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Turismo enogastronomico, è boom. Le mete culinarie che non ti aspetti

Le mete culinarie che non ti aspetti: Perù, Cuba, Vietnam e Madeira. Le nuove tendenze viaggi 2017

A Lima si può vivere la rivoluzione culinaria peruviana, in Vietnam assaporare la cucina alla francese come il cibo di strada, a Cuba gustare la comida criolla e a Madeira assaporare vino, pesce, spiedini di carne e menu stellati
 
 
 
Il cibo è sempre più protagonista delle vacanze degli italiani, che al proverbiale amore per il mangiar bene oggi abbinano anche tanta curiosità per le cucine del resto del mondo. È la tendenza fotografata da CartOrange, la più grande azienda italiana di consulenti di viaggio, specialista in viaggi personalizzati ed esperienziali, che da sempre seleziona in tutto il mondo tante “chicche” per i viaggiatori foodies: «Le esperienze che mettono al centro cibo sono sempre più richieste dai nostri clienti –conferma Silvia Romagnoli, Travel Stylist di CartOrange–. C’è una grande voglia di scoprire i sapori autentici dei luoghi, per esempio assaggiando lo street food, ma non solo. Ai consulenti molto spesso viene chiesto di includere nella vacanza anche una cena in un ristorante che propone alta cucina, magari stellato». Un tempo era un lusso che ci si poteva concedere solo visitando metropoli come Londra, Parigi, Tokyo o New York; oggi invece si possono trovare proposte di altissimo livello anche in luoghi un tempo impensabili. E infatti le proposte CartOrange per le mete culinarie 2017 spaziano fra i quattro angoli della Terra.
 
 
Il grande momento della cucina peruviana. Ferran Adrià ha indicato il Perù come la culla della prossima rivoluzione gastronomica e sul paese sudamericano, da qualche anno, sono puntate le attenzioni dei gourmet di tutto il mondo. «Tra ceviche e i piatti a base di quinoa e amaranto, la cucina peruviana è gustosa, sana, sorprendente. E nasce fusion, perché è da sempre un mix di tradizioni diversissime» commenta Romagnoli. Negli ultimi anni gli chef peruviani sono arrivati ai vertici della cucina mondiale: il ristorante Central di Lima è al quarto posto della classifica World’s Best Restaurant 2016. Sempre a Lima ci sono il Maido, tredicesimo, e Astrid y Gaston, trentesimo. Nei viaggi CartOrange si possono sperimentare anche il Huaca Pucllana a Miraflores, all’interno del più importante sito archeologico di Lima e, sempre a Miraflores, il ristorante Brujas de Cachiche. Sempre Silvia Romagnoli spiega perché è un must: «Offre piatti tipici della cucina Inca e le proposte culinarie spaziano fra tutte le regioni peruviane. E il suo pisco sour, il drink nazionale peruviano che si può gustare al bancone mentre si attende il proprio tavolo, è semplicemente eccezionale». Nei viaggi CartOrange si possono includere anche corsi di cucina, visite alla “Casa de la Gastronomia” a Lima –museo dedicato alla tradizione gastronomica del paese– e degustazioni di pisco sour nella valle di Ica.
 
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Il Vietnam, la “cucina del mondo”. È una meta poco conosciuta dagli italiani dal punto di vista culinario, ma chi la visita torna sempre sorpreso ed entusiasta perché il Vietnam è un crocevia di sapori: si ritrovano echi delle cucine di tutta l’Asia, «e poi c’è l’influenza francese –ricorda Silvia Romagnoli– alla quale si ispirano ristoranti stellati come La Maison 1888, a Danang, meta gastronomica numero uno del Paese secondo la BBC». Ma un viaggio in Vietnam è anche e soprattutto un viaggio nei mercati, nei villaggi, nei ristorantini locali. In Vietnam CartOrange propone come esperienza la visita in uno dei tanti villaggi di pescatori in cui poi si gusta il pescato del giorno. Oppure un corso di cucina vietnamita in cui si parte dalla spesa fatta al mercato, assieme a un cuoco, poi si impara a preparare una pietanza tradizionale e infine si pranza. E infine la degustazione della Bia Hoi, la birra vietnamita, nei vari locali tipici.
 
 
Una Cuba dal sapore autentico. Cuba è una delle mete calde del 2017 perché sta vivendo un periodo di grandi cambiamenti, aprendosi sempre di più e allo stesso tempo cercando di mantenere il suo carattere unico. «I quartieri storici dell’Avana vivono un momento di rinnovamento, anche gastronomico –spiega sempre la Travel Stylist di CartOrange–. Gli esperti indicano quello che potrebbe essere in futuro il primo ristorante stellato di Cuba: il Paladar Los Mercaderes, in un antico edificio ricco di atmosfera, che combina proposte di livello internazionale con i sapori tipici della comida criolla, la cucina creola». La migliore cucina cubana, però, è forse quella che si può gustare in famiglia: CartOrange offre la possibilità di soggiornare in una casa particular, un alloggio a conduzione familiare, simile ai nostri bed and breakfast, in cui venire a contatto con le tradizioni più autentiche e assaporare i piatti cucinati dalle padrone di casa.
 
 
Stelle Michelin in pieno oceano: Madeira. L’arcipelago di Madeira è un lembo di Portogallo in pieno Atlantico che offre tantissimi piaceri: clima mite tutto l’anno, panorami di eccezionale bellezza e sorprendenti esperienze gastronomiche. «Il capoluogo Funchal può vantare numerosi ristoranti segnalati dalla Guida Michelin tra cui Il Gallo d’Oro: due stelle per l’originalità dei piatti, la presentazione meticolosa e i sapori decisi» spiega Romagnoli. Se invece si cerca una cucina più tipica e tradizionale, non c’è che l’imbarazzo della scelta: Su richiesta CartOrange include nei propri viaggi visite ai migliori ristoranti di Funchal, dove le superstar sono gli spiedini, espetadas, di carne e aromatizzati con l’alloro. E ogni pasto si conclude, naturalmente, con una degustazione di squisito vino Madeira. L’arcipelago si trova a meno di due ore di volo da Lisbona, dove CartOrange può abbinare soggiorni alla scoperta delle tradizioni culinarie portoghesi, con serate in ristoranti tipici dove assistere a un’esibizione di fado.
affaritaliani.it

Nelle Alpi Piemontesi il turismo goloso del Treno del Gusto

Domodossola, Masera e Santa Maria Maggiore non sono soltanto tre fermate della Vigezzina-Centovalli, la linea ferroviaria che collega la D per antonomasia dell’alfabeto italiano alla città di Locarno, nel Canton Ticino.
Fino al 28 febbraio 2017, con l’acquisto di un biglietto di libera circolazione “Vigezzina no limits”, i viaggiatori meno frettolosi possono esplorare la realtà turistica e gastronomica di ognuna di queste tre tappe: basta presentare il biglietto per usufruire degli sconti speciali.
Si comincia da Domodossola, dalla sua Officina del Cioccolato, che omaggia i visitatori con una tavoletta di cioccolato artigianale, per continuare alle Cantine Garrone, che applicano una riduzione del 50% sui vini ossolani e offrono una degustazione gratuita; sconto del 10% al Birrificio Balabiott e al ristorante Vecchia Biglia, sempre nel capoluogo ossolano, e al Divin Porcello, salumificio e ristorante di Masera.
Birrificio Balabiott
Anche a Santa Maria Maggiore non mancheranno gli sconti, al Miramonti, ristorante dell’omonimo hotel, alle Colonne, alle pasticcerie Poggini e Roba Ducia, e tanti altri.
Le tariffe del biglietto partono dai 10 euro, metà prezzo per i minori sotto i 12 anni, gratis per i piccoli fino a 4 anni.
Un’ottima occasione per scoprire grazie al treno la cultura enogastronomica e la bellezza delle Alpi Piemontesi, senza l’ansia del traffico, del parcheggio e facendo bene non solo all’ambiente, ma, attraverso questa iniziativa, anche al portafoglio dei più golosi.
montagna.tv

"Dubai Food Festival" dal 23 febbraio all'11 marzo Per 17 giorni celebri chef e grandi eventi

Il "Dubai Food Festival" dal 23 febbraio all'11 marzo
Roma, 15 gen. (askanews) - Il Dubai Food Festival (DFF) si terrà dal 23 febbraio all'11 marzo. Il programma, che si snoderà lungo 17 giorni, ospiterà una serie di eventi con celebri chef — che saranno annunciati a breve — e coinvolgerà ristoranti famosi.
L'evento sarà un'occasione per conoscere gli ultimi trend e concept gastronomici, compresi l'apprezzatissima location dell'Etisalat Beach Canteen a Sunset Beach, l'evento nell'evento, ovvero la Miele Dubai Restaurant Week, il Dubai Hidden Gems e la promozione Dine and Win.
Quattro volte più grande dell'anno scorso, l'Etisalat Beach Canteen a Sunset Beach sarà la location ad ingresso gratuito che offrirà ai visitatori concept di ristoranti locali, piatti take-away e superbe esperienze gourmand sulla spiaggia. Ci saranno inoltre corsi di cucina con chef famosi, sport sulla spiaggia e attività per i bambini. Saranno anche organizzate, infine, classi di yoga.
La Miele Dubai Restaurant Week ospiterà 15 esclusivi ristoranti di Dubai, compreso il Gordon Ramsay's Bread Street Kitchen dell'Atlantis, The Palm, il Pier Chic e lo Scape Restaurant and Bar del Burj Al Arab. Il Dubai Hidden Gems presenterà i 10 ristoranti meno noti di Dubai, che verranno valutati dal pubblico.
"Siamo lieti di ospitare di nuovo il Dubai Food Festival, anche quest'anno, ha affermato Issam Kazim, CEO di Dubai Corporation for Tourism and Commerce Marketing (DCTCM). Un evento che coinvolge ogni angolo della città con 17 giorni di incredibili esperienze gourmand, lussuosi concept culinari e un assaggio di piatti locali. Dalla cena nel deserto agli splendidi ristoranti lungo il mare, il Dubai Food Festival è un'opportunità unica per celebrare la ricchezza del melting pot gastronomico di Dubai e posizionare saldamente la nostra città sulla mappa mondiale delle destinazioni da vedere per gli amanti della gastronomia".

Restauri al Sacro monte Calvario di Domodossola per allestire un museo coi reperti archeologici

Restauro di alcune cappelle della Via Crucis e realizzazione di un museo archeologico. Sono questi i lavori in programma nei prossimi mesi al Sacro monte Calvario di Domodossola. Il primo tassello è la messa in sicurezza del tetto di un edificio vicino la cappella XV, quella detta «del Paradiso». Con un impegno di spesa di circa 70 mila euro nei prossimi mesi inizieranno gli interventi per la sistemazione del museo archeologico, un edificio di un unico piano dalla superficie di circa 150 metri quadri che sarà destinato a raccogliere i reperti archeologici dell’ente parco.  
La cappella XV detta «del Paradiso» (foto Studio Rds)
La ristrutturazione «si è resa necessaria per salvaguardare lo stabile a causa di infiltrazioni d’acqua che ne stanno compromettendo la stabilità e la sicurezza» spiega Roberto Ottone, responsabile dell’area tecnica dell’ente. Un piccolo passo per conservare uno dei tanti edifici che compongono la riserva naturale dell’Unesco.  

La cappella neoclassica
Molto più significativo è invece il progetto di restauro conservativo della quinta cappella, una di quelle che si incontrano lungo la mulattiera che sale al Calvario. È stato chiesto un contributo di circa 400 mila euro alla Fondazione Comunitaria del Vco partecipando al bando degli emblematici minori le cui risorse sono messe a disposizione dalla Fondazione Cariplo. Nel caso il progetto venisse finanziato vi parteciperanno anche il Comune di Domodossola con 10 mila euro, i Rosminiani con 5 mila e il Consorzio per il restauro e la valorizzazione del Sacro monte con 2 mila. Si è in attesa della risposta della Fondazione, ma questa sarebbe l’occasione per il recupero di un’importante testimonianza neoclassica che fu opera dell’architetto Gian Luca della Somaglia e con decorazioni di Luigi Hartman, pittore dell’Ottocento e docente all’Istituto di belle arti di Vercelli.  
Collegamenti con la città
Il restauro segnerebbe il primo passo dell’intesa tra Comune ed ente parco per il recupero della parte bassa della Via Crucis, che va dalla cappella I alla VI, nell’ambito di un più corposo progetto di riqualificazione del percorso di collegamento tra il Borgo della cultura e il Calvario.  
«Vogliamo privilegiare un patrimonio che finora è stato sfruttato poco - spiega l’assessore al Turismo Angelo Tandurella -. L’obiettivo è di usare la direttrice d’accesso al Sacro monte attraverso via Rosmini e via Mattarella».  
lastampa.it

Musica e turismo / Domossola: 1° concerto 2017 al Sacro Monte Calvario

La Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario e l’Istituto della Carità, nell’ambito della stagione concertistica 2017, propongono il concerto che si terrà domenica 15 gennaio, alle ore 18.00, nell’Oratorio domestico dell’Addolorata (ingresso dal Santuario del SS. Crocifisso) al Sacro Monte Calvario di Domodossola.
L'evento vedrà impegnati i Solisti della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario nell’esecuzione del Concerto in Re Maggiore per flauto e archi RV 428 “Il Gardellino”, del Concerto in Sol Maggiore per violino e archi RV 310 e del Concerto in Si minore per violoncello e archi RV 424 di A. Vivaldi, del Concerto in Sol Maggiore per viola e archi di B. Marcello, della Trio Sonata in Do minore per 2 flauti e basso continuo di J.J.Quantz e del Concerto in Fa minore n° 5, BWV 1056 per clavicembalo e archi di J. S. Bach.All’interno della Cappella musicale del Sacro Monte Calvario, che riunisce da molti anni al Sacro Monte l’attività d’insieme, sia liturgica sia concertistica, con la Corale di Calice, la Camerata strumentale di S. Quirico, l’Orchestra da Camera, la Schola Gregoriana del S. Monte Calvario ed il Convivio 
vcoazzurratv.it

CULTURA PER IL NO PROFIT Pubblicato il bando per la concessione in uso a privati di beni immobili del demanio culturale dello stato non aperti alla fruizione pubblica o non adeguatamente valorizzati

La Direzione Generale Musei intende individuare associazioni e fondazioni senza fini di lucro alle quali concedere in uso beni immobili del demanio culturale dello Stato, per i quali attualmente non è corrisposto alcun canone e che richiedono interventi di restauro.

La concessione d’uso è finalizzata alla realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicuri la corretta conservazione, l’apertura alla pubblica fruizione e la migliore valorizzazione.

Gli enti interessati, in possesso dei requisiti indicati nell’Avviso pubblico, sono invitati a presentare la propria proposta, per un massimo di tre siti, entro e non oltre le ore 12.00 del 16 gennaio 2017.

Tutte le informazioni sono riportate nell’Avviso pubblico per l’individuazione di enti non lucrativi cui affidare la concessione in uso di beni immobili appartenenti al demanio culturale dello Stato e nel relativo Allegato 1 e le FAC, su www.musei.beniculturali.it
La documentazione catastale, grafica e descrittiva di ciascun immobile è disponibile anche a seguire:

    
CAPESTRANO (AQ).
CHIESA DI SAN PIETRO AD ORATORIUM
Nata come dipendenza dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno di Isernia, fu fondata nell'VIII secolo dal re longobardo Desiderio e ricostruita interamente nel XII secolo in stile romanico.
Ospita un ciborio del XIII secolo e un ciclo di affreschi nell'abside e nell'arco trionfale che rappresenta Cristo, gli Evangelisti e i ventiquattro vecchi dell'Apocalisse.    



Polo museale dell’Abruzzo
scarica le planimetrie:   
Capestrano (AQ) – Chiesa di San Pietro ad Oratorium
    
BOLOGNA.
CHIESA DI SAN BARBAZIANO
Fu costruita tra il 1608 e il 1612 da Pietro Fiorini, inglobando parte delle strutture della vecchia chiesa, ritenuta inadatta alle nuove esigenze di culto definite dal Concilio di Trento. 
È composta da un'unica navata sulla quale si affacciano quattro cappelle per lato.
Dopo il 1797, spogliata del suo contenuto, fu utilizzata come magazzino.



Polo museale dell’Emilia Romagna
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Bologna – Chiesa di San Barbaziano
    
CANOSSA (RE).
CASTELLO E MUSEO NAZIONALE ‘NABORRE CAMPANINI’
La rocca, nel Medioevo considerata imprendibile, fu costruita nel X secolo da Adalberto Atto, figlio del principe Sigifredo di Lucca.
Il castello includeva la casa dominicale, dove visse la celebre Contessa Matilde,  ma anche un convento cluniacense e la chiesa di Sant'Apollonio. 
Il Museo illustra la storia del luogo dall’età romana all’epoca estense.



Polo museale dell’Emilia Romagna
scarica le planimetrie:    
Canossa (RE) – Castello di Canossa e Museo nazionale “Naborre Campanini”
    
BASSANO ROMANO (VT).
VILLA GIUSTINIANI
Tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo la potente famiglia Anguillara trasformò quello che era un classico maniero medievale in una tipica residenza
rinascimentale, riccamente decorata. La villa era posta in relazione diretta con il Parco, in fondo al quale svettava la Rocca, fatta realizzare dai Giustiniani come conclusione prospettica del giardino visto dal Palazzo.



Polo museale del Lazio
scarica le planimetrie:    
Bassano Romano (VT) – Villa Giustiniani
    
COLLEPARDO (FR).
CERTOSA DI TRISULTI
Immersa nel verde di foreste secolari, fu fondata nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III e affidata, dal 1208, ai monaci Certosini.
Al suo interno è possibile visitare la Chiesa di San Bartolomeo, con opere d'arte di pregio e la Farmacia del XVII secolo.
Ospita anche una ricca Biblioteca con oltre 25mila volumi. 



Polo museale del Lazio
scarica le planimetrie:   
Collepardo (FR) – Certosa di Trisulti
    
ALBUGNANO (AT).
ABBAZIA DI SANTA MARIA DI VEZZOLANO
Con le sue importanti opere d’arte medievali vive un lungo periodo di splendore tra i secoli XII e XIII, seguito da un lento declino, simbolicamente
racchiuso in due date: il 1405, quando la canonica fu concessa ad abati residenti altrove, e il 1800, quando subì l’esproprio dei beni e la chiesa fu trasformata in cappella campestre, mentre il chiostro affrescato in granaio.



Polo museale del Piemonte
scarica le planimetrie:    
Albugnano (AT) – Abbazia di Santa Maria di Vezzolano
    
MONCALIERI (TO).
CASTELLO
L’attuale impianto del castello risale al Seicento ed è il risultato dell’ampliamento di un fortilizio medievale.
Nella seconda metà del Quattrocento l’edificio fu scelto come dimora ducale da Jolanda di Valois, duchessa di Savoia, che, nel 1475, vi stipulò il trattato con Carlo il Temerario, duca di Borgogna, e Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano.



Polo museale del Piemonte
scarica le planimetrie:    
Moncalieri (TO) – Castello
    
CASTELFRANCO DI SOPRA (AR).
ABBAZIA DI SOFFENA
È un complesso monastico costituito da chiesa, chiostro e convento,realizzato alla fine del XIV secolo dai monaci vallombrosani su una preesistente struttura romanica dell’XI secolo, testimoniata da un documento del 1014.
L’interno, a croce greca, conserva pregevoli affreschi quattrocenteschi di maestri operanti nel Valdarno.



Polo museale della Toscana
scarica le planimetrie:    
Castelfranco di Sopra – Piandiscò (AR) – Abbazia di Soffena
    
MONTERIGGIONI (SI)
EREMO DI SAN LEONARDO AL LAGO
Attestato fin dal XII secolo, sorgeva ai margini del lago Verano oggi non più esistente.
La chiesa e le sue pertinenze furono ricostruite tra il XIII e il XIV secolo, in uno stile di transizione tra romanico e gotico. 
A quest’epoca risale il ciclo di affreschi del pittore senese Lippo Vanni.
La fortificazione dell’intero complesso monastico si data al 1366. 



Polo museale della Toscana
scarica le planimetrie:    
Monteriggioni (SI) – Eremo di San Leonardo al Lago
    
VIGNANO (SI)
VILLA BRANDI
La costruzione della villa, probabilmente su disegno di Baldassarre Peruzzi, risale al Cinquecento, come testimoniano le decorazioni a stucco nel salone del primo piano.
Alla metà del Settecento la villa divenne proprietà della famiglia Brandi: Cesare Brandi, il celebre storico dell’arte fondatore della teoria del restauro, ne fu l’ultimo proprietario.



Polo museale della Toscana
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Vignano (SI) – Villa Brandi
    
SAN GIUSTINO (PG)
CASTELLO BUFALINI
Nasce come fortezza militare alla fine del Quattrocento.
Nel secolo successivo subisce una prima trasformazione in palazzo signorile fortificato, con ampie logge di gusto tardo rinascimentale. L’ampio parco circostante è costituito da un giardino “all’italiana” al quale si affiancano limonaie, giochi di fontane e un labirinto impiantato nel 1692.


 
Polo museale dell’Umbria
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San Giustino (PG) – Castello Bufalini
    
PERUGIA
VILLA DEL COLLE DEL CARDINALE
Il complesso, costruito nel Cinquecento dal Cardinale Ascanio della Corgna, uomo illuminato e sensibile cultore di lettere ed arti, consiste in un’imponente struttura sviluppata su tre piani e mezzo fuori terra.
È dotata di un grande parco di circa 13 ettari che la continuità abitativa ha preservato, nel tempo, da una sicura rovina.



Polo museale dell’Umbria
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Perugia – Villa del Colle del Cardinale
    
DOLCÈ (VR)
VILLA DEL BENE
La villa sorge a pochi chilometri dal fiume Adige e rappresenta uno dei migliori esempi di architettura cinquecentesca del Veneto. La pianta dell’edificio, a due piani, unisce due differenti tipologie planimetriche: quella “veneziana”, che si articola intorno ad un ampio salone centrale con stanze che si aprono lungo i lati e quella cosiddetta “a portico e Loggia” tipica dell’area della Valpolicella.



Polo museale del Veneto
scarica le planimetrie:    
Dolcé (VR) – Loc. Volargne – Villa del Bene

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Il Responsabile del procedimento è Antonio Tarasco, Direttore del Servizio I “Collezioni museali” della Direzione generale Musei.

Eventuali chiarimenti ed informazioni possono essere richiesti all’indirizzo di posta elettronica mbac-dg-mu@mailcert.beniculturali.it
La richiesta per effettuare sopralluoghi deve essere inviata ai Direttori dei Poli museali regionali cui ciascun immobile afferisce, con i quali saranno concordati date ed orari di loro svolgimento.

Approfondimenti su www.musei.beniculturali.it