La mostra. Il fotografo Thomas Struth nella giungla delle macchine

Thomas Struth, “Chemistry Fume Cabinet, the University of Edinburgh” (2010)
Thomas Struth, “Chemistry Fume Cabinet, the University of Edinburgh” (2010)
Il momento estatico è il punto di crisi che il fotografo tedesco Thomas Struth insegue da molto tempo. Non riguarda l’evasione dalla realtà ma, come per una inversione di moto, la caduta a picco nella realtà. Per molto tempo Struth ha cercato il momento estatico fotografando ambienti museali frequentati dal pubblico. Dietro le sue immagini di grande formato, nelle quali lo spettatore può quasi “entrare”, si cela una sorta di spannung,direbbero i critici letterari, quel punto di massima tensione dove l’azione può precipitare, culminare in una sorta di scarto finale, che dovrebbe liberare la scena dallo stato di accadimento sospeso.
Spannung è un termine tedesco che contempla in sé l’attesa, e l’impazienza dell’attesa. C’è, se si vuole, anche una condizione di suspense. Ma è bene non dimenticare che quel vocabolo in uso nella critica letteraria indica lo stato risolutivo di una condizione narrativa, una sorta di fine catartica. Ecco, la catarsi è proprio ciò che manca in Struth, nella sua fotografia che precipita nella realtà, la rende vera oltre la sua stessa apparenza.
Perché in queste immagini non c’è racconto. La realtà è lì, la vediamo e la misuriamo con l’occhio, la percepiamo coi sensi, eppure il tempo moderno delle macchine ci insinua il dubbio su quanto tutto ciò abbia di oggettivo. Ma attenzione che la realtà oggi mente spesso; è artificiale; è finzione che, come dicono gli informatici, implementata può sviluppare dimensioni che vanno ben oltre la realtà che comprendiamo, alla quale appunto potevamo prendere le misure. La realtà di oggi è un misto di natura e manipolazione, e per questo è l’ultima frontiera del “politico”, quando è palese ormai a tanti che i nostri destini si giocano in gran parte sulla capacità di avere un controllo di ciò che le macchine hanno prodotto e produrranno in una progressiva separazione della nostra componente fisica da quella spirituale.
Thomas Struth, “Spettrometro a incidenza radente” (2010)
Thomas Struth, “Spettrometro a incidenza radente” (2010)
Thomas Struth ha vissuto l’ultimo decennio visitando centri di eccellenza tecnologica e scientifica dove la stessa parola avvenire è in sé un anacronismo, tanta è la velocità con cui il futuro si realizza oggi: laboratori di robotica, centri spaziali, sale di alta chirurgia e impianti di fisica nucleare che egli ha fotografato con attenzione maniacale alla nitidezza dei dettagli e a cui ha dato un titolo piuttosto forte: Nature & Politics.
Da alcuni anni Struth porta in musei e gallerie queste immagini di grande formato, e ora ne espone venticinque al Mast di Bologna. Sembra che tutto sia fermo, ma la verità è che dietro l’alta precisione con cui Struth pensa la sua fotografia si cela un conflitto di forze che riproduce in immagine il medesimo equilibrio dietro cui la natura «ama nascondersi». C’è però una differenza fondamentale: la stessa che distingue i processi naturali secondo leggi scritte dove tutto va a registro senza alcuna tragicità, per quanto invece all’occhio umano possa apparire drammatico. I rivolgimenti naturali, sebbene cruenti, non possiedono alcuna tragicità in sé stessi se non perché suscitano nella coscienza dell’uomo la questione dell’assurdo.
È quando l’uomo si trova esposto al naufragio di cui parla Lucrezio nel De rerum natura che il cataclisma naturale prende la forma, cosciente, della catastrofe e interroga il nostro stare al mondo, il nostro posto e il nostro diritto di intervenire con una diversa logica sullo svolgimento dei fenomeni naturali, applicando quellaratio che ci appartiene e ci distingue da altre forme viventi. La medesima ratio che diventa tragica di fronte all’abnorme che ci investe e ci minaccia.
Ma si arriva al punto in cui, come ci fa vedere Struth nelle sue fotografie “silenti”, la ragione applicata, la tecnologia, la logica della prassi e del fare, solleva questioni politiche, cioè dell’agire. Se Natura non facit saltus,la ragione umana invece salta più di un canguro e fa balzi da gigante senza talvolta aver interrogato la propria legittimità al salto. Non c’è dubbio che quel che Struth ci mostra nelle sue foto sia lo scheletro materiale di un progresso che mira a dare più potere e più efficacia all’agire umano, ma tra il fare e l’agire c’è la stessa differenza che passa fra arte ed etica, e in secondo luogo fra estetica e politica. Seguire la propria legge (natura) e darsi una nuova legge (politica), come in una rinnovata alleanza dove l’uomo si erge di fronte a se stesso nella veste di proprio creatore.
Vediamo una sala di chirurgia e ci rendiamo conto che essere operato da un’attrezzatura robotica, dove l’intervento umano, del chirurgo, è ormai demandato a una macchina, sicuramente potrà guarirci dal nostro male (lo speriamo): ma poi ci chiediamo se la precisione può bastare, e all’occorrenza sostituire l’intuizione che nasce in noi quando ci applichiamo a qualcosa che, per responsabilità e attaccamento al nostro compito, ci consente un di più di immaginazione che la macchina non sembra avere. E così via, nel ventaglio di situazioni tecnologiche che Struth documenta: centri di fisica nucleare, cantieri navali, laboratori chimici, apparecchiature laser...
La “bellezza”, se di questo si tratta, sta nella “trasparenza” che rende ogni dettaglio presente allo sguardo con quella forza plastica che un po’ mi ricorda la vividezza degli ingranaggi nel film Tempi moderni di Charlie Chaplin. Tuttavia, oggi l’uomo non rischia di finire nella macina delle carni, ma di assimilarsi alla macchina in un ibrido che le fotografie di Struth ci fanno intuire anche se in esse la presenza umana è quasi del tutto bandita.
Thomas Struth, “Centrale 3, Berlino” (2017)
Thomas Struth, “Centrale 3, Berlino” (2017)
L’essenza estetica di questa ricerca fotografica è riassunta, da una spaesata interrogazione di Urs Stahel, nel piccolo catalogo: quelle fotografie «pur essendo così nitide, precise e bilanciate, non sono mai in grado di trasmetterci informazioni precise». E ancora: tante singole parti in un groviglio di segni-meccanici, ma il «loro nesso sfugge alla nostra comprensione», segni «insoliti e incoerenti » come già in una precedente serie di fotografie che Struth ha dedicato alle foreste e alla giungla primordiale intitolandole Paradise, che in sé – se non altro – ci suggerisce il contrasto con quanto fa parte delle nostre memorie più consolidate fin dall’infanzia: che il paradiso sia un luogo dove la vita è piena e realizzata, liberata dal caos, dove la bellezza ha in sé qualcosa di idilliaco e antitragico. Così se in quella selva «non si distingue alcun ordine razionale» specularmente il regno della massima razionalità, quello tecnologico, è un «groviglio di cavi, sbarre, giunzioni, coperture metalliche, rivestimenti plastici e dispenser di nastro adesivo».
Struth vuole forse dirci che l’armonia, il segno politico di una città armoniosa, non nasce da un processo “artistico” (techne e ars si accomunano nella categoria del fare), ma nell’agire che riconosce allo strumento il posto che gli spetta, senza delegargli anche la scelta sul senso politico di quel fare, cioè non permettendo alla macchina di invadere l’ambito dell’etica fino a giustificare l’agire sulla base dell’efficienza e della precisione.
Il mondo è una macchina imperfetta, ed è supremamente etico che lo rimanga. Non è agli algoritmi che l’uomo deve delegare il proprio destino. Per non confondere la politica col dio progresso, che oggi s’identifica con una forma molto sofisticata – computativa – di darwinismo economico, rispetto al quale tutto diventa convenienza fra costi e ricavi. Struth ci presenta questi infernali grovigli tecnologici come nuove forme ipnotiche degli antichi colossi. Immagini illusorie che simulano la vita ma appartengono al regno dei morti.

Bologna, Mast
Thomas Struth Nature & Politics
Fino al 22 aprile

da Avvenire

Dal 10 al 12 febbraio 2019 torna a Milano BIT

Dal 10 al 12 febbraio 2019 torna a Milano BIT – la Borsa Internazionale del Turismo, storica manifestazione organizzata da Fiera Milano che dal 1980 porta nel capoluogo lombardo operatori turistici e viaggiatori da tutto il mondo.
Come nel 2018 si terrà a Fieramilanocity, nel centro di Milano
 Confermata anche la nuova formula che vede la prima giornata, domenica 10 febbraio, aperta a tutti e le giornate dell’11 e del 12 febbraio riservate ai professionisti del settore.
Il nuovo format è stato promosso dalla customer insight realizzata da GRS, società che svolge attività di Ricerca, Customer Satisfaction, Business Intelligence e Value Creation nel settore fieristico, annoverando un portfolio di oltre 1.000 fiere a livello globale, che ha raccolto la valutazione di visitatori ed espositori della scorsa edizione: più del 91,6% dei partecipanti a BIT ha confermato l’importanza di Milano come città ideale per lo svolgimento di una fiera sul Turismo.
Da oltre trent’anni BIT favorisce l’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer accuratamente selezionati e profilati, provenienti dalle aree geografiche a più alto tasso di crescita economica e da tutti i settori della filiera.
Un evento che è anche formativo con oltre un centinaio tra convegni e seminari sulle ultime tendenze di settore.

ENIT AL SALON DES VACANCES

ENIT al Salon des Vacances. Fino al 10 febbraio l'Agenzia Nazionale del Turismo porta a Bruxelles le eccellenze italiane in partnership con le Regioni. Ad inaugurare lo stand Italia con le attività e le iniziative organizzate da ENIT, il taglio del nastro alla presenza del Direttore Esecutivo dell'Agenzia, Gianni Bastianelli insieme all'Ambasciatore d’Italia a Bruxelles S.E. Elena Basile, all'Assessore al Turismo della Sicilia Sandro Pappalardo e il Presidente della Regione Molise Donato Toma. Le Regioni hanno presentato quindi le proprie offerte turistiche mentre ENIT ha dedicato un focus al turismo belga. Particolare attenzione alle Regioni "Cuore d'Italia": Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria che hanno promosso i loro percorsi attraverso borghi e parchi inaspettati, itinerari sostenibili&slow e circuiti food. 


Enit TURISTA BELGA, AMORE PER L'ITALIA GARANTITO

Si conferma una certezza la presenza belga in Italia: i pernottamenti dei turisti provenienti dal Belgio sono stabili (+0,2% sul 2016).  Aumenta la spesa turistica che con quasi il 13% in più arriva a  695 milioni di euro. Prediletti alberghi e villaggi turistici che guadagnano 409 milioni di euro (+2,2% sul 2016), circa il 59 per cento del totale della spesa turistica. A crescere di più sono i B&B e gli agriturismi (+57% sul 2016).


Nutrizione. Bacche, semi o sale rosa, quale sarà il cibo-star del 2019?

da Avvenire
Semi di Chia
Semi di Chia
Quale sarà il supercibo del 2019? Se le cose procedono come da copione, l’industria alimentare ha già pronto il nuovo fenomeno, un alimento poco conosciuto alle nostre latitudini a cui affidare il compito di risanare i danni che infliggiamo al nostro fisico con regimi alimentari tanto creativi quanto eccessivi.
La nutraceutica, che individua nei cibi le sostanze che possono avere effetti benefici sulla salute, è stata - suo malgrado - un’utile alleata del mercato: intere linee di prodotti, in costante aumento, vengono presentate comese fossero farmaci da banco. Ma le proprietà vantante dalle confezioni raramente sono supportate da riscontri scientifici. Quali quantità di una data sostanza vanno assunte quotidianamente per ottenere un qualche effetto? Non lo si trova scritto da nessuna parte.
I cibi ricchi di nutrienti, con una buona percentuale di minerali e vitamine, magari con proprietà antiossidanti, vengono definiti “superfood” ma a provare questa loro superiorità non esistono adeguati studi clinici sugli esseri umani.
Bacche di Goji
Bacche di Goji
Bacche di Goji

Sono il frutto rosso, a forma di ciliegia leggermente allungata, del Lycium barbarum e Lycinium Chinense, due specie molto simili che crescono sugli altopiani asiatici di Tibet, Cina e Mongolia, a circa 3.000 metri di altezza.Appartengono alla famiglia delle Solanaceae (come, per esempio, la patata, i pomodoro, la melanzana, il tabacco. Alle bacche vengono attribuite molte proprietà benefiche: sono antiossidanti, antinfiammatorie, riducono il colesterolo, regolano gli zuccheri nel sangue, supportano il sistema immunitario… Ma nessuna di queste affermazioni si basa su evidenze scientifiche approvate. Finora l’Efsa, l’Agenzia
europea per la sicurezza alimentare, non ha approvato nessun claim riferito a nessuna delle proprietà delle bacche.

Di sicuro sono un frutto molto nutriente: contengono polisaccaridi, vitamine, flavonoidi, tocoferoli e composti fenolici. Ma lo stesso si può dire dei frutti di bosco più comuni alle nostre latitudini. Senza contare che sono a volte contaminati con pesticidi, alcuni dei quali vietati in Europa per la loro tossicità.
Semi di Chia
Semi di Chia
Semi di Chia
I semi di Chia - piccoli, piatti, grigio-neri - sono le sementi della Salvia Hispanica, comune nelle zone del centro e del sud America. Sono ricchi di proteine, Omega-3, fibre e antiossidanti. In particolare risulta significativo il contenuto di fibra, calcio, fosforo, magnesio, rame, selenio e manganese. Sono stati ipotizzati – ma non scientificamente provati – effetti positivi sulla pressione arteriosa e sullo stress ossidativo. Più probabilmente, e sulla base delle evidenze disponibili, la loro assunzione può contribuire alla qualità della dieta. Il quantitativo raccomandato è di 25 grammi al giorno.
Il miele di manuka
Miele di manuka
Miele di manuka
Deriva dall’albero di manuka (o Leptospermum scoparium), che cresce in Nuova Zelanda e nell’Australia orientale e ha proprietà antibatteriche grazie al metilgliossale (MGO), un composto che si forma a partire dal dihydroxyacetone, sostanza presente nel nettare dei fiori di manuka. È proprio la quantità di metilgliossalepresente nel miele a determinarne il prezzo: in media un chilogrammo costa tra i 90 e i 500 euro. Ci sono evidenze scientifiche che il miele di manuka possegga una particolare attività antimicrobica nei confronti di diversi microrganismi e che sia efficace contro alcuni batteri antibiotico-resistenti. Queste proprietà antibatteriche sono state studiate in campi molto specifici,per esempio nell’applicazioni su ferite. Ma i mieli utilizzati e appropriati per questo tipo di casi sono mieli di tipo medico, trattati per l’uso medicale e diversi dal miele alimentare. Al contrario, non c’è nessuna prova che mangiando il miele di manuka si abbiano benefici speciali. Anzi, sembra che il potente MGO neppure sopravviva al processo di digestione. Quello di manuka, anche se venduto a così caro prezzo, è solo miele.
Il sale dell’Himalaya
Sale dell'Himalaya
Sale dell'Himalaya
Che sia rosa dell’Himalaya, rosso delle Hawaii, blu di Persia, di miniera o di mare, il sale è sempre cloruro di sodio, solo con una diversa colorazione. Da anni vengono decantate le proprietà del sale rosa dell’Himalaya: controlla la ritenzione idrica, promuove l’equilibrio del pH cellulare, contrasta l’invecchiamento, rinforza le ossa… Ma basta fare un’analisi per scoprire che, esattamente come nel caso del sale da cucina, la componente principale è il cloruro di sodio (attorno al 97%). Il colore rosa è dovuto alle impurità di alcuni minerali, tra cui ferro, zinco, magnesio, calcio, cadmio, nichel e soprattutto ossido di ferro (in altre parole ruggine). Questi elementi sono presenti in quantità così minuscole da non portare alcun vantaggio né danno. Inoltre, nel sale rosa manca lo iodio, che ha un ruolo importante per il nostro metabolismo.
Curcuma
Curcuma
Curcuma

È la curcumina – che costituisce dal 2 al 5% della spezia – il composto maggiormente attivo nella curcuma, che appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, come lo zenzero. Studi condotti in vitro e sugli animali hanno dimostrato le proprietà della curcumina
come antimicrobico, antitumorale, antinfiammatorio: tuttavia le evidenze non sono ancora sufficienti. Gli studi differiscono notevolmente e ancora non c’è consenso né unanimità sulle quantità da assumere per avere benefici né sul tempo per cui si debbano protrarre. In tempi recenti il ruolo della curcumina è stato messo ampiamente in discussione. Inoltre, va sempre tenuto presente che la curcuma proviene spesso da Paesi dove la sicurezza alimentare non è garantita, l’uso dei pesticidi è eccessivo e le contaminazioni microbiologiche frequenti.

IL CIBO ITALIANO IN GIRO PER IL MONDO CON ENIT E LA FONDAZIONE MARCHESI

Inaugurato ieri a Parigi il calendario europeo del tour in dieci tappe dedicato al Maestro della cucina italiana, Gualtiero Marchesi. Il roadshow, promosso dalla Fondazione Gualtiero Marchesi e da ENIT, celebra l'arte culinaria italiana. Dopo Chicago, New York, Hong Kong, Beijing, il programma prevede quattro appuntamenti a febbraio: dopo la Francia, Londra il 12, Berlino il 19 e Mosca il 26. Il "Grand Tour" si chiuderà a Milano, il 19 marzo, anniversario della nascita di Marchesi e ad un anno dalla proiezione del film “Gualtiero Marchesi the Great Italian”, che sarà riproposto in tutti gli appuntamenti. Antonio Ghilardi, tra i primi cuochi della scuderia di Marchesi dai tempi di Bonvesin de la Riva, sarà l’executive chef di tutte le tappe e sarà affiancato a Parigi da Enrico Crippa e Davide Oldani, a Londra da Andrea Berton e Alfio Ghezzi, a Berlino da Ernst Knam e a Mosca da Carlo Cracco. 

Prossime fiere Enit

Semestre ENIT denso di appuntamenti, fiere e workshop. L'Agenzia Nazionale del Turismo sta portando l'Italia nel mondo grazie alla partecipazione alle principali fiere di settore e all'organizzazione di incontri, eventi e scambi trade.  ENIT è pronta per la fiera "Salon de Vacances'', in programma a Bruxelles dal 7 al 10 febbraio 2019. e per la storica BIT (Borsa Internazionale del Turismo) nella duplice formula riservata al pubblico e agli operatori a Milano.

ENIT ALLA FIERA FESPO DI ZURIGO

L'Italia è tornata alla fiera del turismo b2c più importante del mercato elvetico, Fespo: 4 giornate dedicate ai viaggi, con più di 600 espositori e un pubblico di oltre 63mila persone. ENIT ha partecipato con uno stand di 200 mq in presenza di tre regioni, due delle quali per la prima volta: Valle d'Aosta, Emilia Romagna e Sardegna. Il giorno di apertura della fiera presso Piazza Italia si è tenuta una conferenza stampa dedicata alle novità del mondo outdoor del Lago di Como, organizzata da Lariofiere, fondazione di compartecipazione della Camera di Commercio di Como, della Camera di Commercio di Lecco, della Provincia di Lecco e del comune di Erba, con il supporto di ENIT. Testimonial dell'evento, Isabel Hartmann, svizzera esperta di attività legate a questo mondo tanto amato dai cittadini elvetici, che si è trasferita a vivere e a lavorare proprio sul lago lombardo. 

Turisti. Venezia, in arrivo quattro «bollini colorati» per la tassa d'ingresso

Turisti a Venezia (Ansa)
Turisti a Venezia (Ansa)
La città verso l’autoprotezione. Dalle acque alte e dall’assalto dei turisti. Alle 5 di ieri mattina è stata posata l’ultima delle 78 paratoie del Mose, le dighe mobili che chiuderanno la laguna quando l’alta marea supererà i 110 cm. Intanto filtrano le prime ipotesi sull’applicazione della nuova tassa di sbarco, probabilmente con l’arrivo deibollini, da verde (giornate di afflusso turistico scarso), a nero, quando la città è presa d’assalto. E con la diretta conseguenza che le tariffe triplicherebbero progressivamente da 3 euro fino a 10. Ne resteranno esclusi i residenti. Conferma, infatti, il sindaco Luigi Brugnaro: «Saranno esentati i cittadini veneziani, chi lavora, chi ha diritto e chi paga la tassa di soggiorno nel comune di Venezia».
Le misure saranno definite in giunta municipale il 5 febbraio, per entrare in vigore in primavera. I bollini sarebbero quattro, a seconda dei periodi dell’anno e dell’afflusso di visitatori: bianco, tariffa da 6 euro, rosso, da 8 euro, e nero, con il ticket massimo di 10 euro. Infine il bollino verde, con la tariffa minore, 3 euro, per i vacanzieri giornalieri che giungono a Venezia nei periodi di calma turistica. Nelle giornate di maggiore pressing - una decina l’anno scorso, a fine carnevale e nel pieno dell’estate - entrare a Venezia costerebbe un supplemento di 10 euro.
E, notizia di questi giorni, c’è chi nelle valli dolomitiche, copiando Venezia, immagina la 'vignetta' per accedere ai passi nei periodi di maggiore afflusso in auto e in moto. La primavera e l’estate serviranno, in laguna, per una sperimentazione, a carico soprattutto di chi arriva in nave o in treno, ma si pensa di coinvolgere in qualche modo anche gli automobilisti, trasformando il ponte translagunare tra Mestre e Venezia in una sorta di Ztl, assoggettato , dunque, ad un pass.
Tempi meno rapidi, invece, per la protezione dalle acque. A 16 anni dalla prima pietra viene depositata in mare l’ultima delle 78 paratie del Mose, il sistema di difesa che è stato al centro di una pesante inchiesta giudiziaria per le tangenti. Non siamo alla vigilia della funzionalità del 'Modulo sperimentale elettromeccanico'. Ci vorranno tre anni per sperimentare il funzionamento della grande opera; la consegna, infatti, è fissata al 31 dicembre 2021. Il costo stimato inizialmente era di 1,6 miliardi di euro, la cifra oggi è intorno ai 5 miliardi e mezzo. I primi test riguarderanno il sollevamento delle dighe; alcune sono state fissate in mare ancora 5 anni fa e gli ingranaggi, non utilizzati, potrebbero evidenziare qualche problema (non solo di ruggine).
Ecco perché si comincerà dalla barriera di Treporti, l’unica ad avere gli impianti funzionanti. Gli esperti delle università di Padova si preoccuperanno del fenomeno che impensierisce di più, quello della risonanza. In particolari condizioni meteo e marine, le paratoie potrebbero oscillare e, quindi, far entrare troppa acqua, rendendo così inefficace il sistema di difesa. C’è poi da perfezionare il sistema della gestione, che non è stato ancora puntualmente definito. Soprattutto per quanto riguarda la spesa che si prevede… milionaria.

IL LAGO DI GARDA SUL MENSILE CECOSLOVACCO ZEME SVETA

La rivista mensile ZEMĚ SVĚTA ("I paesi del mondo"), pubblicata in Repubblica Ceca ed in Slovacchia, ha dedicato il primo numero del 2019 al Lago di Garda ed alle tre regioni bagnate dal più grande lago d'Italia. ZEMĚ SVĚTA si rivolge in particolare ai viaggiatori attivi, che amano scoprire le destinazioni a 360 gradi, dal punto di vista paesaggistico, culturale, sociale e storico.

ENIT PROMUOVE L'ITALIA ALLA SERATA LAMBORGHINI WINE


Il 24 gennaio ENIT e Alitalia hanno partecipato all’evento "Lamborghini Wine" in Giappone, alla presenza del presidente Fabio Lamborghini, ospitato dall’Ambasciatore Giorgio Starace presso la sua residenza. Per promuovere l’eccellenza del cultura è stato allestito un aperitivo all’italiana con oltre 150 ospiti giapponesi, tra cui personaggi politici, giornalisti, operatori ed imprenditori interessati anche all'offerta turistica italiana.

CAMPAGNA OUTDOOR IN GIAPPONE per promuovere turismo dei giapponesi in Italia

ENIT Tokyo ha avviato una campagna outdoor, realizzando manifesti sull'Italia, per intensificare la promozione del Paese in un periodo strategico in Giappone. Cinque i soggetti scelti tra molti prodotti/destinazioni italiani più adeguati all'attuale mercato giapponese. 


L'ITALIA IN CINA E' TOP DESTINATION

L'Italia ha vinto il premio di “2018 Top 10 Most Popular Travel Destination” assegnato da National Tourism/Best Travel Media Group. La cerimonia di premiazione si è svolta il 22 gennaio a Beijing St.Regis Hotel. 

ENIT AL  NEW YORK TIMES TRAVEL SHOW CON PUGLIA E CAMPANIA
Dal 25 al 27 gennaio ENIT ha partecipato al New York Times Travel Show, la più importante fiera di viaggi e turismo nel Nord America con oltre 500 espositori da 150 paesi in 14 padiglioni, che si tiene ogni anno presso il Jacob K. Javits Center di New York. Puglia e Campania sono le Regioni presenti quest’anno con due stand e numerosi operatori dall’Italia che avranno l’occasione di interfacciarsi con circa 10mila professionisti del travel trade, tra cui agenti di viaggio, tour operator, media ed i principali uffici del turismo di tutto il mondo ed oltre 20mila consumatori. La Puglia – premiata di recente come una delle 2 destinazioni italiane tra le 52 incoronate come “must see destinations” 2019 dal quotidiano New York Times - ha partecipato in veste di Bronze sponsor e tenuto presso il proprio stand un momento istituzionale organizzato da ENIT USA con oltre 40 tour operator e giornalisti, che hanno avuto l’opportunità di gustare specialità enogastronomiche ed approfondire la conoscenza della regione.

I TURISTI AMERICANI SCELGONO LIGURIA E PUGLIA COME DESTINAZIONI "MUST SEE 2019"

Il New York Times, la più prestigiosa testata USA con oltre 1.100.000 lettori, premia ancora l’Italia inserendo due destinazioni tra le 52 da visitare assolutamente nel 2019, grazie anche alla collaborazione con ENIT USA che ha fornito assistenza ai giornalisti durante le fasi di fact-checking. Partendo dall’Italia meridionale, il New York Times continua il suo love affair con la Puglia, destinazione sempre più consolidata tra le preferite dai viaggiatori USA grazie alle meravigliose masserie, all'enogastronomia - che attira un numero sempre maggiore di amanti del buon vino e cibo –, nonché la forte attrazione esercitata dal mare e dalle bellezze naturali del Parco del Gargano. Spostandosi a nord, in Liguria la giornalista Ingrid Williams invita i lettori ad andare oltre le destinazioni conosciute come Portofino, Portovenere e le Cinque Terre ed esplorare il tratto di costa detto Golfo Paradiso, nella Riviera di Levante, che confina a nord con la Val Fontanabuona e ad est con il Golfo del Tigullio. Particolare rilevanza viene posta su Camogli, la nuova Cinque Terre e Recco, perla della gastronomia ligure.

L'ITALIA VINCE IL PREMIO "IRELAND'S FAVOURITE OVERSEAS HOLIDAY"

L’Italia si aggiudica il premio “Ireland’s Favourite Overseas Holiday” 2019. A premiarla i lettori del prestigioso quotidiano irlandese The Irish Independent anche nella sua versione domenicale, The Sunday Independent. L’Italia quindi si riconferma come meta preferita all’estero dagli irlandesi: ha conquistato infatti già le ultime 3 edizioni del premio.

ENIT ESPORTA L'ARTE CULINARIA ITALIANA IN AUSTRIA

Si è concluso il roadshow culinario realizzato da ENIT Vienna in collaborazione con l'operatore turistico Dertour Austria,  presso le città austriache di Klagenfurt, Graz, Wels e Wr. Neustadt. Dal 21 al 24 gennaio 2019, sono stati organizzati show cooking dedicati al sud Italia ed alle sue eccellenze culinarie, alla presenza di circa 100 agenti viaggio locali, che hanno avuto la possibilità di approfondire le tematiche dedicate alle destinazioni di regioni italiane come Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, con un focus su Matera, Capitale della Cultura Europea 2019, all'insegna del turismo lento.

ENIT FRANCOFORTE SOCIAL MEDIA CHAMPION DELLA FIERA CMT DI STOCCARDA

La sede ENIT di Francoforte è stata premiata come Social Media Champion per il suo reportage su Twitter delle attività allo stand Italia durante la Cmt di Stoccarda. Il premio onora la qualità e quantità dei tweet. Il premio è stato consegnato allo stand Italia da Dörte Werner, capo del progetto della fiera Cmt

CANADA: CAMPAGNA DIGITALE SUI SITI DI VIAGGI E LIFESTYLE

ENIT ha lanciato una campagna pubblicitaria digitale sulle piattaforme online selezionate da TravelSpike, lo specialista del settore turistico con sede ad Atlanta. La campagna è stata suddivisa in diversi moduli con l’utilizzo di banner statici e dinamici, riscuotendo nel complesso circa 3.5 milioni di visualizzazioni e una sezione Video che ne ha ottenute circa 157mila. La campagna è stata programmata sui siti di viaggi e lifestyle, blog, oltre che nei principali portali commerciali rivolti al pubblico canadese.