiusi di Termini Imerese ed esserti chiesto cosa fosse di troppo - se le gru e le fabbriche, oppure il mare color del cobalto -  ecco Cefalù, che è la Sicilia stessa: la sua bellezza non è solo greca né solo araba, né bizantina né normanna, ma tutte quante insieme. Chi la conosce, come Michele Canzonieri, che ha fatto rivivere la sensibilità medievale per la luce nelle vetrate del suo Duomo, mi aveva avvertito: «la Sicilia è un sistema di bellezze che non tuteliamo. La speculazione entra in tutte le nostre scelte, i nostri comportamenti, ispira i politici e contagia gli altri. E pur tuttavia, non riescono a conculcare tutta la bellezza che la natura e l'uomo hanno prodotto in secoli e secoli…». Pochi istanti di bellezza e ti infili sotto le Madonie. Ne riemergi che sei arrivato.


Ha ragione Canzonieri. La bellezza si alimenta di conflitti, come questo continuo contrapporsi della macchia mediterranea al azzurro del Tirreno, con le loro diverse profondità. Come la vita di Presti. «Mio padre mi ha lasciato una fortuna che dovevo restituire alla mia terra. Perché? Perché mio padre era mafioso, perché tutto il sistema degli appalti era mafioso, perché volevano che anch'io fossi mafioso». L'arte come un tronchese che spezza le catene di famiglia. E la bellezza come follia che ti salva la pelle. Questo è un uomo che divide: ha rotto anche con Crocetta, troppi i compromessi dell'amico governatore. La politica della bellezza, cui Presti si offre con devozione, riflette il suo senso religioso, per quanto la sua religiosità sia incircoscrivibile. «Sono cristiano» mi rassicura. Ostenta la lettera con cui Benedetto XVI invitò a pregare per il muro del Librino, opera creata con e per i ragazzi del quartiere popolare di Catania, dove ha vissuto negli anni scorsi, quando trattenersi a così breve distanza dalle "famiglie" di Castelvetrano pareva imprudente. «Li educo alla bellezza, a sentirsi belli per coltivare l'autostima che è il presupposto della cittadinanza» racconta. A Castel di Tusa, invece, "pensa" la sua "politica". Non riesce a staccarsi dal Parco della Fiumara, chilometri di opere d'arte esposte nel nulla - in un prato, nel greto di un fiume… - regalate a pescatori che non hanno ancora capito perché si commissioni una barca d'oro ad un giapponese e poi la si sigilli dentro una montagna, affinché viva «nell'energia mentale della memoria». Ma se stai viaggiando attraverso la Sicilia e cerchi un segno di sfida alla crisi e dopo le gallerie vedi spuntare sulla montagna una piramide - è una delle opere del parco, il 38° parallelo - non puoi non fermarti.
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