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Mondo Nfl, a Times Square apre attrazione permanente football

NEW YORK - Il mondo del football sbarca a Times Square sotto forma di attrazione. 'Nfl Experience' ha aperto i battenti il 1 dicembre sulla settima avenue all'angolo con la 47/a, strada e su una superficie di quasi quattromila mq distribuiti su quattro piani trasporta gli appassionati del football americano in una delle esperienze più immersive ed interattive del mondo. 'Nfl Experience' è stata realizzata in collaborazione con Cirque du Soleil Entertainment Group per ricreare un'esperienza autentica del football che consente ai visitatori di vedersi trasportati negli spogliatoi oppure sul campo di gioco passando per ciò a cui vanno incontro gli atleti, dall'addestramento al sogno finale del Super Bowl, la partitissima di fine stagione che incorona la squadra migliore del campionato. "Da intenditori o neofiti - ha spiegato durante la cerimonia di inaugurazione Roger Goodell, direttore della National Football League - Nfl Experience Times Square ti accompagna lungo un viaggio indimenticabile dove parti da tifoso, diventi un giocatore e arrivi come campione del Super Bowl".
    Un progetto da 30 milioni di dollari che ha richiesto oltre due anni per essere completato, 'Nfl Experince' accontenta tutte le età e attraverso l'utilizzo della più moderna tecnologia ti mette addosso le vesti del giocatore della squadra favorita, ti catapulta nelle sedute di allenamento e alla fine appunto in campo per una vera partita. Il tutto attraverso un teatro in 4D, anche con la pioggia, che tuttavia è sconsigliato a chi soffre di mal d'auto o mal di mare. Largo spazio anche ai cimeli, in particolar modo legati alle glorie del passato e alle diverse edizioni del Super Bowl con in mostra i biglietti venduti in 51 partite, gli anelli del Super Bowl, ogni anni consegnati ai giocatori del campionato e il Trofeo Lombardi, consegnato alla squadra campione. Il prezzo del biglietto d'ingresso è di 39 dollari.
    https://www.nflexperience.com. 
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A Carano il museo popolare che racconta la montagna


CARANO - "Sarebbe stato un peccato se questo casolare del '300 fosse stato destinato a uso turistico, magari tramutato in quattro o cinque appartamenti moderni". Inizia così il suo racconto Claudio Delvai, albergatore di Carano, nel cuore della Val di Fiemme, e vera e propria icona del piccolo paese trentino.
"Anni fa - prosegue - l'amministrazione fece propria Casa Begna a suon di normative e, dopo un paio d'anni di "Nirvana", mi chiesero di prendermene cura: iniziammo a rimettere a nuovo la struttura, una vera e propria ristrutturazione fatta dai professionisti del posto, così da lanciare il tanto desiderato progetto del museo. Dopodiché - racconta Delvai - accadde quello che pensavo: spontaneamente la gente del posto iniziò a portarci oggetti, utensili, mobili e suppellettili varie tipici del posto e utilizzati dalle generazioni passate. In poco tempo abbiamo ricreato un ambiente esattamente identico a quello di un secolo fa".
Il Museo Popolare della Gente di Carano espone di tutto: dagli abiti dell'epoca a giacche e sottovesti, dai telai in legno alle pentole di rame per l'acqua calda, dalle slitte tipiche del territorio montano agli attrezzi atti a costruirle. "Non abbiamo fondi a sufficienza per promuovere il nostro museo in giro per l'Italia - ammette Delvai - ci limitiamo a partecipare a un evento annuale organizzato dal museo di San Michele, un gioiello per la valle; per il resto andiamo avanti attraverso il volontariato e ci autofinanziamo grazie alla cena conclusiva della consueta Festa dei Carri, un'altra iniziativa volta a non dimenticare una prassi antica, quella del trasporto del fieno sui calessi trainati dai cavalli".
"Ora - conclude il curatore del museo - la montagna rispecchia ciò che cerca chi fugge dalla città: benessere, verde, relax. Una volta era la città a richiamare la gente del posto perché piena di opportunità. Alla luce di questo, abbiamo organizzato una mostra chiamata Izzamaif (il contrario di Fiamazzi, gli abitanti della Val di Fiemme), che presenta proprio l'antitesi fra le abitudini dei grandi centri abitati e i piccoli paesini di montagna come il nostro".

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Debutta il Grand Tour d'Italia di Google

SIENA - Tutti in prima fila al Palio di Siena, per toccare quasi con mano la trepidazione dei cavalli delle contrade in gara. A volo d'angelo su Palermo, fin sul palco del Teatro Massimo. E poi tutti i segreti delle opere di Canaletto, con dettagli così ravvicinati che mai sarebbe possibile, seguendo il corso del Canal Grande di Venezia o sotto ai fuochi d'artificio per la Festa del Redentore alla Giudecca. Fino a Roma, la città dalla storia senza fine, ma anche il nuovo, forse insospettabile, regno della Street Art.
Debutta così il Grand Tour d'Italia di Google, viaggio virtuale tra capolavori e tradizioni del paese, raccontati attraverso la tecnologia, sulla piattaforma Google Arts and Culture, sul sito g.co/grandtour o eccezionalmente 'dal vivo' e gratuitamente al Macro Testaccio di Roma il 2 e 3 dicembre. Un progetto, presentato oggi dal direttore Public Policy di Google in Italia, Grecia e Malta, Giorgia Albertino, con il sindaco di Roma, Virginia Raggi - e realizzato con Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, Outdoor Project by nufactory, Musei Civici di Venezia, Accademia dei Fisiocritici, Consorzio per la Tutela del Palio di Siena e Teatro Massimo di Palermo - che richiama sin dal nome le grandi avventure nel nostro paese dei viaggiatori di '700 e '800. Ma se un tempo il Grand Tour, raccontato da Stendhal come Goethe, era appannaggio solo di pochi fortunati, "Google oggi lo reinventa - dice la Albertino - celebrando il passato per definire il futuro''. Un esperimento, aggiunge la sindaca, che ''consente di democratizzare la possibilità di viaggiare" e "riscrivere i canoni di una città come Roma che non vogliamo sia percepita come un museo".
    Da tutto il mondo, gli utenti potranno scoprire l'Italia con 4 città, 10 cardboard tour, 25 video, 21 tour con tecnologia street view, 38 mostre digitali, oltre 1300 immagini. Al Macro Testaccio, poi, con il visore Google DayDream sarà possibile immergersi nella vita di 17 contrade di Siena. Google Earth VR accompagnerà a Palermo, tra le meraviglie dell'architettura normanna. La realtà aumentata di Google riscoprirà la statua di Pasquino, dove i cittadini di Roma affiggevano invettive contro il potere. Il tutto arricchito da 4 installazione in 3D, con tecnologia Tilt Brush.
   
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Turismo Musica Stagione Concertistica 2017 Concerto al Sacro Monte Calvario di Domodossola domenica 10 dicembre, alle ore 18.00

Comunicato stampa

La Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario e l’Istituto della Carità, nell’ambito della stagione concertistica 2017, propongono il concerto che si terrà domenica 10 dicembre, alle ore 18.00, nell’Oratorio domestico dell’Addolorata (ingresso dal Santuario del SS. Crocifisso) al Sacro Monte Calvario di Domodossola e che vedrà impegnati, i

Solisti della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario

Silvia Arfacchia: violino, Nicola Sangaletti: viola
Andrea Pecelli: violoncello, Roberto Mattei: contrabbasso
Marco Rainelli e Simone Ponta: flauti
Federica Zoppis: cembalo

nell’esecuzione del Concerto in Fa maggiore per organo e archi Op. 4 nr. 4, HWV 292 di G. F. Haendel, del Concerto in re minore per violino e archi RV 236  e del Concerto in La minore per violoncello e archi RV 418 di A. Vivaldi e del Concerto in Do maggiore per flauto e archi, op. 7 nr. 3, di J. M. Leclair.

All’interno della Cappella musicale del Sacro Monte Calvario, che riunisce da molti anni al Sacro Monte l’attività d’insieme, sia liturgica sia concertistica, con la Corale di Calice, la Camerata strumentale di S. Quirico, l’Orchestra da Camera, la Schola Gregoriana del S. Monte Calvario ed il Convivio Rinascimentale, nasce nel 2016 la formazione cameristica dei “Solisti della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario”. Lo scopo è quello di dar spazio alla musica barocca, unendo la professionalità, la passione e l’amicizia di strumentisti che da anni dedicano il loro impegno musicale su tutto il territorio del V.C.O. Sette i musicisti che la compongono: Marco Rainelli e Simone Ponta (flauti), Silvia Arfacchia (Violino), Nicola Sangaletti (Viola), Andrea Pecelli (Violoncello), Roberto Mattei (contrabbasso) e Federica Zoppis (Clavicembalo). Il repertorio proposto intende evocare il carattere stilistico che appartiene alla musica strumentale del XVII e XVIII secolo, in cui gli strumenti, precedentemente sostituiti dalle voci, diventano parte fondamentale della musica.
Sarà, inoltre, una piacevole occasione poter ascoltare il nuovo organo a canne Pinchi, installato nell’Oratorio dell’Addolorata nel 2015.

Il concerto è reso possibile grazie alla sensibilità della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, con il sostegno prezioso della Fondazione CRT.

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

I santuari della diocesi di Novara

Alla scoperta dei luoghi di fede, di devozione e di arte.

Guida storico/artistica che presenta i più dei cento santuari e Sacri Monti presenti nel vasto territorio della diocesi di Novara che si estende dalla pianura fino a raggiungere il Monte Rosa, comprendendo i laghi Maggiore, d’Orta e di Mergozzo. Prefazione di mons. Franco Giulio Brambilla. 

Spettacolo / Al cinema dal 25 dicembre il musical "The Greatest Showman"