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Van Gogh, nei disegni la vita vera

OTTERLO (OLANDA) - Non la rappresentazione veritiera del mondo circostante, ma l'immagine della vita stessa, da riprodurre sulla tela con tutte le imprecisioni che sono "più vere della realtà letterale": a questa ossessione che accompagnò Vincent van Gogh agli albori della carriera il Kröller-Müller Museum di Otterlo in Olanda dedica la grande retrospettiva The early Van Gogh: "work against indifference", allestita fino al 9 aprile. Esposte circa 120 opere risalenti al periodo 1880-1885, per lo più disegni, nei quali è evidente l'impegno dell'artista di acquisire maggiore tecnica al fine di dare volume e movimento alle immagini. Nella mostra, curata da Auke van der Woud, particolare risalto viene dato all'attenzione rivolta da van Gogh alle persone più umili, costrette a lavorare duramente in umili botteghe o nei campi, in qualsiasi condizione atmosferica. Ad accompagnare le opere molti i testi e le fotografie realizzate da Henry Berssenbrugge (1873-1959), a testimonianza dell'interesse inusuale di Van Gogh per l'uomo della classe operaia nel contesto del tardo Ottocento.
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Sulle tracce della monaca di Monza

MONZA - La città di Monza dedica alcuni eventi speciali a Marianna de Leyva y Marino, nobildonna spagnola che a 13 anni fu costretta dal padre, conte della città, a prendere i voti nell’ordine di san Benedetto e che, come suor Virginia Maria, dal 1598 al 1608 visse una storia scandalosa. La sua clamorosa vicenda ispirò pittori, registi, fumettisti e romanzieri, a cominciare da Alessandro Manzoni che creò la figura di suor Gertrude – la celebre Monaca di Monza - ne I promessi sposi, seguendo la tragica storia della nobile novizia.
Le cronache della città lombarda narrano che, dopo la pronuncia dei voti monacali, Marianna de Leyva entrò nel convento di santa Margherita da dove amministrò il feudo di famiglia che confinava con la casa di Gian Paolo Osio, un giovane ricco e bello. Suor Virginia ne rimase affascinata: lo sfrontato giovane le rivolse parola e, come disse il Manzoni, “la sventurata rispose”. Dalla loro relazione nacquero due figli, motivo per cui Gian Paolo venne condannato a morte e suor Virginia subì un processo e la reclusione perpetua in una cella.
Oggi è possibile riscoprire le vicende tumultuose di suor Virginia in due mostre e in un tour per le vie di Monza: dal primo ottobre al 19 febbraio il Serrone della Villa Reale ospita la mostra La Monaca di Monza, che ripercorre con dipinti e documenti la storia vera e letteraria di Marianna de Leyva; fino all’8 gennaio nei bellissimi e preziosi Musei civici, invece, è stata allestita l’esposizione La Monaca di Monza. Dal romanzo al cinema al fumetto. Per ricordare e approfondire la figure della monaca, inoltre, il 2 e il 9 ottobre è possibile seguire due tour Sui passi della Monaca di Monza con partenza dai musei e fino a novembre assistere alle rappresentazioni teatrali itineranti in costume, organizzati dal comune della città.
Sono numerosi i luoghi che ripercorrono la vita reale e letteraria della celebre suora: l’attuale chiesa di san Maurizio era il vecchio monastero di santa Margherita; in via Marsala c’è l’ex convento dei Cappuccini citato da Manzoni e in via Lecco si trova il convento della celebre Monaca, oggi sede di un liceo artistico. Infine, in pieno centro si può percorrere una via dedicata alla contessa de Leyva, il cui tracciato costeggia l’antico giardino dove un tempo sorgeva il monastero di santa Margherita.
Suor Virginia non è l’unica donna celebre a Monza; ci sono altre due figure femminili che hanno contributo a rendere famosa e più bella la città lombarda: Teodolinda, la regina dei Longobardi, e Margherita di Savoia, moglie di re Umberto l. La bavarese Teodolinda fu una grande mecenate che regalò a Monza, capitale estiva del regno longobardo, una ricca basilica dedicata a san Giovanni, un palazzo reale con preziosi oggetti d’arte e numerose chiese sparse per tutto il territorio. La basilica di Teodolinda è l’attuale duomo di Monza, al cui interno si trova una cappella dedicata all’amata regina dei Longobardi, affrescata dai pittori Zavattari. Anche la presenza di Margherita di Savoia influì sulla cultura della città: l’arte Liberty, infatti, qui prese il nome di “stile Margherita” con eleganti forme sinuose e ornati floreali in pietra e ferro, presenti sulle facciate dei palazzi del centro: dalla Villa Reale alla cancellata della cappella Espiatoria e ai villini di viale Cesare Battisti.
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La video arte entra in Vaticano e si può toccare


MUSEI VATICANI - L'invito, per una volta, è di contravvenire a tutte le regole. Anche se siete in uno dei musei più importanti del mondo, avvicinatevi e toccate l'opera. E' così che la video arte irrompe nella sacralità dei Musei Vaticani con "In Principio (e poi)", prima videoinstallazione interattiva entrata a far parte in maniera permanente della loro prestigiosa collezione d'arte contemporanea, realizzata dallo storico gruppo milanese Studio Azzurro di Fabio Cirifino, Paolo Rosa (scomparso nel 2013) e Leonardo Sangiorgi. Da domani inserita a pieno titolo nel percorso dei visitatori, subito prima della sala dedicata a Matisse, l'opera fu pensata nel 2013 per il primo Padiglione della Santa sede alla 55/a Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, dedicato al Libro della Genesi, raccontando la Creazione (accanto alla De-Creazione del fotografo Josef Koudelka e la Ri-Creazione interpretata da Lawrence Carroll). Una grande sala buia, riallestita dallo stesso Studio Azzurro insieme all'architetto Roberto Pulitani, con tre pannelli e una pedana, nelle quali si intravedono forme, colori, uomini e donne che appaiono dal buio, in attesa. "E' un'opera completamente innovativa, multimediale e interattiva, proprio nel cuore dei Musei vaticani", racconta all'ANSA la curatrice della Collezione d'Arte contemporanea, Micol Forti. "Bisogna avvicinarsi e toccare le superfici", spiega, perché solo dal contatto con le mani, quasi una citazione della Creazione michelangiolesca custodita lì a pochi passi, si genereranno altri suoni, immagini, reazioni e racconti, tutti intorno allo spettatore. A "reagire" sono un gruppo di persone di una comunità di sordi che con i gesti rivivono le emozioni ora del mondo animale, ora quello vegetale, interpretando un universo meraviglioso e in armonia, tra grandi cervi, voli di farfalle, fiori che sbocciano. Sull'altro pannello, altri uomini e donne "questa volta limitati nella libertà". Sono i detenuti del carcere di Bollate che, ognuno nella propria lingua madre, raccontano il mondo dell'uomo citando le proprie genealogie. Un elenco di nomi a identificare chi siamo, tra genitori, nonni. Uno solo ricorda la figlia. "E' il regno più doloroso - dice la curatrice - perché ci ricorda il peso della memoria, la sofferenza di convivere con la nostra storia e di affrontare il destino e il futuro". "Volevamo dare al pubblico la possibilità di uscire da uno schema - racconta Fabio Cirifino - dall'idea di un'esplosione dal nulla, per farsi raccontare attraverso i gesti la nascita, ad esempio, di un leone. E' anche il recupero di una memoria che ci sta abbandonando". L'opera, prosegue il fotografo, segna "un'apertura da parte dei Musei Vaticani ormai inevitabile. Il digitale fa parte ormai delle nostre vite. Dobbiamo iniziare a confrontarci con questo mondo, che ha bisogno anche di una poetica. E' l'inizio di un percorso artistico dove le nuove tecnologie fanno parte di una visione, di un sogno, di una realtà che riguarda tutti". Sempre dal Padiglione Vaticano della Biennale 2013, nelle sale adiacenti sono visibili anche il wall painting di Lawrence Carroll "Untitled" e le tre opere di Tano Festa ispirate agli affreschi della volta della Cappella Sistina

Stili, colori e odori: i mercati vera guida per conoscere il mondo

Un Paese lo si conosce davvero nel profondo solo visitando il suo mercato: che sia quello rionale, delle erbe, della frutta o dei fiori, la fiera antiquaria o il mercatino delle pulci, è in questi luoghi affascinanti che si svela l'essenza di un luogo. In questa galleria le immagini vincitrici di un recente concorso fotografico 2.0 del portale Dizy.com: dall'India al Sud Africa, dalla raffinata Parigi alla nordica Bolzano, gli appassionati fotografi e fotoamatori hanno colto una varietà di stili e colori, lasciando immaginare odori, suoni e voci ogni volta differenti. Qui tutte le foto del concorso sui mercati.
Dizy.com è una piattaforma dove ogni settimana si tiene gratuitamente un concorso fotografico su un tema specifico (una parola chiave, mercati ad esempio) indicato dagli stessi partecipanti attraverso un sondaggio interno. Le foto presentate sono poi giudicate con un sistema di voto incrociato tra gli iscritti al forum, che seleziona le prime tre di ogni settimana. Il punteggio accumulato mese per mese permette di stabilire a fine anno il miglior autore. 
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Terme, Chiese, Catacombe, un week end alla scoperta del Patrimonio Tornano Giornate Europee il 24 e 25 settembre, oltre mille eventi in tutta Italia

Una passeggiata tra le piscine e i calidarium delle Terme romane di Teate Marrucinorum, a Chieti, in Abruzzo, dove apre in via straordinaria il ricco edificio termale che i romani costruirono nel I secolo dopo Cristo affacciato sulla Maiella. O una sgambata ad Atripalda, in Campania, alla scoperta dell'antica Abellinum, con una visita guidata tra i reperti dell'antica città. Ma anche una pausa d'arte in città, per esempio a Bologna, con una guida pronta a svelare i misteri della Chiesa di San Giacomo Maggiore, la sua cappella, i dipinti, la pala d'altare.
Tornano il 24 e il 25 settembre le Giornate Europee del Patrimonio, con oltremille eventi in tutta Italia, quest'anno seguendo l'idea di partecipazione ("Un Patrimonio in comune"). E l'occasione è ghiotta per scoprire o riscoprire grandi e piccoli tesori, tante volte dimenticati e magari ad un passo da casa.  Dalle visite guidate alle aperture straordinarie, dai reading alle presentazioni di libri e studi, dalle mostre fotografiche ai concerti e alle passeggiate d'arte, la scelta è vasta in ogni regione, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia.
Il biglietto invece è a costo ridotto (1 euro) solo nelle tre ore di apertura straordinaria previste per la serata di sabato 24. Per il resto valgono le tariffe di sempre, ogni luogo di cultura la sua, ma con molte occasioni e possibilità in più rispetto all'ordinario. Tutte le info su www.beniculturali.it 
A Venosa, per esempio, in Basilicata, si può approfittare di una visita guidata alle Catacombe ebraiche (IV-VI secolo) che aprono al pubblico in via straordinaria in entrambe le giornate di sabato e domenica. In Campania, ad Avellino, apre le porte il Carcere Borbonico con mostre, concerti e visite guidate al monumento e al suo giardino. Nella splendida Aquileia, in Friuli, il Foro romano si può visitare, sabato, anche in notturna, con un biglietto da 1 euro. A Licenza, in Sabina (Lazio), la villa che fu del poeta Orazio ospita per tutto il fine settimana incontri dedicati a grandi e piccini. Volendo rimanere sui grandi classici, anche in Campania i siti archeologici vesuviani (oltre a Pompei Ercolano, Oplontis e il Museo di Boscoreale) sono aperti in via straordinaria pure la sera di sabato, dalle 20.00 alle 23.00 (sempre 1 euro). Lo stesso vale per gli Uffizi a Firenze, visitabili pure in serata (dalle 19 alle 22). A Roma, occasione da non perdere, sabato, per visitare nel settore nord occidentale del Foro, la Curia Iulia, antica sede di riunione del Senato romano, di solito chiusa al pubblico. Mentre alle Terme di Caracalla il percorso di visita si estende ai sotterranei, vero motore pulsante di tutto il complesso termale e a Santa Croce in Gerusalemme si entra gratis nell'area archeologica, sabato e domenica, con due visite guidate la mattina (alle 10.30 e alle 12.30) e due il pomeriggio (alle 14.30 e alle 16.30). 
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Siti Unesco-ANSA, una partnership per raccontare i tesori d'Italia

 C'è un'Italia della bellezza ancora da scoprire, nei piccoli borghi, negli itinerari culturali meno noti, e i 51 siti dell'Unescocensiti nel Paese propongono il sentiero più interessante per svelarla. La road-map di questo turismo più consapevole, esperienziale, diverso dalla vacanza 'mordi e fuggi', prova a tracciarla il 'Word Tourism Expo', aperto oggi a Padova, per iniziativa dell'Associazione Beni Italiani Patrimonio Unesco. Un'Italia della cultura che va anche raccontata in modo nuovo. Per questo l'associazione dei Siti Unesco ha stretto una partenership con l'agenzia ANSA, per l'utilizzo del canale 'Viaggiart', sul quale quotidianamente si possono trovare notizie sulla vita dei siti patrimonio dell'Umanità, e tutto ciò che attorno ad esse nasce per la conservazione e lo sviluppo del territorio.

"ANSA lo può raccontare 24 ore al giorno - ha detto il direttore dell'agenzia, Luigi Contu -, portando i contenuti in tutto il mondo attraverso un portale letto da più di 11 milioni di utenti unici al mese. Con questo accordo mettiamo a disposizione una grande piattaforma multimediale e multilingue al racconto della bellezza del nostro paese: a quella nota, ma anche a quella 'nascosta' nei quei piccoli comuni che magari non hanno il know how e la forza di comunicare costantemente. Questo grazie alla rete di collaboratori presenti sul territorio nazionale".

Un concetto rimarcato dal sottosegretario al Mibact Ilaria Borletti Buitoni. "Possiamo avere le bellezze più straordinarie al mondo - ha detto -, ma se non lo comunichiamo, se non le facciamo conoscere, se non facciamo in modo che più turisti capiscano l'importanza di una vacanza culturale tutto queste servirebbe a poco". Nelcanale ViaggiArt di ANSA vi sarà spazio anche per le informazioni sugli interventi di restauro, sulle politiche di valorizzazione dei beni patrimonio dell'umanità, oltre a notizie su concerti, dibattiti, mostre ed eventi legati ai tanti luoghi della cultura italiana.

"Alla base dei siti dell'Unesco non c'è solo la bellezza - ha spiegato Giacomo Bassi, presidente dell'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, e sindaco di San Gimignano - Si tratta di siti che raccontano un pezzo di storia dell'umanità sulla terra. Servono le parole giuste, i mezzi giusti e persone che sappiano comunicarlo al mondo. Riuscire a farlo al meglio renderà un servizio alla cultura e all'intero nostro Paese". Intanto, fino al 23 settembre, il trecentesco Palazzo della Ragione di Padovaospiterà gli incontri tra i rappresentanti dei Comuni grandi e piccoli insigniti del marchio Unesco e i buyers del turismo. Un panorama ricco e variegato. Perché nell'elenco dei 51 siti italiani vi sono, naturalmente, Roma, Firenze e Venezia, ma anche il cinquecentesco Orto Botanico di Padova, la piccola Piazza Armerina con la Villa Romana del Casale, il villaggio nuragico di Barumini, le Langhe e i paesaggi vitivinicoli del Piemonte. Tutta un'Italia da ri-scoprire.
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