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Turismo: migliaia a Verona per shopping

(ANSA) - VERONA, 8 DIC - Nuovo assalto al centro storico di Verona nella giornata conclusiva del Ponte dell'Immacolata. La Polizia Municipale è intervenuta con chiusure ad elastico delle strade, all'imbocco di Porta Nuova dove si è riversato il traffico degli automobilisti diretti verso i parcheggi del centro ed ai mercatini di Natale. Traffico con lunghe code addirittura fino al casello di Verona Sud. Ieri si stima che 80mila persone sono entrate nel centro della città scaligera.
   
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Il 'turismo sanitario': un mercato da 100 mld di dollari destinato a crescere

Negli ultimi decenni la mobilità sanitaria ha conosciuto una evoluzione straordinaria, prevalentemente per questi fattori: la condivisione delle conoscenze del mondo globale grazie ad internet (che ha incrementato i movimenti di beni, servizi, persone e capitali tra i Paesi), l’evoluzione continua del settore dell’ICT e, infine, la facilità di viaggiare a basso costo e per destinazioni prima difficilmente raggiungibili.
Per “Turismo Sanitario” (in inglese Health Travel o Medical Tourism) si intende l’insieme delle attività di organizzazione di viaggio e di permanenza in un paese estero per ottenere delle specifiche prestazioni sanitarie, preventivamente definite, da parte di un centro medico o di un professionista sanitario di propria scelta.

È bene precisare che, sia la domanda che l’offerta di servizi sanitari rientranti nella sfera del Turismo Sanitario, riguardano prestazioni cliniche e chirurgiche cosiddette di elezione e dunque programmabili nel tempo, non riguardano quasi mai prestazioni sanitarie d’urgenza.

In letteratura viene comunemente riportata la schematizzazione di J.C. Henderson (2004) che, per prima, ha tentato di definire nel dettaglio i vari ambiti del Turismo Sanitario, suddividendo la ricerca di cure in quattro categorie:
a) l’area delle condizioni di Malattia (ogni forma di interventistica chirurgica, approfondimenti diagnostici, second opinion etc.);
b) l’area del benessere che può ricomprendere le cosiddette medicine alternative così come le terapie termali e il fitness;
c) L’area del miglioramento estetico attraverso la chirurgia plastica e cosmetica
d) L’area della riproduzione per i trattamenti per la fertilità e la procreazione assistita.

Il Turismo Sanitario è la risposta alla tendenza, in forte crescita, di recarsi in un altro paese per ricevere le cure di cui si ha bisogno. Anziché far riferimento a strutture interne al proprio Paese o, come in passato, alle eccellenze di Europa e Stati Uniti, flussi di turisti tendono a spostarsi verso Paesi spesso remoti, determinando la crescita di un mercato internazionale della sanità (OASI 2104).
I paesi storicamente precursori di questa attrattività organizzata di prestazioni sanitarie sono stati gli Usa, il Canada, Israele e Brasile e, nel continente europeo, la Svizzera.

Con la caduta del muro di Berlino e il dissolvimento delle repubbliche sovietiche, anche altri paesi europei si sono aperti a questa prospettiva di favorire la mobilità di pazienti esteri. In effetti, negli ultimi anni molti stati membri dell’Unione Europea (tra cui la Germania, alcune regioni della Spagna, l’Austria e il Belgio) si sono particolarmente impegnati e organizzati per favorire questo flusso di pazienti paganti, in particolare provenienti dalla Russia, dai paesi Baltici, da quelli Balcanici ed anche dalla Cina.

La direttiva europea 2011/24 sull’assistenza sanitaria transfrontaliera (che sarà operativa in tutti gli stati membri dal 4 dicembre 2014) vuole essere uno strumento più attento a garantire la possibilità di accesso alle cure sanitarie ai cittadini europei in ogni paese dell’Unione ed è innegabile che essa rappresenti anche uno straordinario veicolo per rafforzare i legami fra le imprese commerciali e il mondo sanitario tra i paesi dell’Unione Europea. Inoltre, pur garantendo la libera iniziativa privata e avendo a disposizione percorsi di cura pubblici e privati, bisogna sottolineare che l’accesso alle cure nei paesi UE viene comunque garantito a tutti i cittadini senza danneggiare i cittadini residenti del paese coinvolto.
La crescente domanda e offerta di salute in una prospettiva globale è una realtà consolidata e non più trascurabile. Per molti analisti il futuro della sanità sarà contrassegnato dalla mobilità internazionale alla ricerca di qualità e/o alla ricerca di costi ridotti a parità di servizi. D’altra parte, va considerato il fatto che il fenomeno non è ancora ben conosciuto in quanto sono assai scarse le ricerche nel settore e queste investono in particolare i pazienti americani, i quali si recano all’estero per cure al fine di conseguire dei risparmi nei costi e non in ragione di ricevere cure di eccellenza, come invece avviene per pazienti provenienti dai paesi del Golfo, dalla Russia e dai paesi baltici.

I valori economici in gioco nel mercato mondiale del Turismo Sanitario sono comunque impressionanti. Si stima che nel 2010 il mercato del Medical Tourism associato a quello del Welness abbia mosso 100 miliardi di dollari nel mondo (Deloitte) ed è destinato a crescere.

Per questo motivo l’Italia (l’OMS considera il SSN italiano come uno dei migliori al mondo per la qualità delle prestazioni mediche garantite, per la varietà di strutture pubbliche e private con reparti clinici di altissima specializzazione e per le numerose eccellenze riconosciute a livello mondiale) può diventare una meta di eccellenza per il turismo sanitario internazionale, perché offre la doppia possibilità di trascorrere un periodo di relax in rinomate località di attrazione turistica e quella di risolvere una patologia.
quotidianosanita.it

Turismo, agli asiatici piace la Svizzera

BERNA - Nell'ottobre 2014 il settore alberghiero della Svizzera ha registrato 2,8 milioni di pernottamenti, ovvero un aumento sostanziale del 5,3%, con un +141'000 pernottamenti, rispetto all'ottobre dell'anno precedente. Lo riportano i risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica. Gli ospiti indigeni hanno generato 1,4 milioni di pernottamenti, registrando una crescita del 6,3% (+81'000 pernottamenti). Per i visitatori stranieri sono stati rilevati 1,4 milioni di pernottamenti, con un aumento del 4,4% (+60'000 pernottamenti). Nella stagione turistica estiva (da maggio a ottobre) sono stati registrati 20,1 milioni di pernottamenti, un dato che segna un incremento dello 0,7% (+146'000) rispetto alla stagione estiva del 2013.
Ottobre - Nel mese di ottobre 2014, la domanda indigena ha generato 1,4 milioni di pernottamenti, ovvero il 6,3% in più (+81'000) rispetto a ottobre 2013. I visitatori provenienti dal continente asiatico hanno registrato un incremento di 54'000 pernottamenti (+18,3%). La Cina (senza Hong Kong) genera 20'000 pernottamenti supplementari (+22,7%), ovvero il maggior aumento di tutti i Paesi di provenienza esteri in termini assoluti. Seguono poi i Paesi del Golfo con un incremento di 11'000 pernottamenti (+21,9%), l'India (+10'000; +38,2%) e la Repubblica di Corea con 6700 unità in più (+33,3%). Anche il numero di pernottamenti degli ospiti provenienti dal Giappone ha registrato una progressione (+5000; +20,3%). Per quanto concerne il continente americano, il numero di pernottamenti è aumentato di 14'000 unità (+7,9%). Con 7400 pernottamenti in più (+6,1%), gli Stati Uniti hanno registrato l’incremento più netto di questo continente in termini assoluti. Per quanto concerne l’Europa (senza la Svizzera), il numero dei pernottamenti è calato di 9000 unità, registrando una flessione dell'1,1%. La Francia, con 4000 pernottamenti in meno (-4,1%), segna il maggior calo di tutti i Paesi di provenienza in termini assoluti. Seguono la Russia con una flessione di 3100 pernottamenti (-8,9%) e l’Italia (-1600; -2,3%). Il Regno Unito, invece, ha registrato un aumento di 5900 unità (+6,9%). Per quanto riguarda gli ospiti provenienti dall’Oceania, è risultata una crescita di 1800 pernottamenti (+7,6%), mentre per il continente africano sono stati registrati 1100 pernottamenti in meno (-4,5%).
Ottobre, regioni turistiche - Per quanto riguarda le regioni turistiche, nell'ottobre 2014 undici su tredici hanno registrato degli aumenti rispetto a ottobre 2013. La regione Lucerna / Lago dei Quattro Cantoni segna la più forte progressione dei pernottamenti in termini assoluti, con 31'000 unità supplementari (+11,6%). Seguono la regione Zurigo e l'Oberland bernese, con 26'000 (+5,6%) e 23'000 unità in più (+9,4%). La Svizzera orientale osserva 22'000 pernottamenti in più (+13,1%). Il Ticino, invece, segna il calo più marcato in assoluto con 11'000 pernottamenti in meno (-5,1%).
Stagione estiva - Durante la stagione turistica estiva 2014 sono stati registrati in totale 20,1 milioni di pernottamenti, un dato in aumento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2013. Solo nei mesi di giugno e luglio è stato osservato un calo (rispettivamente del -2,5% e del -2,7%) rispetto agli stessi mesi dell'anno precedente, mentre negli altri mesi si sono registrati aumenti che vanno dall'1,7% (settembre) al 5,3% (ottobre). Durante la stagione turistica estiva, gli ospiti indigeni hanno registrato 8,7 milioni di pernottamenti, ossia un incremento dell’1,0% (+91'000) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In aumento dello 0,5% (+55'000) i pernottamenti degli ospiti stranieri, che si attestano a 11,4 milioni. Se si prendono in considerazione i continenti, l'Asia ha generato 199'000 pernottamenti in più (+7,7%). I Paesi del Golfo hanno fatto registrare l'aumento maggiore in termini assoluti di tutti i Paesi di provenienza, con 110'000 pernottamenti in più (+22,7%). Seguono la Cina (senza Hongkong), con un incremento di 73'000 pernottamenti (+11,6%) e la Repubblica di Corea (+50'000; +42,7%). Il Giappone, invece, presenta una flessione di 43'000 unità (-10,9%). Per quanto concerne il continente americano, il numero di pernottamenti è aumentato di 64’000 unità (+4,5%). Con 59’000 pernottamenti in più (+5,7%), gli Stati Uniti hanno registrato l’incremento più marcato in termini assoluti di questo continente. Per quanto concerne l’Europa (senza la Svizzera), il numero dei pernottamenti è calato di 195'000 unità, registrando una flessione del 2,8%. La Germania ha accusato una flessione di 118'000 pernottamenti (-4,8%) presentando così il calo assoluto più sensibile di tutti i Paesi di provenienza. Seguono la Russia, con un calo di 28'000 pernottamenti (-11,0%), la Francia (-12'000; -1,7%) e il Belgio (-11'000; -3,4%). La Polonia, invece, ha presentato un aumento di 8300 pernottamenti (+10,5%). Il continente oceanico presenta un aumento di 380 pernottamenti (+0,2%) mentre il continente africano accusa una flessione dei pernottamenti di 13'000 unità (-8,0%).
Stagione estiva, regioni turistiche - A livello di regioni turistiche, nella stagione estiva 2014, otto su tredici hanno registrato una progressione dei pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Durante la stagione estiva 2014, con 89'000 pernottamenti supplementari (+2,8%), la regione di Zurigo ha fatto segnare l'aumento più marcato in termini assoluti rispetto alla stagione estiva 2013, seguita della regione di Lucerna / Lago dei Quattro Cantoni (+81'000 pernottamenti; +3,8%) e dalla Svizzera orientale (+49'000; +4,3%). La regione Lago Lemano (Vaud) registra un aumento di 40'000 pernottamenti (+2,7%) e la regione Basilea un incremento di 38'000 unità (+4,8%). Per contro, il Ticino accusa la diminuzione più importante in termini assoluti (-86'000 pernottamenti; -4,8%). Seguono i Grigioni con una flessione di 74'000 pernottamenti (-3,2%) e il Vallese con un arretramento di 11'000 unità (-0,6%).
tio.ch

Estland e Turismo Serbia insieme per presentare la destinazione


La Serbia ha un potenziale turistico vario ed interessante, ancora poco conosciuto dal pubblico italiano. Per questo il tour operator Estland, l’ente del turismo, Air Serbia e ad un operatore serbo hanno deciso di organizzare domani un evento a Roma per presentare la destinazione agli agenti di viaggio ed alla stampa di settore. «La destinazione è l’ideale per il turismo storico culturale – ha spiegato Ezio Biagioli, titolare di Estland -. La Serbia è molto per la ricca storia e dal punto di vista paesaggistico, con i monasteri ortodossi, i fiumi che la attraversano, il divertimento all’avagnguardia di Belgrado. Abbiamo un catalogo monotematico sulla Serbia, che proponiamo sia sola che anche abbinata ai paesi limitrofi: Montenegro,  Macedonia, Albania. Il programma classico è quello che passa per Belgrado e Novi Sad».
in travelquotidiano.com

Fino al 25 gennaio, un percorso inedito che parte dal cortile del Podestà, su piazza del Campo

(di Ida Bini)

Dal 6 dicembre, ogni sabato e domenica fino al 25 gennaio, Siena svela i segreti, i tesori artistici e la storia delle sue 17 contrade in un percorso inedito che parte dal cortile del Podestà, su piazza del Campo. E’ un viaggio alla scoperta dello spirito e della vita della città toscana attraverso gli aneddoti, le tradizioni, il patrimonio artistico, gli scorci e i palazzi dei suoi rioni, molti dei quali sconosciuti e mai aperti al pubblico. Il progetto InContrada, dedicato agli storici quartieri, accompagna i visitatori nei vicoli più nascosti e nei musei tra antichi tesori - dai tabernacoli agli oratori e alle fontanine battesimali - e opere di artisti contemporanei, come i drappelloni di Guttuso, Botero, Mitoraj e Fiume, realizzati per il Palio. L’intento dell’iniziativa è di mostrare l’immenso patrimonio culturale di Siena lontano dai classici e tradizionali luoghi di attrazione turistica, come il Duomo o piazza del Campo. Si parte il 6 dicembre alle ore 15 dal cortile del Podestà all’interno di Palazzo Pubblico, sede del museo civico e dove si erge, elegante, la torre del Mangia, per spostarsi subito ai Magazzini del Sale e da qui alla sala dei Costumi, aperta per la prima volta al pubblico, dove sono esposti gli indumenti che le autorità comunali di Siena indossano durante il Palio.
La visita prosegue su piazza del Mercato, antica sede della Zecca della Repubblica senese dietro piazza del Campo, verso i vicoli e i palazzi delle contrade, i cui confini stabiliti nel 1729 mai più vennero mutati. Le visite guidate, una per ogni contrada, durano circa 3 ore e si svolgono il sabato dalle 15 e la domenica dalle 10; eccezionalmente è in programma una visita anche lunedì, 8 dicembre, giorno dell’Immacolata, alle ore 10. Il costo della visita è di 18 euro ma sono previste riduzioni per gruppi e gratuità per bambini fino ai 6 anni. Per informazioni e prenotazioni: www.magistratodellecontrade.it
L’iniziativa InContrada è solo una delle numerose proposte culturali che Siena organizza durante tutto il periodo natalizio. Tra queste segnaliamo l’evento fotografico Mercato nel Campo, in programma il 6 e il 7 dicembre a Piazza del Campo, ispirato al tema dell’EXPO Nutrire il pianeta, energia alla vita con le fotografie spedite fino al 5 dicembre all’indirizzo: #mercatonelcampo, scelte e premiate dagli Instagramers di Siena, cioè i fotografi appassionati di Instagram, l’applicazione gratuita per pubblicare le foto. Un altro evento interessante riguarda il territorio di Siena, precisamente il ricco calendario di manifestazioni in programma dal 6 dicembre al 6 gennaio nel borgo medievale di Abbadia San Salvatore, sul monte Amiata. Sono previsti appuntamenti enogastronomici, sportivi e culturali: il torneo di Panforte davanti al palazzo comunale l’8 dicembre e la divertente competizione tra produttori di olio con degustazioni e premiazioni, che si svolgerà il 14 dicembre. E, ancora, le ciaspolate in montagna, la visita guidata alla miniera di Abbadia San Salvatore e, la sera di Natale, l’accensione delle “fiaccole”, le tradizionali cataste di legna, lungo le vie del centro storico del borgo. Infine c’è il Treno Natura, un originale progetto turistico che unisce la riscoperta del territorio senese alle tradizioni enogastronomiche. Si viaggia slow, lentamente, a bordo di un treno a vapore, che il 7 dicembre permette di scoprire il mercato nel Campo di Siena, partendo da Fabro, e l’8 dicembre la festa dell’olio a San Quirico d’Orcia, partendo da Empoli, Castelfiorentino, Certaldo, Poggibonsi e Siena. Il treno viaggia sbuffando per la campagna senese e si ferma in romantiche stazioni che permettono di raggiungere pievi, borghi e castelli, fermarsi nelle trattorie per una degustazione e partecipare a sagre e a feste. Il viaggio dura dalle 9 alle 19 e il costo del biglietto è di 29 euro per gli adulti ed è gratuito per i bambini fino a 10 anni. Per maggiori informazioni: www.terresiena.it
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Il Turismo nel caos mentre Promuovitalia va verso il crack

Il turismo è il petrolio dell’Italia. Eppure, a 145 giorni dall’avvio di Expo 2015, che porterà nel nostro Paese almeno 20 milioni di visitatori, sul turismo regna il caos. Perché la rivoluzione annunciata da Dario Franceschini e dai suoi consulenti per migliorare “l’offerta turistica […], anche in occasione […] di EXPO 2015” non è neppure all’orizzonte.
È poi notizia di questi giorni il rinvio, da parte di Palazzo Chigi, dell’approvazione dello statuto per la “nuova Enit”, a cui sta lavorando Cristiano Radaelli – commissario dell’ente di promozione turistica – da ben sei mesi. Ossia da quando è stato approvato il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, che ha disposto, proprio nell’ottica di rilanciare il turismo anche in chiave digitale, il commissariamento e la contestuale trasformazione di Enit in ente pubblico economico, nonché la liquidazione di Promuovi Italia spa. In questi sei mesi i risultati sono stati magrissimi. Perché, a parte qualche cortina fumogena – come quella del TdLab, organizzata da Stefano Ceci, il superconsulente di Franceschini, poi costretto a dimettersi dopo un’inchiesta de L’Espresso – è tutto fermo: Enit è stata di fatto svuotata di capacità operativa; la promozione all’estero del brand Italia è da tempo in stallo; il portale di promozione turistica Italia.it è nel limbo; nella bozza di statuto per la nuova Enit rispedita al mittente, l‘elemento più innovativo è rappresentato dalla possibilità, per il CdA, di svolgere riunioni a distanza “sempre che tutti i componenti possano identificarsi”.
Senza considerare che si sono perdute le tracce del piano di liquidazione di Promuovitalia, su cui peraltro è stato fatto un singolare tentativo, poi rientrato, di embargo informativo ai dipendenti.
A PROMUOVITALIA NON PAGANO PIU’ GLI STIPENDI
Ma prima ancora di essere liquidata, Promuovitalia rischia il crack, come preannunciato da Wired. Perchè da settimane, nonostante continui l’assegnazione di singolari consulenze, non c’è un euro in cassa. A testimoniarlo una comunicazione interna  in cui si spiega che l’erogazione degli stipendi [...] subirà un ritardo al momento non quantificabile in termine di tempi”.
Il peggio deve però ancora arrivare per la società veicolo del Mibact nata per gestire progetti formativi finanziati dall’UE nel settore del turismo. Perché le indagini in atto da parte della magistratura capitolina – confermate da una serie di “visite a domicilio” di uomini della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri – potrebbero avere risvolti clamorosi. E fare finalmente luce su tante zone d’ombra e sulla guerra feroce che ha avuto come principale teatro proprio Promuovitalia.
LA GUERRA DENTRO PROMUOVITALIA
Una guerra condotta a colpi di esposti alle Procure della Repubblica di Roma e della Corte dei Conti, querele, missive dal contenuto molto pesante, licenziamenti in tronco. Una montagna di veleno che peraltro sta producendo un contenzioso non indifferente, destinato a crescere. E che fino a settembre di quest’anno ha generato, per la sola fase istruttoria di una serie controversie aperte, spese legali pari a 120 mila euro.
Il clima dentro Promuovitalia comincia a surriscaldarsi i primi mesi del 2013. Ossia quando, entrata in vigore la legge 135/2012 sulla spending review, si deve procedere alla nomina di un amministratore unico, ma soprattutto alla riorganizzazione del perimetro di azione della società.
Sono due i fronti che si contrappongono. Da una parte il presidente di Promuovitalia Costanzo Jannotti Pecci – uomo di Confindustria – , il suo vice Massimo Ostillio – già parlamentare della Margherita poi transitato alla corte di Mastella ed ex assessore regionale in Puglia, rottamato da Vendola – ed un manipolo di dirigenti e funzionari della società. Dall’altra parte il socio Enit, i due componenti dell’ultimo CdA del Mibact e del Mise, oltre ad un pezzo del management. Tra cui spicca la figura di Francesco Montera, ex direttore generale messo alla porta lo scorso anno da Pecci e Ostillio. E per il quale, diversamente da quanto riferito alla camera dal sottosegretario Barracciu in una recente audizione, la due diligence giuslavoristica affidata da Promuovitalia a KPMG prefigura una possibile vittoria giudiziaria.
IL BILANCIO 2013 MAI APPROVATO
Pecci e Ostillio, nel progetto di bilancio per l’esercizio 2013 di cui abbiamo acquisito copia e mai giunto alla sua approvazione prima dell’arrivo del liquidatore designato da Franceschini, “occupano” di fatto la relazione sulla gestione con più di 50 pagine di autodifesa rispetto allo stato malconcio di Promuovitalia alla fine del 2013.
La relazione messa a punto dai due appare poi una sorta di processo sommario nei confronti di tutti coloro i quali sarebbero a loro dire i tanti colpevoli del disavanzo (stimato prudenzialmente in 2,6 milioni di euro), del lacerante conflitto venutosi a creare e della deriva organizzativa. Ma soprattutto della progressiva perdita di operatività. Che, va detto, comincia, per ragioni da chiarire, proprio in coincidenza dell’arrivo di Pecci e Ostillio ai vertici di Promuovitalia.
L’ALLARME LANCIATO DAL RAPPRESENTANTE DEL MIBACT
È illuminante, rispetto al clima aziendale, nonché al calo di volumi registrati a partire dal 2012, il contenuto di una nota riservata al capo di gabinetto del Mibact da parte di Nicola Favia. Quest’ultimo è il rappresentate del ministero nel CdA di Promuovitalia fino a marzo di quest’anno, momento in cui Favia rimette il proprio mandato per impossibilità di esercitarlo. Ebbene nella missiva il rappresentante del Mibact parla di una “società balcanizzata con disastrosi effetti sulla sua operatività, di fatto ormai paralizzata” , di “clima interno alla società di terrore”, di “ripercussioni negative su tutte le commesse in essere”. Poi Favia fa un’accusa grave nei confronti di Costanzo Jannotti Pecci: “il presidente reputa di usare il CdA come mero strumento per ratificare ora per allora il suo operato, senza alcuna possibilità di controllo”.
IL DIRIGENTE CHE AFFITTAVA LE CASE DI SUA MADRE AI TIROCINANTI
La lettura della documentazione riservata offre poi ulteriori elementi, utili ad inquadrare in quale paradossale situazione si è venuta a trovare Promuovitalia. Favia denuncia la “mancata formalizzazione del procedimento disciplinare verso un dirigente (Antonino Bussandri, ndr) […] che ha procurato danno alla società nell’assegnazione a se stesso di alcuni appalti”.
La vicenda a cui fa riferimento Favia, in parte già narrata da Wired, è quella che ruota attorno ad Antonino Bussandri, dirigente accusato dall’ex dg di Promuovitalia di aver “autorizzato e proposto in più riprese la formalizzazione di contratti di affitto sottoscritti dalla Società con la sig.ra Cristina Moschini (madre di Bussandri, ndr), a partire dal 4 luglio 2006 per un valore di oltre 300mila euro nell’ambito di programmi formativi affidati alla sua responsabilità”. Montera, l’11 luglio 2013, proporrà il licenziamento di Bussandri, ma Pecci e Ostillio salveranno il dirigente che, dopo la cacciata di Montera, torna tranquillamente ad occuparsi dei medesimi progetti formativi. Gestiti da Promuovitalia attraverso decine di milioni di euro messi a disposizione dall’Unione Europea per formare figure utili al rilancio del turismo. In realtà, come ha raccontato Repubblica, parte dei fondi europei sarebbero stati utilizzati per formazione fantasma e falsi tirocini a ultra sessantenni.
LE DENUNCE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
A precedenti commesse ed a fatti relativi alla gestione aziendale si riferisce una lettera di Favia dell’8 novembre 2013. “I fatti esposti – scrive l’8 novembre 2013 al ministro Bray il segretario generale del Mibact – sono peraltro di tale gravità e con possibile rilevanza penale da consigliare l’invio della relazione alla Procura della Repubblica”. Passano poco meno di 3 mesi ed un ampio fascicolo entrato in nostro possesso, che contiene anche la relazione di Favia, viene inviato alla Procura della Repubblica ed alla Procura della Corte dei Conti. Le due missive, nelle quali viene riportata la frase finale “sembrerebbero emergere aspetti che potrebbero formare oggetti dell’attività di competenza di codesta Procura”, sono siglate da Roberto Rocca, dirigente del settore turismo presso il Mibact.
LE STRANE COINCIDENZE
Lo stesso Rocca è protagonista, nei mesi successivi, di un fatto singolare. Il 7 aprile 2014 esce infatti sul periodico “Quotidiano Arte.it” un articolo particolarmente pesante nei suoi confronti, dove, tra le altre cose, si afferma che il dirigente avrebbe fatto assumere un parente prossimo presso Promuovitalia. “Nessun mio nipote ha mai lavorato ad alcuni titolo presso Promuovitalia” – ci ha detto con fermezza Rocca. Che nel frattempo ha presentato una querela per diffamazione.
La singolarità della vicenda sta nel fatto che, come abbiamo potuto appurare, Claudio Carpineti, scelto da Pecci quale successore di Montera alla direzione generale di Promuovitalia, firma, proprio il giorno stesso dell’uscita del pezzo, un contratto di consulenza alla Mirabilia srl, società editrice di “Quotidiano Arte.it”. Il pezzo giunge peraltro pochi giorni dopo che lo stesso Rocca, in una lettera indirizzata a Pier Luigi Celli, allora Presidente dell’Enit, ed al capo di Gabinetto del ministro Franceschini, con cui invita ad “assumere tutte le forme di tutela e controllo della contabilità della Società”.
I CONTI NON TORNANO, MA SPESE E CONSULENZE CONTINUANO
Una contabilità, quella di Promuovitalia, che, guardando al bilancio predisposto prima dell’arrivo del liquidatore, avrebbe tra l’altro dovuto permettere di onorare i contratti in atto. A partire da quello strategico con Unicity, la società che da giugno del 2012 gestiva i contenuti editoriali del portale Italia.it e che si è vista risolvere unilateralmente la convenzione prima della scadenza naturale, prevista per il maggio del 2015. La mossa del liquidatore fa il paio col mancato pagamento dei redattori del portale da febbraio e che ha prodotto nelle settimane scorse le dimissioni del suo direttore editoriale. E si spiegherebbe col fatto che Promuovitalia ha terminato da tempo la liquidità. Eppure i soldi dovrebbero esserci. I conti del bilancio 2013 mai approvato evidenziano come in cassa, sul capitolo specifico denominato “Portale Nazionale del Turismo” al 31 dicembre 2013 risultano ancora 2,53 milioni di euro. Che quindi non è dato sapere come possano essere stati utilizzati. Senza considerare poi che, nonostante il pessimo stato dei conti, proprio nel 2013, aumentano del 30% i compensi di Cda e collegio sindacale. E per altre “partite” si riescono a trovare le risorse: è di 80mila euro il conto per una consulenza della ISPO di Renato Mannheimer, un meeting all’Hotel Bernini Bristol (5 stelle!), un paio di eventi in Puglia!
DOVE SONO FINITI 6,5 MILIONI?
Infine non c’è chiarezza attorno ad altri 6,5 milioni di euro, che entrano nelle casse di Promuovitalia, come si ricava da una dichiarazione di Favia, alla fine del 2013. La somma è un anticipo, da parte del MISE, sulle attività del progetto più corposo (Lavoro e Sviluppo, ndr), che però nel 2013 subisce una battuta d’arresto. C’è dunque da chiedersi come siano stati utilizzati quei soldi e soprattutto cosa potrà essere stato rendicontato al Mise per giustificare l’erogazione.
Forse sarà il liquidatore a chiarire il mistero. Ma molto più probabilmente sarà la magistratura a spiegarci cosa è accaduto negli ultimi anni in Promuovitalia.
wired.it