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Torino boom di pellegrini, si va verso la proroga dell'Ostensione Sindone

Secondo il presidente dell'Opera Romana Pellegrinaggi, il periodo potrebbe allungarsi oltre il 24 giugno. Ferrovie, aumentati i viaggiatori dopo l'apertura dell'Expo: sull'alta velocità Torino-Milano 70 per cento in più

La Madonna del Latte in viaggio verso Expo 2015

È partita alla volta di Expo 2015 la Madonna del Latte di Giacomo da Campli per essere ammirata, dal 22 maggio al 31 ottobre, da tutto il mondo in occasione della Mostra 'Il Tesoro d'Italia', la rassegna d'arte antica e contemporanea allestita nel padiglione Eataly e curata da Vittorio Sgarbi. Intervenuto telefonicamente alla conferenza stampa organizzata nel refettorio cinquecentesco dell'ex convento dei Celestini di Campli, Sgarbi ha voluto rassicurarsi degli ultimi dettagli: "Ho definito la collocazione del vostro capolavoro - ha detto - finalmente un'opera rara e sofisticata esce dai depositi per essere ammirata a livello mondiale alla mostra, che è un sovraffollamento straordinario di opere d'arte attentamente selezionate su base regionale. Un saluto a tutta la comunità camplese che ha messo a disposizione il suo tesoro". Al ritorno da Milano, la tavola sarà collocata nelle sale dell'ex convento appena restaurato dove, alla fine del mese di settembre, nascerà il Museo Nazionale d'Arte Sacra, come annunciato dal sindaco di Campli, Pietro Quaresimale, e dal direttore del Polo Museale dell'Abruzzo, Lucia Arbace. (ANSA)

Giubileo, al lavoro su tpl e cammini religiosi. Monsignor Andreatta: “Roma pronta ma combattere illegalità”


«Penso che Roma sia pronta per il Giubileo purchè si facciano alcuni passi importanti». A dirlo dal palco dell’assemblea generale di Federalberghi a Como è monsignor Liberio Andreatta, amministratore delegato dell’Opera Roma Pellegrinaggi. «Sono – dice Andreatta – completamente d’accordo con gli albergatori che il primo elemento di difficoltà è l’abusivismo. Bisogna combattere, e lo faremo insieme, l’illegalità ed è importante lavorare ad armi pari. Questo è un valore umano e non solo cristiano. Poi la città deve essere accogliente e non piena di ambulanti, borseggiatori e non parliamo di quelli che vendono una bottiglietta d’acqua da 1 euro a 5. Dobbiamo combattere quest’immagine di Roma ladrona perchè è un aspetto isolato che non va generalizzato. Servono poi sicurezza e decoro». Infine una considerazione generale: «Il turismo – spiega – è fatto di emozioni, i viaggiatori e i pellegrini hanno il cuore pieno di ciò che hanno vissuto. L’Enit spenderebbe meno soldi in promozione se i turisti tornassero a casa contenti per l’accoglienza che hanno ricevuto e si facessero ambasciatori delle belle emozioni provate in Italia». - Sono quattro i ‘pacchettì per il Giubileo che la Regione Lazio presenterà nei prossimi giorni: dopo la sanità, illustrata oggi, ci saranno i trasporti, l’accoglienza e Protezione civile e i ‘Camminì religiosi. Lo ha spiegato il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, delegato per l’Anno Santo. «Ci aspetta una riunione lunedì pomeriggio in Vaticano – ha affermato – Pensiamo che per essere fedeli alla squadra bisogna svolgere al meglio il proprio ruolo. Noi ci concentreremo sulle deleghe di competenza storica delle Regioni. In questo caso il pacchetto sanitario, sostanzialmente a costi invariati rispetto alla programmazione, ma con l’impegno di accelerare i processi riorganizzativi. La stessa cosa faremo sull’accoglienza e sul piano di Protezione civile, in cui la Regione gioca un ruolo molto importante. Poi lo faremo sui trasporti pubblici e sui percorsi spirituali fuori dalla città di Roma, con particolare attenzione a un dettato che ci arriva direttamente dalla Santa Sede, cioè favorire i pellegrini rispetto ai turisti, e il pellegrinaggio a piedi. Questo significa organizzare intorno alla Santa Sede tre o quattro punti di accoglienza – ha proseguito – e di valorizzare i Cammini storici, il più importante dei quali è quello di Francesco su cui siamo già a buon punto. Ci sono poi il Cammino di San Benedetto e la via Francigena che sostanzialmente attraversa verticalmente tutta la nostra Regione. Ci concentreremo su questi quattro aspetti – ha concluso Smeriglio – e ogni dieci-quindici giorni presenteremo alla stampa il dettaglio di questi quattro ‘pacchettì»
http://www.corrierediroma-news.it/

Sicilia 80 progetti in corsa per rilanciare turismo religioso

"Grande risposta al bando sul turismo religioso-naturalistico lanciato a marzo e di cui sono scaduti i termini qualche giorno fa". E' quanto scrive l'assessore regioale al Turismo, Cleo Li Calzi sulla propria pagina facebook in cui annuncia che sono arrivate circa 80 candidature di progetto.
"Questo ci dà risposta di qualche sia la valenza della proposta e quale sia la potenzialità di questo segmento di turismo in Sicilia. Stiamo adesso mettendo a punto alcune azioni di sistema a corredo di questa progettualità e per creare le condizioni per valorizzare la proposta del territorio. Puntiamo ad organizzare in Sicilia nell'anno del Giubileo la Borsa del turismo religioso e altre iniziative correlate. Tra qualche settimana sarò in grado di fornire maggiori informazioni. Siamo al lavoro per una Sicilia meta di riferimento del turismo religioso-naturalistico".
http://www.travelnostop.com/

Questo matrimonio s’ha da fare…in spiaggia

Sebbene le statistiche certifichino un costante calo dei matrimoni in Italia – negli ultimi cinque anni ce ne sono stati ben 53mila in meno, e la quota annua è stabilmente sotto i 200mila – c’è ancora chi crede nel sacro vincolo.
E che, anzi, fa di tutto per conferire al suo ‘giorno più bello’ un sapore speciale con la scelta di sposarsi in luoghi inconsueti. Non nella solita chiesa o in una spoglia sala comunale, ma magari sulla cima di una montagna o in una spiaggia. Una soluzione un tempo a disposizione solo degli sposi stranieri o dei protagonisti delle soap opera d’oltreoceano, ma oggi divenuta una possibilità consentita dalla legge italiana, dal 2014, sia per i matrimoni religiosi (basta convincere il proprio parroco, che dovrà inviare una lettera formale al vescovo con una richiesta motivata degli sposi) quanto per quelli civili.
Da Nord a Sud sono tante le amministrazioni che, per fare cassa, hanno promosso specifici bandi comunali per selezionare gli stabilimenti dove si può celebrare la cerimonia in spiaggia, con tariffe differenziate fra residenti e non residenti.
Una lista che comprende varie regioni, a cominciare dalla Liguria, con Albisola Superiore (Savona), dove ad aggiudicarsi l’appalto è stata la Borghi Catering che propone tre tipi di allestimento, a scelta degli sposi, con prezzi variabili fra i 300 e i 600 euro. In Toscana, la Versilia offre una vasta gamma di stabilimenti balneari, quasi tutti dotati di ristoranti, mentre nel Lazio, la scelta spazia fra Fiumicino, Fregene e Ostia, che a dire il vero ha cominciato a celebrare matrimoni vista mare già dal 2003. Scendendo un po’ più a sud, ci si può sposare a Maratea, unico comune della Basilicata ad affacciarsi sul Mar Tirreno, dove il Grand Hotel offre un pacchetto completo di wedding planner e assistenza per il disbrigo delle pratiche burocratiche, oppure in Costiera amalfitana.
Sul mar Adriatico, il litorale di Rimini ha visto addirittura l’allestimento di una ‘Casa dei matrimoni’ in legno voluta dal Comune, che ha destato non poche polemiche da parte dei consiglieri di opposizione, oppure si può scegliere fra le sabbie di Marina di Ravenna e Misano Adriatico, o Grottammare, nelle Marche, e Lignano Sabbiadoro, in Friuli.
In Sardegna non c’è che l’imbarazzo della scelta: da Porto Pino, nella costa meridionale, a Cala Luna (sul golfo di Orosei), passando per Capo Comino (Siniscola) e Bari Sardo, in Ogliastra. Per provare l’ebbrezza di sposarsi in un’isola dell’isola poi ci sono l’Asinara e Carloforte, a San Pietro.
Non è da meno la Sicilia, con le sue Sampieri e Mondello, o la baia di Brucoli, tra Siracusa e Catania, con vista sull’Etna.
http://www.italyjournal.it/

Piero della Francesca a Palazzo Magnani: due settimane in più per ammirarlo


Reggio Emilia, 21 maggio 2015 - DUE SETTIMANE in più. E’ stata prorogata fino al 28 giugno la mostra su Piero della Francesca a palazzo Magnani, ulteriore segno del grande interesse creatosi attorno a questa preziosa e originale esposizione aperta il 14 marzo scorso: cento opere che vedono, accanto al Maestro di Sansepolcro, i grandi protagonisti della teoria e della pratica del disegno prospettico e architettonico dei secoli XV-XVI: Lorenzo Ghiberti, Leon Battista Alberti, Ercole de’ Roberti, Domenico Ghirlandaio, Giovanni Bellini, Francesco di Giorgio, Albrecht Dürer, Antonio da Sangallo il Giovane, Baldassarre Peruzzi, Amico Aspertini, Michelangelo, e molti altri ancora.
“PIERO della Francesca. Il disegno tra arte e scienza”, presenta la figura del Maestro nella doppia veste di disegnatore e grande matematico. Per l’occasione è riunito nel Palazzo di corso Garibaldi – fatto straordinario, per la prima volta da mezzo millennio – l’intero corpus grafico e teorico dell’artista toscano: i sette esemplari, tra latini e volgari, del De Prospectiva Pingendi (conservati a Bordeaux, Londra, Milano, Parigi, Parma, Reggio) i due codici dell’Abaco (Firenze), il Libellus de quinque corporibus regularibus (Città del Vaticano) e Archimede (Firenze).
LA MOSTRA - curata da Filippo Camerota, Francesco Paolo Di Teodoro, Luigi Grasselli - non è ‘solo’ l’occasione, prima e unica, per ammirare tutte insieme le opere grafiche del Maestro di Sansepolcro(evento, di per sé, straordinariamente importante per gli studiosi d’ogni Paese); essa è anche un viaggio straordinario nel Rinascimento, unicità italiana che ha influenzato per secoli l’arte e il sapere dell’Occidente (e non solo) producendo i più grandi capolavori, oggi icone insuperate, della cultura figurativa mondiale e dell’immaginario collettivo.
IL viaggio nelle sale di palazzo Magnani è commentato nell’audioguida da Piergiorgio Odifreddi. Fulcro dell’esposizione è l’esemplare del De Prospectiva Pingendi della Biblioteca “Panizzi” di Reggio, uno dei più importanti testimoni della fondamentale opera prospettica di Piero della Francesca. Il manoscritto, opera di un copista, reca numerose correzioni, note marginali ed estese aggiunte di mano di Piero. Ospita nei suoi 110 fogli numerosi disegni di mano dell’artista.
IL RESTO del Carlino è media partner nella mostra. Per la realizzazione dei supporti la Fondazione Palazzo Magnani si è avvalsa della collaborazione scientifica di Imago rerum team, dell’Università Iuav di Venezia, del dipartimento Culture del Progetto, Ingegneria Civile Edile e Architettura e Ingegneria del’Informazionedell’Università Politecnica delle Marche e di Cr-Forma di Cremona che ha condotto le analisi scientifiche sul codice reggiano del De prospectiva pingendi. È consultabile in mostra la Biblioteca digitale tematica sui Codici del De prospectiva pingendi a cura del Museo Galileo di Firenze.
Il Resto del Carlino