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Il miglior posto per viaggiare in aereo? È l'1A

Il miglior posto a sedere in aereo? E' decisamente l'1A, per quanto riguarda la flotta di Airbus utilizzata dalle principali compagnie aeree come EasyJet e Alitalia per voli di breve tratta. A svelare i trucchi per scegliere i migliori posti a sedere è Kayak.it. Questo posto, infatti, offre spazio extra per allungare le gambe, regala un'ottima vista dal finestrino (senza primo piano dell'ala) e, con buona probabilità, è uno dei primi ad essere servito durante il pranzo.

    Se si decide di optare per questa scelta, tuttavia, è bene assicurarsi di essere ben coperti perché, purtroppo, questo è anche uno dei posti più freddi dell'aereo.

    Nel famoso Boeing 777 utilizzato da Alitalia, Emirates, Singapore Airlines e Qatar Airways, le file 44 e 45 sono decisamente da evitare: poco spazio per le gambe, poco spazio per reclinare il sedile e posizioni troppo vicine a bagni e zona di servizio dell'equipaggio.

    La miniguida di Kayak è stata realizzata grazie alle informazioni ottenute dagli assistenti di volo e da Dan Air, autore del blog Confessions of a Trolley Dolly (http://confessionsofatrolleydolly.com).
   
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Milano verso il 2015 Expo, a casa del Manzoni dandogli del tu Benvenuti nelle «Storie milanesi»


«Forse Milano è stata davvero tua, Alessandro, in quelle sere domestiche nella casa di via Morone quando i bambini giocavano a mosca cieca nella grande sala rossa ed Enrichetta suonava il pianoforte...». Un Manzoni così non lo aveva ancora raccontato nessuno. Da oggi è così che lo conoscerà chi arriva a Milano: si potrà entrare nella casa del grande scrittore e in altre 13 case museo della città dell'Expo non solo con una guida turistica in mano, o il tablet aperto su Wikipedia, ma accompagnati e quasi tenuti per mano dalle incursioni-racconto dello scrittore (e architetto) milanese Gianni Biondillo. Benvenuti nelle Storie milanesi (storiemilanesi.org), progetto lanciato dalla Fondazione Pini e curato da Rosanna Pavoni, che mette in rete 14 luoghi storici di Milano (Associazione per Mario Negri – per la Scultura, Casa del Manzoni, Casa Museo Boschi Di Stefano, Centro Artistico Alik Cavaliere, FAI – Fondo Ambiente Italiano, Villa Necchi Campiglio, Fondazione Achille Castiglioni, Fondazione Franco Albini, Fondazione Corrente – Studio Treccani, Fondazione Adolfo Pini, Fondazione Studio Museo Vico Magistretti, Museo Bagatti Valsecchi, Museo Poldi Pezzoli, Spazio Tadini, Studio Museo Francesco Messina).


Attraverso Milano, la sua storia, le sue strade e il cuore della milanesità, con i personaggi che l'hanno visstuta e amata: Franco Albini, Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, Renzo Bongiovanni Radice e Adolfo Pini, Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, Achille Castiglioni, Alik Cavaliere, Vico Magistretti, Alessandro Manzoni, Francesco Messina, Nedda Necchi e Angelo Campiglio, Mario Negri, Gian Giacomo Poldi Pezzoli, Emilio Tadini, Ernesto Treccani. 



Oltre alle mappe interattive (si può costruire una camminata “su misura” da una fondazione all’altra, attraversando tutta Milano) si possono conoscere le iniziative periodiche degli spazi espositivi, e luoghi d'interesse legati ai personaggi. E il turista che non conoscesse tutti i personaggi? Può tranquillamente partire dai luoghi, e da quelli accostarsi, anche per la prima volta, al personaggio e allo stato d'animo (o mood, come diranno gli utenti della versione inglese - letta tuttavia dalla voce italiana da Laura Pasetti) della città. Come nella pagina-racconto dedicata da Biondillo all'architetto-designer Vico Magistretti: «Tu eri “Vico”. Anzi: il Vico, ché l’articolo determinativo rende tutti unici in questa città...».



Dalle case più belle di Milano ci si può anche affacciare, come facevano un tempo i loro inquilini. Dalle loro finestre sono state scattate delle foto: la città vista oggi dal punto in cui la guardavano Manzoni e gli altri. Eccola:

tratto da avvenire.it
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@simail.it

La quattordicesima edizione dei campionati del mondo di parapendio a Roldanillo in Colombia


Con una sfilata alla quale hanno assistito circa diecimila persone, si è aperta la quattordicesima edizione dei campionati del mondo di parapendio a Roldanillo in Colombia. Partecipano 150 piloti in rappresentanza di 49 nazioni. Il team azzurro è formato da Nicole Fedele, campionessa di Gemona del Friuli, dal torinese Davide Cassetta, dai trentini Luca Donini e Aaron Durogati, dagli altoatesini Franz Erlacher, Peter Gebhard, Joachim Oberhauser e dallo storico CT Alberto Castagna di Monza. Roldanillo si trova a 966 metri d'altitudine affacciata sulla parte ovest della fertile Valle del Cauca, dal nome del fiume omonimo che la percorre, ed ai piedi della Cordigliera Occidentale. La scelta di questa cittadina come sede dei campionati è stata fatta sulla scorta dei risultati di passate competizioni che hanno dimostrato come questo sito offra favorevoli condizioni aerologiche per il volo libero in deltaplano e parapendio, condizioni che diventano ideali nel mese di gennaio. In recenti occasioni è stato possibile assegnare percorsi di gara fino a 120 km effettuati con vele altamente perforanti in grado di sfiorare i 70 km/ora. Unico "motore", quello ecologico delle correnti d'aria ascensionali che scaturiscono dall'irraggiamento solare del suolo. Il decollo dei piloti avverrà da un vasto pendio posto a 1.900 metri in località Los Tanques. Da qui essi dovranno raggiungere ed aggirare punti salienti del territorio, detti "boe", scelti dagli organizzatori secondo le condizioni meteo del momento, fino all'atterraggio ufficiale. La corretta esecuzione del percorso di gara è confermata dal GPS che ogni pilota ha in dotazione. Dai dati registrati da ciascun apparecchio e scaricati in un computer si evince la classifica che premia chi ha impiegato minor tempo. La somma dei punteggi ottenuti in ciascun giorno di gara stabilirà le classifiche finali maschile, femminile e per nazioni. La Federazione Aeronautica Internazionale (FAI) organizzatrice dell'evento proclamerà i vincitori il 25 gennaio, data di chiusura dei mondiali. 


Gustavo Vitali Ufficio Stampa FIVL (ASC - CONI) - il volo in deltaplano e parapendio
http://www.fivl.it

Je suis Charlie, non abbiate paura di raccontare... non abbiate paura di viaggiare (video)

IL TURISMO GUARDA AL FUTURO (video)

Sculture trasparenti


Dalla Cina al Canada, dalla Lettonia alla Svezia si moltiplicano i festival con i più grandi artisti del ghiaccio

(di Ida Bini)
   Spettacolari sculture di ghiaccio, trasparenti e levigate, sono le protagoniste assolute dei festival di ice art, l’arte di scolpire enormi massi ghiacciati, che le città e le regioni più fredde ospitano in queste settimane d’inverno. Dalla Cina al Canada, dall’Olanda alla Svezia, dal Belgio all’Italia, si susseguono gli appuntamenti e le manifestazioni dedicati all’arte di plasmare il ghiaccio: le opere, che rappresentano edifici, animali, oggetti o persone, prendono forma dai blocchi ghiacciati o dalla paziente lavorazione della neve pressata e poi scolpita.
  Il festival internazionale più prestigioso è quello che la città di Harbin, in Cina, ospita fino al 25 febbraio: l’Harbin Ice Festival (www.icefestivalharbin.com) è l’appuntamento più atteso dagli artisti di tutto il mondo che, ogni anno dal 1984, si ritrovano a creare le possenti opere trasparenti. Il ghiaccio, estratto in enormi cubi dal fiume Songhua, viene lavorato assieme alla neve e alle luci multicolori con scalpelli, seghetti e fili spinati. Le bellissime opere, che riproducono dragoni, lanterne, antiche fortezze e grattacieli, alti persino decine di metri, si potranno ammirare anche oltre la data di chiusura, finché il sole non le scioglierà.
Nel Banff National Park, in Canada, dal 16 al 25 gennaio si svolge l’Ice Magic Festival (www.banfflakelouise.com): da oltre vent’anni nella cittadina di Banff artisti di tutto il mondo espongono grandi sculture di ghiaccio e gareggiano per l’opera più bella, dando prova della propria creatività, maestria e velocità. Tra le tante attività e gli eventi correlati al Festival c’è anche la possibilità per i visitatori di mettersi alla prova, equipaggiati con stivaloni di gomma, paraorecchie e guanti, per creare una propria scultura, imparando dagli stessi artisti.
  E’ molto atteso dagli appassionati dell’ice art l’Ijs Beelden Festival (www.ijsbeelden.org), manifestazione che si svolge fino al 25 gennaio nella centrale piazza Rodetorenplein di Zwolle, in Olanda, dove sono esposte le opere di artisti olandesi e internazionali, ricavate da più di 250 tonnellate di ghiaccio. I visitatori possono ammirare gli spettacolari lavori di realizzazione del festival, dedicati al mondo della fantasia, direttamente dalle finestre dell’hotel di ghiaccio, che si trova nel centro della città olandese, creato appositamente per omaggiare il festival. Tutti i giorni dalle 10 alle 18 si possono guardare da vicino enormi statue trasparenti, posizionate sotto una tenda termica di 2mila metri quadrati. Il più grande festival al coperto di tutta l’Olanda coinvolge anche i bambini con diverse attività educative e dimostrazioni pratiche.
   La città di Jelgava, in Lettonia, ospita dal 7 al 9 febbraio il festival internazionale della scultura di ghiaccio e premia la migliore tra le 50 opere dei 30 artisti provenienti da tutto il mondo. Tema del festival, giunto alla sedicesima edizione, è “Neverland”, il magico mondo di Peter Pan, che sarà corredato da concerti, feste ed eventi a tema, sempre legati al ghiaccio e alla capacità di realizzare creazioni di fantasia.
Lo snow festival di Kiruna, nella Lapponia svedese, è uno degli appuntamenti più attesi dei Paesi artici per la bellezza e lo stupore che regalano le opere di ghiaccio esposte. E ancor più magica è l’ambientazione della città, immersa nella neve e in boschi bianchi e fatati, dove ci si muove solo con le slitte o con le ciaspole e dove si possono ammirare i paesaggi e le aurore boreali della terra dei Sami. L’ultima settimana di gennaio a Kiruna si riuniscono i migliori scultori del ghiaccio per partecipare alla competizione che offre anche spettacoli di pattinaggio di velocità e danza su ghiaccio, concerti, gare di sci e di slitte trainate da renne o da cani. Immancabili sono gli igloo trasformati in bar, alberghi o ristoranti per vivere più intensamente il rigido inverno lappone.
   Anche le Alpi dell’Alto Adige ospitano interessanti festival internazionali di sculture di ghiaccio (www.snow-festival.com): a San Candido, dal 14 al 16 gennaio, e a San Vigilio, dal 19 al 21 gennaio, si svolge il festival arte d’inverno con l’esibizione di dieci artisti che per tre giorni scolpiscono giganteschi cubi di neve pressata e ghiacciata e realizzano opere che saranno poi esposte fino al loro naturale scioglimento. Le sculture di ghiaccio potranno essere ammirate anche di sera grazie a un impianto d’illuminazione che regalerà alle grandi opere ancor più fascino. A Klausberg, in Valle Aurina, si svolge fino al 16 gennaio la sesta edizione del festival internazionale delle sculture di neve, che raggruppa dieci artisti che si divertono a plasmare le opere di ghiaccio scavate nella neve pressata e ridotte in grandi cubi, che vengono poi scolpiti. Al concorso partecipano anche gruppi di tre artisti ciascuno che realizzano fantasiose sculture, esposte nei boschi e nelle valli delle Dolomiti.

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