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San Pietro e Duomo Milano incoronate su Tripadvisor. Nella top 10 mondiale dei luoghi storici più apprezzati

Per il terzo anno consecutivo la basilica di San Pietro entra nella top 10 mondiale dei Travelers' Choice Attractions Luoghi Storici aggiudicandosi la sesta posizione e riconfermando l'apprezzamento dei viaggiatori internazionali. E non è l'unica: a essere premiato anche il Duomo di Milano, che conquista la settima posizione a livello globale. La classifica mondiale vede sul podio il tempio di Angkor Wat in Cambogia, seguito da Machu Picchu in Perù e dal Taj Mahal in India.

    I riconoscimenti hanno incoronato quest'anno più di 700 luoghi storici nel mondo, con classifiche locali per Africa, Asia, Caraibi, Europa, Sud America, Sud Pacifico e Stati Uniti.

    San Pietro e il Duomo sono anche sul secondo e terzo gradino della classifica europea dominata dalla Sagrada Familia di Barcellona.

    Nelle prime dieci posizioni della classifica italiana sono due le regioni italiane che si aggiudicano, a pari merito, il maggior numero di riconoscimenti. Grazie a Roma, che risulta la città italiana più premiata, il Lazio vanta ben tre attrazioni nella top 10: il Colosseo (3/o), il Pantheon (4/o) e la Fontana di Trevi (7/a). Tre i premi anche per la Toscana con la Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze (5/a), la Torre di Pisa (9/a) e la Cattedrale di Siena (10/a). Vincitrice a livello nazionale, la Basilica di San Pietro, seguita dal Duomo di Milano (2/o). Premiati anche Palazzo Ducale a Venezia (6/o) e Pompei (8/o).
   
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Verbania presenta le iniziative del Lago Maggiore a Milano in occasione di EXPO 2015

  Per soggiornare a Verbania Hotel Il Chiostro 
- Media Partner Turismo Culturale
http://www.chiostrovb.it/
Il Chiostro
Via Fratelli Cervi, 14 - Verbania
tel. +39 0323 404077 

Il Comune di Verbania, in collaborazione con il Civico Museo Archeologico di Milano e con gli Enti e le Associazioni del territorio del Verbano Cusio Ossola, in particolare l'Associazione A.P.S Note Romantiche che ha curato la parte musicale, in occasione di EXPO 2015 propone un programma di appuntamenti, tutti i primi giovedì del mese da aprile a ottobre, per presentare il proprio territorio e le sue risorse culturali. Ogni appuntamento prevede un incontro alle ore 18.00 presso la Sala Conferenze del Museo Archeologico (ingresso da Via Nirone, 7) sul tema del Paesaggio declinato in varie accezioni per presentare un'iniziativa o un aspetto culturale, storico, paesaggistico del territorio del Lago Maggiore, seguito alle ore 20.30 da un concerto che si svolgerà nella chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore. Il programma dei concerti gode del patrocino di Expo in Città. Tutte le iniziative sono ad ingresso gratuito. 

Per il programma completo: www.letteraltura.it 


Comunicato stampa

Hotel vip a Forte dei Marmi vieta i 'selfie'

Un hotel a cinque stelle di Forte dei Marmi, il lussuoso Byron, ha bandito i 'selfie' e si è imposto di promuovere un uso moderato degli smartphone tra i suoi clienti. E' il primo albergo in Italia, secondo un comunicato stampa, a prendere questa decisione. In nome del galateo, al bando nella struttura anche i 'selfie-stick', cioè i bastoncini che agevolano la possibilità di fare gli autoscatti con il telefono.

L'iniziativa scatta da questo mese e durerà tutta l'estate. Ogni cliente dovrà osservare regole di 'bon ton' e firmare un accordo con il padrone di casa, Salvatore Madonna, e seguire le sue indicazioni: lasciare in reception i 'selfie-stick'; spegnere il telefono al ristorante; tenere il cellulare in modalità 'silenzioso' negli ambienti comuni tra cui la terrazza panoramica; abbassare il volume della suoneria in piscina. Previsto perfino un "guardiano anti-selfie", una specie di vigile che controlla e interviene richiamando all'ordine chi non si attiene alle regole della casa.

L'Hotel Byron è frequentato da personaggi come Naomi Campbell, Daniel Craig e Donatella Versace. "Ma non è semplicemente per difendere l'immagine dei vip che è stato pensato il divieto ai 'selfie' - spiega Salvatore Madonna - Al primo posto c'è proprio il desiderio di limitarne l'uso smodato e il rispetto degli altri che va tutelato con ogni mezzo anche a fronte di qualche critica o lamentela momentanea. Già molte località estere e italiane ne vietano l'uso". Succede per esempio in musei e gallerie d'arte, come la National Gallery di Londra e il Museum of Modern Art di New York.

"In Italia foto e 'selfie' sono vietati nelle sale e nei corridoi degli Uffizi di Firenze e al Colosseo e in quasi tutti musei, perché non bandirli anche in un albergo? - dice ancora Madonna - Non sono contro la tecnologia, è uno strumento indispensabile ma va usata con moderazione. Bisogna tornare a godersi la semplicità e la bellezza dei luoghi che ci circondano senza voler ogni volta esagerare. In fondo, ai miei clienti chiedo solo di rispettare qualche regola di buon senso. Ho ancora nella testa le immagini volgari e fuori luogo scattate da Katy Perry che si è divertita a deridere i tesori toscani con i suoi autoscatti, emulati nel giro di pochi minuti da migliaia di turisti e ragazzini impazziti. Sì, forse è anche per via di quell'episodio che ho deciso di sensibilizzare i miei clienti
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Usa: Dumbo, la New York all'ombra del ponte di Manhattan

di Gina Di Meo

 'Ci vuole una vita per conoscere Brooklyn da un parte e dall'altra - diceva lo scrittore americano Thomas Wolfe - e neanche allora arriveresti a conoscerla tutta'. Proprio cosi non si finisce mai di conoscere Brooklyn, un quartiere, per modo di dire, meglio una città' (ha quasi tre milioni di abitanti) ricca di storia, cultura, tendenze e zone che diventano sempre più trendy. Basta, infatti, attraversare il ponte di Manhattan e si 'sbarca' a Dumbo, acronimo di Down Under the Manhattan Bridge Overpass (letteralmente 'giu' sotto il cavalcavia del ponte di Manhattan).

Per ironia della sorte il termine fu coniato dai residenti nel 1978 pensando che un nome così brutto avrebbe scoraggiato gli immobiliaristi. Invece in pochi anni Dumbo e' esploso prima diventando un'enclave per artisti poi uno dei quartieri più' trendy di New York quale e' oggi. Dumbo conserva ancora un'architettura di tipo industriale con numerosi magazzini e fabbriche eredita' dello sviluppo manifatturiero che c'e' stato alla fine del 19/mo secolo ma oggi l'interno di questi edifici e' stato totalmente convertito in spazi abitativi, in particolare lussuosi loft. "Una volta questa zona - ha spiegato all'ANSA John Garay, co-fondatore di Bqe Tours, agenzia che organizza giri turistici a Dumbo - era famosa per gli omicidi ora invece e' completamente gentrificata. Ci sono loft, gallerie, caffè', ristoranti, parchi, insomma e' cool, e' un quartiere alla moda".

    E in effetti 'cool' (figo) e' la parola che meglio descrive Dumbo. Basta passeggiare tra due ponti, Manhattan e Brooklyn, per avere lo spettacolo del waterfront, con lo sfondo lo skyline di Manhattan e da un lato e dall'altro una miriade di ristoranti e caffè, il cui comune denominatore e' l'originalità'. E' originale infatti 'Brooklyn Roasting Company', un caffe' 'eco-friendly' aperto su Jay Street all'interno di un vecchio magazzino per la torrefazione, così come e' originale anche il ristorante 'Superfine' su Pearl Street, anch'esso ricavato da un vecchio magazzino e che oltre ad avere un menu che sceglie prodotti provenienti da agricoltura sostenibile, di volta in volta espone quadri di artisti locali. Sempre qui il famoso chef francese Jacques Torres ha aperto nel 2000 una fabbrica di cioccolato.


    Ma Dumbo può' essere anche paragonato ad una Silicon Valley visto che (a livello di quartiere) ha la più' alta concentrazione di aziende tecnologiche. Nel giro di pochi isolati trovano case circa 500 aziende che danno lavoro ad oltre 10mila persone. Info: http://www.bqetours.com
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LetterAltura 2015, programma da capogiro per la 9^ edizione


letteraltura
Oltre 75 ospiti, 50 eventi a Verbania e di questi 22 in collaborazione con altre associazioni e istituzioni, 5 eventi nelle Valli, 3 Mostre e 4 Proiezioni non stop, una programmazione capace di coinvolgere i più diversi ambienti del pubblico dei lettori. Un grande unico tema: Il Ritorno, raccontato in tutte le sue più varie accezioni.
Torna, dal 22 al 28 giugno, Lago Maggiore LetterAltura, la principale manifestazione dedicata alla letteratura di montagna, giunta quest’anno alla nona edizione. Come ormai di consueto la programmazione prevede anche appuntamenti a seguire nelle valli e precisamente: a Ameno (NO) il 4 luglio, nel Parco Besozzi Benioli di Verbania il 5 luglio, a Premeno l’11 luglio, all’Alpe Colle e a Vogogna il 12 luglio. Invariata la formula del Festival: incontri con gli autori dalla mattina alla sera, spettacolo di cinema e teatro in tarda serata, e un continuo raffronto tra lettori, ascoltatori e autori all’insegna del dialogo per approfondire, conoscere, riflettere e divertirsi. Tra gli ospiti internazionali: l’etnologo e antropologo francese dei “non luoghi” Marc Augé, una delle figure di maggiore spicco nel panorama culturale europeo, la giovane alpinista tedesca, che ha scelto le Ande come sua casa, Isabel Suppé, e lo scrittore inglese di stanza in India William Dalrymple.

Tre le mostre in programma a Verbania: dal 22 al 28 giugno One Day in Africa, 45 immagini di grandi fotografi che ricostruiscono una giornata di vita africana, dal 26 al 28 giugno Cimiteri di Guerra, opere su feltro di Marco Jaccond, un cui dipinto è stato selezionato da Vittorio Sgarbi per Expo 2015, dal 24 giugno al 5 luglio Costruire il Trentino, mostra fotografica realizzata in collaborazione con Ordine Architetti Novara e VCO.
Quattro le proiezioni non stop, nei giorni del festival: selezione dei Corti di Malescorto, Arrampicate… bestiali! di Roberto Bianchetti, Per le Alpi di Alex Gordon Rowbotham, Ri-Montagne di Lorenzo Camocardi.
Nella sezione spettacoli, il concerto Oltre i confini della musica dell’Orchestra da Tre Soldi, in programma nei giardini di Villa Taranto per l’inaugurazione del festival e realizzato come prologo al Festival Chitarristico della Valle Ossola, e il teatro di Vo.di.Sca. con Rosario Esposito La Rossa e Maddalena Stornaiuolo.
Quattro cine incontri, di cui uno a Cinelandia e tre all’aperto faranno da anteprima alla rassegna estiva Bello raro, organizzata dalla Biblioteca di Verbania: Torneranno i prati di Ermanno Olmi introdotto da Roberto Escobar, i film di Luis Trenker spiegati da Marco Ribetti della Cineteca Storica del Museo Nazionale della Montagna di Torino, Kangchenjunga. Cinque tesori della neve di Marco Camandona, L’inverno del vicino, selezionato al Trento Film Festival, di Pietro Bagnara.
A luglio, cinque appuntamenti: 4 luglio a Ameno, in collaborazione con Asilo Bianco, con Fabio di Carlo e Ghisi Grütter, incontro dedicato ai giardini di Calvino; 5 luglio nel Parco Besozzi Benioli di Verbania, in collaborazione con Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano, con Enzo Napolillo; 11 luglio a Premeno con il laboratorio alla scoperta degli scrittori paesaggisti inglesi con il professor Enrico Reggiani; 12 luglio al mattino all’Alpe Colle con l’escursione curata da Librarsi Spalavera e gli autori Francesco Trento e Giampaolo Simi e nel tardo pomeriggio a Vogogna, all’interno del programma Perpendicolarte e del Festival Torino e le Alpi, con Paolo Cognetti.
Come sempre, ci si attende un’invasione di “magliette blu”: centinaia di volontari, per i quali durante l’anno sono previsti momenti di incontro e formazione, e che sono il cuore del festival.
Questi gli ospiti: gli scrittori Carmine Abate, Paolo Brovelli, Arno Camenisch, Alberto Cavaglion, William Dalrymple, Marco Albino Ferrari, Marcello Fois, Tiziano Fratus,Loredana Lipperini, Sandra Petrignani, Davide Vanotti, i disegnatori e illustratoriGiancarlo Ascari, Matteo Gubellini, Matteo Pericoli, Pia Valentinis, le musiche diOrchestra da Tre Soldi, il Teatro di Vo.di.Sca., gli alpinisti e sportivi Bruno Brunod,Marco Camandona, Michele Comi, Roberta Longo, Simone Moro, Nicola Noé, Isabel Suppé, Anna Torretta, gli architetti Alessandro Andreolli, Chiara Maria Bertoli,Giorgio Campolongo, Massimo Chizzola, Paolo De Benedittis, Glenda Flaim, Matteo Marega, Rossella Menegazzo, Antonio Perazzi, Marco Piccolroaz, Alberto Winterle, i giornalisti Marco Berchi, Enrico Bianda, Marco Casa, Roberto Escobar, Gianfranco Fabi, Daniela Fornaciarini, Christian Gilardi, Roberto Mantovani, Enrico Martinet,Raffaele Masto, Angelo Miotto, Marco Pastonesi, Roberto Perrone, Laura Piazzi,Domenico Quirico, Damiano Realini, Giuseppe Rovera, Marco Trovato, l’antropologoAnnibale Salsa, il filosofo Marc Augé, gli esperti di letteratura per l’infanzia Pino Boeroe Agata Diakoviez, i meteorologi Luca Mercalli e Fosco Spinedi, i documentaristi Paolo Aleotti, Pietro Bagnara, Mario Casella, Francesco Lillo, Marco Ribetti, gli artistiAndrea Caretto, Marco Jaccond e Raffaella Spagna, il fotoreporter Bruno Zanzottera.
LetterAltura è un festival che vuole coinvolgere proprio tutti. Anche quest’anno è stata dedicata ai bambini un’attenzione particolare. I più piccoli potranno infatti divertirsi grazie a particolari iniziative pensate per loro, a partire daun’inaugurazione espressamente ideata per bambini, incontri con autori e illustratori di libri per ragazzi, laboratori scientifici e dedicati ai giardini e al pipistrello (animale simbolo del Festival 2015).
 http://www.mountlive.com/
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@yahoo.it
cell.3207505116

Letteraltura si presenta per Expo a Milano

Vco - Letteraltura, la manifestazione culturale di letteratura tra le montagne, si presentaa a Milano, giovedi 7 in vista di Expo. L'appuntamento, che si inserisce in quelli mensili programmati a Milano, è al Civico Museo Archeologico e alla chiesa di San Maurizio in corso Magenta a Milano, organizzati ogni primo giovedi del mese dall'amministrazione comunale in occasione dell'Expo in collaborazione con il Comune di Milano, il Touring Club Italiano, l'Associazione Note Romantiche. Il prossimo appuntamento con questa importante vetrina di Verbania nel capoluogo lombardo è giovedi 7 maggio. In programma alle 18 "Aspettando LetterAltura – Il Bel Paese. Ghiacci, lava e pipistrelli ... in viaggio con l'abate Stoppani", con letture di Carla Chiarelli e narrazione di Marco Albino Ferrari, alle 20.30 il concerto del Trio Erard "Trii per pianoforte del Classicismo Viennese", con Paolo Artina al violino, Antonio Visioli al violoncello, Francesco Pasqualotto al pianoforte. In programma musiche di Haydn, Mozart, Beethoven.
La Redazione - http://www.assesempione.info/
per soggiornare  a Verbania durante Letteraltura 2015


LetterAltura 2015 Nona edizione Verbania: 25 - 28 giugno 2015

LetterAltura 2015

Nona edizione 

Per soggiornare

 

Verbania: 25 - 28 giugno 2015
E nelle valli e nei parchi a luglio
Ameno 4 luglio 2015
Parco Besozzi Benioli, Verbania 5 luglio 2015

Premeno 11 luglio 2015
Alpe Colle 12 luglio 2015
Vogogna 12 luglio 2015
Una nona edizione alla quale non mancare, quella di Lago Maggiore LetterAltura 2015: 50 eventi, tra incontri con gli autori, spettacoli, laboratori creativi, workshop, 3 mostre e 4 proiezioni non stop e più di 70 ospiti nazionali e internazionali per riportare l’attenzione sulla montagna priorità globale dell’umanità, unica fonte d’acqua che possa garantire un futuro florido alle nuove generazioni.
Saranno con noi: gli scrittori Carmine Abate, Paolo Brovelli, Arno Camenisch, Alberto Cavaglion, William Dalrymple, Marco Albino Ferrari, Marcello Fois, Tiziano Fratus, Loredana Lipperini, Sandra Petrignani, Davide Vanotti, i disegnatori e illustratori Giancarlo Ascari, Matteo Gubellini, Matteo Pericoli, Pia Valentinis, le musiche di Orchestra da Tre Soldi, il Teatro di Vo.di.Sca., gli alpinisti e sportivi Bruno Brunod, Marco Camandona, Michele Comi, Roberta Longo, Simone Moro, Nicola Noé, Isabel Suppé, Anna Torretta, gli architetti Alessandro Andreolli, Chiara Maria Bertoli, Giorgio Campolongo, Massimo Chizzola, Paolo De Benedittis, Glenda Flaim, Matteo Marega, Rossella Menegazzo, Antonio Perazzi, Marco Piccolroaz, Alberto Winterle, i giornalisti Marco Berchi, Enrico Bianda, Marco Casa, Roberto Escobar, Gianfranco Fabi, Daniela Fornaciarini, Christian Gilardi, Roberto Mantovani, Enrico Martinet, Raffaele Masto, Angelo Miotto, Marco Pastonesi, Roberto Perrone, Laura Piazzi, Domenico Quirico, Damiano Realini, Giuseppe Rovera, Marco Trovato, l’antropologo Annibale Salsa, l'antropologo e scrittore Marc Augé, gli esperti di letteratura per l’infanzia Pino Boero e Agata Diakoviez, i meteorologi Luca Mercalli e Fosco Spinedi, i documentaristi Paolo Aleotti, Pietro Bagnara, Mario Casella, Francesco Lillo, Marco Ribetti, gli artisti Andrea Caretto, Marco Jaccond e Raffaella Spagna, il fotoreporter Bruno Zanzottera.
La formula resta invariata: dagli incontri del mattino allo spettacolo della tarda sera il pubblico potrà incontrare gli autori, partecipare ai dibattiti, conoscere, riflettere e insieme divertirsi.
IL RITORNO.
Per il 2015 si è scelto un unico grande tema: Il Ritorno, declinato in tutte le sue più varie accezioni, seguendo il fil rouge della montagna, del viaggio e dell’avventura. Il ritorno non è però solo guardare al passato, ma è uno slancio verso il futuro: si guarda indietro per andare avanti e sondare modi nuovi di vivere, di lavorare, di rapportarsi con gli altri.
SPAZIO AI BIMBI! LetterAltura è un festival che vuole coinvolgere proprio tutti. Anche quest'anno è stata dedicata ai bambini un’attenzione particolare. I più piccoli potranno infatti divertirsi grazie a particolari iniziative pensate per loro, a partire da un’inaugurazione espressamente ideata per bambini, incontri con autori e illustratori di libri per ragazzi, laboratori scientifici e dedicati ai giardini e al pipistrello (animale simbolo del Festival 2015).
Lago Maggiore LetterAltura 2015: un’occasione per scoprire un territorio meraviglioso insieme a grandi personaggi della cultura internazionale.

tratto da http://www.letteraltura.it

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
turismoculturale@yahoo.it
cell. 3207505116

Affacciata sul Lago Maggiore, Pallanza elegante cittadina, antico borgo di origine romana


Verbania Pallanza

 
Giardini Botanici di Villa Taranto

Affacciata sul Lago Maggiore, in una posizione privilegiata di fronte al Golfo Borromeo, Pallanza è un elegante cittadina che insieme a Intra, costituiscono i due principali nuclei abitativi del comune di Verbania.
Questo antico borgo di origine romana, come documentato da un cippo votivo marmoreo del I secolo d.C. custodito nella Chiesa di Santo Stefano, è oggi un rinomato centro turistico ricco di alberghi, ville e parchi.
In auto: dalla A26 prendere l'uscita per Verbania. Si raggiunge Pallanza proseguendo lungo la SS34.In treno: dalla stazione di Verbania-Pallanza servirsi dei mezzi pubblici che costeggiando il lago portano a Pallanza.

Il centro storico è percorso da antiche contrade e piazze fiancheggiate da signorili palazzi d'epoca decorati da portali, portici, capitelli e archivolti. Il lungolago di Pallanza, tra i più belli del Lago Maggiore, offre una suggestiva passeggiata tra l'arcipelago delle Isole Borromee da un lato e facciate colorate, porticati, balconcini fioriti, terrazze e caffè dall'altro: animato giorno e notte dai turisti, rappresenta il principale punto di ritrovo cittadino.
Nella parte superiore del paese, percorrendo Viale Azari, si giunge alla Chiesa di Madonna di Campagna, graziosa basilica romanica decorata da elementi cinquecenteschi.

Anticamente la cittadina si divideva in due nuclei medievali denominati "la Villa" e "la Piazza".
La Villa, situata sulle pendici del bel promontorio della Castagnola, da cui godere di un panorama mozzafiato sul Lago Maggiore, vanta la presenza della meravigliosa Chiesa di San Remigio e dell'omonima Villa. La Piazza, invece, include la fascia bassa del paese, quella a ridosso del lago. Tra gli edifici più caratteristici vi sono qui la Chiesa di San Leonardo con la sua bellissima scalinata, l'ottocentesco Palazzo di Città, il cui portico è formato da 32 pilastri in granito rosa di Baveno e Villa Giulia, una splendida villa ottocentesca fatta costruire nel 1847 dal padre dell'amaro Fernet, Bernardino Branca, al cui interno e nel circostante parco vengono allestite tutto l'anno mostre ed esposizioni.
Anche altri palazzi che decorano la cittadina sono divenuti importanti centri d'arte, come Palazzo Viani-Dugnani, costruito a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, che dal 1909 ospita il ricco Museo del Paesaggio, e Palazzo Biumi-Innocenti, edificio di origine medievale, oggi sede della sezione staccata di religiosità popolare del Museo del Paesaggio.
Tra le più importanti manifestazioni turistiche che hanno luogo a Pallanza ricordiamo il Corso Fiorito e il Palio Remiero, che nella stagione estiva riempiono le strade della cittadina e la illuminano con grandiosi spettacoli pirotecnici.

Come arrivare

In auto: dalla A26 prendere l'uscita per Verbania. Si raggiunge Pallanza proseguendo lungo la SS34.
In treno: dalla stazione di Verbania-Pallanza servirsi dei mezzi pubblici che costeggiando il lago portano a Pallanza.
 
tratto da illagomaggiore.com
 
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
turismoculturale@yahoo.it
 

Al via sul territorio le celebrazioni per la Festa della Repubblica. Stasera concerto a Verbania, domani arrivo di Renzi all'Expo Milano 2015, ma anche Musei aperti



V.C.O. - Iniziano le celebrazioni per la Festa della Repubblica di domani, 2 giugno. A Verbania si inizia stasera con Il concerto dell'Ente Musicale Verbania presso la Scuola di Formazione della Polizia Penitenziaria in piazza Giovanni XXIII .
La cerimonia ufficiale sarà martedi alle ore 10 sul lungolago di Pallanza accanto al Monumento ai Caduti in Missioni di Pace. Sono in programma gli interventi del sindaco Silvia Marchionini, del presidente della Provincia Stefano Costa, del vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, del viceprefetto vicario del Vco Michele Basilicata; si procederà anche alla consegna delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana e al Benvenuto Civico ai giovani diciottenni. 
In caso di pioggia la cerimonia di svolgerà a Villa Giulia.
A Milano, ad Expo in particolare è atteso il premier Renzi, che forse officierà alla manifestazione direttamente dai padiglioni della manifestazione universale. Sempre a Milano, Musei aperti in occasione delle celebrazioni.c'è una tradizione che si ripete: la visita gratuita di Palazzo Marino, quest'anno arricchita con 4 nuove sale. Questa può essere anche l'occasione giusta per scoprire il Cenacolo vinciano, Palazzo Morando, la Galleria d'arte moderna, il Museo del Novecento, la Casa museo Boschi Di Stefano, il Museo Studio Francesco Messina, il Museo Archeologico, il Museo civico di storia naturale, l'acquario civico, il Planetario Hoepli, il Castello sforzesco, le Gallerie d'Italia, il Museo diocesano - assesempione.info

Ingegneria & turismo Pronte le nuove funivie del Monte Bianco


Appena 19 minuti per sfiorare il tetto d'Europa a quasi 3.500 metri, nel comfort più assoluto e con un panorama mozzafiato. Queste sono le nuove funivie del Monte Bianco, che oggi hanno avuto la preapertura in vista dell'inaugurazione ufficiale alla presenza del premier Matteo Renzi (tra il 22 e il 26 giugno).

Ma più di ogni altra cosa parla il dito indice che un freerider francese mette sulle proprie labbra per zittire il compagno di escursione, a cui è stato chiesto un confronto tra gli impianti italiani e quelli d'Oltralpe. Già, l'ammirazione e l'entusiasmo, celati o meno, non sono mancati tra chi è salito sull'impianto. Quattro anni di lavoro inarrestabile e spesso in condizioni estreme, per un investimento da 105 milioni di euro.
L'acciaio e il vetro delle due stazioni e delle quattro cabine si inseriscono in un contesto che rimane dominato dai giganti delle Alpi, ma che ora è più accessibile: anche i diversamente abili infatti possono raggiungere Punta Helbronner (3.462 metri) dove la terrazza panoramica, dal diametro di 14 metri, in caso di necessità "si trasforma in elisuperficie", spiega Sergio Ravet, coordinatore della sicurezza del cantiere.

Rispetto alla vecchia funivia, ormai dismessa per limiti di età, questa è "una nuova dimensione". "Innanzitutto - spiega la guida alpina Gianluca Marra, salito alle 7.30 sulla prima cabinovia partita - è più veloce e poi non facciamo più le scale per arrivare sul ghiacciaio".

Ma anche chi la montagna la guarda soltanto, non si annoia di certo. Sia la stazione del Pavillon del Mont Frety (2.172 metri) sia quella di Punta Helbronner sono trasparenti, grazie alle amplissime vetrate. Come le cabine, che durante la corsa a 9 metri al secondo (poco più di 30 chilometri orari) ruotano su loro stesse di 360 gradi, con tanto di sottofondo musicale.

Un capolavoro di ingegneria e design, che va dal pilone alto 102 metri (nel secondo tratto della funivia) ai due ristoranti (con capienza di 150 persone), alla sala conferenze-cinema (150 posti a sedere) al locale commerciale della stazione del Pavillon del Monte Frety. "Se non fosse per le vetrate, sembrerebbe di essere in un aeroporto!", si lascia scappare la ristoratrice.

Un'opera complessa anche per l'adattamento di chi ha lavorato in quota. A Punta Helbronner il termometro d'inverno arriva anche a -25 gradi. "Il problema più grande? Sicuramente è il freddo!", conferma Jean Paul, operaio senegalese che ha visto nascere il cantiere, mentre con altri colleghi ultima alcuni lavori di rifinitura. "Non siamo ancora in grado di fornire tutti i servizi. La vera apertura sarà verso fine giugno", spiega l'amministratore delegato, Roberto Francesconi.
avvenire

2 giugno: 6 milioni di italiani in vacanza, ottimismo per l'estate

Saranno 6,14 milioni gli italiani che approfitteranno del ponte del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze estive, dormendo almeno 1 notte fuori casa con un aumento del 6,6% rispetto al 2014. Di essi quasi il 92% (88% del 2014) rimarrà in Italia e il 7,1% andrà all'estero (10,6% del 2014). Emerge da un'indagine di Federalberghi.

Le località marine saranno quelle più gettonate. Il 58,4% sceglierà il mare (rispetto al 62% del 2014), il 17% (rispetto al 12% del 2014) preferirà le città d'arte, il 12,5% (rispetto al 14% del 2014) andrà in montagna. Vacanza al lago per il 4% mentre il 2% opterà per località termali e del benessere.
Chi andrà all'estero sceglierà le grandi capitali nel 60% dei casi.

Per quanto riguarda l'alloggio il 31,6% sceglierà la casa di parenti o amici (rispetto al 31,1% del 2014). Seguono la struttura alberghiera con il 27,1% (rispetto al 28,7% del 2014), la casa di proprietà con il 17%, i bed and breakfast con l'8% e l'appartamento in affitto con il 4%.

La spesa media pro-capite (viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti) si attesterà sui 267 euro (rispetto ai 266 del 2014) di cui 240 euro (236 nel 2014) per chi rimarrà in Italia e 650 euro (533 nel 2014) per chi andrà oltre confine. Il tutto per un giro d'affari turistico di circa 1,6 miliardi di euro per un +7% rispetto al 2014. La permanenza media si attesterà sulle 3 notti (2,8 notti nel 2014).

"Il risultato - spiega il presidente degli albergatori italiani Bernabò Bocca - è confortante, soprattutto per il fatto che da sempre questo 'ponte' rappresenta il banco di prova per la stagione estiva. La circostanza poi che la maggioranza di italiani che si muoveranno preferiranno l'Italia è una cosa positiva non solo per l'economia interna, quanto anche per la valenza simbolica che essa assume, di un Paese sempre più scoperto ed apprezzato da chi vi abita".

 Dal 1 maggio, giorno di apertura, a oggi quasi 1,9 milioni di italiani hanno visitato l'Expo tra maggiorenni e minorenni. Per il ponte del 2 giugno saranno poco più di 300 mila i connazionali che approfitteranno della circostanza per una visita ai padiglioni a Rho. Emerge da un'indagine di Federalberghi.

Tra quelli che partiranno per il Ponte 160 mila effettueranno una visita giornaliera, oltre 75 mila pernotteranno almeno una notte (dormendo per il 50% dei casi in albergo, per il 25% in casa di parenti o amici e per un altro 25% in bed and breakfast). I restanti 66 mila sono ancora indecisi se prolungheranno la loro visita oltre le ventiquattro ore.
   
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Sei Vie per Santiago – Walking the Camino: recensione

Viaggiare significa lasciare a casa una parte di sé, per cercare tra le vie del mondo tutte le risposte intrappolate nei meandri del cuore; e al nostro ritorno, non saremo più gli stessi.
Lydia B. Smith vuole raccontare proprio questo attraverso il documentario Sei Vie per Santiago – Walking the Camino, in cui la filosofia del viaggio acquista un plus valore poiché va ad amalgamarsi nel contesto sacrale del pellegrinaggio, del cammino fatto a piedi, in una strada aspra e meravigliosa, che da Saint Jean Pied de Port attraversa il territorio francese e spagnolo, passando da Pamplona a Burgos, dal Convento di Sant’Antonio a La croce di Ferro e così via per ben 800 km, fino a raggiungere Santiago Di Compostela. Un tragitto conosciuto fin dal Medioevo, tra l’altro dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, in cui la regista riversa, come sulla tavolozza di un pittore, personalità differenti, ognuno con la propria battaglia, ognuno perso in una strada che ha bisogno di esplorare, spesso senza volerlo o senza saperlo.
Così Annie si lascia guidare dalla spiritualità e dalla competitività di stare al passo con gli altri, rendendosi infine conto che il suo corpo necessita di un passo lentissimo e meraviglioso, perché la vita va assaporata a piccoli sorsi. Per Wayne percorrere il Cammino di Santiago equivale ad onorare la memoria della moglie e nel rimembrare la sua assenza si fa accompagnare dal prete JackMisa ha intrapreso la sua lunga passeggiata pensando di ritagliarsi un momento per sé e restare sola, ma William sembra averle scombinato i piani! La tenace brasiliana Sam ha bisogno di ritrovare la forza e prendere in mano la sua esistenza; Thomas lo fa per sport, mentre Tatiana è spinta da una fede incrollabile e con coraggio si cimenta in questo viaggio col figlio di 7 anni e col fratello ateo Alexis, che spera di cambiare, ma alla fine sarà lei a trovarsi diversa.
Lydia B. Smith durante il Cammino
Lydia B. Smith (nella foto) ha sentito il bisogno di fare il documentario dopo aver percorso il Cammino di Santiago
La macchina da presa si muove con poetica destrezza tra i fili d’erba commossi di rugiada, prati illuminati dal sole, distese di grano che danzano al vento e piccoli ostelli in cui rifugiarsi con l’anima e il corpo, condividendo non solo il cibo, ma anche ansie, dolori, aspettative e gioie.
Credo di essere nata per fare questo film – racconta la Smith –Percorrendo il Cammino mi sono resa conto di quanto sia magico e sacro… non pensavo che sarei stata in grado di captare la sua magia. È un cammino verso il cuore, verso quello che c’è dentro.
La pellicola sa convogliare gli spettatori verso il ghirigori della storica via dei pellegrini, con l’aiuto di unacolonna sonora spirituale, in grado di sintonizzarsi perfettamente al battito del cuore. Fa venire voglia di abbandonare tutto il caos della routine quotidiana, mettere da parte i rancori accumulati, le imprecisioni di una vita già programmata; azzerare il rumore del bla bla bla di fondo e alzare unicamente il volume della vita che scorre dentro: fluida, libera, già conscia di quale sia la sua meta.
La regista americana sa prenderci per mano e insegnarci che ognuno ha il suo passo, ma che tutti alla fine raggiungono la vetta; sa farci capire, senza giri di parole e filosofie trascendentali, che la tutta la nostra vita è un viaggio alla scoperta di noi stessi e che dietro la fine si cela sempre un nuovo inizio.
 Sei Vie per Santiago è distribuito da Cineama e sarà al cinema dal 4 giugno 2015.
http://www.cinematographe.it/

Palmira è l'identità siriana. Non dimentichiamo la gente


"Palmira è un gioiello non solo per il patrimonio archeologico ma per l’identità siriana". Raggiungiamo a Beirut l'archeologa siriana Eva Ziedan, che spiega: "Quelli della mia generazione l’hanno studiata, invece i bambini che sono nei campi profughi non la conoscono. Questo fa male. Ma non dimentichiamoci della gente", avverte. "Là c’è l’elettricità che arriva da Homs solo per due ore al giorno. Si rischia che si muoia di sete se l’occupazione interromperà ancora più a lungo l’erogazione di luce. Il turismo a Palmira avrebbe dovuto renderla più ricca, invece è una terra poverissima. Purtroppo ora in giro senti parlare a seonso unico: o di patrimonio Unesco da salvare senza menzionare le persone, oppure al contrario senti parlare della gente e che quelle vestigia antichissime sono solo quattro sassi". Ecco le letture parziali: "Quando diciamo ‘save Palmira', a chi ci rivolgiamo? Palmira è una città che è stata consegnata sotto gli occhi di tutti". 
 Il giornalista Lorenzo Trombetta (www.sirialibano.com) chiarisce i motivi di questa conquista: "E’ un posto molto strategico, vicino a giacimenti di gas naturale. Si trova sulla strada che collega la Siria ‘utile’ di Damasco e quella dell’Eufrate. Controllarla vuol dire avere un controllo su una zona di passaggio, accesso alle risorse di grande importanza". Ma la contraddizione messa in luce è: "Ci si chiede perché oggi pare ci si strappi le vesti per i resti romani di Palmira, preziosissimi, e si lasci però che la Siria, ma anche l’Iraq, venga colpita dalla falce dell’IS. Soffriamo purtroppo di una scarsa elaborazione degli eventi e i media fanno difficoltà a raccontare cosa veramente succede", denuncia. E conclude: "Finora nessuno ha interesse a fermare questa guerra. Questa è la verità". E sull'avanzata dello Stato islamico precisa: "L'IS sta certamente avanzando ma le sue zone di influenza non andranno oltre le quelle rurali e a maggiornanza sunnita perché solo là può trovare un legame organico con la popolazione che può mantenere unito quei territori". 
Sempre da Beirut, il gesuita maltese P. Oliver Borg, docente di Teologia all'Università St. Joseph e direttore di un centro di pastorale e di formazione spirituale, esprime la sua profonda tristezza e preoccupazione alla notizia del rapimento del monaco Mourad, da un monastero siriano che è una filiazione di quello rifondato da padre Dall'Oglio, di cui non si hanno tracce dalla fine di luglio del 2013. "E’ un dramma ciò che sta succedendo. La nostra impressione è che nessuno vuole fermare questo conflitto. E poi con la nuova guerra fredda tra la Russia e i paesi occidentali è ancora peggio perché nessuno si muove veramente per la pace. Non c’è una vera volontà politica di fare qualcosa di serio. Fa piangere vedere siti distrutti ma fa molto più male vedere quante persone sono state massacrate". Lo scorso 30 aprile padre Oliver ha accompagnato in Vaticano in Aula Paolo VI un gruppo di donne siriane e due uomini libanesi per dare testimonianza nell'ambito dell'udienza con Papa Francesco delle realtà di spiritualità ignaziana presenti nel mondo: "Io traducevo la storia di queste donne che si sentono abbandonate e non sanno cosa fare e a un certo momento non ho potuto continuare per la commozione", racconta. "Qui c’è gente che vive in prigione, circondati dapperttutto. Una ragazza di trent'anni dice che ama il proprio paese ma non ce la fa più. Quasi quasi vorrebbe dormire e non svegliarsi, piuttosto che vivere così. Quando mi chiedono cosa devono fare, io vorrei saperlo e non lo so. Come ha detto il Papa di fronte a queste persone, è meglio tacere con rispetto. Il mio appello è svegliamoci". 

(Antonella Palermo) - Radio Vaticana

Arte/ Gualtieri celebra Antonio Ligabue, la pittura del tragico

Creatura disperata ed emarginata, Antonio Ligabue proietta sulle tele il dolore esistenziale di una vita straziata, dentro e fuori dalle case di cura, e di una solitudine popolata da incubi. All'artista, un'infanzia difficile, sempre in cerca di amore, genio inquieto, selvatico, diffidente, orgoglioso ed enigmatico è dedicata la rassegna "LIGABUE. Gualtieri", da domenica a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri (RE). L'antologica è un grande omaggio che la neonata Fondazione Museo Antonio Ligabue della città della bassa reggiana, in cui egli visse oltre 40 anni, gli rende a cinquant'anni dalla scomparsa. L'ampia e importante mostra, curata da Sandro Parmiggiani e Sergio Negri, si snoda cronologicamente e ospita oltre 100 lavori, alcuni mai presentati prima, tra cui 80 dipinti, 15 disegni, 10 incisioni e altrettante sculture in bronzo e terracotta.
Oltre i paesaggi, gli interni e i ritratti, due sono le grandi tematiche affrontate da "Toni", così lo chiamavano: gli autoritratti e le belve. Nei primi, parte considerevole delle sue opere, cominciava i quadri dagli occhi con le pupille quasi sempre nell'angolo destro. Implacabile nei propri confronti, si dipingeva con estrema verità non celando il naso sempre martoriato e il gozzo ipertrofico. Dai primi autoritratti a quelli realizzati nell'ultimo periodo vi è un costante deterioramento espressivo e raffigurativo, una sorta di lenta decomposizione fisica, creata con incredibile violenza. E i corvi nel cielo di tante sue tele riportano alla mente Van Gogh, l'altro genio tormentato.
Ligabue aveva fatto suo il mondo degli animali, rifiutando quello degli uomini. Camminava sugli argini del Po e parlava alle bestie nella loro lingua, perché si sentiva uno di loro: pigolava, mugghiava, sbatteva le braccia come ali…Il leopardo e l'aquila erano tra i suoi preferiti e l'artista cercava di trasformarsi in una delle belve feroci, identificandosi nelle lotte violente con l'aggressore, come per esorcizzare la sua paura attraverso la rappresentazione della forza. E' un universo arcaico quello che si nasconde dietro gli uccelli dalle piume colorate o dietro l'apparente tranquillità di un cavallo da tiro.
Sulle tele, dalle cromie accese, coesistono memoria e fantasia. Memoria, linfa della pittura figurativa, delle tante visite allo zoo e all'orto botanico del Cantone di San Gallo, dove visse diversi anni presso una famiglia tedesca, dopo la morte della madre e dei fratellini. Memoria delle stampe viste durante il suo vagabondare, del passaggio di un circo, o del Museo di Storia Naturale di Reggio Emilia. Non amò gli svizzeri - nacque a Zurigo nel 1899 -, ma i luoghi sì. Le casette con i tetti a punta ricorrono nei quadri di paesaggi, così come la campagna di Gualtieri e delle zone limitrofe, dove andò ad abitare una volta entrato in Italia.
Pittore non certo assimilabile alla corrente na?f, se mai a quella degli espressionisti, Toni, il "tedesco", o "al mat", scultore e anche incisore, sfugge a definizioni troppo rigorose. E' solo un grande artista geniale. D'altronde i confini che separano la follia dal genio sono difficili da stabilire.
"LIGABUE. Gualtieri"
Palazzo Bentivoglio - piazza Bentivoglio, 36 - Gualtieri (Reggio Emilia)
31 maggio - 8 novembre 2015
orari: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00; dalle 15.00 alle 19.00
aperto tutti i festivi infrasettimanali
biglietti: intero € 8,00 - ridotto:€ 6,00
infoline: 0522/221869
mail: p.vergnani@comune.gualtieri.re.it
catalogo: Skira

affaritaliani

Lago Maggiore Letteraltura 2015 Inaugurazione percorso “Cammino tra natura e spiritualità”


Primo tratto: Sacro Monte Calvario (Domodossola), Boschetto (Villadossola)


LetterAltura partecipa domenica 10 maggio alla gita del CAI dal Sacro Monte Calvario di Domodossola alla località Boschetto di Villadossola

Un percorso che, attraverso le Vie Storiche, collega Domodossola con Saas Fee, unendo in particolare  la “Via delle cappelle” di Saas Fee con il sito UNESCO del Sacro Monte Calvario.
Il percorso rappresenta una sorta di immersione tra storia, arte e natura: l'arte di antichi borghi e complessi monumentali come quello del Calvario; la storia di Giulio Gualio, il grande scultore della fine del 1600 che ha arricchito oratori e chiese dell’Ossola e della Valle di Saas; le testimonianze antiche e recenti di religioni diverse - cristiana, buddista e induista -, che si immergono in una natura ricca e varia, che va dai 280 metri di Domodossola ai 3200 metri del Passo di Saas, per giungere al cospetto dei 4000 metri del Mischabel della Valle di Saas.

Programma
Un cammino semplice, senza particolari dislivelli, fatto con lentezza: durante il percorso ci saranno alcune soste con momenti di canto, musica e letture che aiuteranno a osservare meglio quello che sta attorno.
  
Ritrovo: ore 8,45 al Sacro Monte Calvario
Partenza: ore 9,00 Visita dei giardini interni del Sacro Monte, dove si esibirà la Scola Canto Gregoriano del Calvario, intermezzata da letture preparate in collaborazione con Danila Tassinari. Al termine della visita colazione offerta dal S.M.Calvario a cura delle donne in costume di Vagna. Ad Anzuno concerto della Filarmonica di Villadossola, con brani alternati a letture a cura di Danila Tassinari.
A Tappia concerto d’organo alternato a letture di Danila Tassinari dedicate alle opere scultoree del 1600 di Giulio Gualio.
Pranzo: ore 12,45, a Tappia. Pranzo preparato dal CAI (con fornitura del materiale e del vino offerti dal Comune di Antrona, a cura dell’azienda vinicola di Tappia).
A Sogno lo storico Felino Sarazzi (Vilarte) illustrerà il Museo della Vita Contadina.
A Varchignoli, con la musica soffusa di flauti della Filarmonica di Villadossola visita a uno dei siti megalitici.
A Casa dei Conti esibizione del cantautore di menestrelli Ernesto Grossetti.
Al Circolo del Boschetto bicchierata finale e visita dell’Ostello e del Museo delle Origini.
Arrivo alla località Boschetto: ore 17,00 (gli autisti saranno trasferiti al Calvario per recuperare il proprio mezzo, mentre gli altri partecipanti si intratterranno al Circolo per una bicchierata finale).

Organizzatori:
Sacro Monte Calvario, Comune di Antrona, Club Alpino Italiano, Ente di Gestione delle Aree protette dell’Ossola – Parco Valle Antrona, Accompagnatori Naturalistici della Valle Antrona, LetterAltura, Comune di Domodossola, Comune di Villadossola 
in http://www.letteraltura.it/