La luce del Barocco, da Bernini a Preti

 

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 La luce come motivo espressivo, formale e simbolico, come emozione e messaggio di speranza verso il futuro, ma anche come elemento capace di "plasmare" la materia e il colore, seguendo il racconto che nelle loro opere hanno fatto artisti di grande qualità e carattere, in primis Gian Lorenzo Bernini, ma anche Giovanni Baglione, Mattia Preti, Agostino Tassi, Gaspar Dughet, Sebastiano Conca, Pierre Subleyras. È questo il tema che anima la mostra "La luce del Barocco. Dipinti da collezioni romane", in programma dal 2 ottobre al 10 gennaio negli spazi di Palazzo Chigi ad Ariccia (Rm).

Ideata e curata da Francesco Petrucci, conservatore di Palazzo Chigi in Ariccia e direttore del Museo del Barocco Romano, e organizzata dal Centro Europeo per il Turismo con il contributo di Acea Spa, l'esposizione presenta una serie di lavori provenienti da collezioni private, in gran parte inediti o mai esposti al pubblico, espressione di vari generi pittorici, tra ritratti, pittura di figura a soggetto sacro e profano, paesaggi, vedute e nature morte.

Duplice l'obiettivo della mostra: da un lato c'è la volontà di raccontare l'essenza del Barocco in un luogo particolarmente adatto a farlo, non solo perché Palazzo Chigi è stato ideato da Bernini per la famiglia del papa Alessandro VII, ma anche perché è sede del Museo del Barocco romano e una della dimore barocche più importanti d'Italia. Dall'altro lato poi c'è il bisogno di comunicare al pubblico un messaggio salvifico, di speranza e ottimismo, proprio tramite il Barocco, movimento che nella storia dell'arte ha rappresentato una delle massime espressioni dei temi del cattolicesimo attraverso un uso sapiente della luce: nel percorso espositivo, osservando le opere di Bernini e della sua cerchia e i dipinti di artisti del '600 e del '700, si diffonde dunque l'idea di un possibile riscatto umano e sociale, di apertura all'altro e di risveglio dopo il "buio" e la paura degli ultimi mesi segnati dalla pandemia.

Oltre a offrire una larga panoramica sulla pittura romana per quasi due secoli, anche sottolineando il ruolo centrale del collezionismo, la mostra documenta (con una serie di pannelli didattici e il catalogo) anche il lavoro svolto da Acea nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale, attraverso alcune immagini fotografiche dei più importanti siti storico-artistico, di opere e di monumenti archeologici di Roma collegati al tema dell'esposizione e che sono illuminati dall'azienda.

Italianway protagonista al summit mondiale dell’extralberghiero




“Il Covid rappresenta uno shock esogeno, non è una crisi del settore in sé, per cui così com’è arrivato ad un certo punto passerà e bisogna farsi trovare pronti, perché nel frattempo il mondo dei cosiddetti affitti brevi è cambiato e cambierà ancora come dimostra ad esempio il fenomeno del cosiddetto holiday working che per primi come Italianway abbiamo vissuto questa estate e segnalato già a inizio agosto con un boom di prenotazioni pari al 20% del totale. Essere stati selezionati come best practice per un evento dalla risonanza mondiale come il VRWS, tanto più dopo questi mesi così difficili, è una gran bella soddisfazione”. Lo dice Marco Celani, AD di Italianways commentando così la notizia che vede la startup prop-tech invitata ad aprire la 7^ edizione del ‘Vacation Rental World Summit’ (VRWS) in programma il 10/11 ottobre 2020, summit mondiale dell’extralberghiero ideato e curato da Antonio Bortolotti, quest’anno completamente virtuale per ovviare alle limitazioni imposte dalla pandemia.

“Italianway – spiega Bortolotti – è stata selezionata per la qualità formativa dei contenuti divulgati dal CEO Marco Celani durante i mesi iniziali della pandemia ed in virtù delle capacità organizzative, della comprovata crescita aziendale e delle strategie messe in atto per affrontare al meglio la situazione eccezionale in cui versa l’intero settore extra albeghiero italiano in particolare, nell’ottica di un aiuto concreto alla ripartenza di molti operatori”.

Durante il lockdown Italianway ha supportato gli imprenditori del settore creando la prima ‘Unità di Crisi per gli ‘Affitti Brevi‘, promuovendo il primo ‘Protocollo di Pulizia e sanificazione’ del settore e soprattutto il primo ‘Progetto Partner‘ che ha avuto come evoluzione naturale il lancio, a fine luglio, della prima OTA italiana degli affitti brevi, che è riuscita ad aggregare già oltre 100 aziende confermandosi primo player del settore, con oltre 1400 immobili tra case e ville prenotabili on line sul portale italianway.house in più di 130 destinazioni italiane.

Vacanze in barca, numeri da record per questa estate ‘italiana’



Un’estate insolita, questa del 2020. Un’estate dominata dalle restrizioni dovute al Covid-19, dalle misure di prevenzione, e soprattutto dalla tanta attenzione, anche per quei piccoli particolari a cui prima non si badava. Per molti italiani, questa del 2020 è stata inoltre un’estate all’insegna del turismo domestico, contraddistinta da un grande cambiamento delle tendenze di viaggio e dall’espansione dell’economia collaborativa. Secondo i dati della compagnia di noleggio barche Click&Boat, trascorrere le vacanze a bordo è stata una delle opzioni più gettonate dai viaggiatori, che dalla fine del lockdown hanno cercato soluzioni alternative pur di non rinunciare alle tanto attese ferie estive.

“Se tra i mesi di marzo ed inizio giugno siamo arrivati a toccare il -90% delle prenotazioni rispetto al 2019, negli ultimi tre mesi abbiamo invece registrato una tendenza decisamente in rialzo – commenta Edoardo Redaelli de Zinis, Sales Manager di Click&Boat Italia – Tra giugno e fine agosto le prenotazioni in Italia effettuate da clienti italiani sono infatti aumentate del 54% rispetto al 2019, dimostrando come le barche quest’anno si siano trasformate nell’opportunità di godersi le bellissime coste italiane in modo sicuro ed originale”.

Godersi una giornata a bordo o qualche giorno di navigazione è stato uno dei piani più ambiti dagli italiani, che non solo hanno trovato soluzioni alternative per evadere dagli affollati centri cittadini, ma soprattutto hanno optato per un turismo a km 0, sostenendo il rilancio del settore nel paese.

Sempre secondo i dati rilevati da Click&Boat, nei mesi giungo-agosto c’è stata una netta preponderanza delle prenotazioni di barche a motore, che non solo sono aumentate del 410% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma si sono anche aggiudicate il 46% dei booking totali, seguite dai gommoni (+390%) per il 32%, e per il 19% e 3% rispettivamente da barche a vela e catamarani.

“Nonostante le nuove regole e restrizioni abbiano impattato la nostra quotidianità e modo di agire, le tendenze di prenotazione osservate quest’estate non si discostano di molto da quelle delle stagioni precedenti. Questo soprattutto in relazione alle tempistiche, con richieste effettuate mediamente 3-4 settimane prima della partenza durante i mesi di giungo e luglio, e last minute booking durante agosto. La barca in sé stessa ha davvero rappresentato una soluzione sicura e a portata di mano, facile da scegliere anche per coloro che quest’anno si sono avvicinati alla navigazione per la prima volta. Anche in barca, la questione del distanziamento sociale è stata sicuramente al centro delle decisioni dei nostri clienti”, ha aggiunto Valeria Galli, Marketing e Press Manager di Click&Boat Italia.

Un’estate dedicata al turismo domestico, dicevamo, durante la quale le percentuali delle prenotazioni sono aumentate in modo esponenziale rispetto alla scorsa stagione estiva. In particolare, si sono fatte notare mete come Gallipoli (+500%), Amalfi (+300%), Sorrento (+155%) e Porto Rotondo (+49%).

Numeri da record per un’estate dominata dall’incertezza, che in aggiunta alla classica voglia di relax a bordo e scoperta di nuove destinazioni, quest’anno è stata segnata soprattutto dalla necessità di scaricare lo stress accumulato durante il periodo di quarantena e quello di rispettare il più possibile le regole di distanziamento sociale.

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Bit di Milano riparte per far ripartire il turismo



Dopo il ‘grande freddo’ del lockdown, per il turismo si notano le prime tendenze incoraggianti. La Unwto prevede infatti una graduale ripresa dal 2021, segnalando il grande potenziale del turismo interno che, nei Paesi avanzati, vale fino al 75% della spesa. In crescita anche la fiducia per questa ultima parte dell’anno: secondo un sondaggio condotto tra gli operatori da Explora in Lombardia, quindi nella regione più colpita (e per questo ritenuta più rappresentativa delle difficoltà incontrate dal settore), soltanto il 19% ritiene compromessa anche la stagione autunnale (contro il 56% dell’estate) e appena il 17% quella invernale. Il 58% prevede anche di tornare a investire in promozione non solo in Italia, ma anche in Paesi vicini come Germania, Francia o Svizzera. I target più interessanti sono considerati le famiglie, i Millennial e la Gen X, mentre fra i tipi di vacanza spiccano il rilancio di cultura e città d’arte, enogastronomia e bike tourism, ma anche borghi, slow tourism e vacanze nella natura.

Tenendo conto di questa tendenza ‘Step into a new journey’ è il tema scelto dalla Bit, la borsa internazionale del turismo per l’edizione 2021 della rassegna in programma a fieramilanocity dal 7 al 9 febbraio. La manifestazione si prepara così ad essere la base della ripartenza con una piattaforma di dialogo continuo dove le aziende si incontreranno tra loro e con gli altri attori della filiera, compreso il viaggiatore, per riprogettare l’offerta e la sua distribuzione sul mercato.
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Ministro, 250 mila turisti in Egitto con il covid

 

"Abbiamo un po' più di 250 mila turisti venuti in Egitto da circa 15 Paesi, soprattutto dall'Europa dell'est": lo ha detto il ministro delle Antichità e turismo egiziano, Khaled al-Anany, richiesto di tracciare un bilancio dopo tre mesi dalla riapertura dei voli verso l'Egitto bloccati a marzo a casa della pandemia di coronavirus.
    "Sono molto orgoglioso" che ci siano stato "molto, molto pochi casi di Covid-19", ha detto il ministro parlando lo scorso fine settimana islamico a giornalisti a Sharm El Sheikh, a margine di un sopralluogo nella località balneare egiziana del Sinai meridionale organizzato per ambasciatori e media stranieri al fine di presentare "Ego Egypt", una campagna di promozione del turismo ecologico.
    "L'esperienza è stata coronata da un grande successo e continuiamo con le nostre misure igieniche molto severe", ha aggiunto il ministro ricordando che "abbiamo riaperto il turismo culturale a inizio settembre e ricominceremo con le crociere sul Nilo nei prossimi giorni".
    Le misure servono ad "assicurare misure sanitarie eccezionali per il turismo in Egitto", ha detto inoltre Anany dopo un giro in bicicletta di quattro chilometri fatto con 30 ambasciatori e alcune consorti.
    Ai diplomatici e ai giornalisti sono state illustrate fra l'altro le misure anti-Covid prese all'aeroporto di Sharm "sulla base di standard e regolamenti internazionali", come ha sottolineato un dirigente dello scalo: fra l'altro "tutti devo portare la mascherina", l'uso di termo-scanner, la massiccia presenza di dispensatori di disinfettante, sterilizzazione dei bagagli.
    Il dirigente ha ricordato che i turisti possono imbarcarsi per Sharm senza l'attestato che hanno fatto un tampone di tipo "Pcr" al massimo 72 ore prima dell'arrivo, come richiesto per entrare in Egitto, ad esempio attraverso l'aeroporto del Cairo.
    In quel caso il test vien fatto in pochi minuti in un tendone bianco all'esterno del terminal dietro pagamento di 30 dollari (meno di 26 euro) e con consegna del risultato entro 24 ore, durante le quali però il vacanziere può muoversi liberamente andando ad esempio in spiaggia da subito. E se risulta negativo può anche spostarsi recandosi al Cairo e completando la vacanza balneare con le attrattive della capitale egiziana (fra l'altro le piramidi e il museo egizio). In caso di positività tutti gli hotel di Sharm hanno locali adibiti alla quarantena, è stato ricordato.
    L'Egitto, prima delle due rivoluzioni del 2011/'13 accoglieva 14,7 milioni di turisti l'anno (dato del 2010) e, dopo forti flessioni dovute anche al terrorismo (il minimo erano stati i 5,4 mili

La Francia rende omaggio al 'Codex Seraphinianus'

 

PARIGI - La Francia rende omaggio in tre dimensioni al 'Codex Seraphinianus' di Luigi Serafini. A partire dal 10 ottobre, il Centro Regionale d'Arte Contemporanea di Sètè - stupendo porto nel sud della Francia dai profondi legami con l'Italia - propone un'immersione nell'universo surrealista dell'artista, architetto e designer romano, creatore prolifico di questo bestseller mondiale, il Codex appunto, 'libro dei libri', enciclopedia ibrida di un mondo inventato dove testi criptati e illustrazioni di creature e piante immaginarie.

Fino al 3 gennaio 2021, l'artista trasformerà il Centre régional d'art contemporain (Crac) Occitania in scala 1 attraverso disegni, sculture, pitture, mobili e testi, altrettante fonti di inesauribile ispirazione. La prima sala del percorso intitolato 'Sur terre et sur mer avec le Codex Seraphinianus' riunisce diverse figure marine, tonno, carpa o sirena. Al centro di un altare dall'aspetto esoterico, troneggia un tonno dimezzato, animale ricorrente nel bestiario serafiniano, che ha la particolarità di dividersi in due quando attraversa lo stretto di Gibilterra e si ricostituisce in seguito in primavera per potersi riprodurre.La seconda sala è dedicata al Codex e presenta numerose tavole del libro. La terza e ultima sala dedicata al mondo terrestre è organizzata attorno a una scultura di donna-carota in resina dipinta, al tempo stesso realismo virtuoso e strana farsa: sdraiata su un letto di terra e vegetali, come una dea d'oltretomba, la donna-carota rinvia alla figura di Persefone / Proserpina della mitologia greco-latina.

Il Codex Seraphinianus mette in gioco l'ordine sapiente e l'immaginazione più libera, unisce al di là dei confini. Il suo alfabeto criptato propone una forma altra di sapere attraverso un'infinità di giochi di parole visivi. Serafini evoca a questo proposito la lingua del troubadour i cui racconti erano trasmessi attraversi i gesti e le parole prima ancora di esistere come scrittura. L'artista dialoga con la memoria sotterranea e sottomarina di Sète, che gli ricorda Gaeta, la sua cugina italiana - qui nacque, tra gli altri, da madre italiana, il genio della canzone Georges Brassens e si mangia la tiella proprio come a Gaeta - , ma anche le strade di Roma o certe regioni d'Italia attraversate, come a Sète, dalla lingua d'Oc.

A proposito del Codex Serafini scrive: "Era una scrittura che conteneva il sogno di molte altre scritture ". Tra leggibilità e visibilità, l'alfabeto inventato diventa paradossalmente universale perché illeggibile, attraversando così le culture e le generazioni, al di là delle frontiere". Frontiere a sui Sète, forse anche grazie a quell'immensa apertura sul Mediterraneo, non sembra mai aver badato più di di tanto. Fu qui che nel secolo scorso si impiantò una folta comunità di migranti provenienti dal nostro Paese, ancora oggi l'elenco telefonico straripa di cognomi di assonanza italiana e il porto è ancora oggi gemellato con Cetara, in provincia di Salerno, da cui arrivarono tanti pescatori e gente di mare.

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Nel 2021 Costa crociere in Nord Europa


 

Costa Crociere prosegue con il suo programma di ripartenza graduale e responsabile. Dopo aver presentato le crociere della stagione invernale 2020/21, la compagnia italiana ha ridisegnato i suoi itinerari anche per il 2021, con l'obiettivo di offrire la migliore esperienza di crociera in sicurezza, grazie ai nuovi protocolli sanitari. Da aprile a novembre 2021 l'offerta di Costa Crociere nel Mediterraneo si arricchirà ulteriormente e l'estate 2021 vedrà anche il ritorno del Nord Europa. Costa sta lavorando con le autorità nazionali e locali dei Paesi inclusi negli itinerari.

    Il Costa Safety Protocol in tutte le destinazioni previste nel nuovo programma 2021 verrà implementato.
    Da marzo sino all'autunno 2021, tre navi saranno posizionate nel Mediterraneo occidentale: Costa Smeralda, la prima nave della flotta alimentata a Lng, Costa Firenze, nuova nave in costruzione presso lo stabilimento Fincantieri di Marghera (Venezia), e Costa Pacifica che offriranno crociere di una settimana in Italia, Francia e Spagna. Nel Mediterraneo orientale opereranno altre tre navi, con itinerari sempre di una settimana. Costa Deliziosa andrà alla scoperta delle isole Greche; Costa Luminosa visiterà Grecia e Croazia; Costa Magica proporrà invece Grecia e Malta. Durante la stagione estiva 2021, l'offerta Costa in Nord Europa potrà contare su quattro navi.
    Costa Fortuna e Costa Diadema partiranno per crociere di una settimana, rispettivamente nelle capitali del Baltico e nei fiordi norvegesi. Costa Favolosa offrirà crociere di 14 giorni in Islanda, di 9 giorni nei fiordi norvegesi e di 14 giorni in Irlanda, Scozia e Inghilterra. Per Costa Fascinosa il programma prevede itinerari di 12 giorni sino a Capo Nord e di 9 giorni nel mar Baltico.
    Nel corso della primavera e dell'autunno 2021, Costa Fortuna, Costa Diadema, Costa Favolosa e Costa Fascinosa saranno impegnate invece nel Mediterraneo. Costa Diadema visiterà Israele e Turchia, con due diversi itinerari di due settimane che si alterneranno tra loro. Costa Fortuna proporrà mini-crociere nel Mediterraneo occidentale, mentre Costa Favolosa offrirà mini-crociere in primavera e crociere di 10 giorni in Marocco in autunno. Infine, Costa Fascinosa partirà per crociere di 10 giorni dirette a Lisbona.
    Le altre crociere previste precedentemente da marzo a novembre 2021 non comprese nel nuovo programma saranno cancellate. Costa sta provvedendo ad informare gli agenti di viaggio e i clienti interessati. (ANSA).

Turismo: Federturismo, crisi nera, tornati come 3 mesi fa

 "Questa giornata capita proprio quando la curva di quel piccolo miglioramento di flussi che avevamo avuto quest'estate comincia a scendere. E riteniamo che sarà una discesa inesorabile perché, non potendo più contare sul turismo straniero, sappiamo che gli italiani una volta cominciata la scuola difficilmente si muovono e gli anziani che prima viaggiavano a gruppi ora non si muovono proprio più...". Non nasconde la sua preoccupazione la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli interpellata dall'ANSA nella Giornata mondiale del turismo. "Questa Giornata - sottolinea - ci aiuta a fare un punto di riflessione sul fatto che oggi dobbiamo decidere cosa vogliamo fare con il nostro turismo e non domani". "Questo piccolo sprazzo di lavoro che abbiamo con l'estate - continua - adesso purtroppo ci abbandona, anche perché i contagi ricominciano a salire e quei pochi che potrebbero viaggiare adesso non lo fanno. Il turismo si trova a rifronteggiare tutto quello che abbiamo combattuto 3 mesi fa, è come se avessimo fatto un passo indietro di 3 mesi. e quindi ancora una volta l'esigenza di capire come aiutare il settore diventa assolutamente prioritaria". "Le infrastrutture - conclude - sono la conditio sine qua non dello sviluppo turistico, però come stiamo dicendo da mesi le aziende turistiche hanno bisogno di un aiuto veloce e immediatamente applicabile per rimanere in piedi, abbiamo un'esigenza nell'immediato di sopravvivere". (ANSA).



Spam-Needs 2020, la città e i mutamenti dell'era Covid. A Roma dal 9 al 16/10 torna il Festival di Architettura

 I cambiamenti portati nelle abitudini e nella vita di tutti dalla pandemia Covid, le nuove esigenze dei cittadini, le necessità che possono diventare una spinta al rinnovamento. Torna per il secondo anno a Roma, dal 9 al 16 ottobre, il Festival dell'Architettura della Capitale ideato e organizzato dall'Ordine degli Architetti di Roma, quest'anno con un titolo e un tema (Spam- Needs 2020) adeguato ai tempi. Come già un anno fa, spiegano gli organizzatori, l'idea è quella di incontri e commistioni di architetti, studiosi, critici, artisti e anche istituzioni "all'insegna della contaminazione di idee intorno al tema del progetto". In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, sottolinea Roberto Grio, curatore scientifico dell'iniziativa e Consigliere dell'Ordine degli Architetti di Roma e provincia, "Credo che sia molto importante che la cultura e il dibattito sulla città non si fermino.

    Attraverso questo festival mandiamo all'esterno un messaggio positivo mostrando che questa città che oggi festeggia i 150 anni di capitale d'Italia, è viva e al centro della cultura ed è capace di affrontare i suoi problemi". Certo si tratterà di una edizione particolare, con alcuni interventi in diretta streaming e poche persone in sala per il distanziamento, "ma vogliamo dare continuità a questo evento, unico per Roma, mettendo intorno allo stesso tavolo progettisti e responsabili delle istituzioni con l'ambizione di offrire un contributo al futuro possibile delle nostre città.". Tanti i contributi di professionisti internazionali , con una nutrita componente femminile, da Teresa Sapey a Patricia Viel, da Fernanda Fregateiro a Monika Schultz; poi Barbara Tirone di EPFL e Ute Scneider di KCAP che chiuderà gli incontri. Tra i nomi anche quelli di Bernard Tschumi, a Mario Cucinella, Leonardo Finotti, Bak Gordon, Joan Roig,, Felipe Magalhães, Martin Haas, insieme ad una selezione di architetti emergenti. Tra gli italiani Claudio Bertorelli, Gianni Massa, Orazio Carpenzano. Come un anno fa ci sarà spazio anche per le politiche della città con una serie di tavole rotonde che vedranno la partecipazione tra gli altri del sindaco di Roma Virginia Raggi, Nicky Vendola, Andrea Venuto, Delegato Roma Capitale per l'accessibilità universale; Luca Montuori. Pierfrancesco Maran, Valerio Barberis e Samuele Borri, INDIRE. Una particolare attenzione verrà riservata ai cambiamenti determinati dal Covid-19 nelle abitudini e nel modo di concepire gli spazi e il lavoro, tra criticità, esperienze positive e processi in atto.Per l'edizione di quest'anno inoltre, circa 36 partecipanti da ogni parte del mondo prenderanno parte al workshop organizzato in partnership con EUR Spa e composto da 3 laboratori, ciascuno con 12 partecipanti. Attraverso questo workshop si vogliono gettare le basi per un lavoro progressivo, coinvolgendo abitanti e pubblica amministrazione in un progetto che continuerà anche dopo la fine del festival, con individuazione di aree pilota per sperimentare le possibili trasformazioni. C'è tempo fino al 28 settembre per candidarsi (ANSA).


A Taormina scultura dedicata a Sebastiano Tusa

 


GIARDINI NAXOS - "Frammenti del tempio d'oro" è il titolo di una scultura realizzata dall'artista Paola D'Amore come omaggio alla figura dell'archeologo Sebastiano Tusa, l'assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana morto il 10 marzo 2019 in un incidente aereo in Etiopia. L'opera è esposta nel Teatro Antico di Taormina, negli spazi della versura occidentale dove, fino alla fine di ottobre accoglierà i visitatori del Parco archeologico Naxos Taormina alla scoperta di uno dei più affascinanti monumenti della storia greca e romana della Sicilia.
    Tre colonne in metallo, che al mattino i raggi del sole accendono di infuocati riflessi ramati, su un fondale panneggiato alla greca curato dalla stilista d'interni Mira Tasic. L'opera di Paola D'Amore è abbinata al Premio Tusa nell'ambito della manifestazione Nation Awards svoltasi nei giorni scorsi e che ha visto il riconoscimento assegnato a Massimo Osanna, già Direttore del Parco Archeologico di Pompei e da qualche settimana alla guida della Direzione dei Musei del Mibact. All'inaugurazione, insieme alla Direttrice del Parco Naxos Taormina, Gabriella Tigano, era presente Valeria Li Vigni, Soprintendente del Mare e moglie di Tusa.
    "Tusa - dice l'autrice - ci ha lasciato un tesoro di insegnamenti e di scoperte le cui implicazioni devono ancora essere interamente disvelate. Per me, tra le tante cose che sono importanti e che hanno definito il milieu culturale in cui sono nate le opere che sto esponendo a Taormina, c'è la scoperta della relazione virtuosa tra la natura, l'umanità e l'arte. Una relazione che è stata presente nella storia culturale dell'Occidente, a partire dalle conseguenze bibliche del peccato originale e della maledizione per l'uomo di dover lottare per la sopravvivenza in una natura a lui ostile". (ANSA).