FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

L’Hotel Terme Merano inaugura un’esclusiva Sky Spa

E’ attesa per Pasqua 2017 l’apertura del nuovo centro benessere di vetro e legno sopra i tetti di Merano e progettato per offrire maggiore comfort agli ospiti in un ambiente unico. Sarà innalzato un quarto piano di 2.700m2 con una vista a 360° sul paesaggio alpino circostante. L’albergo, realizzato nel 2006 e progettato da Matteo Thun, offrirà così ai suoi ospiti la possibilità di elevare in tutti i sensi l’esperienza wellness. La progettazione della Sky Spa è concepita per ricordare un tempio dove stare bene significa riuscire a “toccare il cielo con un dito”, e dove la qualità è garantita dall’inter- nazionalità dei trattamenti benessere proposti e dai prodotti di bellezza utilizzati. E’ la mano dell’architetto di Bressanone Hugo Demetz – artefice della realizzazione di numerosi centri benessere degli hotel in Alto Adige - ad aver disegnato, nel rispetto dell’architettura esistente, il nuovo centro benessere avvolto in pareti di vetro e arredamento in legno di cedro.
L’Hotel Terme Merano inaugura un’esclusiva Sky Spa
turismod'italia.it

Bagni d’autore con Kaldewei

Portopiccolo Sistiana, un esclusivo complesso residenziale e alberghiero - Falisia, a Luxury Collection Resort & Spa, un hotel 5 stelle lusso – a pochi chilometri da Trieste, ha scelto i piatti doccia Superplan e le vasche Classic, Centro e Puro nel pregiato acciaio smaltato Kaldewei. L’azienda tedesca ha conquistato i responsabili della struttura grazie ai suoi prodotti dall’eleganza senza tempo e alle proprietà dell’acciaio smaltato. I prodotti Kaldewei sono ideali per le esigenze del settore alberghiero: i piatti doccia smaltati, le vasche da bagno e i lavabi non sono solo in grado di soddisfare qualsiasi esigenza, ma si distinguono anche per l’eccezionale durevolezza, per la facilità della pulizia e per l’incredibile rapporto qualità-prezzo
 
Bagni d’autore con Kaldewei
turismo d'italia

TENDENZA CHIAVE PER IL 2017: LA PRENOTAZIONE DIRETTA DEI VIAGGIATORI

TENDENZA CHIAVE PER IL 2017:  LA PRENOTAZIONE DIRETTA DEI VIAGGIATORI Choice Hotels Europe, la compagnia a cui fanno capo i marchi Ascend, Clarion, Quality e Comfort, ha rivelato oggi i risultati della sua sesta ricerca annuale del sondaggio europeo “European Hotelier Pulse-Check” che valuta oltre 100 imperativi aziendali, opinioni e potenziali tendenze di settore alberghiero nel 2017. L'indagine rivela che il 64% degli albergatori di Choice Hotels in tutta Europa intervistati sta entrando nel 2017 fiducioso che il settore alberghiero realizzerà una ripresa sostenuta nell’anno, con lo  stesso  numero  fiducioso  anche  del
fatto che le tariffe delle camere probabilmente continueranno ad avere un buon andamento. La qualità e le caratteristiche delle camere d'albergo, il servizio e il prezzo continuano a essere considerati i tre elementi importanti per garantire continuità di risultati ai propri alberghi. Come negli ultimi due anni, un rinnovamento dei propri hotel è il principale piano di espansione per gli albergatori (69%) e un ulteriore 29% riporta che assicurare un’altra proprietà alberghiera per il proprio portfolio è ancora una volta il secondo obiettivo di espansione più probabile. Quando poi è stato chiesto di prevedere la tendenza principale del settore per il 2017, il 34% degli albergatori ha puntato sul continuo incremento del digitale, mentre il 18% ritiene che più viaggiatori prenoteranno direttamente tramite i siti degli hotel.
fonte: turismod'italia 

NATALE E CAPODANNO A DOPPIA CIFRA: 14,2 MILIONI DI ITALIANI IN VACANZA (+11,6%)


“È un segnale di inequivocabile rafforzamento del settore quello che arriva dalle previsioni turistiche delle imminenti festività natalizie” commenta a caldo il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di un’indagine last minute realizzata con il supporto tecnico dell’istituto ACS Marketing Solutions. “Che il 2016 dovesse connotarsi come l’anno della ripresa -prosegue Bocca- lo si era capito dai vari appuntamenti clou disseminati nell’arco dei dodici mesi e il risultato atteso per gli ultimi giorni di dicembre rappresenta una gradita conferma. Inoltre, la circostanza che gli italiani scelgano maggiormente il proprio Paese per trascorrere qualche giorno di meritato riposo è la conferma di come il sistema turistico nazionale rappresenti ormai un insostituibile punto di riferimento”. “Certo, -stigmatizza Bocca- il risultato positivo non cancella gli anni di crisi che sono alle spalle e per ritornare ai livelli pre-recessione occorrerà ancora del tempo, ma guardiamo ormai il bicchiere sempre più mezzo pieno. Confidiamo che il Governo e il Parlamento supportino uno dei settori più vitali per lo sviluppo economico del Paese, in grado di crescere ancora, a patto che si varino al più presto alcuni provvedimenti concreti per il rilancio, primi tra tutti quelli in materia di contrasto all'abusivismo ed all'evasione fiscale, sviluppo del mercato (liberalizzazione dei servizi ancillari) e tutela della concorrenza (parity rate)”.
fonte: turismo d'Italia

Cosa si mangia a Natale negli Stati Uniti: menu ricette curiosità

Se per il Tanksgiving Day il tacchino è d’obbligo, le tavole natalizie americane possono variare portata. Il volatile arrosto è senza dubbio uno dei piatti della tradizione americana, ma spesso può essere sostituito da anatra, oca (roast goose) o prosciutto al forno. La cena non si apre con un primo piatto, ma con un sostanzioso secondo a base di carne accompagnato da verdure e salse.
 
Il menu di Natale tradizionale ha come simbolo il Christmas pudding con salsa al brandy. Oppure  il Mince pies, una tortina di pasta frolla ripiena di frutta secca. Secondo la tradizione popolare, le mince pie sono il cibo preferito di Babbo Natale. Per questo vengono lasciate sul camino, sul tavolino del salone o vicino a una finestra la sera della vigilia. I bambini sperano che l’ospite più atteso nella notte consumi il gradito spuntino. 
 
Il Natale americano abbonda sicuramente di dolci: la Pumpkin pie, ad esempio è una torta di zucca simile a una crostata. Dolce anche la salsa di mirtilli che accompagna il tacchino ripieno, piatto ormai adottato anche dagli immigrati che vivono negli States. Il tacchino viene farcito con castagne e accompagnato da un abbondante contorno di purè e fagiolini.
  
La bevanda tradizionale è l’eggnog. Si consuma calda e viene preparata durante tutto il periodo che va dalla Festa del Ringraziamento a Natale. L’elevato tasso alcolico e gli ingredienti calorici ne fanno un drink corroborante adatto ai climi freddi. È preparato con uova, latte, panna montata, zucchero e un mix di spezie tra cui  cannella, vaniglia e noce moscata. Il tutto accompagnato da alcol. La consistenza soffice la fanno sembrare un "uovo sbattuto".
 
La cranberry sauce è il must della stagione invernale, tanto da essere venduta anche in lattine pronte all’uso. Ma chi la prepara in casa, aggiunge spesso un pizzico di zenzero per dare un tocco più piccante da accompagnare la carne. Il Mashed potatoes invece è un ricco purè di patate. Sulle tavole statunitensi spesso compare anche la versione di patate dolci (sweet potatoes) completa di marshmallows. Infine l’Oyster pie. Il piatto tipico del Sud degli Stati Uniti, è una crostata di ostriche che sostituisce il tacchino il giorno di Natale.
turismo.it

Luoghi d’arte per i mercatini delle feste in Italia

Tra mille luci e inebrianti profumi i tradizionali mercatini di Natale scaldano l’atmosfera invernale di città e piccoli borghi. Ovunque, secondo la tradizione dei Paesi nordici, sulle bancarelle più belle e suggestive si possono fare acquisti di oggetti artigianali, gastronomici e decorativi per il Natale: dalle statuine per il presepe agli addobbi per l’albero, dai pregiati ingredienti per le ricette delle feste ai manufatti artistici che rispecchiano le tradizioni dei singoli Paesi. Da sempre i mercatini, luoghi d’incontro e di scambio tra la gente, sorgono nelle più grandi e significative piazze o nelle vie centrali di ogni borgo o quartiere; tuttavia alcune bancarelle sono allestite in luoghi artistici d’eccezione: palazzi storici, musei, castelli e persino aree archeologiche. Ecco qualche mercatino dove è possibile unire lo shopping natalizio alle visite d’arte.

Nel cuore di Aosta il mercatino Marché Vert Noël trasforma l’area archeologica del Teatro Romano in un vero villaggio di Natale, all’interno di un bosco di abeti ricoperto di neve; è aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 20, dal 26 novembre all’8 gennaio. Sulle sue bancarelle si acquistano prodotti artigianali per tutti i gusti tra musica e luci. L’area archeologica, che si concentra attorno al teatro, recentemente restaurato e che d’estate ospita concerti e spettacoli, è sempre visitabile, tranne il giorno di Natale.

Il 6 dicembre palazzo Vertemate Franchi di Piuro, a due chilometri da Chiavenna, in provincia di Sondrio, apre i suoi spettacolari saloni al mercatino di Natale con tutti i prodotti artigianali della Valtellina. Il palazzo è una splendida dimora rinascimentale riccamente affrescata e circondata da un giardino all’italiana, un frutteto, un vigneto e una serie di edifici per le attività agricole della tenuta. Oltre al mercatino lo storico edificio ospita fino al 3 gennaio eventi, laboratori gratuiti per bambini, spettacoli e concerti; in questi casi le date non sono consecutive, ma aprono il 6, il 12, il 13, il 20 dicembre e il 3 gennaio.
Il mercatino Green Christmas di Milano è aperto soltanto il 17 e il 18 dicembre ma merita una visita per il suo originale allestimento all’interno del museo della Fonderia Napoleonica, nel rinnovato quartiere Isola del capoluogo lombardo. Le bancarelle del mercato, dove si acquistano prodotti artigianali ed enogastronomici biologici e naturali, sono arricchite da una serie di conferenze, workshop e dibattiti all’insegna dello stile di vita naturale e a impatto zero. L’allestimento è nel suggestivo sito di archeologia industriale della Fonderia Napoleonica Eugenia che su prenotazione (www.fonderianapoleonica.it) si può visitare con una guida; in questo spazio museale sono conservati documenti, fotografie, strumenti e attrezzature sulla storia centenaria delle fusioni artistiche: è qui che sono state plasmate campane come quella di San Marco a Venezia o i portoni in ferro del Duomo di Milano.
In Alto Adige i mercatini di Natale sono un po’ ovunque, ma quello di Salorno si trova in un luogo davvero inconsueto: è allestito fino al 31 dicembre sulla cima di uno spuntone di roccia all’interno del castello di Haderburg. Per arrivarci si cammina a piedi per poco meno di un chilometro lungo il sentiero delle Visioni, che conduce fino al maniero e al suo romantico e suggestivo mercatino. Dall’alto si gode un panorama mozzafiato sulla vallata della Bassa Atesina. All’interno del castello si trova anche un laboratorio che insegna a costruirsi uno strumento musicale con il legno e la possibilità di prenotare la cena di Natale nella sala dei Cavalieri. Info: www.haderburgschenke.com/it
Sorgono nel porticato della basilica di santa Maria dei Servi di Bologna le bancarelle del mercatino di Natale più antico della città: è la fiera di santa Lucia, l’evento tradizionale più atteso delle feste nel capoluogo emiliano dove, fino al 26 dicembre, dalle 9.30 alle 20, sono in vendita oggetti e prodotti artigianali di ogni tipo. La Soprintendenza alle Belle Arti ha conferito alla fiera un alto valore storico e culturale per la sua ubicazione: la basilica gotica di santa Maria dei Servi. Fondata nel 1346, la chiesa ha tre navate con volte a crociera e archi acuti e cappelle laterali ricche di opere d’arte, da Cimabue a Guido Reni. All’interno ospita, inoltre, un antico e prestigioso presepe popolare a cui sono state aggiunte statue in gesso dell’Ottocento e pannelli in legno dipinto rappresentanti scene della Natività a grandezza naturale, ispirate a Giotto, Simone Martini, Beato Angelico e Piero della Francesca. Nella piazzetta della chiesa, inoltre, è allestito un villaggio natalizio con la casetta di Babbo Natale per la tradizionale letterina.

Nei vicoli sotterranei della Rocca Paolina di Perugia si stanno allestendo le bancarelle di uno dei tanti tradizionali mercatini di Natale del capoluogo umbro. Per un mese, dal 6 dicembre al 6 gennaio, è possibile passeggiare tra le bancarelle di prodotti artigianali ed enogastronomici umbri nel suggestivo scenario dei resti archeologici delle Rocca Paolina, grandiosa e storica fortezza medievale perfettamente conservata nel tempo. Nelle sue diverse sezioni sono presenti anche laboratori creativi per adulti e bambini, tra cui Imparal’Arte e RoccaLab, dove ci si cimenta in creazioni artistiche e dove si possono imparare i segreti dell’artigianato locale. Il mercatino è aperto tutti i giorni, tranne il 25 dicembre, dalle 10 alle 20, e il primo gennaio, dalle 15 alle 20.
Nel suggestivo borgo medievale di Limatola, in provincia di Benevento, l’omonimo castello ospita fino all’8 dicembre, tutti i giorni dalle 10 a mezzanotte, la settima edizione del mercatino di Natale Cadeaux al Castello. E’ l’occasione per fare acquisti di prodotti artigianali tra le corti, l’anfiteatro e le antiche sale del maniero, trasformato in dimora di charme, e per immergersi nella bellissima atmosfera natalizia del castello medievale tra mostre di presepi e di antiche armature, canti, luminarie, spettacoli teatrali e la casa di Babbo Natale con un bosco incantato abitato da elfi e cantastorie. Il castello è aperto anche per visite guidate al polo museale del pittore Francesco da Tolentino e alla sezione espositiva della Battaglia sul Volturno del 1861 e sul percorso storico che ha portato all’Unità di Italia. Info: www.castellodilimatola.net
ansa