FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

Trieste, città di mare e di anima Da Dorfles a Pahor e Magris, i ricordi dei grandi scrittori

Di Marzia Apice
 AA.VV. "I MARI DI TRIESTE", a cura di Federica Manzon (Bompiani, pp.122, Euro 17). Sembra di sentirlo l'odore del mare, di vederne le sfumature, quasi di percepirne l'anima mentre osserva incantato la città che ha di fronte, Trieste, che lo chiama familiarmente "bagno": sta nell'atmosfera reale e tuttavia impalpabile il fascino prorompente del libro "I mari di Trieste" (Bompiani), che Federica Manzon ha curato radunando per l'occasione le migliori penne della città giuliana. Trieste è uno scrigno di "bagni", elitari o popolari, cittadini o appena fuori dal centro: ognuno trova quello più adatto alla propria indole. A dimostrarlo egregiamente, accanto alle fotografie di Diego Artioli al centro del volume, sono gli scrittori coinvolti: Gillo Dorfles e Claudio Grisancich preferiscono la Diga, Claudio Magris, Boris Pahor e Mauro Covacich scelgono invece gli scogli di Barcola; per Mary Barbara Tolusso il bagno è la Costa dei Barbari, mentre per Pino Roveredo è il Pedocìn; e ancora, se il Bagno Militare è il prediletto per Pietro Spirito, il bagno Sticco è quello di Veit Heinichen mentre per Alessandro Mezzena Lona la scelta ricade sul bagno Ausonia. In una lettura piacevolmente oziosa e ricchissima di sfumature, le parole scorrono a volte rapide altre lente, mentre si scoprono riti e consuetudini, ricordi familiari e d'infanzia, sogni divenuti illusioni e gioie il cui sapore resta vivido nella memoria. Anche la lingua, mentre ritrova intatti significati e bellezza, e qualche reminiscenza dialettale, attraverso gli autori che la esprimono incarna pienamente lo spirito sfuggente degli abitanti di Trieste. La suggestione più grande ed evidente resta nelle descrizioni, alcune più razionali, altre più emotive, dei luoghi e delle sensazioni: pagine diverse e non accomunabili se non in quel modo che chi scrive ha di "sentire" così intimamente Trieste tanto da rendere quella città un luogo sacro, un porto sicuro dove la memoria può riposare. Nella diversità degli stili ogni autore esprime la sua Trieste dell'anima e del corpo, e la sensazione è strana perché quasi sembra a ogni racconto una città diversa, come se potesse avere mille volti. Ma poi a guardar bene c'è sempre il mare a muovere ogni parola, ogni pagina del libro: un mare che è conquista e divertimento, gioventù e vecchiaia, che è il passato ma anche la promessa di un futuro. Ecco che allora arrivano chiare al lettore le contraddizioni, fisiche e culturali, che hanno reso Trieste quella che è: la città dell'allegria spensierata e del tempo immobile (nonostante la bora forte), intellettuale e altera ma popolare al tempo stesso. Un luogo in cui la malinconia è regina e che, pur mescolando tante culture, ne conserva carattere e identità, mentre attende, dal mare, un domani che sempre tarda ad arrivare.
   ansa

Pippi Calzelunghe fa 70 anni e apre la sua 'casa'. Iniziative e pubblicazioni, visitabile appartamento Lindgren


>>> Prenota ora hotel in Florida

di Michele Cassano - ansa

Non ha famiglia, ad accompagnarla sono solo un cavallo a pois e una scimmietta. Eppure Pippi Calzelunghe sembra destinata a non rimanere mai sola. Anche a 70 anni, quelli che compie in questi giorni, continua a raccogliere fan in tutto il mondo. Per questo la famiglia dell'autrice del romanzo per bambini, uscito appunto nel 1945, ha deciso di aprire la casa di Stoccolma che Astrid Lindgren abitò fino alla morte nel 2002. Per il compleanno della piccola peste sono state programmate tante iniziative, anche in Italia, oltre a nuove edizioni dei suoi libri per celebrarla.

    La Astrid Lindgren Society dà la possibilità di partecipare a visite guidate nell'appartamento della scrittrice. E' lì che i suoi classici, le lettere e gli articoli videro la luce. Proprio tra quelle mura una sera del 1941 la piccola Karin di 7 anni, figlia di Astrid, costretta a letto dalla polmonite, chiese alla madre di raccontarle la storia di tale Pippi Calzelunghe.

Le avventure della ragazzina, che divenne simbolo di battaglie anarchiche e femministe, finirono su carta tre anni più tardi (quando la madre dovette rimanere ferma per diverso tempo a causa di una caduta sul ghiaccio), per essere pubblicate prima in Svezia, nel '45, poi negli anni in altre 70 lingue, vendendo, secondo le stime, 140 milioni di copie. La fama planetaria arrivò con l'immortale serie televisiva del '69 (ancora trasmessa dai canali per bimbi in Italia e non solo) e Pippi prese per sempre il volto di Inger Nilsson, la piccola dalle mille lentiggini e le inconfondibili trecce.

Ora è possibile immergersi nelle stanze dove la Lindgren inventava quelle avventure, prenotando sul web un tour per dodici persone alla volta. Fa discutere, però, la scelta di limitare la visita ai maggiori di 15 anni, circostanza che è parsa tradire lo spirito della scrittrice ad una città fortemente legata alle sue storie (c'è una parco tematico a lei dedicato e i suoi manoscritti sono conservati nella biblioteca reale).

In Svezia sono stati da poco editati, inoltre, i diari che l'autrice scrisse tra il 1939 e il 1945, nei quali descrive gli avvenimenti salienti di quel periodo, svelando di essersi ispirata nella scrittura di Pippi alla sua infanzia felice. In Italia, mentre in diverse città si programmano iniziative per festeggiare il compleanno, Salani ha pubblicato la traduzione riveduta e aggiornata del romanzo di Donatella Ziliotto e Annuska Palme Sanavio e le illustrazioni originali di Ingrid Vang Nyman. Mondadori ha invece appena portato in libreria Lotta Combinaguai, altra piccola peste nata dalla fantasia della Lindgren.
ansa

Dall'Austria a San Casciano, un'Immacolata a 5 stelle

Sci, città d’arte, borghi storici ed esperienze enogastronomiche stellate per un ponte dell'Immacolata di lusso fuori dai soliti itinerari con .

Tux, Austria – Sulla prima neve a cinque stelle
Per godersi il primo appuntamento con la neve fresca dalla prospettiva privilegiata di un romantico nido in stile tirolese a pochi chilometri dalle meravigliose piste da sci del Tirolo. Curiosità: il giro del ghiacciaio nel comprensorio Ski- & Gletscherwelt Zillertal 3000 promette a chi lo affronta di superare in un giorno 15.000 metri di dislivello. >>>PRENOTA ORA HOTEL AUSTRIA


Orvieto – I sapori dell’Umbria 
Dolcemente adagiato su un colle, a pochi chilometri dalla storica cittadina di Orvieto, l'elegante Relais Borgo San Faustino si offre ai suoi ospiti circondato da un’incantevole vallata di prati e boschi incontaminati. In questa meravigliosa cornice naturale trovano spazio frutteti, orti e allevamenti di suini e bovini di razza chianina: preziosi ingredienti che nella cucina del relais vengono trasformati dalle abili e sapienti mani delle cuoche in coinvolgenti percorsi enogastronomici. Curiosità: il relais è composto da antichi casali dell'800, ristrutturati seguendo i criteri di bioedilizia e rispettando l'estetica dell'architettura umbra. >>>PRENOTA ORA


Verona – Soggiorno in una villa veneta del ‘700 
Per assaporare l’esperienza di soggiornare nel lusso di una villa veneta del Settecento. Una location da favola, con viale di cipressi, giardino all’italiana e grande parco secolare in cui trascorrere giorni indimenticabili all’insegna della natura, cultura ed enogastronomia caratteristiche del territorio.
Curiosità: chi è in cerca di un’esperienza culinaria indimenticabile, potrà inoltre assicurarsi un tavolo presso il rinomato Oseleta, il ristorante stellato diretto dallo chef Giuseppe D’Aquino. >>>PRENOTA HOTEL A VERONA

San Casciano in Val di Pesa, Firenze – Nel cuore del Chianti classico
Un borgo incantevole risalente al 1400 da dove partire alla scoperta della Toscana più autentica, con le sue tradizioni, il suo patrimonio artistico e le sue bellezze naturali. Ideale per trascorrere un soggiorno all’insegna della cultura, delle prelibatezze enogastronomiche locali e della vita all'aria aperta.
Curiosità: il borgo è immerso tra i vigneti della famiglia Antinori che in queste zone produce alcuni tra i suoi vini più conosciuti. >>>PRENOTA ORA HOTEL


Cannes – La bellezza nascosta della Costa Azzurra
Un luogo dove mettere al sicuro l'amore per l’autentico dalle minacce di una città sempre più ossessionata dalle apparenze, là dove il rosso fuoco delle passerelle di Cannes sfuma lentamente nel verde di una campagna curata, ricca di un fascino autentico. Per un soggiorno all’insegna del massimo relax, con piscina riscaldata esterna e spa con bagno turco e sauna.
Curiosità: la Bastide de l'Oliveraie è un'antica tenuta campestre, dove la nouveau bourgeoisie era solita ritirarsi per fuggire gli ozi della città. >>>PRENOTA ORA HOTEL


Castel di Lama, Marche – Un giardino segreto nella campagna marchigiana
La placida bellezza della campagna marchigiana che esplode tra i colli verdi, i campi coltivati e i magici Monti Sibillini. Un territorio da vivere nella tranquillità di un mattino di sole, pedalando nella luce e respirando la natura. Secret Escapes offre un soggiorno esclusivo nel borgo storico Seghetti Panichi, un'antica villa settecentesca trasformata in boutique hotel, dove gli stili architettonici si sono mescolati con eleganza e gusto classico.
Curiosità: il borgo è incorniciato da un giardino storico di rara bellezza, messo a dimora tra il 1875 e il 1890 dal famoso botanico e paesaggista tedesco, Ludwig Winter. >>> PRENOTA ORA HOTEL

Il mare di Sicilia, da vivere anche d'inverno



di Daniela Giammusso - ansa

''Dieci dieci dieci. Undici undici undici...''. L'aria frizzante del mattino punge il viso, ma il primo sole illumina la sfilata di barche che rientrano dal mare. La vita, poco più su, in paese, sta appena riprendendo, quando sulla banchina di Marinella di Castelvetrano una piccola folla si stringe interessata. ''Dodici dodici dodici''. Forse a tredici non si arriva e infatti Alex e Jessica, soddisfatti, si aggiudicano il loro sacchetto: una bella manciata di seppie, ancora bagnate di sale. ''Veniamo dalla Germania, siamo qui in vacanza - dicono - A casa il pesce fresco, no, non lo compriamo mai. Qui, invece, è una festa tutti i giorni''.


    Ricomincia da qui il futuro di quel lungo tratto di costa della Sicilia sud-occidentale, che ancora cerca un nome. E' la Sicilia degli scrittori, da Camilleri a Pirandello, dei Fenici e degli Aragona, della Scala dei Turchi scolpita dal vento sul bianco della marna e dei grandi templi sul mare di Selinunte, delle 19 Bandiere Blu alla spiaggia di Memfi.


    In tutto nove comuni, sotto le province di Agrigento e Trapani, uniti in un unico Gac-Gruppo di Azione Costiera, ''Il sole e l'azzurro - tra Selinunte, Sciacca e Vigata'', che hanno scelto lo sviluppo sostenibile e una sfida: integrare la pesca, che qui è una tradizione che si tramanda di padre in figlio, con il settore del turismo.


    ''Anche noi abbiamo sentito la crisi - spiega il presidente del Gac, Fabrizio Di Paola - ma l'ultima estate dal punto di vista degli arrivi è stata di grande livello''. Ora si punta ad allungare la stagione e a fare del mare il grande protagonista anche d'inverno. E non solo perché qui il bagno, come nei romanzi del Commissario Montalbano, si fa quasi tutto l'anno.


    ''I giovani da noi fanno ancora i pescatori - dice il direttore Giovanni Borsellino - Sciacca, è l'unico porto in Italia che sta crescendo in numero di addetti''. E allora si riparte da lì, con 2 milioni di euro da spendere entro il 31 dicembre, sì, per le isole ecologiche e per un progetto all'avanguardia di etichettatura a bordo del pesce, ma anche perché quelle barche dai colori accesi siano il cuore di una crescita che coinvolgerà tutto il territorio. Primo progetto, due ''veri'' Mercati del pescatore con vendita al dettaglio anche per i turisti, a Marinella di Selinunte (con migliorie a quello che esiste già, ''spontaneamente'') e a Sciacca. ''Mi piacerebbe poi - prosegue Borsellino - organizzare delle 'guide al mercato', abbinate a corsi di cucina o degustazioni prodotti. E ci stiamo attrezzando meglio sulla pescaturismo''. I più curiosi, possono poi spingersi da soli nelle aziende locali alla scoperta di come si preparano le specialità della zona, dai gamberi rosa alle sarde sotto sale. ''Nel progettare i nuovi stabilimenti, abbiamo voluto proprio delle passerelle perché i turisti potessero venire a vedere come lavoriamo'', raccontano ad esempio alla Don Carlos, tra le piramidi di latte messe sotto pressatura, in attesa di essere spedite in tutto il mondo. Se poi siete sulle tracce di Camilleri e Pirandello, a Porto Empedocle, fermatevi un attimo sulla banchina del porto, davanti all'antica dogana, a sentire i racconti dei pescatori che cuciono a mano le reti.


    Tra i progetti del Gac, ci sono poi due Musei del mare, a Menfi e Sciacca, con i molti reperti archeologici, anche punici e fenici, che ricostruiscono la storia commerciale di questa zona e un veliero del '500 recentemente ritrovato. E poi una nuova segnaletica, tabelle didattiche e un flotta di bici elettriche per la pista ciclabile che corre lungo la costa, da Platani a Montallegro, attraverso il Parco Minoa. Se siete allenati ci si può spingere fino alla Riserva Naturale di Torre Salsa, alla scoperta delle sue falesie di gesso, delle tante specie di uccelli che ogni anno tornano qui a nidificare o, armati di muta, dei suoi fondali inviolati. E se la temperatura è favorevole, perché no, concedersi un bagno di sole totale alla spiaggia per naturisti di Eraclea. Se invece amate lo shopping, i richiami del mare, i suoi frutti e le sue sirene, campeggiano sulle ceramiche delle botteghe d'arte dei vicoli di Sciacca, famose in tutte il mondo. Basta affacciarsi e domandare: spesso i maestri ceramisti organizzano anche brevi corsi. E poi il ''gioiello'' del mare, il corallo, che qui ha un colore unico, quasi arancio. ''Regalato'' dall'Isola Ferdinandea, un enorme vulcano sommerso dal quale solo tra il 1875 e il 1886 ne furono estratti 14 milioni di chili, oggi è il tesoro prezioso che si mescola al pesce azzurro nelle reti dei pescatori. Per divenire un pezzo esclusivo nelle mani degli artigiani di Sciacca.

Orfei presenta Lo spettacolo dei Campioni! a Reggio Emilia dal 20 Novembre al 13 Dicembre 2015

A Reggio Emilia "Lo spettacolo dei Campioini!"due ore entusiasmanti con i numeri uno al mondo e in esclusiva italiana il Trasformer.
Nelly Orfei sarà in via del Chionso dal 20 novembre al 13 dicembre.

Quest’anno il noto complesso Orfei con una co-produzione delle famiglie Martini e Orfei ha preparato uno spettacolo da grandi intenditori:  ORFEI “Lo spettacolo dei Campioni”
Un nuovo ambizioso progetto che prevede in pista l’esibizione di due scuole a confronto sfidandosi a suon di numeri mozzafiato. E sentite qui. Quest’anno Orfei ha l’onore di ospitare in compagnia in esclusiva europea i più giovani trapezisti al mondo si tratta dei flying “Rodogell”. Maicol è l’unico al modo ad eseguire il triplo salto mortale e Angela è una vera stella del trapezio che esegue il doppio salto mortale bendata a 15 metri da terra .
E in questo show sotto il tendone giallo blu, tanti animali (dai cavalli agli elefanti, dalle tigri e leoni alle zebre, e poi lama, cammelli, struzzi, watussi, ippopotamo e la stella della savana: la giraffa) ma anche giovani acrobati agli anelli, virtuose atlete, saltatori e la simpatia dei clown.

Prima Parte

Arriva la cavalleria del circo presentata da Daniel MartiniLa festa di “Mamma Mia” viene celebrata con i cavalli norvegesi in libertà presentati con classe e disinvoltura dal bravo Daniel Martini
Clown Fiorino
Faccia bianca naso rosso l’idolo dei bambini è lui che allarga le braccia e da il via a Mamma Mia…the show
Magic Show, TrasformismoEcco come è possibile cambiarsi di abito per poter saltare in una serata da una fest all’altra, in meno di un secondo a proporci il più originale numeo di illusionismo sono il Duo Stevens
Alta scuola d’equitazione
Quatto splendidi cavalli bianchi cavalcati da due cavaliere e un’amazzone per uno splendido quadro equestre a tempo di musica Tamara Bizzarro
Clown Fiorino
Chicco alle prese con una miriade di piatti oscillanti
Max Martini presenta il numero con gli Elefanti
Di nuovo il Clown Fiorino che coinvolgerà dei bambini scelti fra il pubblico in uno spettacolare gioco
I Flying Martini, i più giovani trapezisti al mondo
Dall’alto del circo gli eterni idoli volanti. Il circo Orfei ha l’onore di ospitare i più giovani trapezisti al mondo i Flying Rodogell con Michael, il primo ad effettuare il triplo salto mortale bendato e Angela, autrice di triplo salto mortale in un numero davvero da grandi intenditori.

Seconda Parte

I grandi Felini 
A scendere nella grande arena con i suoi leoni e un fantastico leontigre è il domatore Alex Zorzan
Il clown fiorino con la sua disco
Animali esotici con Max Martini
Maximiliano Martini accompagna in pista la sua Arca di Noè con animali di tutte le specie. Si comincia con i cammelli, poi, lama del Perù, gli struzzi, i bisonti americani, somarelli cavalcati dalle scimmie, le zebre, il grande ippopotamo l’elegante giraffa e il mitico elefante Darix.
Le fasce aeree
Barbara Martini propone un affascinante balletto aereo con uno straordinario gioco di luci: sembrerà vedere volare una farfalla sulle teste degli spettatori
Salti alle bascule
La Troupe Carlos ci propone un incredibile numero di vero professionismo atletico nel quale dove spiccano i due agili del gruppo, Angela e Maicol Martini, e dove saranno presenti anche i giovanissimi Youi e Kimberly di 6 anni e Nicole di 7 anni già dei veri grandi campioni con i loro salti mortali fino ad arrivare in quarta colonna.
Il Transformer 
Benvenuti in un mondo davvero surreale robotico e di trasformazione. Per 8 minuti verrete catapultati negli studi cinematografici di Los Angeles (Usa) e vedrete dal vivo per la prima volta in Europa al TRANSFORMER
Gran Finale dello Spettacolo dei Campioni !
La grande festa finale del circo Orfei per salutare e ringraziare il grande pubblico
Presenta: Riccardo Gravina
L’orchestra dal vivo è diretta dal maestro Big John
------
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
turismoculturale@yahoo.it
cell. 3207505116

Morta Moira Orfei, la regina del circo

Moira Orfei è morta nella notte a Brescia. La regina del circo avrebbe compiuto 84 anni il 21 dicembre. E' stata trovata questa mattina nella sua casa mobile dai familiari. Il Circo Orfei che Moira insieme al marito Walter Nones ha guidato facendo divertire intere generazioni, per volontà dello stesso, dei figli e dei nipoti, ha deciso di non cancellare gli spettacoli di questa sera a Brescia. Sono confermate anche le date di Milano della prossima settimana.

Si è spenta dove era nata, cresciuta e sempre vissuta. E' morta nella sua casa mobile, alla vigilia degli 84 anni che avrebbe compiuto il 21 dicembre. Moira Orfei, la signora del circo italiano, si trovava a Brescia per l'ultima giornata di spettacoli previsti nella città. Per volontà del marito Walter Nones, dei figli e dei nipoti, il circo andrà avanti per continuare la tradizione e poi si sposterà a Milano. Figlia d'arte, nata dall'unione di Riccardo Orfei, clown Bigolon, con Violetta Arata, anche lei protagonista del mondo del circo, Moira ha vissuto sempre all'ombra del tendone. Nel circo si è esibita a sei anni come cavallerizza, virtuosa del trapezio e acrobata. Ha sprigionato la sua energia anche nel cinema e in tv interpretando oltre 40 film, anche al fianco di Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò, sotto alla guida di registi come Lattuada, Visconti, Germi, De Sica. Tra i divi del cinema aveva un gran numero di corteggiatori.
In un'intervista con l'ANSA in occasione dei suoi 80 anni raccontò: "Ho lavorato con Mastroianni ed era un gran signore, Gassman uguale. Erano tutte persone perbene. L'unico che mi ha fatto un po' di avance e' stato Totò, che si era innamorato di me, e mi disse: 'Se vieni sul letto con me, io ti accarezzo solo, non ti faccio niente, però ti regalo un appartamento... Eh... si era insomma sbilanciato, per cui mi chiesi che cosa potessi dirgli per non offenderlo. Così gli dissi: 'Guardi, principe, se non fossi così innamorata di mio marito verrei subito con lei...". Ma l'immagine che sicuramente la consacrò rimane quella scattata dal grande fotografo Mario De Biasi nel '53 a Milano (lato b mozzafiato sotto gli occhi ammirati dei passanti). Foto che venne ospitata al Guggenheim di New York per una retrospettiva dedicata all'Italia, The Italian Metamorphosis. Ancora giovanissima, con le cugine Liana e Graziella fu una delle maggiori attrattive del circo. I figli Stefano e Lara hanno vinto, poco più che ventenni, l'Oscar del Circo Clown d'Argento, consegnato dalla Principessa Caroline al Festival del Circo di Montecarlo.
ansa