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Circo Medrano a Reggio Emilia

I mezzi del circo Medrano sono approdati a Reggio Emilia. Il debutto avverrà giovedì 12 marzo.
Il circo Medrano sarà presente a Reggio Emilia per 12 giorni, precisamente fino al 23 marzo, dove lochapiteau sarà installato in via Del Chionso (vicino Seta Trasporti).
La storia dei Casartelli è quella di una grande dinastia di artisti le cui radici affondano al 1873. Piero Casartelli sposa Albina Fedrigon, una ragazza appartenente al mondo del circo. Dal loro matrimonio nasce Umberto Casartelli che sposatosi con Rosina Gerardi (1898 - 1974) di solida famiglia circense – darà il via alla grande famiglia circense cui ancora oggi sono affidate le glorie del Medrano. Dopo la prematura scomparsa di Umberto, a mamma Rosina toccherà l’arduo compito di proseguire l’attività circense coi quattro figli Jonne (1919 – 1999), Liliana (1921 – 2004), Leonida (1924 – 1978) e Lucina (1931 – 2003). Con il coraggio e la determinazione delle vere donne del circo, mamma Rosina darà vita all’Arena Rosa con i materiali recuperati: alcune tavole prestate da muratori, due antenne piantate a terra per il trapezio e gli anelli, e una scorta di cassette da pasta e sapone utilizzate quali sedie e panche. Nel 1939 Rosina acquista dalla famiglia Togni il primo chapiteau, (termine francese che significa tendone) sotto al quale nasce il circo “Arena Rosa”. I figli crescono e gli sforzi della donna sono ricompensati dai primi guadagni: il circo si dota di strutture nuove e dei primi animali: cavalli ben dressati. Sotto questi auspici la famiglia Casartelli compie un altro passo decisivo nasce il “Circo Aurora”.
 Man mano che i figli di Rosina crescono la gestione del circo passa nelle mani di Leonida Casartelli che per il carisma e la capacità di condurre l’impresa di famiglia sarà da tutti riconosciuto come il “Grande Capo”. Nel 1943 Leonida sposa Wally Togni e dalla loro unione nascono sei figli: Ghisi (1944), Joset (1947 – 1997), Heros (1949), Elio (1952), Davio (1956) e Liviana (1960).


Il 25 Aprile 1945 a Melegnano (MI) avviene il passaggio dei poteri da Rosina a Leonida. In varie occasioni Leonida dimostra di possedere buon fiuto nella scelta delle “Piazze”, buonissimo intuito per la formazione dei programmi, e infine, di avere una personalità già formata, mettendo a frutto una forza di volontà e un’ intraprendenza di spiccata discendenza materna. In motocicletta “ il nuovo direttore” va alla ricerca delle “piazze”, ma ogni sera ( e anche nei pomeriggi ) Leonida è pronto ad entrare per le sue varie prestazioni.
Nel 1949 il circo Aurora appartiene alla seconda categoria. Durante l’anno viene acquistato il primo elefante e poco dopo un gruppo di leoni. Nel 1951 Leonida, nelle vesti di Tarzan, entra per la prima volta in gabbia e debutta con un numero di leoni e tigri che rimarrà nei ricordi di tutti.
Nel 1958 Leonida Casartelli porta il proprio complesso fuori dai confini nazionali per una tournée in Spagna che durerà due anni, prima come Circo Aurora e successivamente con l’insegna “Circo Nazionale Spagnolo Coliseum”. In questi anni il circo della famiglia Casartelli si lancia alla scoperta di nuovi territori presso cui esportare il modello circense italiano: Spagna, dunque, ma anche Turchia, Bulgaria, Israele, alternando stagioni all’estero a permanenze in Italia con varie insegne: Circo Ker Kroll, Circo di Barcellona, Circo Heros.
Il 1972 è l’anno della svolta: a Varese i Casartelli debuttano con il “ CIRCO MEDRANO” un grande circo accompagnato da uno sterminato zoo arricchito da un mastodontico gorilla (unico in Italia), numerosi elefanti, cavalli, zebre, cammelli, un orango e un rinoceronte bianco, un prezioso esemplare che solo il Medrano può offrire al pubblico e due splendide giraffe.
Da allora il Medrano è rinomato per la ricchezza dei suoi spettacoli e la cura dei suoi numeri con animali applauditi numerose volte al Festival del Circo di Montecarlo e vincitori di prestigiosi premi. Davio Casartelli in questi anni crea fantastici numeri di elefanti, tra cui un esercizio unico che vede la tigre cavalcare l’elefante in libertà e senza gabbia e il numero in cui gli elefanti azionano le bascule.
I CASARTELLI: la pi
ù grande famiglia di circo.
La famiglia Casartelli è stata recentemente definita nel Principato di Monaco “La più grande famiglia di circo di alto livello in attività”. Effettivamente si tratta di un nucleo numeroso la cui forza e determinazione è all’origine dei grandi successi internazionali. Dei figli di Leonida Casartelli (1924-1978) e Wally Togni (1921) abbiamo già ricordato che sono nati sei figli: Ghisi sposata con il giocoliere Alberto Sforzi dalla cui unione sono nate Denise (1970) e Ilenia (1973). Josette sposata con un altro giocoliere Luciano Bello e dalla cui unione sono nati Ronni (1973) e Steve ( 1977 ), acrobati icariani scritturati al Cinque du Soleil. Elio sposato con Rosy Duran ha tre figli: Braian (1977), sposato con
Kinereth Huesca; Ingrid (1979) sposata con Miguel Lima e Leslie (1982) sposata con Ferdinando Mendola. Davio che sposa l’acrobata Wally Huesca ed ha una figlia : Alexis (1984). Liviana sposata con il trapezista Kindy Hones (1954) genitori di Sendi (1982) e Stephanie (1987). Per ultimo si sposa Heros con Viviana Riva e dalla loro unione nascono Sharon (1991) e Jordy (1992). E intanto sta crescendo la settima generazione …

Il Grand Hotel Adriatico riapre le porte al Teatro


Il progetto della famiglia Caridi di avvicinare i fiorentini alle loro strutture continua, dopo l’ormai consueta mostra di presepi di Claudio Ladurini ed i festeggiamenti per i 50 anni dell’Hotel Rivoli, è il Grand Hotel Adriatico a riaprire le sue porte grazie alla ormai consolidata collaborazione con Nexus Studio: un centro studi polivalente che organizza e accoglie attività didattiche, stage e spettacoli da 12 anni sul territorio fiorentino.
L'11 Marzo il 12 Marzo e il 13 Marzo 2015 alle ore 21:00 il Grand Hotel Adriatico ospiterà lo spettacolo teatrale intitolato “Reading Novecento” tratto da “Novecento” di Alessandro Baricco,sotto l’attenta regia e con la partecipazione di Ciro Masella.
Dopo il grande successo riscosso lo scorso anno con la messa in scena di “Piccoli Crimini Coniugali”, “Appartamento al Grand Hotel Adriatico” e “Beatles’ Drama” (quest’ultima una rappresentazione teatral-musicale che ha coinvolto e scatenato i presenti), torna un gradito appuntamento: quello con il teatro ospitato nel nostro albergo – dichiara la proprietaria Chiara Caridi – lo spettacolo infatti è uno dei primi appuntamento per il 2015 e si svolgerà come di consueto all’ interno di uno delle sale del Grand Hotel Adriatico, dando così al pubblico la possibilità di dividere lo stesso spazio con gli attori, in modo da non essere semplice spettatore ma di vivere da vicino la rappresentazione.
Ciro Masella offre al pubblico l’occasione di immergersi nelle pagine di Baricco e di lasciarsi cullare dalle parole: aprire il cuore e la mente per farsi trasportare in mezzo al mare, a volte calmo a volte in tempesta, a bordo di una nave grande e maestosa, in compagnia di un equipaggio bizzarro ad ascoltare jazz e “la musica che prima non c’era e dopo non ci sarà mai più”, suonata dal più grande pianista che abbia mai solcato l’oceano, quello che ebbe il coraggio di suonare la propria vita come sulla tastiera di un pianoforte, in un’unica nota infinita, ma che da quella nave non scese… mai.
Una delle più belle storie mai raccontate: intesa, commovente, divertente e assurda… come la vita.
INFO E PRENOTAZIONI:
NEXUS STUDIO 347.5768067 o info@nexustudio.it
Prenotazione Obbligatoria
11, 12, e 13 Marzo 2015 ore 21:00
Biglietto unico: 12 €
Il GRAND HOTEL ADRIATICO accoglierà il pubblico a partire dalle ore 19.30 e, per chi lo desidera, sarà disponibile, oltre al consueto servizio bar, un servizio di “aperi-cena” al costo di 10 € (solo su prenotazione).
Per riferimenti e maggiori dettagli: Daniele Benelli
Responsabile Grand Hotel Adriatico
Tel. +39 055 27931
dbenelli@hoteladriatico.it

Musei Capitolini L'angoscia va in mostra: il PERTURBANTE dei Romani

È un dato di fatto che cogliere lo stato d’animo di un romano del secondo e terzo secolo dopo Cristo osservando un ritratto in scultura dell’epoca è cosa ardua. Per ovvie ragioni: non conosciamo il personaggio, ma soprattutto diciotto secoli di storia ci separano dal suo mondo e dal suo modo di vivere. Si aggiunga il fatto che un ritratto dell’epoca partecipava della scena pubblica sulla quale si proiettava e come tale ne acquisiva il linguaggio e il senso retorico. La storia è sempre una narrazione di qualcosa che in gran parte ci sfugge quanto più è lontano nel tempo ciò di cui si parla; bisogna immaginare, pensare, ipotizzare ma la certezza che si sia giunti a una verità (a volte diversa da quella affermata dai documenti o dai testi coevi), non è mai assoluta. Figurarsi se si entra in questioni “psicologiche” come quella cui si lega il tema della straordinaria mostra allestita ai Musei Capitolini sull’Età dell’angoscia,  quella tra il 180 e il 305 d.C., ovvero dall’avvento 
di Commodo alla morte di Diocleziano (che lascerà il trono a Costantino, imperatore che segna lo spartiacque oltre il quale il cristianesimo diventerà religione di Stato). 

L’angoscia si lega, nell’interpretazione dell’epoca in questione, al concetto di decadenza. Forse il “sintomo” più rilevante, per capire il rivolgimento totale che caratterizza quei secoli, è il contrappunto fra la perdita di centralità di Roma dopo la morte di Commodo (che fu, in un certo senso, il conato dell’epoca precedente segnata dalla grandezza imperiale voluta da Marco Aurelio) e il moltiplicarsi delle sedi imperiali e di nuove imponenti architetture il cui aspetto, come sottolinea Claudio Parisi Presicce (che con Eugenio La Rocca e Annalisa Lo Monaco cura la rassegna), spesso è quello di castelli fortificati. Parisi nota anche, di rimando nella bibliografia, che urge un lavoro storiografico sul fenomeno delle “città capitali” degli imperatori. 

L’impressione è che questa perdita della centralità spinga gli imperatori a disseminare sui territori dominati una architettura di presidio del potere, un’architettura fortemente militarizzata nella concezione, pronta a rendere la forza di un imperium che in realtà si sfalda per ragioni economiche, per l’influenza delle religioni che vengono da Oriente e per una profonda crisi dei valori morali. L’arte ne capta (o ne anticipa) i sentori. Abbiamo assistito a qualcosa del genere anche nel Novecento: il monumentalismo dei regimi enfatizzava le forme per tenere sotto controllo le spinte disgregative di un corpo sociale che combatteva con l’incertezza del futuro. 

Sia Parisi che La Rocca evocano il libro di Auden del 1947: L’età dell’ansia, che diventa quasi il testimone retrospettivo di un’analogia tra il tardo impero romano alla crisi antropologica del “secolo breve”. Certo suona allusivo il breve excursus sull’angoscia che Parisi compie chiamando in causa oltre ad Auden, Kierkegaard e Heidegger. L’angoscia non è la paura, che di solito si lega a una minaccia precisa, è un sentimento suscitato da qualcosa che resta incircoscrivibile, come un’aura negativa, o, avrebbe detto Freud, il “perturbante”. Sentire la terra venir meno da sotto i piedi ma non poter attribuire il fenomeno a un centro tellurico: il crollo è una possibilità, un sentimento diffuso d’instabilità, che ci fa “sentire” la fragilità del mondo anche se i muri ancora non tremano. Per quanto riguarda il tardoantico è trascorso oltre un secolo da quando Franz Cumont mise in luce l’influenza delle religioni orientali (considerava tale anche il cristianesimo) sul paganesimo romano; molte cose che scrisse sono state superate da un’articolazione più specifica sul piano degli studi socio-storici (vedi le ricerche di Peter Brown) e storico-religiosi, ma l’analisi di una nuova e diversa “emotività” esistenziale rimane calzante: col cristianesimo e i culti orientali, diceva Cumont, la religione romana «cessa di essere legata a uno Stato per divenire universale; essa non è più concepita come un dovere pubblico, ma come un’obbligazione personale; essa non subordina più l’individuo alla città, ma pretende innanzitutto di assicurare la sua salvezza particolare in questo mondo e soprattutto nell’altro». 

  Lo sforzo che viene compiuto dai curatori della mostra è quello di articolare, su materiali in gran parte presenti nei depositi dei Musei Capitolini, ma con prestiti internazionali importanti, una prospettiva più ampia che non leghi quella svolta soltanto all’avvento del cristianesimo: per quanto, l’idea di Brown – ricordata da La Rocca ed espressa nel lontano 1978 – che nel III secolo d.C. non vi fu una rivoluzione indotta dalla nuova religione che sia paragonabile come impatto alla spinta indotta dal movimento dionisiaco che mutò la percezione del sacro nel mondo greco, resta valida retrospettivamente alla luce del processo che portò il cristianesimo a diventare la religione dell’impero fino ad assimilare certe manifestazioni del paganesimo rovesciandone il valore semantico: basti pensare all’iconografia del Buon Pastore, di cui in mostra è esposta la scultura del III secolo rinvenuta in uno scavo a Porta San Paolo verso la fine dell’Ottocento. Si potrebbe dire una dirompente continuità tra cristianesimo e cultura latina che ha fondato l’Occidente. 

La trama su cui questa mostra si distende ha nel ritratto il filo conduttore con decine di teste e busti dell’epoca; a questo si legano affondi sulla presenza militare, sulla strutturazione urbana di Roma, sulle dimore private, sulla religione e, nelle due sezioni conclusive, il rapporto con la morte e gli usi funerari. Proprio nel Sarcofago di bambino della Fondazione Santarelli, databile al 220 d.C., la figura della mano che sorregge il volto affranto dei congiunti riprende una forma tipica dell’angoscia: la malinconia indotta dalla perdita, a cui corrisponde una compostezza nel portare il “dolore di vivere” che pare mettere a frutto la pedagogia della morte cristiana (nei Padri della Chiesa è ricorrente la critica alle manifestazioni di abbandono eccessivo al dolore, come nelle prefiche greche, perché era il sintomo di un attaccamento alla terra e della mancanza di fede nella promessa del riscatto di Cristo). I ritratti che accolgono il visitatore fin dalla prima sala del Museo ci attirano forse più per gli elementi accessori che per una evidente testimonianza di angoscia come oggi spesso viene intesa: è invece un’angoscia severa, introiettata (non in senso psichico, bensì in una forma virile, una padronanza di sé che è un modo di resistere, se vogliamo, allo sfaldamento del proprio mondo): il ritratto di 
Commodo come Ercole con i torsi di Tritoni sembra già una manifestazione ironica della fiducia nel proprio passato rispetto a un futuro che si annuncia declinante. 

  Bernard Berenson, scrivendo della forma “non eloquente” di Piero della Francesca, scherniva il gusto di chi ha bisogno delle espressioni forti, drammatiche, lacerate, per esprimere un sentimento. Arrivava a dire che nelle figure di Piero «l’energia vitale si manifesta nell’azione di polsi e caviglie», e aggiungeva: «Se pensano o sentono qualcosa in particolare, i loro lineamenti non lo tradiscono. Essi sono rappresentati in quanto esistono, in sé e per sé, con tanto poco da dire, oltre a ciò che la loro forma e sostanza già rivela, quanto cime di monti all’orizzonte». Così, questa mostra ci invita a leggere l’angoscia in un impercettibile movimento delle sopracciglia, in uno sguardo obliquo, nell’accuratezza con cui è resa un’acconciatura dei capelli, nello scavo delle rughe su un viso. Mai in un abbandono esplicito al demone della disperazione. È così che ci si mostra all’altezza del proprio passato. Quando tutto crolla saper guardare in faccia il pericolo come se si andasse incontro alla vittoria. 
avvenire.it

La Cappella di Teodolinda torna a splendere

Riapre al pubblico, dopo un restauro durato sei anni, la cappella di Teodolinda del Duomo di Monza, capolavoro riconosciuto dell'arte gotica internazionale ad opera degli Zavattari. Nell'altare della Cappella è inoltre custodita la Corona Ferrea, che secondo la tradizione è stata forgiata con il ferro di uno dei chiodi utilizzati nella crocifissione di Gesù. 

Il progetto, costato tre milioni di euro e varato nel 2008 da Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, World Monumento Found, Marignoli Foundation e Fondazione Gaiani (responsabile della gestione del patrimonio artistico di Duomo e Museo del Duomo di Monza), ha visto al lavoro decine di restauratori guidati dallo studio milanese di Anna Luchini, capaci di ridare vita e luce agli affreschi. 

Oggi si è tenuta la cerimonia di inaugurazione per la riapertura al pubblico. Si tratta di "un gioiello straordinario - ha sottolineato l'assessore regionale lombardo Cristina Cappellini - torna a essere patrimonio dei cittadini monzesi". "La Cappella di Teodolinda - ha aggiunto - avrebbe tutte le carte in regola per entrare a far parte del sito seriale già patrimonio Unesco che interessa le realtà longobarde".

I restauri sono durati 6 anni, un anno in più di quanto impiegato dagli artisti che realizzarono gli splendidi affreschi della cappella, collocata nel Duomo di Monza. Questi furono realizzati tra il 1441 e il 1446 da Franceschino Zavattari e i figli Gregorio, Giovanni e Ambrogio. I quattro dipinsero a secco utilizzando tempera a olio e uovo, ma anche pastiglie in rilievo di gesso e colla. Il tempo però aveva danneggiato gravemente le pitture, anche in seguito al degrado del materiale usato per dipingere.

L'opera è molto complessa in quanto consta di ben 45 scene, che raccontano di Teodolinda e di altri personaggi del mondo longobardo. L'opera era stata pensata per legittimare la presa del potere da parte di Francesco Sforza grazie al matrimonio con Beatrice Maria Visconti. 
avvenire.it

Tra Africa ed Europa a bordo di "Iolanda" per lanciare ponti fra le sponde del Sud

Si chiama "Clandestine Integration": è un progetto nato in Sardegna e che porterà un equipaggio formato da artisti delle due sponde del Mediterraneo a percorrere, a partire dal 15 giugno, una rotta di 1300 miglia da Siviglia a Mazara del Vallo. Il tentativo di costruire uno spazio di dialogo e confronto per provare a tessere relazioni nuove (e pacifiche) tra i popoli dei due continenti


Una barca e il suo capitano, 8 tra scrittori, illustratori e blogger delle due sponde del Mediterraneo, un mediatore, due “ambasciatori” di Africa ed Europa. Pochi metri quadrati di spazio per vivere e il vento per navigare: da Siviglia a Mazara del Vallo, dalla Spagna alla Sicilia, percorrendo per due mesi la sponda sud tra Tangeri, Algeri e Tunisi. Sono questi gli ingredienti di “Integrazione Clandestina” un progetto nato su un’isola (e non poteva essere altrimenti), la Sardegna, grazie alla volontà della cooperativa Abracadabra Onlus di Sassari, e cresciuto coinvolgendo realtà di diversi Paesi: dalle università di Sassari e di Siviglia, all’associazione culturale marocchina “Vulture Culture”, la fondazione spagnola “Sevilia Acoge” e molte altre realtà e cittadini che si stanno mobilitando in questi mesi.
 
Un progetto condiviso. “La rete di Integrazione Clandestina - racconta Gabriele Di Pasquale, coordinatore del progetto - è in continua crescita ed è aperta a quanti ne condividono la visione e abbiano voglia di camminare insieme. C’è uno zoccolo duro di persone che in questi mesi si sta occupando soprattutto delle questioni pratiche, legate alla partenza della barca, ma tutto il resto ed in particolare il dialogo che vorremmo nascesse attorno a questa esperienza, vogliamo costruirlo insieme”. Sono due gli strumenti attraverso cui “Integrazione Clandestina” vuole provare a portare avanti questo incontro: il viaggio e l’arte. “A bordo di una piccola barca a vela come la nostra - spiega Di Pasquale - si vive in un contesto che obbliga a rapportarsi e confrontarsi con l’altro. Non si può scappare o guardare dall’altra parte. Per questo crediamo possa essere uno spazio privilegiato per un’idea di integrazione che è l’esatto contrario dell’omologazione, perché nasce dalla scoperta e dalla valorizzazione delle differenze. Ai partecipanti chiederemo di raccontare questa loro esperienza attraverso l’arte e i suoi diversi linguaggi così da abbattere anche la barriera linguistica”. Da questo laboratorio galleggiante nascerà così un libro a più voci che verrà pubblicato nel prossimo autunno e presentato in dicembre durante un incontro pubblico a Sassari.
 
Aiutiamola a partire. Il viaggio di “Iolanda”, questo il nome della barca a vela, partirà ufficialmente il 15 giugno prossimo da Siviglia, ma il percorso verso la partenza è già incominciato da tempo: 195 giovani da circa venti Paesi nei due continenti hanno presentato, nelle scorse settimane, la loro candidatura per salire a bordo. Tra questi verranno scelti gli otto membri dell’equipaggio che si alterneranno in turni di due settimane. Ora resta solo un ultimo scoglio da superare: raccogliere i fondi (circa 10mila euro) necessari per la partenza. Per questo è stata lanciata la campagna #facciamolapartire che si appoggia alla Piattaforma Produzioni dal Basso della rete di Banca Etica attraverso cui è possibile contribuire.
 
Perché Integrazione Clandestina? “Al lancio di questa nostra campagna - confida Gabriele di Pasquale - alcune persone ci hanno chiesto perché avrebbero dovuto contribuire ad un progetto come questo. Noi siamo convinti che il Mediterraneo debba tornare ad essere elemento d’unione tra le terre che la racchiudono, perché è necessario che le sue genti s’incontrino e si conoscano, perché è da tali processi che nasce la ricchezza e il progresso dell’essere umano. Incontrarsi, imparare a conoscersi e a fidarsi, gli uni degli altri, è l’unico vero antidoto agli estremismi che sembrano prendere piede nella nostra società. Parlare della necessità del dialogo e dell’integrazione non basta più, è arrivato il momento di mettersi in gioco in prima persona ed è quello che vorremmo provare a fare”.
 
Il coinvolgimento delle comunità. Un viaggio che i promotori vorrebbero fosse contagioso, tanto da non restare circoscritto alla realtà della barca, ma coinvolgesse le comunità toccate dal viaggio e quanti potranno seguirlo attraverso internet. “Vorremmo che il viaggio in mare - conclude Gabriele - fosse un punto di partenza, uno stimolo, per favorire un confronto che possa coinvolgere anche tante altre persone e comunità nei due continenti. Non solo le comunità in cui Iolanda farà tappa, ma anche tante altre persone che accetteranno di mettersi in gioco con noi. Sul nostro sito internet (www.clandestineintegration.org) sarà attivo un blog in cui pubblicheremo i contributi di artisti e scrittori dei due continenti che, pur non partendo fisicamente, hanno accettato di camminare con noi”.
agensir

L’Italia è così: un popolo di navigatori, di santi, di Ct della nazionale, di premier. E di amministratori delegati delle Ferrovie. Di Stato o private, non importa...


Binario 2, stazione di Roma Tiburtina, ore 9.55 di venerdì 6 febbraio. Ho sorseggiato un cappuccio caldo, ho acquistato una bottiglia da mezzo litro di minerale gassata, ho un paio di giornali e il pc. Tutto l’occorrente per il viaggio che mi porterà a Milano Porta Garibaldi, dove l’arrivo del treno ad alta velocità Italo è previsto per le 13.18. Il maltempo imperversa sulla penisola, gli Appennini sono battuti dalla neve, Bologna, Piacenza, Cremona e la pianura padana sono a rischio. Il traffico sui binari si preannuncia difficoltoso. In Italia succede sempre così, complici i mass media: d’inverno c’è l’emergenza neve, d’estate si mettono in guardia i cittadini dall’emergenza caldo. E per fortuna non ci sono più le mezze stagioni! Detto fatto: l’agenzia Sir mi dà l’incarico di salire a bordo e raccontare il “viaggio della speranza”.
 
Inviato per un giorno. Ed eccomi dunque al binario 2 a Tiburtina. Italo arriva puntuale: una giovane addetta al treno - che un tempo avremmo chiamato bigliettaia - mi invita molto garbatamente a prendere il posto e si offre persino di aiutarmi con la valigia (i capelli brizzolati producono questi effetti indesiderati). Mi accomodo, sistemo lo zaino, levo il cappotto, apro il computer e mi collego alla rete wi-fi, che però fa un po’ i capricci. Si parte. I sedili sono comodi, il vagone non affollatissimo, ben riscaldato, direi persino pulito. Gli altoparlanti annunciano, in italiano e in inglese, che siamo partiti (me ne ero accorto…) e che le prossime tappe saranno Firenze Santa Maria Novella, Bologna, Milano Rogoredo, Milano Porta Garibaldi e poi via, fino a Torino. La gente chiacchiera, un giovanotto discute ad alta voce al cellulare. Due studenti universitari sorseggiano caffè da un termos portato da casa. Un signore accanto a me sfoglia il “Corriere” e commenta fra sé un paio di notizie. Il paesaggio esterno cambia: dall’Urbe si passa alla periferia capitolina, poi alla pianura laziale, quindi le colline della bassa Toscana. Qui un annuncio prudente: “Stiamo viaggiando con circa mezz’ora di ritardo per via delle avverse condizioni atmosferiche. Terremo informati i passeggeri bla bla bla”.
 
Un “rosario laico”. Mezz’ora di ritardo su poco più di tre ore di percorso. “Poteva andare peggio”, penso tra me. Ma il signore del sedile accanto attacca a borbottare. “È una vergogna, per due fiocchi di neve si ferma l’Italia. Uno prende il treno ad alta velocità perché ha fretta ed ecco cosa succede”. Azzardo: “Beh, i siti on line dei giornali parlano di forti nevicate e grandi disagi. Speriamo che la situazione migliori”. “Speriamo un (caspita) - sbotta il distinto sessantenne -, questa è l’Italia. Il Paese va sempre peggio. Io devo arrivare a Milano per le 4 del pomeriggio perché ho una visita dal cardiologo. Non ci sono scuse, è una vergogna”. La parola “vergogna” gli ritorna sulle labbra per una decina di volte. Una sorta di “rosario laico”, intervallato da anatemi contro la politica, contro lo Stato, contro la “burocrazia che soffoca l’economia”, e via discorrendo. Oltre Firenze il ritardo si accumula e a Bologna il treno si ferma accanto ad altri mezzi ad alta velocità. Tutti fermi: Freccia Rossa, Italo. Un altro addetto passa vagone per vagone e spiega: “Signori scusate. La circolazione è al momento bloccata per via delle forti nevicate. Ci sono problemi alla linea elettrica. Si parla di una sosta di almeno 20 minuti. Per qualsiasi esigenza, siamo a disposizione”.
 
“Ma se rinasco…”. I minuti passano. Diventano 30, 45, 80, in tutto diventano 110. Il malumore serpeggia. Una mamma con un bimbo di 5 o 6 anni chiama il marito per rassicurarlo: “Alessandro, ciao. Sì. Siamo fermi, ma siamo al caldo. Carletto disegna. Ti faccio sapere…”. Due donne avanti con l’età si scambiano delle caramelle: “Per addolcire la giornata”, esclama una. Un ragazzotto dall’aria simpatica prova a risollevare gli umori: “Se la sosta fosse stata alla stazione di Napoli avremmo avuto qualcuno pronto a venderci panini, aranciate e caffè”. Ilarità generale. Solo l’uomo sui 60 ha da ridire: “Non c’è niente da ridere. Se rinasco, non voglio più rinascere in questo Paese di (marmellata)”.
 
Un popolo di santi e di Ct. In quel momento entra nel vagone la terza addetta in divisa. L’uomo le intima di fermarsi e parte la predica: “Ma perché non partiamo? Se nevica non c’è mica bisogno di spalare i binari. E poi cosa ci vuole a far muovere ‘sto treno. Signorina, quanti treni ci saranno in giro a quest’ora…”. La ragazza ascolta, annuisce, sorride con garbo facendo sì con la testa. Abbozza una spiegazione, piuttosto logica. Dal fondo della carrozza si alza una donna rabbuiata che urla: “Ma la racconti a qualcun altro”. Il passeggero al mio fianco rilancia, spiegando, per filo e per segno, come avrebbe risolto lui la situazione. “Ahó, ma chi sei? Un ingegnere ferroviario?” - rilancia il giovanotto simpatico che questa volta sfodera un colorito accento romano. “Te chiamano Sor Italo?”. Mi è impossibile trattenere una risata. Il signore si offende, si alza e cambia carrozza. Nel frattempo una mano amica deve forse aver spalato i binari. Il convoglio si muove e sfreccia fra Emilia e Lombardia. Poco prima delle 15.30 siamo a Porta Garibaldi. Ce l’abbiamo fatta. L’Italia è così: un popolo di navigatori, di santi, di Ct della nazionale, di premier. E di amministratori delegati delle Ferrovie.
agensir

Turist-oroscopo, dimmi il tuo segno e ti dirò il tuo viaggio

Gli appassionati di oroscopi avranno già controllato cosa le stelle prevedono nel 2015 riguardo ad amore, soldi, lavoro e fortuna. Ma quanti hanno avuto lumi sui viaggi? Qual'è la vera vacanza,segno per segno, in sintonia con il cosmo? Più di un sito specializzato ogni anno propone la sua ricetta. E per questo noi ci siamo impegnati a raccogliere le idee e dare ai nostri lettori una previsione multipla. In tempi antichi i navigatori erano soliti orientarsi in mare aperto grazie alla posizione della Stella Polare, riuscivano così a compiere viaggi avventurosi ai limiti della fantasia e a fare ritorno a casa. Voi, con un occhio al portafoglio e uno al "turist-oroscopo" fate la vostra scelta...

Ariete tra Amsterdam e Roma
Iniziare l’anno con Giove e Saturno a favore non ha prezzo: il 2015 parte decisamente in maniera positiva. Vi sentirete bene nella vostra pelle, sarete più tonici e grintosi e avrete voglia di dimostrarlo: ottimo anno quindi per cambiare look, per andare in palestra e tonificare i muscoli. Dedicate del tempo a voi stessi e coltivare il desiderio di rinnovamento che Urano, da tempo nel segno, continuerà a stimolare.
Secondo Travel Marketing bisogna concedersi un weekend romano all’Hotel Capo d’Africa nel cuore del quartiere Celio. Godetevi la palestra dotata delle migliori attrezzature e i diversi percorsi in città proposti dall’hotel per chi ama fare jogging o semplicemente stare all’aria aperta e ammirare alcuni dei più begli scorci della Capitale.
Secondo Skyscanner l'inizio dell'estate sarà il periodo migliore per darsi a i viaggi e la meta perfetta sarà Amsterdam. Un giro tra i canali, una sosta a Vondelpark e una visita al Museo di Van Gogh (senza parlare dei tantissimi divertimenti che la città offre) vi incanteranno.

Toro tra Lisbona e New York
Un’inizio 2015 meditativo per il segno del Toro che, con l’ingresso di Saturno, trova un po’ di lentezza nella vita di ogni giorno. Non spaventatevi però, si tratta di un’occasione preziosa per riflettere sulla vostra situazione professionale, sociale e sentimentale, in quanto il transito di questo pianeta vi porta ad essere cauti e riflessivi più che mai.
Secondo T. M. urge ritagliarsi un weekend meditativo passeggiando per le suggestive vie di Lisbona ed alloggiando in uno dei cinque Heritage Hotels, adatti a tutti i gusti. Il romantico Janelas Verdes, l’affascinante Solar Do Castelo, il classico Lisboa Plaza, il Britania in stile Art Decò o il contemporaneo Av. Liberdade: cinque gioielli incastonati nelle zone più belle della città, a due passi dai luoghi di maggior interesse storico e turistico. 
Secondo S. gli astri hanno in serbo il Toro la Grande Mela! New York è una città incredibile e molto costosa, ma che potrebbe rilevarsi abbordabile, se prenoterete in un periodo particolare la vostra vacanza.

Gemelli tra Firenze e Lanzarote
I Gemelli dovranno scrupolosamente evitare di riprendere i chili di troppo smaltiti durante il 2014. I vostri sacrifici vi hanno reso più belli e in salute, non buttate tutto alle ortiche! Basterà continuare con il regime alimentare giusto e concedersi di tanto in tanto qualche piccolo sfizio delizioso.
Per lo sfizio T.M. consiglia il Ristorante Santa Elisabetta dell’Hotel Brunelleschi di Firenze. Situato in una sala intima con solo 7 tavoli al primo piano della torre bizantina facente parte dell’hotel, alla location invidiabile aggiunge un’atmosfera ricercata e la cucina dello chef Simone Bertaccini. E, mi raccomando, da lunedì dieta!
Secondo S. ai Gemelli, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e della giusta ispirazione, le stelle consigliano un'isola delle Canarie. Beh, non una semplice isola, ma un luogo magico e lunare, con piscine naturali, vulcani e spiagge bellissime. Di certo non vi mancherà l'ispirazione.

Cancro tra Punta Ala e Singapore
Nel corso del nuovo anno i nati sotto il segno del Cancro si faranno notare per la capacità di essere nel posto giusto al momento giusto: un vero e proprio sinonimo di fortuna visto che il vento si deciderà a girare a vostro favore! Sfruttate creatività e intuito per capire come muovervi e non trascurate l’importanza delle relazioni e dei contatti. Per festeggiare i successi ottenuti nei primi otto mesi dell’anno programmate sin d’ora un weekend autunnale.
T.M. consiglia la Fattoria San Lorenzo di Grosseto: 450 ettari nel cuore della campagna toscana e 38 case vacanza accoglienti e confortevoli a pochi chilometri da Castiglione della Pescaia e Punta Ala. Da settembre i vostri progetti potrebbero arrivare a compimento e arriverà il vostro turno di raggiungere la meta e tirare i remi in barca per un po’: andrete comunque avanti una bellezza!
Secondo S. per i cancerini, che hanno faticato tantissimo nel 2014, il 2015 sarà un anno di consolidamento, che porterà di sicuro ad Est, magari proprio in una delle destinazioni più in voga del momento. La sfavillante Singapore, tra grattacieli futuristici, mercati tradizionali e safari, si rivelerà la meta perfetta.

Leone tra Amalfi e Seoul
Per i Leoni si apre un 2015 passionale come solo un segno di fuoco come voi può sperare! Se negli anni passati Saturno nello Scorpione ha portato alla luce equivoci, tensioni e mancanze della coppia, questo sarà l’anno giusto per porre rimedio a ciò che non ha funzionato. Progetti importanti e fiducia nel futuro sono le parole d’ordine. Perciò puntate tutto su agosto e settembre: un viaggio a due sarà l’occasione giusta per ritrovare la complicità.
Secondo T.M. nel punto più suggestivo della Costiera Amalfitana: l’Hotel Santa Caterina di Amalfi. Costruito a picco sul mare, questo è l’albergo da love story dove è sbocciato anche l’amore tra Angelina Jolie e Brad Pitt. Due ascensori scavati nella roccia portano gli ospiti attraverso agrumeti e giardini lussureggianti fino agli impianti a livello del mare. Do not disturb.
Secondo S. i leoni, che amano programmare con largo anticipo una vacanza da sogno, troveranno pane per i loro denti a Seoul, in Corea del Sud, tra templi bellissimi, centri termali e barbecue succulenti.

Vergine tra  Istanbul e Reykjavik
Un anno un po’al rallentatore per i nati sotto il segno della Vergine che potrebbero andare incontro a qualche calo di energia per colpa di Saturno e Nettuno contrari. Per tirarvi su durante i mesi invernali pensate ad un’alimentazione ricca di vitamine. In primavera, invece, concedetevi qualche lusso in più!
Un soggiorno nella magica Istanbul, ad esempio, potrà permettervi di ricaricare le pile. T.M. consiglia l’Hotel Sumahan on the Water, un cinque stelle nato da un progetto di design, è perfetto per ritrovare forma e benessere e godervi così gli ultimi mesi dell’anno. Particolare fin dalla location, il Sumahan on The Water gode di una vista incomparabile sullo skyline di cupole e minareti di Istanbul. Ricaricati?
Anche S. è d'accordo e propone l'Islanda per ritrovare un po' di pace. Immersi nella laguna blu di Reykjavik, tra cascate prodigiose e laghi glaciali, a ritrovare se stessi.

Bilancia tra Merano e Stoccolma
Cari Bilancia, questo 2015 sarà un anno che vi vedrà protagonisti grazie anche a Giove e Saturno che saranno favorevoli. Stando all’interpretazione dei pianeti i mesi migliori saranno quelli invernali: col freddo la vostra mente lavora meglio e la fortuna sarà dalla vostra parte. L’impegno sarà ripagato con il meritato successo. Allora perché non cercare il freddo anche fuori stagione con un viaggio?
La proposta di T.M. è l'Alto Adige? Grazie ad una posizione particolarmente favorevole a pochi minuti dalle città di Bolzano e Merano, l’Hotel Napura di Terlano è il punto di partenza ideale per conoscere l’Alto Adige e scoprirne i lati più vivi ed interessanti. Brrr!
Secondo S. bisogna puntare sulle bellezze della Scandinavia. Tappa a Stoccolma, capitale della Svezia, e poi un tour dell'arcipelago o raggiungere l'estremo nord per vivere l'esperienza del sole di mezzanotte. Una nuova luce vi attende.

Scorpione tra spa e Vienna
Un 2015 tutto in rosa per i nati sotto il segno dello Scorpione. Grazie alla spinta di Giove in Vergine incontrare l’oggetto del desiderio e arrivare subito al dunque sarà immediato, anche per merito del vostro stato d’animo più sereno e fiducioso. Eccezionale il periodo che parte dal 9 ottobre: potreste perfino convolare a nozze subito!
Per lasciarvi cullare dal romanticismo la guida Luxury Spas di Condé Nast Johansens offre più di 90 proposte fra le migliori Spa di 26 paesi in tutto il mondo; il top per chi vuole rilassarsi scegliendo tra quattro diverse tipologie: Day Spa, Hotel Spa, Medical Spa e Destination Spa. Beh, che dire, congratulazioni!
Secondo S. per raggiungere la destinazione ideale gli Scorpioni non si devono allontanare troppo. Vienna, con i suoi caffè eleganti, i suoi musei unici e una fetta della mitica Sacher torte vi rimetteranno in sesto.

Sagittario tra Lago Maggiore e Budapest
Cari nati sotto il segno del Sagittario, la parola d’ordine per l’inizio del nuovo anno è: azione!
Il movimento caratterizzerà ogni aspetto della vostra vita durante il brioso 2015 e quando un anno è buono non serve far altro che approfittarne. Quindi, se potete, spostatevi, viaggiate e… cambiate aria!
T.M. consiglia il paesaggio ricco di contrasti del Canton Ticino potrebbe fare al caso vostro: oltre ad essere il palcoscenico ideale per tutti gli amanti degli sport invernali, le dolci rive del Lago Maggiore sono il luogo perfetto per approfittare di una bella giornata di sole passeggiando e ritemprandovi. Insomma, va bene l’azione, ma un po’ di relax non guasta!
Secondo S. Sagittari liberi e spericolati, di vivere il viaggio della vita, ad esempio, o di scoprire una città speciale come Budapest, in Ungheria. Una passeggiata lungo il Danubio, con la persona del cuore, non la dimenticherete mai più nella vita.

Capricorno tra Costa Rei e Barcellona
Non vi mancheranno le energie, Capricorno cari. Per buona parte dell’anno vi sentirete pimpanti, avrete voglia di fare moltissime cose e starete bene. Da settembre in poi però potreste essere soggetti a cali di energia e sentirvi spesso stanchi senza motivo. Una piccola pausa fuori stagione potrebbe essere la scelta migliore per ritrovare la carica.
Secondo T. M. l’Hotel La Villa del Re, esclusivo e riservato 5 stelle che si specchia nel mare di Costa Rei, è completamente immerso nella natura della Sardegna meridionale. L’albergo si trova all’interno di un’area protetta ed è uno dei pochi nuovi alberghi in Europa ad essere situato direttamente sul mare. Iniziate a prepararvi per la prova costume!
Secondo S. gli astri suggeriscono un week-end a Barcellona. Tra Sagrada Familia, mercati affollatissimi, shopping e buon cibo... sarete invidiatissimi.

Acquario tra locali e Mykonos
Nati dell’Acquario, meglio essere prudenti in un anno che inizia con Giove in opposizione: potrebbe voler dire che la fortuna non sarà generosa con voi, almeno fino all’estate. Le piccole delusioni affettive peseranno non poco sul vostro umore che potrà risollevarsi solo se ritroverete in voi la forza della rivalsa. Uscire con gli amici per locali, svagarvi e dedicarvi alle vostre passioni potrebbe aiutarvi a superare i momenti più cupi e ritrovare il sorriso.
Per unire tutto ciò a un weekend lontano dalla vostra città secondo T.M. date un’occhiata alla guida scaricabile dal sito di Space Hotels, partner italiano del gruppo alberghiero Supranational Hotels, attualmente presente nel nostro paese con più di 70 alberghi a 3 e 5 stelle in oltre 45 località. Forza e coraggio!

Per recuperare le forze S. propone un viaggio a Mykonos. Proprio così! Il vostro caratterino pimpante e festaiolo si troverà come a casa su questa bellissima isola greca. Un giro in auto per scoprire le calette più belle, crogiolarsi al sole su spiagge bellissime e ritrovarsi a sera nei clubs più esclusivi del mondo... manca qualcosa?

Pesci tra forma fisica e Copenaghen
Che la forza sia con voi, carissimi amici dei Pesci! Vi sentirete stanchi, e se siete già pigri potreste assomigliare a dei bradipi in letargo. Meglio allora reagire, con un’attenzione in più per l’alimentazione, perché dall’autunno, con Giove in opposizione, rischiate di aumentare di peso con maggiore facilità. Conoscete i vantaggi dell’avere Saturno contro? Aiuterebbe a dimagrire… approfittatene!

Per mangiare con gusto senza rinunciare alla forma T.M. invita a provare il Ristorante Rossini dell’Hotel Quirinale di Roma, centrale eppure intimo e silenzioso, il giardino interno offre, anche grazie alla sua veranda ad ampie vetrate, un’oasi di tranquillità a due passi dai punti nevralgici della capitale.

Se non vi sentite già più fit seguite S. che per i pesci, affascinati da luoghi pieni di attrazioni e di cose da vedere, propone Copenaghen, in Danimarca. Una delle più trendy capitali europee, dove il design, l'ecosostenibilità e l'arte contemporanea la fanno da padroni. Ma sono tantissime le bellezze da scoprire qui...


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Lusso o low cost, 10 viaggi per San Valentino. Mete da sogno per fughe d'amore, dal veliero all'igloo

C'è chi non vede l'ora di immergersi nel clima romantico e un po' zuccheroso e adora fare (e ricevere) sorprese all'innamorato e chi lo relega a ennesimo totem del consumismo. San Valentino è alle porte e con lui il classico dilemma "regalo sì o regalo no?". Quest'anno però la ricorrenza cade di sabato, con tempismo perfetto per organizzare una fuga d'amore. Un'idea che farà felici tutti, perché permette di staccare la spina per qualche giorno e le variazioni sul tema sono innumerevoli. Insomma, che siate romantici o avventurosi, ecco qualche idea per ritagliarsi qualche giorno d'intimità con il partner.

GRANDI CLASSICI. Un bacio sotto il balcone di Giulietta o una passeggiata mano nella mano al Bois de Boulogne. Verona e Parigi sono fra le città evergreen per gli innamorati, da vedere e rivedere. Durante il weekend di San Valentino, tanti appuntamenti nella città veneta per "Verona in Love": come lo spettacolo 'Opera in Love - Romeo & Juliet' nella chiesetta di S. Maria in Chiavica e la 'Giulietta & Romeo Half Marathon'. Fra le proposte per il pernottamento, Homelidays propone appartamenti nel cuore della città oppure in riva al lago di Garda. Nella capitale francese, King Holidays propone invece, oltre al soggiorno di 3 notti, una visita della città a bordo delle mitiche Citroën 2CV, pic-nic al tramonto al Pont des Arts e una cena a lume di candela in crociera sulla Senna. Meno scontate, ma pur sempre incantevoli anche tante città del Nord Europa, come Copenaghen o Amsterdam.

FAMOLO STRANO. Ad una temperatura massima di -7° (all'interno!), non avrete voglia di mettere nemmeno il naso fuori dal sacco a pelo termico fornito dalla struttura. Ma vale la pena rinunciare a una notte di passione per provare l'emozione di dormire una notte in una stanza fatta tutta di ghiaccio. Succede all'Ice Hotel di Jukkasjärvi, nella Lapponia svedese. Ci si arriva dall'aeroporto di Kiruna, in autobus, motoslitta o slitta trainata da cani (per i meno avventurosi sono disponibili anche "warm rooms"). Nel superlussuoso Cocoa Hotel, alle Maldive, le stanze sono ricavate da barchette di legno legate a un lungo pontile, mentre al Manta Resort di Pemba, vicino a Zanzibar, si può dormire sott'acqua, in una casetta di legno ancorata al fondale a 250 metri da riva: nella pace più totale, solo i pesci saranno testimoni del vostro amore.

DA (TELE)FILM. Per i fan di Trono di Spade, è irrinunciabile una visita a Dubrovnik, in Croazia, dov'è stata girata buona parte della serie. Impossibile dormire nella location dell'epico scontro fra Oberyn e la montagna, l'hotel Belvedere, abbandonato da anni. Le alternative però non mancano: ad esempio gode di una splendida vista sulla cittadella fortificata anche il lussuoso Excelsior, che per la festa degli innamorati accoglie gli ospiti con champagne, cioccolatini e un mazzo di rose rosse. E' invece già sold out per San Valentino di quest'anno (ma vale la pena segnarsi il nome) Highclere Castle, nell'Hampshire. E' questo il set di Downton Abbey, la celebre serie in costume ambientata nell'Inghilterra edoardiana. Dal 14 febbraio si può dormire nella London Lodge, costruita nel 1793 accanto alla residenza principale e appena restaurata. Per sentirsi un po' Lord e Lady Grantham.

GOURMET. Prendere per la gola l'amato: dove farlo, se non nel castello che ospitò anche Giacomo Casanova? Al famoso seduttore è ispirato il menù per San Valentino dello chef Tonino Venica, patron del ristorante La Tavernetta, fra le Colline del Collio goriziano nel duecentesco castello di Spessa a Capriva del Friuli (nella storica dimora si può anche dormire). Per far felice l'amante del buon bere, l'ideale è approfittare del weekend per una visita a una cantina e una passeggiata romantica tra i vigneti. Alla tenuta San Polo a Montalcino (SI) si possono degustare i vini e le prelibatezze locali e portarsi a casa una bottiglia di Rubio Rosso IGT Toscana e una di Rosso di Montalcino DOC (cofanetto Emozione3, 34,90 euro). Alla Villa Reale di Monza la visita guidata nelle sale che furono testimoni di re e regine sarà coronata da una merenda a base di un antico dolce della cucina asburgica e di una fumante tazza di cioccolata preparata alla maniera settecentesca, mentre all'enoteca Ferrara di Trastevere la cena viene servita alle coppie di innamorati con un unico piatto e un solo bicchiere da condividere al centro del tavolo.

FESTAIOLO. Quest'anno San Valentino coincide con i giorni di Carnevale. A Venezia i festeggiamenti sono partiti il 31 gennaio, ma il clou è proprio fra il 12 e il 17 febbraio, con eventi in costume, spettacoli pirotecnici e concorsi di maschere. Sabato 14 è in calendario il grandioso Ballo del Doge e non a caso il tema di quest'anno è 'Cupid in Wonderland'. Il pacchetto Boscolo Gift abbina al pernottamento l'ingresso al ballo e il noleggio di costumi d'epoca. Per chi preferisce un'atmosfera più tranquilla, romanticismo e divertimento si coniugano anche a Sauris, tra le Alpi carniche, dove si festeggia un Carnevale antico di secoli. Per la sera del 14 protagoniste della festa sono le due maschere tradizionali, il Rölar e il Kheirar; da non perdere anche il corteo fra i boschi nella Notte delle Lanterne.

A TUTTO RELAX. A chi sente il bisogno di rigenerare corpo e anima, in val di Noto Scicli Albergo Diffuso propone degustazioni a base di pesce, percorsi olfattivi, passeggiate artistico-culturali alla scoperta del barocco siciliano e massaggi benessere. Il più originale è quello armonico, con campane tibetane adagiate sul corpo e fatte vibrare e suonare per rilassarsi e migliorare la percezione di sé. Nel resort Grotta Giusti, a Monsummano Terme (PT), San Valentino si festeggia con immersioni nelle vasche di acqua calda, bagni di vapore, musica dal vivo e cena gourmet.

SULLA NEVE. La declinazione invernale dell'espressione "due cuori e una capanna" potrebbe essere "due cuori e un igloo". Non lontano da Innsbruck, a oltre 2000 metri di quota, all'Iglu Village di Kühtai, le "case di ghiaccio" attendono gli spiriti più avventurosi. Piste da sci davanti alla porta e percorsi in notturna con le racchette da neve sono l'ideale per gli sportivi (pernottamento, cena e prima colazione da 159 euro a persona). Sci ma anche relax, invece, in Alto Adige. Nel pacchetto 'I giorni delle coccole' dell'Hotel Monika di Sesto Pusteria, ad esempio, è inclusa una romantica gita per due su una slitta trainata da cavalli nel paesaggio innevato della val Fiscalina. E la prima colazione viene servita fino alle 18, su richiesta anche in camera.

LOW COST. Budget ridotto? Niente paura. Per le partenze fra il 12 e il 16 febbraio. Ryanair ha offerto tariffe a prova di portafoglio per tante città europee. Qualche esempio: per andare a Budapest da Milano (Orio al Serio) bastano 37,99 euro, con 40,99 euro si va da Ciampino a Lisbona. Offerte super ribassate (ma disponibili solo per pochi giorni) su Voyage Privé, con sconti fino al 70% su voli A/R e alberghi. In Italia o all'estero, c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Basta farsi guidare dall'istinto e prenotare con un clic.

LUSSO ESOTICO. Volete davvero stupire la vostra dolce metà? Portatela in un paradiso lontano. Come le isole Cook, nella Polinesia neozelandese, una delle aree meglio conservate del Pacifico del Sud. Per una fuga d'amore al top vi attendono lagune incontaminate, vette vulcaniche, foreste lussureggianti e rilassanti momenti distesi al sole. Fra le attività imperdibili, immersioni e massaggi a base di olio di cocco. Le 15 isole dell'arcipelago sono raggiungibili con voli diretti da Los Angeles, Auckland e Sydney e Tahiti. Fra i gioielli della Polinesia francese c'è invece l'atollo di Tetiaroa, accessibile solo con volo privato. Acquistata negli anni '60 da Marlon Brando, l'isola ospita un resort extra lusso, con 35 ville private con piscina, spa e ristoranti: il tutto costruito con tecnologie eco-sostenibili e alimentato con energie rinnovabili, nel rispetto della volontà dell'attore di preservare questo piccolo paradiso. Atmosfere da mille e una notte senza andare dall'altra parte del globo a Dar Darma, lussuoso riad del XVIII secolo nel cuore della Medina. Il pacchetto S.Valentine's month include il soggiorno in una delle sei preziose suite, colazione, cena a lume di candela e speciali cadeau quali body painting all'hennè per lei e le tradizionali 'babouches' per lui.

IN CROCIERA. Se volete fare le cose in grande, potete anche puntare a una crociera. Star Clippers la propone nei Caraibi a bordo di lussuosi velieri, con upgrade gratuito di cabina, bottiglia di champagne all'arrivo e 100 euro di credito per il bar e il ristorante. Per chi non può partire subito, ma prenota fra il 9 e il 16 febbraio un itinerario da sei o più notti (esclusi Cina e Sudamerica), Royal Caribbean regala un credito di 200 dollari a camera per concedersi qualche momento speciale, come un massaggio di coppia, fragole e champagne in camera oppure un tour guidato nelle città di destinazione.

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Alitalia, nuove rotte e più frequenze, focus America e Asia

di Enrica Piovan

Alitalia fa rotta su America e Asia. E' su questi due continenti infatti che si concentrerà lo sviluppo del network della nuova compagnia decollata il primo gennaio: lo prevede il piano strategico per i prossimi anni, che punta su lancio di nuove rotte e aumento delle frequenze, con nuovi collegamenti da, per e all'interno dell'Italia e la razionalizzazione ed espansione dei collegamenti di medio di medio e lungo raggio.

   In particolare, dall'aeroporto di Roma Fiumicino, dove la strategia è di espansione delle attività intercontinentali, sono già partiti i nuovi collegamenti per Berlino e Dusseldorf e quest'anno si aggiungeranno anche due nuove rotte verso l'Asia: Pechino, con tre voli settimanali, e Seoul con 4 voli settimanali. Nel 2016 arriveranno anche i collegamenti con il Mexico City (3 voli settimanali) e Santiago del Cile (3 voli settimanali) e dal 2018 si potrà volare da Roma a San Francisco con 3 voli settimanali.

Sulla capitale è previsto anche un aumento degli attuali collegamenti: in particolare quest'anno sono previsti 4 nuovi voli settimanali con Copenhagen, 2 con Chicago, 1 con New York, 4 con Rio de Janeiro e 2 con Abu Dhabi; mentre nel 2017 arrivano 4 nuovi collegamenti settimanali con Mexico City, 4 con Santiago del Cile e 4 con Pechino. Più voli di lungo raggio in arrivo anche per chi parte da Milano Malpensa, con il lancio quest'anno di due nuovi voli settimanali per Tokyo (il collegamento diventa così quotidiano) e l'avvio dei collegamenti con Shanghai (con 4 voli settimanali) e con Abu Dhabi (un collegamento giornaliero). Complessivamente, di qui al 2018, i voli di lungo raggio dallo scalo lombardo passeranno da 11 a 25 settimanali, portando il numero di passeggeri a crescere del 130% a 550 mila. Dall'aeroporto di Linate, invece, aumenteranno i collegamenti con gli hub delle compagnie partner di Alitalia ed Etihad.


    Crescono infine i collegamenti con l'hub di Etihad Airways ad Abu Dhabi, con voli quotidiani da Venezia (che sarà l'unico aeroporto italiano insieme a Fiumicino e Malpensa da cui Alitalia opererà collegamenti con Abu Dhabi con aerei di lungo raggio), Milano, Bologna e Catania, oltre ai voli aggiuntivi da Roma. Da Abu Dhabi sarà poi possibile proseguire verso il Medio Oriente, l'Africa, il subcontinente indiano, il Sud Est Asiatico, la Cina e l'Australia.
   
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A Capri l'hotel più romantico d'Italia Tripadvisor: terzo in Europa e nono al mondo, in cima a classifica Thailandia

L'hotel La Minerva di Capri è stato incoronato hotel più romantico d'Italia nella classifica dei Travelers' Choice Hotel Awards di Tripadvisor. La struttura ha conquistato anche la terza posizione a livello europeo e la nona a livello mondiale. Al secondo e al terzo posto due hotel veneziani: Corte Di Gabriela e Hotel Moresco. The Place Luxury Boutique Villas a Ko Tao in Thailandia è il più romantico al mondo, in cima alla classifica europea The Old Rectory Hotel a Martinhoe nel Regno Unito.

Per quanto riguarda l'Italia mare e romanticismo si confermano un'accoppiata vincente: ben 6 dei 10 hotel più romantici d'Italia sorgono infatti in località marittime. Oltre a La Minerva e ai due hotel veneziani Corte Di Gabriela e Hotel Moresco che conquistano anche la classifica europea (rispettivamente il 6/o e 10/o posto) al quarto posto si trova l'Hotel Villa Ducale di Taormina, al quinto la Maison La Minervetta a Sorrento e all'ottavo il Monastero Santa Rosa Hotel & Spa a Conca dei Marini a Salerno. Completano la top 10 nazionale l'hotel Sextantio Le Grotte della Civita, Matera (6/o), il Lefay Resort & Spa Lago di Garda, Gargnano (7/o), l'Aia Mattonata Relais, Siena (9/o) e l'Hotel Kristal Palace - Tonelli Hotels, Riva Del Garda (10/o).
TOP 10 MONDO
1. The Place Luxury Boutique Villas, Ko Tao, Thailandia
2. Riad Noir d'Ivoire, Marrakech, Marocco
3. 2Inn1 Kensington, Cape Town Central, Sud Africa
4. The Old Rectory Hotel, Martinhoe, Regno Unito
5. Akademie Street Boutique Hotel and Guesthouse, Franschhoek, Sud Africa
6. La Fortuna at Atitlan, Santa Cruz La Laguna, Guatemala
7. Anastasis Apartments, Imerovigli, Grecia
8. The Dairy Private Luxury Hotel, Queenstown, Nuova Zelanda
9. La Minerva, Capri, Italia
10. The Clarence Hotel, Portsmouth, Regno Unito
TOP 10 EUROPA
1. The Old Rectory Hotel, Martinhoe, Regno Unito
2. Anastasis Apartments, Imerovigli, Grecia
3. La Minerva, Capri, Italia
4. The Clarence Hotel, Portsmouth, Regno Unito
5. Hotel Residence Agnes, Praga, Repubblica Ceca
6. Corte Di Gabriela, Venezia, Italia
7. Lindos Blu, Lindos, Grecia
8. Quinta Jardins do Lago, Funchal, Portogallo
9. Grasmere Hotel, Grasmere, Regno Unito
10. Hotel Moresco, Venezia, Italia
TOP 10 ITALIA
1. La Minerva, Capri
2. Corte Di Gabriela, Venezia
3. Hotel Moresco, Venezia
4. Hotel Villa Ducale, Taormina
5. Maison La Minervetta, Sorrento
6. Sextantio Le Grotte della Civita, Matera
7. Lefay Resort & Spa Lago di Garda, Gargnano
8. Monastero Santa Rosa Hotel & Spa, Conca dei Marini
9. Aia Mattonata Relais, Siena
10. Hotel Kristal Palace - Tonelli Hotels, Riva Del Garda

   
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Bit 2015, ecco come viaggiare nell'anno di Expo

di Mauro Cortesi

E' l'ultima grande occasione, Bit 2015, per dare la caccia a quei milioni di turisti stranieri che arriveranno a Milano per Expo 2015 da maggio e accompagnarli per sei mesi a scoprire le bellezze di ogni angolo d'Italia. E forse la prima, per gli operatori del settore turistico, di cavalcare subito i primi seppur ancora flebili segnali di ripresa economica per rilanciare la voglia di viaggiare degli italiani. Nessuno vuole quindi mancare a questa nuova edizione della borsa internazionale del turismo che si presenta, rinnovata dalla nuova formula all-in-one, in Fieramilano a Rho da giovedì 12 a sabato 14 febbraio.

Di certo non mancheranno un appuntamento pressoché storico le regioni italiane, tutte presenti, insieme ad altri 2000 espositori da 100 paesi che proporranno turismo in tutte le sue declinazioni e offerte a tutti i visitatori ma che soprattutto incontreranno più di 1500 hosted buyer (+50% rispetto alla scorsa edizione) che provengono da 70 paesi in un mix di mercati forti ed economie emergenti. "Bit2015 è la manifestazione leader in un settore che è eccellenza italiana riconosciuta nel mondo - ha detto presentando la nuova edizione all-in-one l'Ad di Fieramilano Enrico Pazzali - e l'internazionalità si respirerà già dalla cerimonia di inaugurazione, che sarà un 'Welcome' al mondo del turismo anche in vista di Expo.

A due mesi dall'evento, Bit1025 si propone come il volano più efficace per la valorizzazione del territorio Italia". Cinque le aree principali della rassegna, Leisure World, Mice World, Luxury World, Digital-Technology e Destination Sport. In particolare, la nuova formula presenta una fotografia innovativa e più ampia dell'offerta del nostro Paese: crescono infatti del 60% gli espositori italiani, con 20 nuove istituzioni locali che partecipano per la prima volta. Tra queste, realtà di particolare pregio come Ostuni e Forte dei Marmi e percorsi artistico-culturali come Venaria Reale.


Nei padiglioni italiani, ad arte, cultura ed enogastronomia è anche dedicato un focus ispirato al concetto della "piazzetta" italiana, mentre al turismo attivo è riservata Destination Sport. Duplice spazio per Expo che è presente in Bit con una grande area espositiva con eventi nei padiglioni italiani e una piazzetta nell'area internazionale. Ricco anche il palinsesto di appuntamenti tra i quali spicca su tutti il primo Congresso Annuale del Turismo, che vedrà la partecipazione di grandi esperti internazionali come Chris Fair e William Ridgers e la presentazione della nuova ricerca di Think with Bit, l'Osservatorio di Bit, dal titolo 'Viaggio nel Turismo' di Lusso Made in Italy. Bit2015 partirà poi per la sua missione internazionale, Bit China, dove dal 6 all'8 marzo accompagna gli operatori italiani al Gift di Guangzhou (Canton), una delle più importanti fiere del turismo cinese che vede tra i suoi organizzatori Fiera Milano.
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I viaggi: Polinesia

Alla scoperta del Bhutan (video)

Santuario Santa Rita Da Cascia (video)