Start da giovedì fino al 13
Maggio. A inaugurare l'evento il regista David Trueba con le pellicole
di Petro Almodovar, Luis Buñuel e Víctor Erice
di FRANCESCO BARRESITutti in sala da giovedì sera per dare il ciak d'inizio alla settima edizione del Festival del cinema spagnolo, la kermesse cinematografica sui migliori film spagnoli con sottotitoli in italiano per l'occasione. Una rassegna che abbraccia tutta l'Italia con le pellicole dei miglior registi iberici, che parte dalla capitale per spostarsi a Milano e Firenze per tutto il mese di maggio. E novità di quest'anno la versione "digitale" del festival con il palinsesto "Notti Spagnole" sul canale 24 di Rai Movie. E l'espansione "trans-mediale" del festival non si ferma, con la sezione "Cortos-en-Lìnea", che presenterà solo online i migliori corti d'animazione del cinema spagnolo e latinoamericano.
A inaugurare l'evento, nelle sale del cinema Farnese Persol di Campo de' Fiori e all'Apollo SpazioCinema, il film "Vivir es fácil con los ojos cerrados" (Vivere è facile a occhi chiusi) di David Trueba, vincitore di 6 statuette ai premi Goya (miglior film, regista, attore e colonna sonora) scelto come film d'apertura da "La Nueva Ola", sezione principale del festival. Il titolo del film è la traduzione di "Living is easy with eyes closed...," uno dei versi della canzone "Strawberry fields forever" di John Lennon. La storia è ambientata nella Spagna del 1966, nella regione dell'Almeria. Un insegnante di inglese (interpretato da Javier Cámara, l'infermiere Benigno in "Parla con lei") attraversa la Spagna per incontrare John Lennon, che in piena crisi esistenziale sta girando il film "Come ho vinto la guerra di Richard Lester".
Ma il cuore del Festival è la sezione "Maestros a la carta", con tre produzioni di Luis Buñuel, Pedro Almodóvar e Víctor Erice, che trasformano lo spunto gastronomico in elemento simbolico e dominante delle trame. Il film di Almodovar "Mujeres al borde de un ataque de nervios" (Donne sull'orlo di una crisi di nervi) verrà presentato giovedì alle 17, che nel 1988 gli valse la prima nomination al premio Oscar e 5 premi Goya. Bagnato dal gazpacho, frullato semifreddo a base di pomodoro, peperoni, cetrioli, aglio e cipolla, qui usato in versione narcotizzante, il film è ormai considerato un classico moderno. Alle 19 sarà il turno di Luis Buñuel con il film "Tristana", un compendio di ossessione erotica e gastronomica con Fernando Rey, Franco Nero e Catherine Deneuve nel ruolo di un'orfanella sedotta.
Venerdì sarà la volta del regista Jonás Trueba, figlio del premio Oscar Fernando Trueba con il film "Los ilusos", un omaggio al cinema con accenti da Nouvelle Vague. Sabato aprirà le sale la regista Mar Coll, con "Tots volem el millor per a ella", la storia di una giovane donna che si risveglia dal coma, un dramma sulle facili apparenze. Barcellona è la protagonista assoluta di "Barcelona nit d'estiu", opera prima del regista venticinquenne Dani de la Orden, una commedia romantica su diverse storie d'amore: tra due calciatori gay, tra due giovani presto genitori, tra due vecchi amici, un tempo amanti, che si rivedono riscoprendo gli angoli più magici della città. Ci sarà anche il film "Todas las mujeres" di Mariano Barroso, miglior sceneggiatura ai Goya 2014, in cui Eduard Fernández ricorre alle donne della sua vita per risolvere un problema pur di non dire la verità.
E a chiudere il Festival arriva "El sur" (Il sud), di Víctor Erice, che sarà presentato martedì 13 aprile alle 21 dall'attore protagonista Omero Antonutti. Il film descrive
repubblica.it
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