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Firenze Mostra delle Icone Russe agli Uffizi 20 dicembre 2014 - 1 febbraio 2015

Mostra delle Icone Russe agli Uffizi 20 dicembre 2014 - 1 febbraio 2015

L’esposizione è il nuovo appuntamento del ciclo I mai visti, e presenta 81 icone di proprietà delle Gallerie Fiorentine, che costituiscono il più antico nucleo collezionistico di icone russe esistente fuori dal mondo ortodosso. Dal 20 dicembre 2014 al 1° febbraio 2015, la Sala delle Reali Poste del Museo fiorentino accoglie la mostra “Collezione delle icone russe agli Uffizi”.
La rassegna, ideata dalla Galleria degli Uffizi, promossa dall’Associazione Amici degli Uffizi e curata da Valentina Conticelli, Vincenzo Gobbo e Daniela Parenti, è parte integrante del ciclo ‘i mai visti’, che ogni anno offre al pubblico l’opportunità di approfondire temi legati ad opere poco note delle sue collezioni.
La mostra presenta 81 icone di proprietà delle Gallerie fiorentine, costituenti il più antico nucleo collezionistico di icone russe esistente al di fuori del mondo ortodosso.
I due esemplari più antichi, un’icona mariana e quella raffigurante la Decollazione del Battista, sono databili fra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII e conservano ancora la coperta d’argento, detta oklad, che li rendeva adatti al gusto principesco di casa Medici, trovando posto fin dal Seicento fra le suppellettili della cappella di Palazzo Pitti.
Ad eccezione, di pochi esemplari, tuttavia la collezione delle icone degli Uffizi giunse a Firenze in epoca lorenese e la maggior parte di esse appartengono alla prima metà del XVIII secolo; i caratteri stilistici che le accomunano sono tali da far supporre che possano essere state acquistate a gruppi in qualche bottega provinciale della Russia centrale. S’ignorano gli eventi che hanno portato questa raccolta a Firenze. Una scritta presente sul retro dell’icona con le Storie di Cristo porta a ipotizzare un legame con la chiesa ortodossa della Santissima Trinità di Livorno, la prima chiesa acattolica della Toscana, eretta alla fine del sesto decennio del XVIII secolo con il favore del granduca Francesco Stefano di Lorena.
“Sono grata agli Amici degli Uffizi e al personale della Direzione della Galleria – commenta il Soprintendente ad interim per il Polo Museale Fiorentino, Alessandra Marino – per la volontà di mantenere viva la tradizione dell’appuntamento espositivo di fine anno con ‘i mai visti’. Quest’anno i visitatori troveranno ad attenderli una serie di icone russe appartenenti alla Galleria e che, attraverso questa iniziativa, trova luogo e motivo per essere ammirata e apprezzata, a conferma del gusto collezionistico delle dinastie medicea e lorenese che ha attraversato i secoli ed è giunto sino a noi”.
“Da qualche mese - ricorda Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi - è tornata agli Uffizi, dalla Galleria dell’Accademia, la collezione d’icone che intorno al 1782 era stata esposta da Luigi Lanzi e Giuseppe Pelli Bencivenni nel “Gabinetto di pitture antiche”, in una coabitazione con le tavole dei maestri operosi ai primordi dell’arte italiana che è emblematica d’una riscoperta critica per la quale è invalsa la formula di ‘fortuna dei primitivi’. L’esposizione riguarda un settore del patrimonio degli Uffizi ‘mai visto’ dai visitatori, ai quali sarà dato agio di conoscere una cultura antica e nuova”.
“È davvero un piacere - afferma Maria Vittoria Rimbotti, Presidente degli Amici degli Uffizi - presentare alla città la nostra strenna natalizia. Da oltre un decennio l’Associazione che ho l’onore di presiedere, partecipa attivamente all’organizzazione della mostra del ciclo de ‘i mai visti’, che propone aspetti della collezione del Museo poco noti e raramente esposti. Quest’anno - prosegue Maria Vittoria Rimbotti - l’attenzione si è focalizzata sulla più antica collezione di icone russe esistenti fuori dal mondo ortodosso di proprietà della Galleria degli Uffizi, che testimoniano il raffinato gusto collezionistico fiorentino, iniziato già in ambito mediceo e proseguito con la casata lorenese, attento a forme di espressione artistica di grande ricercatezza, nate e sviluppate in paesi e culture solo apparentemente lontane da quelle italiane”.
“Le icone russe - sottolinea Daniela Parenti - giunsero agli Uffizi da Palazzo Pitti nel corso della risistemazione della Galleria promossa da Pietro Leopoldo, che comportò lo spostamento di intere branche del collezionismo mediceo e il trasferimento di molti capolavori agli Uffizi dalle regge granducali. Le icone “greco-mosche” furono sistemate nel “Gabinetto di pitture antiche” come significative testimonianze della riscoperta delle antichità cristiane e della pittura delle origini, ed introducevano ai dipinti toscani a fondo oro come pure ai capisaldi del primo di Rinascimento di Angelico, Paolo Uccello, fino a Botticelli accanto a coppe paleocristiane, smalti e mosaici. Questo insolito, ma innovativo accostamento di opere “primitive” fu smantellato alla fine del XVIII per far posto a un diverso ordinamento e le icone russe furono relegate nella villa medicea di Castello, dove rimasero fino al XX secolo. Depositate quindi a Palazzo Pitti e poi alla Galleria dell’Accademia, tornano nuovamente agli Uffizi, in virtù degli spazi in accrescimento del progetto Nuovi Uffizi”.
“L’esposizione - dichiara Vincenzo Gobbo - dell’interessante gruppo d'icone russe si suddivide in tre sezioni che raggruppano le tavole dipinte aventi per tema il Cristo, la Madre di Dio e le diverse figure di santi che animano il credo ortodosso. Dal punto di vista artistico le icone della collezione fiorentina costituiscono un insieme eterogeneo all'interno del quale si trovano immagini sacre caratterizzate da una discreta qualità nella resa iconografica, a cui s'alternano quelle in cui lo stile 'popolare' è evidenziato da tratti più semplici e ingenui”.
Firenze, dicembre 2014
LA COLLEZIONE DELLE ICONE RUSSE AGLI UFFIZI
Firenze, Galleria degli Uffizi - Sala delle Reali Poste
20 dicembre 2014 - 1 febbraio 2015
Orari: da martedì a domenica, ore 10.00 - 17.00
Ingresso libero


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Turismo: cala voglia di viaggio, 1 su 3 parte per shopping

di Cinzia Conti

La disoccupazione, lo spettro della prolungata recessione e un pessimismo diffuso sul futuro economico dell'Italia fanno diminuire la propensione al viaggio degli italiani. Ma chi può permettersi di partire, in un caso su tre, lo fa per lo shopping, forse con l'illusione di approfittare della stagione dei saldi e delle offerte. E' la novità che emerge dalla consueta indagine mensile di Confturismo-Confcommercio con l'Istituto Piepoli, che vede l'indice di fiducia del viaggiatore scendere da 58 a 56 su 100.

Il valore è tornato ai livelli di maggio e nonostante rimanga in zona "sufficienza" si registra forte incertezza fra i viaggiatori. Mentre rimane stabile il valore degli ottimisti, aumenta di 9 punti percentuali il numero dei pessimisti (arriva a 45% del totale). Nuovo slancio all'economia e di conseguenza all'indice di fiducia del viaggiatore potrebbe arrivate nei prossimi mesi dalla diminuzione del prezzo del petrolio, con un percepibile risparmio ad esempio su prezzo del carburante per gli aeromobili.

Gli italiani continuano a rimanere fortemente spaccati a metà: l'indice raggiunge dei valori elevati, sopra 61 punti su 100, al Nord-Ovest, mentre al Sud e nelle Isole il valore è molto negativo, 51 su 100. La stessa frattura anche tra le generazioni: più propensi a viaggiare restano i giovani, mentre la popolazione più matura fa registrare un indice pari a 47 su 100, pienamente insufficiente. Le vacanze invernali saranno in famiglia per quasi un terzo degli intervistati, mentre i gruppi saranno formati in media da cinque persone.

Diminuisce a 3,8 notti la durata media della vacanza, dato tutto sommato compatibile con la stagionalità e con il mix delle destinazioni preferite per il periodo, che vede di fatto prevalere gli "short break", anche se forte in questo periodo è il un peso statistico delle vacanze montagna . Non mancano le destinazioni esotiche e di lungo raggio.

Per i prossimi mesi le destinazioni preferite saranno le destinazioni montane-sciistiche, in particolar modo quelle del Trentino Alto Adige, della Lombardia e del Piemonte. Toscana e Lazio rimangono tra le mete più apprezzate anche nel periodo invernale grazie alle loro città d'arte. A livello di mete extra-europee, gli Stati Uniti d'America tornano in cima alla preferenze degli italiani, mentre Nord Africa e Turchia sono le altre mete preferite nel mondo. I prossimi mesi continueranno a vedere al centro dei desideri di viaggio le città d'arte, sia quelle italiane che quelle europee e le visterà un italiano su due. La montagna è preferita da oltre un italiano su tre, in forte crescita rispetto al mese precedente.
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Le regine delle nevi nel mondo. Alla scoperta delle 10 località sciistiche più belle e glamour oltreconfine

di Ida Bini

Eleganti, accoglienti, tecnologiche e panoramiche: ecco le migliori stazioni sciistiche oltre confine, alpine e internazionali, dove poter sfruttare al massimo la passione per la neve e per gli sport invernali e da conoscere meglio in vista delle prossime settimane bianche.
Sankt Moritz, la più famosa ed elegante località sciistica della Svizzera, è un paradiso per tutti gli appassionati di sport invernali che hanno a disposizione 350 chilometri di piste, 3 snowpark e 56 impianti di risalita. Quest’anno lo storico rifugio dorato dell’Alta Engadina compie un secolo e mezzo di turismo invernale con appuntamenti mondani - mostre fotografiche, concerti, festival gastronomici ad alta quota e spettacoli di luci e neve – ed eventi sportivi, tra cui gare di curling e hockey, arrampicate sul ghiaccio, tornei di polo e discese di skeleton. Tre sono i comprensori sciistici che la circondano - Corviglia, il più grande, Corvastsch e Diavolezza – e che ospitano, tra l’altro, la leggendaria pista da skeleton del Cresta Run e l’unico tracciato da bob di ghiaccio naturale al mondo. Cinque sono le piste da slittino, dai tracciati facili ai più tecnologici, e più di 200 sono i chilometri di anelli da fondo con le celebri piste intorno ai laghi e i 42 chilometri della maratona tra Maloja e S-chanf. Quest’anno lo skipass giornaliero costa 61 euro e molte sono le proposte di soggiorno e sport. Info: www.engadin.stmoritz.ch/it

Sempre in Svizzera, Zermatt è la località sciistica più panoramica di tutta Europa: dalle sue piste, infatti, si godono scorci spettacolari sulle cime e sui ghiacci perenni del Cervino e del monte Rosa. E’ la patria dello sci alpino: si percorrono tracciati che sorgono tra i 1.600 e i 3.900 metri d’altezza e che si raggiungono con impianti altamente tecnologici, come il secondo impianto di risalita più grande al mondo o la funicolare sotterranea che collega l’area sciistica di Sonnegga in un ambiente incontaminato, dove le automobili non sono ammesse. Nella località del Vallese, infatti, ci si sposta a piedi, con le auto elettriche, in treno e con le slitte. Anche le baite e i ristoranti in quota prestano grande attenzione all’ambiente con impianti fotovoltaici e pannelli solari che ne garantiscono una totale autosufficienza energetica. Il comprensorio di Zermatt, Matterhorn Ski Paradise, offre 350 chilometri di piste, servite da 64 impianti di risalita: imperdibile è una sciata lungo i quasi 4 chilometri della discesa dal Piccolo Cervino fino al borgo svizzero attraverso il ghiacciaio del Plateau Rosà. Anche gli snowboarder hanno a disposizione il freestyle funpark Gravity, dove si allenano anche gli atleti che partecipano alle Olimpiadi. Lo skipass giornaliero è di 57 euro.
Info: www.zermatt.ch

Nel cuore del comprensorio del Portes du Soleil, sulle Alpi francesi, Avoriaz è considerata dagli appassionati di sci una delle migliori stazioni sciistiche di tutta Europa. Le sue piste fiabesche attraversano i boschi dell’Alta Savoia, a 1.800 metri di’altezza, dove si scia e ci si diverte lontano dall’inquinamento e dal rumore delle automobili che, d’inverno, sono bandite: qui ci si sposta solo con slitte trainate dai cavalli e con gli sci ai piedi. Il grande comprensorio di Avoriaz offre 650 chilometri di piste che arrivano fino in Svizzera e tracciati lunghi e divertenti, come la celebre Abricotine, lunga 7 chilometri e mezzo. Lo skipass per sciare nel comprensorio, servito da 201 impianti, è di 40 euro. Info: www.avoriaz.com

Chamonix, sulle alpi francesi a ridosso dei confini italiano e svizzero, è una delle località sciistiche più antiche d’Europa ed è stata la prima ad accogliere i giochi invernali nel 1924. Ai piedi del monte Bianco, offre alcune delle migliori piste al mondo per lo sci estremo, lo snowboard e il fuori pista, in particolare i tracciati che dal Aiguille Du Midi scendono in paese attraverso la Mer de Glace. Si scia sul versante del monte Bianco e su quello opposto, nell’area Brevent-Flegere, il comprensorio più ampio della zona con due accessi, dal centro di Chamonix e da Les Praz. Esistono anche altri comprensori, come quello in località Argentiere, dove si scia tra i 1.250 metri e i 3.275 metri d’altezza, e a Le Tour. Tra le molte attività sportive c’è l’insolita grotta di ghiaccio, che viene scavata ogni anno a primavera con decine di gallerie e tunnel da percorrere. Chamonix è anche una località mondana, frequentata per i tanti locali après-ski e le baite d’alta quota, che offrono cene gourmet e musica dal vivo. Info: www.chamonix.com

A pochi chilometri da Chamonix e dal traforo del monte Bianco sorge Megève, una delle stazioni sciistiche più belle delle Alpi, frequentata dalle celebrities di tutto il mondo per il suo fascino di antico villaggio savoiardo. La località si trova tra due comprensori che complessivamente regalano 420 chilometri di piste per lo sci alpino, tra i 1.100 e i 2.350 metri d’altezza, serviti da 135 impianti. Con gli sci a i piedi si raggiungono i paesi limitrofi di Combloux, Saint Gervais e Saint Nicolas De Veroce in splendide passeggiate. Lo skipass costa 43 euro. Info: http://it.megeve.com

Kitzbühel, la “perla delle Alpi”, è una delle località più famose del Tirolo, ricca di fascino e di storia. Simbolo indiscusso del villaggio austriaco è la leggendaria pista nera Streif, prestigiosa tappa del Campionato del mondo di sci, lunga 3 chilometri con il 75 per cento di pendenza in alcuni tratti. La celebre località offre piste da sogno e per tutti i gusti nei due comprensori dell’Hahnenkamm e del Kitzbüheler Horn; diversi tracciati di sci alpino lungo 168 chilometri; due snowpark - Kitzbüheler Horn e Kitz-Soth Hanglalm al passo Thurn – e 60 chilometri di anelli di fondo, tra cui la pista illuminata Sportloipe. Lo skipass giornaliero costa 49 euro. Info: www.tirolo.com

Incastonata tra le Alpi Giulie e la catena montuosa delle Caravanche, in Slovenia, Kranjska Gora è una piccola località di montagna che offre ogni sorta di divertimento per gli appassionati di sport invernali. Si scia sul panettone del Vitranc da Rateče, al confine con l’Italia, fino al centro della cittadina, da dove si innalza il muro di ghiaccio della Podkoren, la celebre pista dei campioni di slalom, 1.200 metri di discesa verticale. Sono 30 i chilometri di piste da discesa intorno a Kranjska Gora, ma solo due sono tracciati davvero difficili; le altre piste sono accessibili a tutti: morbide, ampie, ideali per i bambini e i principianti. Tutti i tracciati sono circondati dagli straordinari paesaggi delle montagne più belle del Paese: Mangart, Jalovec, Prisojnik, Razor e, su tutte, il monte Triglav, vetta simbolo della Slovenia. Info: www.kranjska-gora.si

Aspen, in Colorado, è la stazione sciistica più famosa d’oltreoceano: esclusiva e divertente, è il rifugio dorato delle star hollywoodiane e di chi è in cerca di esperienze mozzafiato su piste e tracciati nei boschi delle Montagne Rocciose, sempre perfettamente innevati. Le piste, tra i 2.420 e i 3.800 metri, sono lunghe, ampie e comode da raggiungere. L’area sciistica di Aspen si divide in quattro parti: l’impegnativa Highlands, dove le piste hanno gobbe e muri ghiacciati; Snowmass, più adatta alle famiglie; Buttermilk per gli appassionati di snowboard e la zona di Mountain con tracciati di ogni tipo. Nel complesso le piste si sviluppano su 495 chilometri, da percorrere anche su motoslitte e, in parte, a piedi su tracciati ben segnalati. Qui il divertimento è assicurato anche se un po’ caro, come dimostra lo skipass giornaliero che costa 73 euro. Info: www.aspensnowmass.com

La località canadese di Whistler, in British Columbia, offre tutto quello che uno sciatore desidera: emozioni, bellezza, sicurezza e tecnologia. Nella parte sudoccidentale del Canada, a 125 chilometri a nord di Vancouver, la stazione di Whistler è, assieme alla vicina Blackcomb, la più grande area sciistica del Nord America. Dal 2008 la telecabina “Peak to Peak”, sospesa sulla valle per più di 4 chilometri, collega i due versanti e permette di passare da una montagna all’altra, sciando su più di 200 piste con un unico skipass. I tracciati sono facili e adatti per tutta la famiglia mentre per gli sciatori più esperti ci sono i back bowls, piste vergini per sciate in neve fresca. Famose sono la pista Couloir Extreme, lo stretto canalone di Pakalolo, il Whistler Olympic Park dove si sono svolti i giochi olimpici invernali del 2010, e il Whistler Sliding Centre dove si pratica bob, skeleton e slittino. Info:www.whistlerblackcomb.com

Bisogna volare fino in Giappone per sciare sulle piste di Niseko, località invernale ai piedi del monte Annupuri, famosa per le piste sempre perfettamente innevate e frequentata dagli appassionati di sci alpino e di snowboard. La località, il cui nome in giapponese significa “neve farinosa”, è il risultato di 4 diversi villaggi - Hirafu, Hanazono, An’napuri e Higashiyama - riuniti in un unico comprensorio sull’isola di Hokkaido per offrire il meglio degli sport invernali.
Info: www.niseko.ne.jp/en

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Israele, una nuova app fa viaggiare tra i tesori archeologici

I manoscritti del Mar Morto, una delle più importanti scoperte archeologiche del XX secolo, ma anche la Genesi, il racconto della creazione, i Dieci Comandamenti, i Salmi e altri 2000 antichissimi documenti. L'Israel Antiquities Authority ha lanciato la sua prima applicazione gratuita, Dig Quest, con giochi di archeologia e puzzle per bambini.

La nuova app, che introduce i bambini dai 7 agli 11 anni all'archeologia con una suite di giochi su trenta livelli, con bellissimi manufatti del tesori nazionali della Israel Antiquities Authority, trasforma l’iPhone o l'iPad in uno piccolo "strumento archeologico" e permette di giocare per affinare le proprie competenze, scoprire significati segreti, risolvere enigmi.

I giochi sono stati sviluppati in collaborazione con il team della Israel Antiquities Authority per dare un'idea di quello che gli archeologi fanno e come sperimentano l'emozione della scoperta e la creatività e le competenze coinvolte per risolvere i misteri del passato lontano.

I giocatori potranno scegliere tra due siti di uno scavo e ognuno di essi ha un gioco unico che mette il giocatore al posto di guida e richiede l'utilizzo di differenti competenze diverse archeologiche. La parte sporca deve essere eliminata al fine di scoprire un antico mosaico di epoca romana facendo seguito ad un gioco a quiz per individuare e classificare gli animali e gli oggetti del mosaico. Ogni sito dispone di scoperte che raccontano all'utente la storia dello scavo e dei manufatti scoperti.

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La cucina del senza... Una nuova cucina, ma anche un nuovo stile di vita.


Nata da una felice intuizione di Marcello Coronini, La Cucina del Senza® propone lo studio di piatti senza grassi o senza sale e dessert senza zucchero aggiunti. Presentata per la prima volta a Gusto in Scena, evento enogastronomico ideato e curato dallo stesso Coronini, La Cucina del Senza® ne è diventata la protagonista. Da Heinz Beck a Ilario Vinciguerra, da Ernst Knam a Luigi Biasetto, solo per citare alcuni dei maggiori chef e pasticceri che hanno partecipato all’ultimo appuntamento e si sono lasciati coinvolgere in questa “avventura” destinata a modificare la cucina e lo stile di vita degli italiani.
La Cucina del Senza® si prepara ora al grande salto. Esce dall’ambito strettamente enogastronomico per coinvolgere il mondo accademico, in cui sta suscitando sempre maggior interesse: l’Università degli Studi di Milano ha deciso di darle un ruolo importante nel Master Inter Ateneo “Analisi e gestione del rischio alimentare - Cibo e salute”. E’ stato costituito un autorevole Comitato Scientifico con lo scopo di dare scientificità a La Cucina del Senza® e farla conoscere nel mondo.
Il prossimo passo è entrare nelle cucine degli italiani, dimostrare che una cucina sana può anche essere gustosa e che buono può e deve coincidere sempre di più con sano.
Un obiettivo che si pone la VII edizione di Gusto in Scena, che si terrà alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, a Venezia, domenica 1 e lunedì 2 marzo 2015. A rappresentare il mondo dei cuochi ci sarà il padrone di casa Andrea Aprea, executive Chef del ristorante Vun, che proporrà assaggi de La Cucina del Senza® con Marcello Coronini nel corso di una:

Conferenza stampa

mercoledì 21 gennaio 2015
alle ore 11.00

Park Hyatt Milan
Milano, via Tommaso Grossi 1 – tel. 02 8821 1234
(M.M. Duomo)

INTERVERRANNO:
Marcello CORONINI, giornalista e gastronomo, ideatore e curatore di Gusto in Scena, inventore de La Cucina del Senza®
Andrea APREA, executive Chef ristorante VUN dell’hotel Park Hyatt Milano
Luigi BIASETTO, pluripremiato Maìtre Patissier Chocolatier Confiseur Glacier
Prof. Luigi BONIZZI, membro del Comitato Scientifico de La Cucina del Senza®, direttore Master Inter-ateneo “Analisi e gestione del rischio alimentare - Cibo e salute”, Unimi
Renato BOSCO, “Pizzaricercatore” di Saporè 53 Asporto e Saporè 55 degustazione
Prof. Michele CARRUBA, membro del Comitato Scientifico de La Cucina del Senza®, esperto nutrizionista, direttore del Dipartimento di Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia Medica, Università degli Studi di Milano, membro del Comitato strategico del Comune di Milano, membro del Comitato Scientifico dell’EXPO 2015
L’invito è valido per una persona
(Per poter partecipare si chiede gentilmente di confermare via email entro il 13 01 15)

Ufficio Stampa: Studio Eidos di Sabrina Talarico

tel. 049.8910709 fax 049.8910170 e-mail: talarico@studioeidos.it

7 Gennaio 2015 - 218° anniversario del Primo Tricolore


Mercoledì 7 gennaio 2015, Festa nazionale della Bandiera, si celebrerà a Reggio Emilia il 218° anniversario della nascita del Primo Tricolore, che vide la luce proprio nella città emiliana il 7 gennaio 1797, quale bandiera della Repubblica Cispadana. Come ogni anno, la ricorrenza coinvolgerà istituzioni e cittadini nel riaffermare, attraverso il vessillo nazionale, i valori della Costituzione, della Repubblica, della Cittadinanza e dell’unità del Paese.
Ospite delle celebrazioni, in qualità di rappresentante delle istituzioni nazionali, sarà il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni, mentre il regista e sceneggiatore Giorgio Diritti terrà una Lectio magistralis.
Ai tre principali momenti delle celebrazioni – l’Alzabandiera e gli onori militari in piazza Prampolini, l’incontro con gli studenti in Sala del Tricolore (a invito) e gli interventi istituzionali al teatro Ariosto (a invito) – parteciperanno inoltre il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il presidente della Provincia Gianmaria Manghi, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

Le celebrazioni istituzionali inizieranno alle ore 10.30 in piazza Prampolini, con la cerimonia alla presenza del ministro Gentiloni e delle autorità civili e militari: Onori militari, Alzabandiera ed esecuzione dell’Inno nazionale. Parteciperanno un reparto della storica Guardia civica e i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma e saranno presenti i gonfaloni della Città di Reggio, della Provincia e della Regione; della Bandiera del Reggimento artiglieria contraerei Ravenna; del Medagliere dell’Istituto del Nastro Azzurro, dei Medaglieri e Labari delle Associazioni combattentistiche e d’Arma.
La manifestazione proseguirà, alle ore 11, nella storica Sala del Tricolore, con la consegna della Costituzione italiana a delegazioni di studenti (l’accesso alla Sala sarà possibile con tessera-pass rilasciata dal Comune di Reggio Emilia).

Alle 11.30, nel teatro Ariosto di piazza della Vittoria, si svolgerà l’incontro del ministro Gentiloni con le autorità civili e militari, i rappresentanti di istituzioni, associazioni e studenti. Qui interverranno il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il presidente della Provincia Gianmaria Manghi, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. A seguire, l’intervento del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni. Infine, si terrà la Lectio magistralis di Giorgio Diritti, regista e sceneggiatore, arricchita da materiali multimediali (ingresso a invito).

Altre iniziative promosse nell’ambito della Festa del Tricolore
Nel pomeriggio del 7 gennaio, il programma delle iniziative dedicate al 218° anniversario del Primo Tricolore prevede, alle 15.30, nella Sala del Tricolore, una cerimonia promossa dall’associazione nazionale ‘Comitato Primo Tricolore’, con una Lectio magistralis del Vescovo Massimo Camisasca sul tema “L'educazione al Tricolore”, al quale verrà inoltre consegnato il Primo Tricolore. Seguirà la consegna dei premi “Primo Tricolore” e sarà possibile vedere l'esposizione “Domenica del Corriere: 1915-1918 – Centenario”.
Alle 17.30, nell’Aula Magna ‘Pietro Manodori’ dell’Università di Modena e Reggio Emilia (viale Allegri 9), si terrà il convegno ‘Antonio Panizzi, un letterato, un patriota, un reggiano ’, con una Lectio magistralis di Denis Ready, direttore della British Library di Londra. L’iniziativa è promossa da Rotary Club Reggio Emilia e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia.
Martedì 7 gennaio sarà inoltre possibile visitare il Museo del Tricolore, all’interno del palazzo municipale, che effettuerà un’apertura straordinaria dalle ore 12 alle 18.

Infine da mercoledì 7 gennaio a domenica 11 gennaio, presso le sale espositive di Palazzo Casotti, sarà possibile vistare la mostra dedicata al Centenario della Prima Guerra Mondiale.

Programma
ore 10.30
Piazza Prampolini

Cerimonia istituzionale alla presenza
della Massima Autorità
delle Autorità civili e militari
Onori alla Massima Autorità
Alzabandiera ed esecuzione dell’Inno Nazionale

ore 11.00
Sala del Tricolore, piazza Prampolini
Cerimonia di consegna della Costituzione italiana agli studenti delle scuole reggiane

(Cerimonia ad invito)

ore 11.30
Teatro Ariosto, piazza della Vittoria
Luca Vecchi
Sindaco di Reggio Emilia

Giammaria Manghi
Presidente della Provincia di Reggio Emilia

Stefano Bonaccini
Presidente della Regione Emilia Romagna

Intervento di
Paolo Gentiloni
Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Lectio di
Giorgio Diritti
Regista e sceneggiatore

(Cerimonia ad invito)
ore 12.00 - 18.00
Apertura straordinaria del Museo del Tricolore


Segreteria organizzativa
Comune di Reggio Emilia
piazza Prampolini 1 - 42121 Reggio Emilia
tel. 0522 456345 - 456170
fax 0522 456645
cerimoniale@municipio.re.it

fonte: http://www.municipio.re.it