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Tempo di vacanze, di viaggi, di mete esotiche e il Vaticano diffonde il manuale del turista eco-sostenibile


Città del Vaticano Tempo di vacanze, di viaggi, di mete esotiche e il Vaticano diffonde il manuale del turista eco-sostenibile. Un viaggiatore politicamente corretto a metà strada tra il no-global e l’ambientalista. In un messaggio intitolato “Un miliardo di turisti, un miliardo di opportunità” il Pontificio consiglio per i Migranti e Itineranti in occasione della Giornata Mondiale del Turismo che sarà celebrata il 27 settembre, raccoglie una serie di suggerimenti per contribuire a difendere il creato, anche attraverso il turismo. Del resto il fenomeno turistico non può essere liquidato, o ignorato, visto che in tutto il mondo ha toccato la barriera simbolica di un miliardo di arrivi turistici internazionali e quest’anno potrebbe arrivare a due miliardi. Un record. Per tutti una sfida globale “Questa crescita lancia una sfida a tutti i settori coinvolti in questo fenomeno globale: turisti, imprese, governi e comunità locali. E, certamente, anche alla Chiesa. Il miliardo di turisti deve necessariamente essere considerato soprattutto nel suo miliardo di opportunità” scrive il cardinale Vegliò, raccogliendo le riflessioni contenute nella enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, dedicata alla cura della casa comune. Un testo da tenere in forte considerazione “perché offre importanti linee guida da seguire anche in vacanza!”.

SPOSTAMENTI
“Siamo in una fase di mutamento, in cui cambia il modo di spostarsi e, di conseguenza, anche l’esperienza del viaggio. Chi si muove verso Paesi diversi dal proprio, lo fa con il desiderio, più o meno consapevole, di risvegliare la parte più recondita di sé attraverso l’incontro, la condivisione e il confronto. Il turista è sempre più alla ricerca di un contatto diretto con il diverso nella sua straordinarietà. Si è ormai affievolito il concetto classico di “turista” mentre si è rafforzato quello di “viaggiatore”, ovvero, colui che non si limita a visitare un luogo, ma, in qualche modo, ne diventa parte integrante. È nato il “cittadino del mondo”. Non più vedere ma appartenere, non curiosare ma vivere, non più analizzare ma aderire. Non senza il rispetto di ciò e di chi si incontra”.

AZIENDE “Il giusto approccio da adottare nei confronti dei luoghi e dei popoli visitati è lo stupore.
E anche le imprese del settore sono le prime a doversi impegnare nella realizzazione del bene comune. La responsabilità delle aziende è grande, anche in ambito turistico, e per riuscire a sfruttare il miliardo di opportunità è necessario che ne siano consapevoli. Obiettivo finale non deve essere il guadagno quanto l’offerta al viaggiatore di strade percorribili per raggiungere quel vissuto di cui è alla ricerca. E questo le imprese lo devono fare nel rispetto di persone e ambiente. È importante non perdere la coscienza dei volti. I turisti non si possono ridurre solo a una statistica o a una fonte di introiti. È necessario mettere in atto forme di business turistico studiato con e per gli individui, investendo sui singoli e sulla sostenibilità così da offrire anche opportunità lavorative nel rispetto della casa comune”.

LEGGI
“Allo stesso tempo, i Governi devono garantire il rispetto delle leggi e crearne di nuove atte alla tutela della dignità dei singoli, delle comunità e del territorio. È indispensabile un atteggiamento risoluto. Anche in ambito turistico, le autorità civili dei diversi Paesi devono pensare a strategie condivise per creare reti socio-economiche globalizzate a favore di comunità locali e viaggiatori, così da sfruttare positivamente il miliardo di opportunità offerte dall’interazione”.

FORZA
“Un miliardo di turisti, se ben accolto, può trasformarsi in un’importante fonte di benessere e sviluppo sostenibile per l’intero Pianeta. La globalizzazione del turismo porta, inoltre, al nascere di un senso civico individuale e collettivo. Ogni viaggiatore, adottando un criterio più corretto per
girare il mondo, diventa parte attiva nella tutela della Terra. Lo sforzo del singolo moltiplicato per un miliardo diventa una grande rivoluzione”.
ilmessaggero.it

A Padova la Borsa del turismo religioso: itinerari di Fede, Arte e Cultura


Dal 4 al 7 ottobre prossimi Padova ospiterà la Borsa del Turismo Religioso Internazionale (BRTI). L’evento, il cui sottotitolo è “Itinerari di Fede, Arte e Cultura”, si svolgerà al Palazzo della Ragione, in pieno centro storico, nella sala pensile del 1300, la più grande del mondo.

«In Italia, un Paese con un’ampia offerta religiosa di chiese, santuari e conventi dove si concentra gran parte del patrimonio artistico e culturale italiano, da tempo mancava un incontro dedicato al turismo religioso», ci ha spiegato Nicola Ucci (nella foto), amministratore unico di Rete System, società di servizi per la promozione turistica e agroalimentare. L’azienda, con sede a Lanciano, in provincia di Chieti, è specializzata nell’organizzazione di Borse di vario genere a livello territoriale e internazionale: dal turismo sociale alla terza età, da quello rurale alle vacanze attive.

La scelta è caduta su Padova, città facile da raggiungere e celebre per la devozione a Sant’Antonio, che unisce alla fede occasioni culturali e artistiche. La manifestazione è realizzata grazie alla collaborazione del Comune di Padova e della Regione Veneta, con il patrocinio della Cei, la Conferenza Episcopale Italiana, e dell’Enit, oltre a Confesercenti, Confcommercio e Confindustria e ai Consorzi Turistici del Veneto.

L’obiettivo è creare un evento che si ripeta nel tempo a Padova per favorire la comunicazione e la promozione commerciale sia del territorio che dell’offerta turistica religiosa di tante località italiane e estere. Lo scopo è creare sinergie tra i paesi coinvolgendo istituzioni, operatori economici e turistici e realtà religiose.
La borsa sarà inaugurata nel pomeriggio di sabato 3 ottobre con l’apertura dell’area espositiva nel Palazzo della Ragione, con circa 40 stand dedicati a enti pubblici, religiosi, associazioni e aziende, aperta gratuitamente al pubblico per 4 giorni. Il giorno dopo sarà dedicato alla visita di Padova, sotto il profilo religioso, artistico e culturale con educational tour per buyer italiani e esteri e per la stampa.

Il lunedì, sempre a Palazzo della Ragione, si svolgerà dalle 9.30 alle 14  BTRI Across Veneto, un workshop dove operatori turistici veneti, t.o., rappresentanti dell’ospitalità alberghiera e non presenteranno la ricca offerta regionale.  Il giorno dopo, negli stessi orari, si svolgerà BTRI Italy and World, workshop con seller italiani e stranieri. I  partecipanti dovranno pagare una quota di circa 200 euro per presentare la loro offerta sia ai buyer nazionali, una quarantina, che a quelli internazionali, circa 30, provenienti da tutto il mondo.

Nei due pomeriggi della Borsa sono previsti educational tour per i partecipanti e, nelle serate, intrattenimenti musicali. «Un appuntamento importante – aggiunge Ucci – che può fornire informazioni utili per tutti gli operatori del settore, soprattutto in vista del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016, giunto inaspettato quando avevamo già organizzato la Borsa».

Per tutte le informazioni dettagliate e le prenotazioni con gli appositi format consultare il sito www.btri.it.
Dorina Landi
- See more at: http://www.lagenziadiviaggi.it

Santo Volto: più antica icona di Cristo, chiesa di San Bartolomeo degli Armeni Genova

Santo Volto: più antica icona di Cristo, chiesa di San Bartolomeo degli Armeni Genova

Si chiama Santo Volto ed è il lino dipinto a tempera ritenuto il più antico ritratto di Cristo, nonostante le sue origini siano ancora fonte di discussione tra gli studiosi. Più noto ai genovesi come "Santo Mandillo", termine dialettale proveniente dal greco mandylion, è custodito nella chiesa di San Bartolomeo degli Armeni, che si trova in piazza San Bartolomeo degli Armeni nel quartiere di Castelletto.
Ma qual è la sua storia? Secondo un’antica tradizione del III sec.d.C. Abgar, re di Edessa in Armenia, malato di lebbra ed avendo udito delle qualità taumaturgiche di Gesù che predicava in Palestina, mandò il pittore Anania perché raffigurasse il suo volto.
Non riuscendo però l’artista a ritrarre il Messia, Gesù prese il telo appoggiandovi il volto intriso di sudore e lasciandovi così impressa la sua immagine. Tornato in patria, Anania toccò il Re con quel sudario che miracolosamente lo guarì. Da qui ebbe origine l’adorazione della sacra effigie.
Nel 639 Edessa fu occupata dagli Arabi, che offrirono la reliquia a Bisanzio in cambio di denaro e prigionieri. Da Bisanzio, poi, nel 1362 la reliquia arrivò a Genova a seguito di Leonardo Montaldo che l’aveva ricevuta in dono dall’imperatore Giovanni V Paleologo. Montaldo donò il “Sacro Volto di Edessa” al monastero dei Basiliani armeni (dal 1650 ai Barnabiti) dove ancora oggi è custodito e venerato.
Fino alla metà del secolo scorso i genovesi accorrevano in massa alla festa di "San Bertommé di Erminni" perché il "Santo Volto" aveva il potere di liberare i "malefiziou" (malefici) e di proteggere Genova dalle calamità.
La reliquia è esposta all’adorazione dei fedeli permanentemente, negli orari di apertura della chiesa.
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dal 5 al 11 Luglio il Centro Velico di Torre Guaceto ospita i migliori windsurfer Italiani


Sarà in Puglia, per una intera settimana, la più grande competizione dell’estate italiana per il windsurf di classe olimpica e preolimpica under 18 della Federazione Italiana Vela. Sarà il Centro Velico di Torre Guaceto, uno dei più storici e attivi centri di divulgazione e insegnamento degli sport velici in Italia, a ospitare la manifestazione dal 5 all’11 luglio prossimi. Sono attesi ben 200 atleti provenienti dalle migliori scuole federali di tutta Italia e si punta al record storico di vele in acqua.


Il Campionato Italiano, cuore di un appuntamento che prevede sette intensi giorni di regate, precede di poco il mondiale in Polonia, definendo così in maniera cruciale la leadership atletica di molti partecipanti.
Il programma dell’evento è ricco ben organizzato perché atleti e spettatori possano vivere al meglio la dimensione assolutamente unica della Riserva Marina Naturale di Torre Guaceto, dove il Centro Velico ha un ruolo rilevantissimo.

Fra tutti, le favorite nel femminile sono Giorgia Speciale (Ancona) e Alessandra Papitto (Ostia). Nel maschile invece Benjamin Romeo (Marsala), Federico Ferrante (Marsala) e Daniele Gallo (Castel Fusano). Nella categoria under 15 maschile occhi puntati sul vincitore delle prime due tappe della Coppa Italia Simone Montanucci della LNI Civitavecchia. Avversari di rango saranno Roman Sorrentino della Canottieri Marsala e Tommaso Antognoli del Nauticlub Castelfusano. In campo under 15 femminile attenzione rivolta ad Aurora De Felici della LNI Civitavecchia, Gaia Busetta della Canottieri Marsala e Marta Monge del Circolo Nautico Loano.

Fra i più giovani poi, fanno capolino sempre più spesso sul podio nella categoria under 13 settore maschile Davide Antognoli del Nauticlub Castelfusano è atteso ad una conferma dopo le due vittorie nelle tappe iniziali di Coppa Italia, con degni avversari Alessandro Josè Tomasi della LNI Riva del Garda, Alessandro Giangrande dell’ Albaria Palermo e Mattia Calderini del Nauticlub Castelfusano. In ambito femminile il duello vede protagoniste Lavina De Felici della LNI Civitavecchia e Matilde Fassio del Circolo Nautico Loano.
L’agenda prevede anche il raduno e trofeo dei cadetti Kids, il ricco vivaio atletico federale del windsurf che vede decine di bambini dai 9 agli 11 anni sfidarsi nelle acque di questa magnifica riserva, spot ideale per le discipline veliche.

Nel corso di questa straordinaria settimana oltre alle grandiose performance attese dagli atleti federali, sarà possibile per chiunque vivere e conoscere la riserva, grazie alle attività organizzate da Thalassia e altri sport acquatici come lo snorkeling a cura di Aquademia.

Ogni giorno sarà possibile seguire l’evento e i risultati di classifica attraverso il web, collegandosi al sito ufficiale del Centro Velico di Torre Guaceto.

Programma sportivo
Da domenica 5 a martedì 7 luglio saranno di scena, come gustosa anteprima dello spettacolo, i ragazzi del segmento Youth (16-18 anni) della classe olimpica RS:X. Una trentina di concorrenti che si daranno battaglia nell’ultima regata che precede di poco i Mondiali di categoria in Polonia.

Lunedì 6 e martedì 7 luglio, in concomitanza e quindi con un doppio show in acqua, la classe Techno 293 darà vita alla Techno Slalom Cup. Una regata spettacolare che si svolge con batterie inserite in un tabellone a eliminazione diretta, fino a selezionare i migliori otto che si affrontano nella finalissima.

Mercoledì 8  luglio sarà la volta della Long Distance Techno 293, una sorta di maratona, specialità dove la resistenza si accoppia alla capacità di gestire l’attrezzatura in acqua per una durata che può variare dalla mezz’ora a un’ora.

Il clou dell’evento avrà luogo da giovedì 9 a sabato 11 luglio, nuovamente con un doppio appuntamento. Il Trofeo Nazionale di Classe Techno 293, che vedrà in acqua oltre 150 atleti, con tre prove al giorno su un percorso racing a quadrilatero e bastone, con le varie categorie esordienti, under 13, under 15, under 17 e Plus. Parallelamente il Trofeo Nazionale Cadetti Kids, dove una cinquantina di giovanissimi di età compresa tra i 9 e gli 11 anni potranno usufruire di un tempo suddiviso tra momenti agonistici e occasioni ludiche, all’insegna del divertimento, condizione essenziale per appassionare questa fascia di età.

Happening
Martedì 7 Luglio Premiazione Coppa Italia RS:X e Techno Slalom Cup h. 16.00
Giovedì 9 Luglio SPETTACOLO di Teatro ambientale “ASPETTANDO IL VENTO” Sera
Venedì 10 Luglio CENA DI GALA e GRANDE FESTA! Sera
Sabato 11 Luglio Premiazione Trofeo Nazionale Techno293 e Cadetti Kids h. 16.00

Il programma completo con eventi ed escursioni
A questo link: http://centrovelicotorreguaceto.it/trofeo-nazionale-t293-regata-nazionale-rsx/programma-degli-eventi/

Il Centro Velico Torre Guaceto
Il Centro Velico Torre Guaceto è un’associazione sportiva dilettantistica senza scopo di lucro, attivo nella Riserva Marina dello Stato di Torre Guaceto, con la missione complessa e impegnativa, forse unica nel panorama italiano delle scuole di vela, di promuovere lo sport della vela, secondo un modello associativo che prevede la partecipazione attiva e volontaria dei soci in tutte le fasi didattiche e organizzative della gestione. L’impareggiabile sito di Torre Guaceto, col quale il Centro Velico Torre Guaceto suggella un contratto di bellezza, qualità e responsabilità.
La Scuola del Centro Velico Torre Guaceto organizza corsi di Vela, Catamarano e Windsurf, articolati su più livelli, e stage di avvicinamento alla vela. I corsi, strutturati secondo moduli settimanali residenziali, permettono anche ad allievi totalmente inesperti di raggiungere un livello di autonomia e sicurezza nella conduzione del mezzo, con impegno differente in funzione del corso scelto. Le attività nautiche si svolgono in un contesto di notevole interesse climatico e ambientale che, assieme alla professionalità degli istruttori e alla cordialità dello staff, favorisce il completo raggiungimento degli obiettivi del corso.
fonte; comunicato stampa
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone redazione.sport@simail.it
Turismo Culturale


Strage a Sousse Tunisia blindata, turisti in fuga

I sostenitori dello Stato islamico hanno rivendicato su Twitter la paternità dell'attacco terroristico sulla spiaggia di due resort di lusso a Sousse, nel golfo di Hammamet in Tunisia, che ha causato almeno 39 morti di cui 34 turisti stranieri e 5 cittadini tunisini.

La dichiarazione, non verificabile ma giudicata attendibile, afferma che "un soldato del califfato" ha attaccato le "tane della fornicazione, del vizio e dell'apostasia" e questo "malgrado le misure" di sicurezza "rafforzate attorno a queste tane". La maggior parte delle persone uccise, aggiunge, sono per la maggior parte cittadini "di Stati dell'alleanza crociata che combatte lo Stato del Califfato".

Pubblicata anche una fotografia del presunto attentatore, il cui nome
di battaglia sarebbe Abu Yahya al-Kairouani. L'Is aveva già rivendicato l'altro attentato del "venerdì di sangue" contro una moschea sciita a Kuwait City, che ha fatto almeno 25 vittime.

Giro di vite del governo. Il primo ministro tunisino Habib Essid
ha annunciato un giro di vite sulla sicurezza nel Paese. Ha dichiarato che i riservisti dell'esercito saranno dispiegati sui siti archeologici e presso i grandi alberghi. Inoltre saranno chiuse entro una settimana circa 80 moschee accusate di incitamento alla violenza e di diffondere "veleno".
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Saranno prese "le misure necessarie" contro "tutti i partiti e le associazioni che violano la costituzione". Verranno anche riviste le leggi sui finanziamenti alle associazioni con controllo statale. Il governo tunisino si era era già dichiarato in guerra contro il terrorismo dopo la strage al Museo del Bardo, a Tunisi, il 18 marzo, in cui furono uccisi 19 stranieri.


Le vittime. Sono stati identificati 10 dei 39 morti dell'attentato a Sousse. Sono 8 britannici, un tedesco e un belga. La maggior parte delle 39 vittime della strage di Sousse sono "cittadini britannici", ha confermato il primo ministro Habib Essid. Ma tra le persone uccise, di cui 34 stranieri, ci sono anche "tedeschi, belgi e francesi". Almeno 39 i feriti: tra questi, molti britannici, belgi, tedeschi e norvegesi.soussevittimeLapresseFo_46723622.jpg

Identificato l'attentatore.
Secondo le autorità locali, il presunto autore dell'attentato si chiama Seifeddine Rezgui, giovane tunisino nato nel 1992, originario di Gaafour ma studente a Kairouan. Era sconosciuto ai servizi di sicurezza locali. "È entrato dalla spiaggia, vestito come un bagnante. Aveva un ombrellone per nascondere il kalashnikov. Arrivato sul posto, ha usato le sue armi", ha spiegato il segretario di Stato per la Sicurezza Rafik Chelly.

Turisti stranieri in fuga. Centinaia di turisti stranieri sono stati accompagnati in autobus all'aeroporto di Enfidha, a metà strada tra Tunisi e Sousse, per potere lasciare il Paese. Tredici voli sono stati organizzati nella notte con destinazione Londra, Manchester, Amsterdam, Bruxelles e San Pietroburgo.
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Il tour operator britannico Thomson ha annunciato l'invio di dieci aerei in Tunisia per il ripatrio di circa 2.500 connazionali e la cancellazione di tutti i soggiorni programmati in Tunisia per la prossima settimana ("proposte altre destinazioni, come Canarie e Capo Verde").

Secondo quanto riferito dalla Bbc, sabato sono già 1.000 i turisti britannici che hanno lasciato Sousse, ma ce ne sono altri 5.400 in attesa di farlo.

Duro colpo per l'economia. Il ministro del Turismo Selma Elloumi Rekik ha riconosciuto che l'attacco di venerdì è stato "un duro colpo per la Tunisia". Dopo l'attacco al museo Bardo di Tunisi dello scorso mese di marzo, il settore strategico del turismo tunisino aveva già registrato un calo di presenza del 25,7% su base annua.

Con 6,1 milioni di turisti e 473.000 occupati, il settore fornisce il 15,2% del Prodotto interno lordo e garantisce il 13,8% dei posti di lavoro (dati 2014).
avvenire

Ad Andalo in Trentino uno dei migliori hotels family friendly: Hotel Piz Galin

http://www.pizgalin.it

Per i viaggiatori internazionali è in Italia il miglior hotel 'family friendly'. I dati arrivano da Tripadvisor, secondo cui è ancora una volta il Trentino Alto Adige a ospitare il vincitore assoluto per la categoria Migliori Hotel per Famiglie dei Travelers’ Choice Hotel Awards 2015. Si tratta del Cavallino Bianco Family Spa Grand Hotel a Ortisei (Bz). Ma il Trentino conquista anche il secondo e il terzo posto con il Family Hotel La Grotta a Vigo di Fassa (Tn) e l'Hotel Piz Galin ad Andalo (Tn). 
Il Grand Hotel Piz Galin sorge nel bel mezzo delle Dolomiti di Brenta e della Paganella, nel cuore di Andalo, un paesino ricco di eventi e attività, dove le occasioni per divertirsi e rigenerarsi sono numerose. Grazie alla lunga tradizione e all’esperienza maturata in anni di ospitalità, siamo riusciti ad unire i comfort di un hotel di lusso e le caratteristiche di un family hotel trentino ad Andalo. Qui l’ospite troverà professionalità e stile, e trascorrerà una vacanza in montagna che lascia il segno.
Segue l'Hotel Gambrinus Mare a Cattolica (Rn) e l'Hotel Baltic di Giulianova (Te).

Tratto da Adnkrinos
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
Turismo Culturale
turismoculturale@yahoo.it


Parchi. Turismo sostenibile e sviluppo, parte la rinascita degli Appennini – VIDEO


OCRE (L’AQUILA) – Uscire dall’ombra della “marginalità” e rivelare le potenzialità di un territorio che conta 1,5 milioni di ettari di aree protette, 10 parchi nazionali e 36 regionali. Gli Appennini si candidano a diventare parco d’Europa e puntano su un turismo sostenibile in grado di tutelare la loro biodiversità e, allo stesso tempo, garantire sviluppo e crescita occupazionale. A partire, però, dalla collaborazione tra le Regioni attraversate dalla catena montuosa, 14 in tutto, il Governo, gli Enti parchi e anche tutti gli operatori del settore turistico.
Sono queste le basi nuove da cui riparte Ape-Appennino parco d’Europa, il progetto nato 20 anni fa, ma mai realizzato, nonostante la firma della convenzione stipulata a L’Aquila nel 2006. Oggi però “le condizioni sono cambiate”, i territori “hanno maggiore consapevolezza” e anche lo Stato ha una “visione diversa del turismo”. E allora si riparte proprio da L’Aquila e dall’Abruzzo, dove oggi il vicepresidente della Regione e coordinatore del progetto, Giovanni Lolli, ha chiamato a raccolta le istituzioni coinvolte, a partire dal ministero dei Beni culturali e del Turismo.
(Guarda il video servizio)
Con il titolare del Collegio Romano, Dario Franceschini, questa mattina nel bellissimo Monastero di Santo Spirito di Ocre (Aq), presenti, tra gli altri, anche gli assessori di Lazio e Molise, Lucia Valente e Vittorino Facciolla, il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, e il sociologo Aldo Bonomi, responsabile per il Padiglione Italia all’Expo dei rapporti con i territori. E proprio l’Esposizione universale sarà il prossimo passo per la crescita del progetto Ape, che il 4 luglio verra’ presentato e discusso a Milano. Poi, l'”auspicio” e’ di far proseguire il dibattito in ogni singola regione “già nelle prossime settimane”, in modo da arrivare “nel giorno del ventesimo anniversario della firma di Ape” a stipulare un accordo di programma quadro tra gli enti e i ministeri coinvolti per “condividere parte delle risorse comunitarie che serviranno a finanziare i singoli progetti”.
Intanto, oggi dal monastero di Ocre è stata rinnovata la “scommessa” sugli Appennini. Per vincerla “le condizioni ci sono”, dice Lolli, a partire da “un ministro che ci crede e mette un peso politico notevole in questa scelta e l’idea che il turismo non e’ un settore chiuso, ma trasversale”. E se è vero che il made in Italy ha bisogno di un progetto integrato tra i territori, è altrettanto vero che la visione comune, per tutti, deve essere quella di innovare l’offerta, anche in vista di un turismo internazionale destinato ad aumentare. E allora, ferma restando la conservazione e la tutela del patrimonio naturale e culturale, e’ necessario puntare su progetti “unificanti”.
Tra questi, infrastrutture leggere come la ciclovia dell’intero Appennino o le reti dei sentieri e dei cammini religiosi, prima tra tutti la via Francigena. E visto che l’Appennino è il luogo della biodiversità alimentare e agricola, anche la gastronomia può fare la sua parte in Ape, senza dimenticare le attività culturali, “dalle sagre ai teatri”, e quelle sportive. Un’offerta integrata, dunque, che superi le reticenze di chi gestisce i parchi, che spesso “preferiscono che non ci siano molte persone”, ma che insieme alla tutela del patrimonio naturale riesca a riportare lungo gli Appennini lo sviluppo e quindi i giovani, oggi “costretti ad andare a vivere in altri luoghi per assenza di occupazione”, con la conseguenza che molti comuni degli Appennini si sono spopolati. E invece proprio i borghi disseminati lungo la catena montuosa potrebbero diventare quel “modello di museo diffuso e turismo sostenibile”, auspicato anche da Franceschini, che consente allo stesso tempo “tutela del patrimonio e crescita del Paese”.
“L’Appennino- ha concluso Franceschini- è una grande possibilità per il Paese e, contemporaneamente, una possibilità per ripopolare queste terre e questi borghi che si stanno spopolando, puntando su un modello di turismo sostenibile che valorizzi i borghi, le città d’arte e le bellezze naturali. E’ il modello a cui puntiamo nel Paese. Il lavoro che stiamo facendo, in questo caso il governo insieme alle Regioni, punta proprio a valorizzare le potenzialità dell’Italia come grande museo diffuso e come modello di turismo sostenibile. Un turismo, cioe’, che cerca l’eccellenza nella bellezza, nell’arte, ma anche nella gastronomia e nei mestieri tipici. Gli Appennini sono pieni di una ricchezza infinita. E’ fondamentale- ha aggiunto il ministro- la collaborazione tra le Regioni e il Governo soprattutto nel settore del turismo. Su queste linee strategiche siamo assolutamente d’accordo. La nuova Enit sarà il luogo in cui le Regioni e il governo collaboreranno sulle strategie turistiche del Paese e sulla promozione dell’Italia fuori dai nostri confini, anche anticipando la riforma del titolo V della Costituzione”.
dire.it

Duomo Viaggi, già venduti 2 mln ticket per Expo


Sono quasi 2 milioni i biglietti di Expo 2015 venduti finora dalla Duomo Viaggi, società specializzata in turismo religioso e pellegrinaggi della Diocesi di Milano. È quanto ha annunciato Silvano Mezzenzana, ad della società. 
I ticket d'ingresso per l'Expo venduti e consegnati dalla Duomo Viaggi sono 1.755.000 del tipo adulti (erano 800 mila all’1 maggio), oltre a 17.822 biglietti per le scuole e 18.423 per gli oratori.
“La clientela - ha spiegato Mezzenzana - è formata dal mondo ecclesiale (diocesi, parrocchie, oratori, circoli culturali, Caritas), da soci e amici delle associazioni e delle espressioni della società civile e dal mondo aggregativo legato al lavoro. Puntiamo a 3 milioni di biglietti - ha annunciato Mezzenzana - un traguardo che contiamo di raggiungere grazie agli accordi con le nostre concessionarie, alla partecipazione degli oratori estivi lombardi ispirati quest'anno ai temi di Expo, a un coinvolgimento più stretto con le parrocchie delle altre diocesi lombarde e alla proposta di nuovi itinerari all'interno del sito messi a punto dal Pime".
in http://www.travelnostop.com/

Roma deve diventare l'hub del turismo religioso

"Cambia il turismo a Roma. Il 35% dei turisti del 2014 erano under 35, l'80% under 50". Lo assicura l'assessore alla Cultura e Turismo del ComuneGiovanna Marinelli, la quale ha colto l'occasione dell'assemblea Federalberghi incentrata sul Giubileo per lanciare il nuovo itinerario disponibile nei Pit (Punti d informazione turistica) per visitare le 11 case-museo in tutta la città dedicate a protagonisti della vita culturale come Moravia, Pirandello, Goethe. "Cresce il turismo straniero che ha bisogno sempre di più di turismi di nicchia e apertura". Dello stesso parere Giovanni Bastianelli, direttore dell'Agenzia regionale per il turismo. "Bisogna raccontare la nostra storia in modo emozionale per non essere più una tappa di passaggio in un tour europeo".

Sulla necessità di evitare il turismo mordi e fuggi è intervenuto anche l'a.d. dell'Opera Romana Pellegrinaggi, Monsignor Liberio Andreatta: "Roma deve diventare l'hub del turismo religioso: non c'è solo l'udienza del Papa, non c'è solo l'Angelus". Per il Giubileo l'Opera Romana Pellegrinaggi ha creato una carta "Vatican and Rome" in accordo con Regione e Comune che consente ai pellegrini accoglienza fin dall'aeroporto, dove saranno istituiti due centri predisposti al T1 e T3. La card costerà attorno ai 90 euro, consentendo di risparmiarne 40 euro circa in tre giorni saltando le file ai musei e ricevendo inviti ad eventi nelle tre chiese giubilari: San Salvatore in Lauro, San Giovanni dei Fiorentini e la Chiesa Nuova. Alcuni alberghi a Roma, aderenti a Federalberghi, saranno inseriti nell'offerta ai pellegrini, a patto che aderiscano al codice etico, un decalogo illustrato oggi incentrato sull'accoglienza, "non dei cattolici, ma degli esseri umani, qualsiasi sia il loro credo, la loro nazionalità, le loro tradizioni" ha specificato Andreatta . l.s.

in http://www.guidaviaggi.it/notizie/172821/roma-giubileo-binomio-accoglienza/

Per eDreams, con Giubileo +5-7% viaggi pellegrini Con Expo, già 40 mila voli prenotati su Milano

(di Daniela Giammusso)
   Giovane, donna, sceglie il low cost e prenota all'ultimo momento. E' il profilo del viaggiatore on line italiano secondo eDreams, tra i maggiori distributori di voli via web al mondo, che ha presentato oggi i risultati annuali 2014-2015. ''Per noi l'Italia è un mercato molto importante e una delle primissime mete da scegliere, sin dalla nascita del gruppo'', racconta all'ANSA l'amministratore delegato di eDreams ODIGEO, Dana Dunne. ''Personalmente - spiega - ho trascorso moltissime estati in Italia. La vostra storia millenaria, la ricchezza di siti, la cultura e gli aspetti naturalistici, oltre ai prodotti e il carisma della gente, rappresentano un'offerta fortissima. Anche con i recenti problemi'', prosegue, citando le molte crisi in atto nel Mediterraneo, ''i flussi non sono cambiati: la gente sogna di venire in Italia. I due eventi di quest'anno, poi, Expo e Giubileo, contribuiscono a valorizzarla ancora di più''. Grazie anche ai pacchetti creati ad hoc, ad esempio, nel periodo Maggio-Ottobre 2015 già più di 40 mila viaggiatori hanno prenotato tramite eDreams un volo su Milano. E per il Giubileo, il gruppo stima che il segmento del turismo cattolico su Roma, tra l'8 dicembre 2015 e il 20 novembre 2016, porterà un aumento di prenotazioni per il sito del 5-7%. Il gruppo intanto, che nel 2014-2015 ha raggiunto i 16 milioni di clienti, chiude l'anno fiscale con una crescita del margine sui ricavi che raggiunge 436 milioni (+1%) e un Ebitda adjusted di 90,5 milioni. Bene i mercati in espansione che con un +12% al momento rappresentano il 41% del margine sui ricavi totali. I prodotti turistici continuano a contribuire alla crescita (+7%) mentre il segmento voli è rimasto stabile. Per il 2015-16 le previsioni sono di una crescita delle prenotazioni pari a 9,7 milioni, un margine sui ricavi superiore a 436 milioni e un Ebitda adjusted tra i 91 e i 94 milioni di euro. ''Le perfomance in Italia sono ottime - prosegue Dunne - Nei prossimi mesi abbiamo intenzione di incrementare significativamente i flussi, soprattutto sfruttando l'interazione degli utenti con app e servizi mobile''. Ma chi sono i viaggiatori italiani che si affidano ai servizi on line? Per eDreams il 70% ha fra i 25 e i 45 anni. Sono per lo più donne (60%) e i flussi maggiori si registrano da Roma e Milano. La fascia under 30, comprensibilmente, cerca soprattutto compagnie low cost e si accaparra anche il 45% delle offerte delle linee più vantaggiose. Gli italiani però sono i più ''lenti''. Rispetto agli altri viaggiatori europei, che prenotano su eDreams con largo anticipo sulla partenza, noi tendiamo infatti ad arrivare molto più a ridosso della data. Dove andiamo? Il Sud d'Italia, con il suo mare e le sue bellezze, è la nostra meta prediletta per l'estate 2015 su eDreams, soprattutto per le ferie più lunghe di agosto, con Catania prima tra le destinazioni d'arrivo. Altrimenti, vanno ancora molto le capitali europee, con Londra e Parigi al secondo e terzo posto. La classifica prosegue poi con Palermo, Barcellona, New York, Cagliari, Milano, Roma e Ibiza. Per i primi mesi del 2016, per ora, le mete preferite dagli italiani sembrano invece essere Bangkok, Parigi, Londra, Berlino e New York. Ma, ritardatari come siamo, tutto può ancora accadere
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Altopiano della Paganella, Dolomiti di Brenta, Lago di Molveno - Trentino





Per i viaggiatori internazionali è in Italia il miglior hotel 'family friendly'. I dati arrivano da Tripadvisor, secondo cui è ancora una volta il Trentino Alto Adige a ospitare il vincitore assoluto per la categoria Migliori Hotel per Famiglie dei Travelers’ Choice Hotel Awards 2015. Si tratta del Cavallino Bianco Family Spa Grand Hotel a Ortisei (Bz). Ma il Trentino conquista anche il secondo e il terzo posto con il Family Hotel La Grotta a Vigo di Fassa (Tn) e l'Hotel Piz Galin ad Andalo (Tn). 
Il Grand Hotel Piz Galin sorge nel bel mezzo delle Dolomiti di Brenta e della Paganella, nel cuore di Andalo, un paesino ricco di eventi e attività, dove le occasioni per divertirsi e rigenerarsi sono numerose. Grazie alla lunga tradizione e all’esperienza maturata in anni di ospitalità, siamo riusciti ad unire i comfort di un hotel di lusso e le caratteristiche di un family hotel trentino ad Andalo. Qui l’ospite troverà professionalità e stile, e trascorrerà una vacanza in montagna che lascia il segno.
Segue l'Hotel Gambrinus Mare a Cattolica (Rn) e l'Hotel Baltic di Giulianova (Te).

Tratto da Adnkrinos
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
Turismo Culturale
turismoculturale@yahoo.it

I 10 hotel a tutto ritmo per la festa della musica Il 21 giugno si celebra l'evento europeo con manifestazioni, concerti


Il 21 giugno si celebra la festa della musica, un evento europeo che prevedrà, nelle maggiori destinazioni d’Europa, manifestazioni e concerti live, feste in piazza e appuntamenti canori per celebrare l’arte del suono. Chi vive la musica in modo spontaneo potrà decidere di partire all’ultimo minuto e unirsi ad uno dei tanti eventi proprio la notte del solstizio d’estate. Che si decida last minute di partecipare ad una delle tante feste o che si postponga la partenza a data da definirsi, gli hotel per veri amanti della musica sono tanti e attendono solo di essere prenotati. Ecco una selezione di 10 hotel per star o aspiranti tali, prenotabili con HotelTonight e ottimi per una fuga all’insegna della propria passione.

Hotel Pelirocco – Brighton
Un boutique hotel in pieno stile rock and roll. 19 camere, tutte a tema, per trascorrere un soggiorno davvero indimenticabile. Se mettendovi a letto sentite della musica, non temete: non state sognando! Qualche band emergente si sta probabilmente esibendo al bar dell’hotel: un motivo in più per scegliere questo eccentrico albergo per una fuga last minute.

Hotel Da Musica – Porto
Il tema dell’hotel si intuisce dal suo nome. La struttura fonde, in una perfetta sinfonia, elementi nuovi e storici, creandone una composizione unica di design e modernità. Hotel da Música dispone di 85 camere distribuite su 4 piani. Spazioso e moderno, ogni camera è ispirata da brani musicali di compositori famosi. Perfetto per chi, anche all’ultimo minuto, non resiste al richiamo della musica.

Nhow – Berlin
Nel cuore di Berlino, sulle rive del fiume Sprea, al centro del triangolo della musica, della moda e della scena creativa europea, sorge il Nhow Berlin, a tema musicale. Di che colore è la vostra vena creativa? Al Nhow Berlin potete intonarla al mood delle camere, divise per colori. Ci sono quelle in rosa, quelle in blu e quelle in nero, per rispecchiare a pieno l’anima di qualunque ospite. E se proprio non trovate ispirazione, la camera che fa per voi è la suite con 110 mq di terrazzo, uno dei migliori last minute che possiate mai concedervi.

Music Hotel – Marsiglia
Non credete alla leggenda degli artisti maledetti, si può trovare l’ispirazione a comporre anche in pieno relax. Questo hotel tre stelle, situato nel cuore di Marsiglia, vicino a tutti i luoghi principali di questa deliziosa cittadina, è una gemma nascosta. Non solo ha come tema la musica, ma dispone anche di un centro benessere e di una meravigliosa terrazza, per godersi la sinfonia delle note in totale relax.


Aria Hotel Budapest – Budapest
Aria Hotel Budapest è un boutique hotel di lusso con design ispirato alla musica.
Ognuna delle quattro parti dell’edificio è dedicata a una delle quattro principali generi musicali: classica, Opera, contemporanea e jazz. Ogni camera celebra grandi leggende musicali di tutto il mondo, come Maria Callas, Count Basie, Bob Dylan, James Brown e dell'Ungheria proprio Franz Liszt. La perfetta soluzione per chi all’ultimo sente il bisogno di rifugiarsi in un paradiso riservato solo ai veri amanti delle note in tutte le loro forme.

Ruby Sofie Hotel - Vienna
L’hotel si apre dietro alla facciata della Sofiensäle music hall di Vienna e la musica continua all’interno. Le stanze, moderne e confortevoli, sono colme di prese e amplificatori Marshall, ideali per comporre la propria melodia o per ascoltare la radio dell’hotel. Per chi lo sceglie come meta della propria fuga last minute e non ha il tempo di recuperare la propria chitarra, l’hotel mette a disposizione numerose strumenti per suonare il proprio sound preferito.

Aria hotel - Praga
Questo delizioso hotel di lusso situato nel cuore di Praga a breve distanza dal Castello di Praga e dal celebre Ponte Carlo, si propone di offrire ai propri ospiti “un’esperienza sinfonica”. Le stanze e le suite dell’Aria hotel sono decorate per riflettere il mood dei vari stili musicali, e con le sue 5 stelle questa struttura offre un servizio impeccabile; è la soluzione ideale se la festa della musica vi ha colti impreparati, ma non per questo siete disposti a rinunciare ad una fuga perfetta.

Idol Hotel - Parigi
Le note scorrono nelle fondamenta dell’Idol Hotel, che rappresenta a pieno l’identità musicale del quartiere in cui sorge, a pochi passi dall’ Opéra Garnier e dal Conservatorio Municipale. “Lady Soul”, “Moon blue”, “My Chérie Amour”, “Jungle Fever” e “Give me the night” sono solo alcuni dei nomi delle stanze di questo hotel, decorate come le copertine di album vintage ma sempre con grande gusto e armonia. Se vi siete scordati della festa della musica e all’ultimo cercate un luogo per celebrarla, questo hotel fa al caso vostro.

Hotel Bpm – Brooklyn
Situato nella zona del Sunset Park di Brooklyn a New York; il BPM Brooklyn si trova in un’ottima posizione per godere sia di Brooklyn che di Manhattan nonché del Luna Park di Coney Island. Prende il nome dal termine musicale che si riferisce al conteggio ritmico di una canzone, i "battiti al minuto". Bpm offre ai suoi clienti un design moderno e minimalista, con riferimenti musicali in ogni stanza. Perfetto per una fuga last minute all’insegna della musica…vissuta con vero stile!

Hard Rock Hotel - Las Vegas
Il brand “Hard Rock” non ha bisogno di presentazioni. Legato intrinsecamente col concetto di musica in ogni sua forma, l’Hard Rock non è solo un hotel dove respirare la storia della musica, ma è anche un luogo d’incontro con pool party il venerdì sera, show, concerti live e spettacoli di vario genere.
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Unesco: a Civita, nel borgo che non vuole morire

(di Marzia Apice) (ANSA) - CIVITA DI BAGNOREGIO (Vt)- La città che muore: sembrano ossimori i cartelli che indicano la strada verso il borgo di Civita di Bagnoregio (Vt), arroccato su un colle di tufo e stretto tra due profondi burroni. Almeno a giudicare dalla partecipazione ieri alla serata-evento dedicata all'appello "Per Salvare Civita di Bagnoregio e la Valle dei Calanchi" lanciato dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti nel mese di maggio. Ma soprattutto in considerazione della risposta massiccia ottenuta sulla piattaforma web Change.org dall'appello, che mira a far riconoscere l'antica cittadina e la suggestiva valle che la circonda come patrimonio dell'Unesco: "In pochi giorni abbiamo già ottenuto 20 mila firme da tutto il mondo", ha detto Zingaretti, presenziando l'iniziativa promossa dal Progetto ABC - Arte Bellezza Cultura della Regione, "vogliamo utilizzare Civita come hub di promozione culturale della modernità e dopo l'estate lanceremo una raccolta fondi a livello internazionale per sostenere la tutela della sua atmosfera magica". Il brulicare di persone a occupare la piazza San Donato e le stradine circostanti, le eccellenze del territorio con i prodotti enogastronomici, e poi tutti in chiesa, ad ascoltare le Note per Civita che Danilo Rea ha voluto regalare alla città suonandole per l'occasione al pianoforte: ieri sera questa accorata richiesta di aiuto per difendere la fragilità di Civita dagli agenti atmosferici e restituirle, si legge nella petizione, "anima e anime", rinnovando le "prospettive culturali, paesaggistiche, sociali, economiche", si è trasformata in una festa, un incontro partecipato e popolare, nutrito dalla proficua commistione tra arte, cultura, musica, cibo. Le prime vibrazioni positive sono arrivate già percorrendo il lungo ponte che collega Civita al resto del mondo: qui l'artista Bruna Esposito ha concepito l'installazione Ponte a sonagli, realizzata con scope di bambù e campanelli che, mossi dal vento sulle ringhiere, sollecitano buoni auspici per la città. Indubbio che Civita sia viva e pronta ad affrontare le sfide del futuro con rinnovata speranza, forte proprio di quella che è la sua prima debolezza: la sua impermeabilità al moderno e alla civiltà industriale, in una sorta di "splendido isolamento" che custodisce la memoria dell'antico. Per cittadini e istituzioni locali l'obiettivo ora è che la petizione all'Unesco si trasformi in una via di salvezza concreta e che si agisca in tempi brevi. Tra i firmatari dell'appello presenti alla serata-evento, anche Giuseppe Tornatore, che da 20 anni è uno degli abitanti più illustri del borgo: "Civita è di tutti, va salvaguardata e fatta conoscere. C'è ansia per il futuro: questo progetto sta a cuore a tutti coloro che amano la città", ha detto il premio Oscar, "io me ne sono innamorato il primo giorno che l'ho vista e ho subito acquistato casa".

Le 15 spiagge più belle della Grecia

di Ida Bini


1. Falàsarna a Creta
Le spettacolari spiagge di Falàsarna, sulla costa occidentale di Creta, sono un paradiso di sabbia bianca, a tratti rosa, lambita da un mare color cobalto, con calette riparate, piscine naturali e un tratto selvaggio. Nella parte più lunga e sabbiosa, sempre ventilata, ci sono lettini e ombrelloni, qualche ristorante, alcune camere in affitto e alberghi dove godersi il mare, che è trasparente anche con le onde. Da Chanià si percorre un tratto di strada che termina su uno spiazzo e da qui si prosegue a piedi su un sentiero sterrato.

2. Balos Lagoon a Creta
Sulla penisola di Gramvoussa, sullo stesso tratto di mare di Chorà, percorrendo un sentiero sterrato e accidentato o imbarcandosi dal porto di Kastélli o Kissamos si arriva a Balos, una suggestiva laguna di sabbia fine e bianca con fondali bassissimi e trasparenti. Alle spalle della spiaggia c’è il monte Geroskinos mentre davanti si staglia la pittoresca isola di Gramvoússa, dominata da una fortezza veneziana. Arrivando a piedi si fatica un po’ ma lo spettacolo dall’alto è impareggiabile; chi invece arriva via mare con i battelli deve sapere che ha a disposizione solo un paio d’ore per fare il bagno e godersi la spiaggia; altrimenti meglio affittare un’imbarcazione privata. Ed è sempre conveniente portarsi da mangiare e da bere.

3. Fakistra nel Pelion
E’ faticoso raggiungere la spiaggia di Fakistra, nel Pelion, nella Grecia continentale, ma la lunga scarpinata ripaga con un superbo panorama e un lido selvaggio di sabbia grossa mista a ghiaia, lambita da un mare cristallino e dalle mille sfumature. La spiaggia, che si trova in Tessaglia, ospita sul versante settentrionale due grotte storiche: Panagia Megalomata, ricca di stalattiti e, pochi metri più in alto, Krifo Scholio, sede di una scuola illegale durante l’occupazione turca.

4. Mírtos a Cefalonia
E’ la spiaggia più famosa e fotografata dell′isola di Cefalonia, spettacolare con il grandioso anfiteatro di roccia chiara che la circonda. I ciottoli bianchi e la pietra da talco regalano all’acqua pulita riflessi di madreperla che contrastano con l’acqua turchese. L’effetto cromatico dall’alto è davvero sorprendente. La paradisiaca baia si trova nella parte settentrionale di Cefalonia, ad appena 3 chilometri da Divarata, e per raggiungerla bisogna percorrere una strada piena di curve. Al tramonto offre un’esperienza unica e una vista mozzafiato.

5. Navaghio a Zante
E’ la celebre spiaggia del relitto, sulla costa occidentale dell’isola di Zante, bellissima e molto suggestiva, senz’altro la più fotografata della Grecia. Eppure ci si arriva solo in barca salpando da Ágios Nikólaos e, spesso, si fa la fila per scendere e fare il bagno. Eppure questi disagi non intaccano la bellezza della spiaggia, caratterizzata dal relitto di un vascello, disteso sulla sabbia bianchissima. Il lido è racchiuso da alte pareti rocciose la cui luminosità, assieme ad alcune sorgenti termali sulfuree, conferisce alla baia un colore unico che va dall’azzurro chiaro al turchese e al blu elettrico.

6. Porto Katzìki a Lefkada
Sull’impervia costa occidentale dell’isola di Lefkada, nello Ionio, la spiaggia di Porto Katzìki è la più bella e spettacolare del versante, dove la scogliera si getta a picco sul mare. Una lunga scalinata scende a strapiombo fino alla spiaggia che è una striscia di sabbia bianchissima, lunga 600 metri; oltre gli scogli, grotte marine e anfratti conservano il passaggio di marinai e di navigatori. La spiaggia, che nei mesi estivi è molto affollata, si può raggiungere anche via mare, imbarcandosi dal porto di Lefkas.

7. Simos a Elafoníssi
E’ una lingua di sabbia lambita da un mare trasparente e pulitissimo, che spunta accanto a Capo Frango, sul versante meridionale della piccolissima isola di Elafoníssi, a sud della penisola della Laconia, nel Peloponneso sudorientale, un tempo unita alla terraferma. La sabbia chiara, il mare dai colori tropicali e la bellezza della natura che la circonda attirano ogni estate appassionati di barca a vela e naturisti, a cui è riservato un lato della spiaggia.

8. Voutoumi ad Andípaxi Caraibica, lambita da un mare cristallino, la spiaggia di Voutoumi è solo una delle spiagge sabbiose e bianchissime di Andipaxí, isoletta situata di fronte alla più famosa e attrezzata Paxí. Il lido si raggiunge via mare e ospita una taverna, dove si pranza e si gode di un’ottima vista del promontorio. Da qui, noleggiando una piccola imbarcazione, è possibile navigare lungo la costa, fare immersioni o snorkeling e scoprire tanti altri piccoli paradisi come questo, ancor più tranquilli e isolati.

9. St. Paul’s Bay a Rodi
La baia di St. Paul, a Lindos, sulla costa orientale di Rodi, è un spettacolo per gli amanti della vela e del mare più incontaminato; è una piccola insenatura circondata da rocce dove l’acqua è bassa e color dello smeraldo. L’ideale è arrivare in barca e fare il bagno al largo perché la baia d’estate è sempre molto affollata. Comunque sulla spiaggia c’è la possibilità di noleggiare lettini e ombrelloni e pranzare in un ottimo ristorante. Per chi è appassionato di archeologia, si consiglia una escursione all’acropoli sopra il litorale.

10. Kleftiko a Milos
L’isola di Venere, nell’arcipelago delle Cicladi, non poteva non avere una spiaggia bellissima, con faraglioni di roccia bianca in mezzo a un mare caraibico. La spiaggia di Kleftiko si raggiunge soltanto in barca, il che consente di godersi la bellezza del mare e di visitare grotte e anfratti rocciosi; solo i gommoni però riescono a passare tra alcuni archi di pietra bianca. Le rocce nascondono minuscoli lidi accecanti dalla sabbia finissima, isolati e incontaminati.

11. Marmári Golden a Eubea
La corrente forte e il vento meltèmi caratterizzano la lunga e bianca spiaggia di Marmári, sull’isola di Eubea, davanti all’Attica. Frequentata dai greci è il paradiso dei surfisti e di chi ama navigare a vela. Il lido sabbioso, che d’estate è spesso affollato, sorge nel versante meridionale dell’isola, vicino al borgo di Karisthos e davanti all’arcipelago disabitato di Petalioi, dove si arriva per fare immersioni.

12. Pidima Tis Grias Beach ad Andros
Solo 6 miglia separano Eubea dall’isola di Andros, dove, sul versante orientale, a sud del capoluogo, si trova la stupefacente spiaggia di Pidima Tis Grias, che in greco significa “il salto della vecchia”, dove la sabbia è finissima e l’acqua cristallina invita al tuffo. La spiaggia è caratterizzata dall’enorme roccia che spunta davanti al mare e che ricorda la storia di una vecchia che tradì la popolazione locale facendo entrare nel castello i Turchi e che per il forte rimorso si gettò in mare dall’alta roccia e si tramutò in pietra.

13. Kolona a Kìthnos
A tre chilometri da Chora, la bella spiaggia di Kolona è una striscia di sabbia fine e dorata che collega l’isola di Kìthnos alla piccola Agios Loukas. Circondata da dolci pendii brulli, il lido è lambito da entrambi i lati da un mare cristallino: lo si raggiunge in barca da Merihas, il porto principale dell’isola, o a piedi con una lunga escursione. Kolona non ha strutture turistiche ma due grandi alberi garantiscono l’ombra e una piacevole taverna dell’ottimo cibo e vino greco.

14. Agrari a Mìkonos
Sulla costa meridionale di Mìkonos, non lontano dalla famosa e affollata spiaggia di Elia, si trova la spettacolare e tranquilla baia di Agrari, ancora poco frequentata dai turisti. La spiaggia incontaminata è di sabbia e ciottoli chiari, attrezzata con ombrelloni e lettini, e con una parte frequentata dai nudisti. Ospita anche un bar e una taverna, dove rilassarsi. Agrari si raggiunge in automobile e poi a piedi su una strada poco agevole o in barca dal porto di Platìs Ghialos.

15. Kokino Kastro ad Alonissos
E’ un paradiso la spiaggia di Kokino Kastro, sull’isola di Alonissos, nelle Sporadi: una pineta e un costone di roccia rossa a picco su una lingua di sabbia bianca, quasi accecante, si spingono fino a un mare turchese, i cui fondali nascondono resti di città scomparse. Il mare tutt’attorno all’isola è tutelato da un parco marino: la spiaggia, infatti, è frequentata dagli amanti delle immersioni, ma anche da chi è in cerca di relax davanti a uno spettacolo che lascia senza fiato.
ansa

Alto Adige. Non solo Expo. L’importanza della nutrizione per Vitalpina e Familienhotels


SANA ALIMENTAZIONE PER GRANDI E PICCINI
Con i Familienhotels i bambini scoprono le piante commestibili e si mettono alla prova in cucina.

Per gli sportivi, la sana alimentazione dei Vitalpina Hotels passa per i prodotti genuini altoatesini. 

Mai come in questi mesi si parla di alimentazione, complice naturalmente l’evento dell’Expo che da maggio a ottobre 2015 richiama a Milano una platea di visitatori internazionale. Imparare a nutrirsi in modo corretto è fondamentale e costituisce una priorità per adulti e bambini. Mettere l’accento sulle materie prime e sulla qualità dei prodotti, favorendo quelli locali e di stagione, è anche l’obiettivo che si pongono Vitalpina e Familienhotels, gruppi che comprendono strutture specializzate nella vacanza per gli sportivi i primi, per le famiglie i secondi.

Con i Familienhotels, il lato buono della natura
Il 2015 dei Familienhotels Alto Adige/Südtirol si inserisce all’interno del
triennio dedicato alla sensorialità, al gusto e alla cucina. In particolare l’argomento scelto è quello delle piante commestibili, perfettamente in linea con l’Expo di Milano dedicato all’alimentazione.
Fragole di bosco, denti di leone, trifogli, acetose, pigne, mandorle di terra, funghi porcini, ortiche, sono tanti
i frutti della terra e del bosco che la natura custodisce per chi sa scovarli! Anche attraverso una semplice e salutare passeggiata nella natura e nei suoi diversi habitat, durante la quale attivare tutti i sensi. Annusare i profumi delle erbe aromatiche, assaggiare i frutti selvatici del bosco, osservare le differenze tra i diversi tipi di funghi. Il tutto naturalmente accompagnati dagli assistenti dei Familienhotels Alto Adige/Südtirol che ben conoscono il territorio, anche perché in mezzo a tante autentiche bontà si nascondono anche dei sosia poco raccomandabili!
Se alcune attività si svolgono all’aperto, altre avvengono in
cucina, il luogo per eccellenza dell’alimentazione. Con l’aiuto dei cuochi dei Familienhotels i bambini possono sperimentare in prima persona. Preparare piatti semplici utilizzando prodotti locali e di stagione, farà loro capire l’importanza di una nutrizione corretta, sana e genuina, che mette al primo posto la qualità della materia prima.
Tra le altre attività più apprezzate, proposte dai Familienhotels Alto Adige/Südtirol, anche il
percorso sensoriale notturno. Annusare barattoli e sacchettini profumati, ascoltare suoni e rumori, toccare e degustare, … sono tutte azioni semplici e divertenti che fatte al buio della sera permettono ai bambini di prendere consapevolezza, di sperimentare in prima persona e di vedere le cose da un altro punto di vista.

Il mondo dei Familienhotels
Tutte le strutture dei Familienhotels Alto Adige/Südtirol organizzano programmi di intrattenimento per i bambini e attività per la famiglia, alla scoperta dell’Alto Adige, della sua storia e dell’ambiente. Fondamentale è la natura: l
’intento è quello di avvicinare agli ambienti naturali soprattutto i piccoli, attraverso attività didattiche e gioco.
Particolarmente attento alla famiglia e ai bambini, il mondo dei Familienhotels Alto Adige/Südtirol è fatto di servizi e attrezzature davvero speciali: camere ampie e spaziose dotate di accessori i quali fasciatoio e seggiolino; servizio di assistenza ai bambini con personale qualificato in “pedagogia della natura” per un minimo di 6 giorni alla settimana; buffet, menù dedicati e tavoli a misura di bimbo; sale giochi e parco esterno; programmi per tutta la famiglia. La scelta è ampia, dal momento che sono ben 27 le strutture distribuite in Alto Adige che fanno parte di questo gruppo, tutte certificate TÜV.

Info
: Familienhotels Alto Adige/Südtirol, tel. 0471 999 990 - www.familienhotels.com

Vitalpina: sana alimentazione... per mantenersi in forma
Leggera, fresca, regionale e stagionale: ecco le quattro caratteristiche principali della cucina Vitalpina. Tra noi albergatori Vitalpina ci sono diversi ottimi cuochi, ma tutti abbiamo in comune la grande attenzione per gli aspetti nutrizionali e la responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle future generazioni. Da noi la creatività è in perfetta sintonia con le risorse della natura, le competenze dietetiche, la conoscenza dei vini e la trasmissione della cultura altoatesina: spesso basta poco, per fare tanto”. A mettere l’accento sulla gastronomia, è
Stefan Volgger, albergatore Vitalpina di Ridanna, chef di cucina e distillatore di grappa.
La gastronomia è uno dei
pilastri della filosofia del gruppo, insieme all’attività fisica e al benessere naturale.

Con i Vitalpina alla scoperta delle erbe alpine
A chi non è capitato di sperimentare sulla propria pelle il potere dell’ortica! È sufficiente una passeggiata a gambe scoperte e un po’ di disattenzione per sentire quel fastidioso prurito che le sostanze urticanti lasciano sulla pelle al solo sfioramento. Ma se l’ortica sembra essere la più comune, in realtà sono molte le erbe che si incontrano di frequente anche nei nostri prati, pur non conoscendone il nome. L’alchemilla ad esempio è quell’erba che si nota soprattutto d’estate grazie alla fioritura dei suoi piccoli fiori giallini, ha fusto eretto e foglie simili a un ventaglio. Dal nome epico, l’achillea ha sempre fusto eretto, ma i fiori sono bianchi o rosa, piccoli ma tutti vicini tra loro a formare una macchia di colore a partire dalla primavera. E poi c’è il timo serpillo, detto anche timo selvatico, con fusto strisciante, foglie piccole e fiori che virano dal rosa al violetto.

Ornamento dei prati, le erbe aromatiche sono in realtà molto di più, lo sanno bene le strutture dei Vitalpina Hotels
Alto Adige/Südtirol che organizzano escursioni per conoscerle e raccoglierle, per poi utilizzarle in cucina per creare piatti della tradizione locale e nelle Spa per trattamenti naturali.

Il buon pane firmato Vitalpina
C’è un cibo che in Alto Adige ha una lunga tradizione e che è espressione della cultura del luogo: è il pane. Tradizione che i Vitalpina Hotels Alto Adige/Südtirol vogliono tutelare e valorizzare attraverso le proprie strutture, insegnando anche ai propri ospiti a impastare e infornare del buon pane altoatesino.
In Alto Adige, più che in altri luoghi, una vita in armonia con la natura era un fattore indispensabile per avere tutto l’anno grano sano e pane buono, per questo il pane prendeva parte al ciclo di vita nel maso contadino. Semina, mietitura e trebbiatura avvenivano secondo le fasi della luna, così pure per la scelta dei giorni giusti per sfornare il pane si consultava il calendario lunare, solo in questo modo il pane sarebbe durato più a lungo.

Fare il pane coinvolgeva tutta la famiglia
: il padre di famiglia accendeva il fuoco e si occupava di mantenere la giusta temperatura scegliendo accuratamente la legna, era il compito più importante e difficile. I giovani si occupavano dell’impasto, un lavoro che richiedeva forza e pazienza, mentre le donne davano la forma ai singoli pani, li stendevano su assi di legno e li coprivano per la fase della lievitatura.
Il pane fresco si preparava una o due volte all’anno, quindi si mangiava fresco più o meno ogni 6 mesi, per il resto del tempo veniva parsimoniosamente razionato per farlo durare il più possibile. Per questo il pane, appena pronto, veniva raffreddato e posto nel Brotruhm, uno scaffale a grata, per l’asciugatura. Quest’asciugatura rendeva il pane durissimo, tanto che per spezzarlo si usava un attrezzo apposta, presente in tutti i masi. La Gromml era una sorta di tagliere chiuso su tre lati e con un potente coltello a leva che spezzava il pane in piccoli pezzetti che poi venivano solitamente inzuppati nel caffè o nel latte, nel vino o nella minestra.

Vitalpina Hotels, attività fisica e sana alimentazione
La vacanza dedicata all’escursionista e allo sportivo, che ama svolgere attività fisica e movimento, possibilmente a contatto con la natura, attento all’alimentazione che dev’essere sana, equilibrata e completa, e che non disdegna il relax, preferibilmente a base di ingredienti naturali. È questa la filosofia dei Vitalpina Hotels Alto
Adige/Südtirol, 35 strutture a conduzione familiare distribuite nel territorio altoatesino, hotel di alto livello che rispondono a rigidi criteri di selezione e mettono il mondo dell’escursionismo al primo posto.

Info:
Vitalpina Hotels Alto Adige/Südtirol, tel. 0471 999 980 – www.vitalpina.info

comunicato stampa Ufficio Stampa: Studio Eidos

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone