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Oro, argento, rame, metallico è glamour

Oro, argento o rame, lo stile metallico è glamour sotto ai raggi del sole, ma impazzerà anche nella prossima stagione invernale, soprattutto nelle notti da red carpet. L'estate è già un continuo brillare di colori metallici come l'oro fuso, che scivola leggero sul corpo, di silhouette anni Trenta ruggenti proprio come in quegli anni, di lurex che che accende il guardaroba con i suoi lampi di luce.
    Insomma, bagliori, riflessi e tessuti laminati, fanno del 2017 l'anno dei colori metallici. Un metal trend in evoluzione rispetto all'anno scorso, in cui dominavano oro e argento, senza le sfumature iridescenti che invece faranno risplendere anche gli accessori della prossima stagione fredda, non solo le borse e i sandali da sera, ma anche gli stivali e i tronchetti, dal color bronzo all'oro rosa.
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Il Portogallo vince Eurovision Song Contest, Gabbani sesto

E' il Portogallo con Salvador Sobral e il pezzo 'Amor Pelos Dois' il vincitore della 62/ma edizione dell'Eurovision song contest tenutasi a Kiev. Grande delusione per l'Italia, tra i favoriti della vigilia, con Francesco Gabbani e la sua 'Occidentali's Karma', reduce dal trionfo sul palco di Sanremo che si piazza solo al sesto posto. 
Giunta alla sua 62/a edizione, la manifestazione internazionale che raccoglie il meglio della produzione europea si è tenuta in Ucraina, paese vincitore della scorsa edizione che si era svolta a Stoccolma. 
ansa

Stazioni da incorniciare, da Napoli Toledo a Mosca

Da luoghi di passaggio a piccoli capolavori artistici: così urbanisti, archistar e artisti hanno trasformato le semplici e spesso anonime stazioni della metropolitana. Nelle grandi città le banchine e i passaggi diventano gallerie d’arte e laboratori di creatività; li contraddistinguono l’uso dei colori, delle luci e delle forme avveniristiche. Ecco alcune tra le stazioni più spettacolari, che meritano una visita e dove aspettare il treno è l’occasione per potersi godere appieno l’atmosfera, i murales e le opere d’arte.
Stazione Toledo, Napoli 
Ha ricevuto premi, elogi e consensi la linea 1 della metropolitana di Napoli, dove le stazioni e i corridoi sotterranei sono stati decorati da più di 90 artisti, locali e internazionali. Un sondaggio del Daily Telegraph l’ha incoronata la metropolitana più bella del mondo; progettata dall’architetto catalano Oscar Tusquets e inaugurata nel 2012, la metro è rivestita da mosaici colorati che riportano scene e immagini della città e dei suoi dintorni. In particolare la stazione Toledo, nel quartiere di san Giuseppe, regala la sensazione di immergersi nell’oceano grazie alle decorazioni bianche e blu e a tutte le sfumature del mare in un gioco spettacolare d’acqua e di luci.
T-Centralen, Stoccolma 
Le 90 stazioni della metropolitana di Stoccolma, decorate da più di 140 artisti, sono proprio come una galleria d’arte, ricca di installazioni sotterranee, mosaici, murales e persino uno scavo archeologico con colonne romane. La stazione T-Centralen è la più spettacolare e suggestiva: qui il soffitto cavernoso, dipinto nel 1950 da Vera Nilsson e Siri Derkert, è ricoperto da piante rampicanti color blu che ricordano primitive pitture rupestri.
BurJuman station, Dubai
E’ famosa per i lampadari a forma di medusa e per le decorazioni ispirate al mondo marino, realizzate in tutte le sfumature del blu. L’avveniristica stazione BurJuman, punto di scambio tra la linea rossa e quella verde di Dubai, la più lunga rete metropolitana automatizzata del mondo, in realtà si chiama Khalid Bin Al Waleed e sorge vicino all’omonimo centro commerciale.
Olaias, Lisbona
Progettata dall’architetto Tomás Taveira in occasione dell’Expo ’98, la stazione Olaias della metropolitana di Lisbona è caratterizzata da colori e materiali unici che ripropongono un enorme e geometrico contenitore di azulejos, le tipiche piastrelle colorate portoghesi. La presenza di colonne di metallo fa da contrasto al gioco lineare delle forme geometriche della stazione. Hanno collaborato alla realizzazione dell’opera anche gli artisti portoghesi Pedro Cabrita Reis, Graça Pereira Coutinho, Pedro Calapez e Rui Sanchez.
Champ-de-Mars, Montreal
Caratterizzata da vetrate con motivi geometrici, la stazione canadese di Montreal contiene una delle opere astratte più famose di Marcelle Ferron, artista del Quebec. La serie di vetrate, realizzata nel 1968, e la posizione della stazione le consentono di ricevere molta luce solare che, illuminando i disegni colorati, forma uno spettacolare e vivace effetto arcobaleno. Per aumentare l’effetto cromatico, le pareti della stazione e del chiosco adiacente sono ricoperte di piastrelle blu e crema; anche il tunnel che collega la metro alla superstrada Ville-Marie è decorata con murales.
Szent Gellért tér, Budapest
Le decorazioni a mosaico della stazione di Szent Gellért, nella capitale ungherese, sono quasi ipnotiche: le piastrelle colorate che decorano le pareti a volta della stazione, recentemente disegnata dall’artista Tamàs Komoròczky, ricordano immagini geometriche spaziali. La stazione si trova sulla linea 4, sotto l’università di tecnologia ed economia, in corrispondenza della piazza omonima, che prende il nome dal patrono di Budapest.
Westfriedhof, Monaco di Baviera 
Progettata dal designer tedesco Ingo Maurer, la stazione Westfriedhof , sulla linea U1 di Monaco di Baviera, è un susseguirsi di grandi lampadari a cupola con luci blu, rosse e gialle che illuminano le sedute e contrastano con le pareti spoglie e grezze in calcestruzzo, che ricordano le grotte. Colorata, creativa e funzionale, la stazione bavarese è ricoperta da neon futuristici che illuminano piattaforme e tunnel. Anche le altre stazioni della metropolitana, sempre disegnate da Ingo Maurer, sono un tripudio di geometrie colorate.
Formosa Boulevard, Kaohsiung
La metropolitana di Taipei regala un’installazione che lascia senza fiato: la “cupola della luce” è un’imponente opera d’arte con più di 4.500 pannelli di vetro, realizzata dall’artista italiano Narciso Quagliata per la stazione di Formosa Boulevard, a Kaohsiung. La spettacolare cupola in vetro colorato ha un diametro di 30 metri per un totale di 660 metri quadrati di superficie, sulla cui vetrata è rappresentata la storia dell’uomo attraverso gli elementi dell’aria, dell’acqua, della terra e del fuoco.
Slavjanskij Bul’var, Mosca
E’ un’elegante stazione di snodo tra due linee importanti della metropolitana di Mosca, una delle più antiche al mondo. La stazione Slavjanskij Bul’var, al di sotto dell’omonimo viale, è stata disegnata dall’architetto Volovich, caratterizzata da una sola volta, poco profonda, che si appoggia sulle mura ricoperte in marmo verde, e sormontata da profili in alluminio dove sono stati fissati elementi di illuminazione. Il pavimento è ricoperto da granito grigio.
Bund Tunnel, Shanghai
Non è tecnicamente una stazione ma un tunnel che, con un sorprendente gioco di centinaia di luci, collega le zone Puxi e Pudong sotto il fiume Haungpu di Shanghai. Nella città cinese dove si trova la metropolitana più lunga del mondo, il tunnel offre 647 metri di giochi multimediali e psichedelici, accompagnati da effetti sonori, godibili e apprezzabili dai vetri della carrozza automatizzata.
ansa

#festadellamamma #happymothersday Google realizza un dolcissimo doodle oggi 14

Oggi 14 maggio 2017 in Italia ed in molti altri Paesi del mondo è la Festa della Mamma e Google ha deciso di rendere omaggio a tutte le mamme del mondo, proponendo sul proprio motore di ricerca un dolcissimo e simpatico Doodle.
Accedendo oggi al motore di ricerca di Google infatti, al posto del celebre logo dell’azienda, oggi 14 maggio, verrete accolti da un particolare doodledove alcune dolci mamme cactus accudiscono con amore ed attenzione i propri piccoli, ricordando l’indispensabile ruolo materno nella vita e nella crescita di ognuno di noi.
Cliccando poi sull’immagine, verrete reindirizzati ad un elenco di notizie e curiosità riguardanti la storia e le tradizioni della festa della mamma, mentre, vi ricordiamo, potrete approfittare di questo nostro speciale, per trovare le migliori frasi, immagini ed animazioni da inviare alla vostra mamma per dimostrarle, oggi più che mai, quanto la amiate!
keyforweb.it

Italiani in viaggio, il web arma perfetta per risparmiare

Gli Italiani tornano a viaggiare: la patria di Cristoforo Colombo e Marco Polo riscopre la gioia di essere un popolo di navigatori (non solo del web). Passato il periodo di recessione e di austerity che ha caratterizzato gli ultimi anni, gli italiani hanno riscoperto il piacere di esplorare il mondo utilizzando il web, ricercando pacchetti all-inclusive, offerte e itinerari, trovando ottimi rapporti qualità-prezzo. Più della metà della popolazione italiana prenota strutture turistiche attraverso il web, grazie soprattutto alla crescente diffusione delle piattaforme di sharing economy, che rappresentano circa un sesto del mercato digitale delle strutture ricettive.
MAGGIORE AUTONOMIA ED ECONOMICITÀ
Secondo le stime dell’ultimo rapporto Istat sul turismo in Italia, nell’anno 2015 emerge che il numero delle strutture alberghiere ed extra-alberghiere è in costante aumento: rispettivamente 43 milioni di alberghi e circa 12 milioni fra case-vacanza e appartamenti turistici hanno subito una netta impennata rispetto ai 10 milioni del 2014. La durata media dei pernottamenti in viaggio si è ridotta a 4,14 notti, con una media di 2,95 in hotel contro le 5,33 notti registrate negli esercizi extra-alberghieri: una permanenza media nettamente più estesa. Il visitatore contemporaneo, infatti, preferisce un’esperienza più familiare e una maggiore autonomia, aspetti che può soddisfare affittando una casa o una stanza tutta per sé. Una soluzione che peraltro risulta spesso anche più economica.
OCCHIO AL PORTAFOGLIO
I viaggiatori del Belpaese puntano sempre di più al risparmio, cercando soluzioni che soddisfino sia il proprio benessere sia le proprie tasche utilizzando per le loro ricerche comparatori online di prezzi: Trivago per gli hotel, Skyscanner per gli aerei e Hundredrooms per gli appartamenti e le case-vacanza. La pianificazione a lungo periodo sembra il metodo preferito.
In relazione ai dati rilevati da Hundredrooms, si evince che una coppia italiana spende in media 98 euro per notte in un alloggio turistico. Solo le coppie tedesche risparmiano di più, spendendo circa 85 euro per notte. Di contro, il vero affare lo fanno gli italiani che prenotano alloggi per 4 persone, generalmente famiglie, risparmiando cospicue somme rispetto agli altri europei, spendendo in media 123 euro per notte.
VIAGGIARE IN LIBERTà
Quanto ai mezzi di trasporto utilizzati per le vacanze, gli italiani scelgono di viaggiare con la propria vettura nonostante le offerte delle compagnie aeree. L’auto rimane sempre il mezzo più utilizzato (64,9%) soprattutto per gli spostamenti delle famiglie. Tra i motivi che spingono a privilegiare il proprio veicolo vi è la comodità di raggiungere il luogo di destinazione senza restrizioni di orari e la possibilità di programmare il viaggio di andata e di ritorno in qualsiasi momento. Cresce comunque la scelta di viaggiare in aereo (13,4%) grazie ad offerte vantaggiose di voli low cost, che permettono di raggiungere tutto il mondo ad un prezzo sempre più accessibile. Uno studio recente condotto da Assaeroporti evidenzia che oltre 164 milioni di passeggeri sono transitati negli scali Italiani nel 2016 (+4,6% rispetto al 2015). Risultati in aumento anche per i collegamenti all’interno del territorio nazionale, cresciuti del 2,2%. Il treno (10,7%) rimane invece il mezzo di trasporto utilizzato soprattutto per distanze brevi e per spostamenti verso le zone marittime.
In generale, continua a crescere il volume delle presenze turistiche italiane nello Stivale con un incremento del numero di viaggiatori. Ad influire sono sia i prezzi convenienti degli spostamenti, sia la ricchezza culturale e artistica del territorio italiano. Tra le mete più richieste dai vacanzieri le località marittime (45,4 %), seguite dalle città d’arte (26,6%) e dalle località montane (16,3%). Più della metà delle presenze si concentra durante la stagione estiva, con un totale complessivo annuo del 54,4% degli italiani.
Cos’è Hundredrooms
Hundredrooms è un comparatore online di alloggi turistici. La start up è nata agli inizi del 2014 come risposta all’aumento esponenziale della domanda di questo tipo di alloggi alternativi alle strutture tradizionali. L’obiettivo è di rendere la vita più facile ai consumatori, che con un’unica ricerca possono accedere a tutte le offerte disponibili e vedere i diversi prezzi di una stessa proprietà che compare in differenti piattaforme.
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A tavola con l’arte, 12 ristoranti per 12 musei

LUCCA - E’ vincente l’unione tra cultura e buona cucina; sono sempre più numerosi, infatti, i grandi chef che scelgono di aprire le loro attività nei grandi musei, immersi tra le opere d’arte. Questi locali, ormai sempre più di tendenza, hanno un’atmosfera ancor più suggestiva perché regalano esperienze uniche, la possibilità cioè di abbinare una visita alle opere artistiche o di design a una cena gourmet o a un brunch, esclusivi e originali, in alcuni casi stellati. Ecco 12 indirizzi con vista sull’arte.
Giacomo Arengario, Milano
In piazza del Duomo, tra i dipinti e le sculture del museo del Novecento, si degustano piatti della tradizione milanese e italiana, soprattutto a base di pesce, con vista sulla Madonnina. Il ristorante Giacomo Arengario, progettato in stile bistrot nel palazzo dell’Arengario, è un omaggio al periodo decò con tavoli bassi, poltroncine e divani, pannellature di legno dorato e specchi invecchiati e una galleria aperta sulla cucina con pannelli in lacca rossa degli anni Trenta. C’è anche una veranda, essenziale in ferro e vetro, che regala una vista spettacolare sulla piazza. Il locale è aperto tutti i giorni dalle 12 alle 24.

Open - Antonello Colonna, Roma
Nel minimalista e luminoso rooftop del palazzo delle Esposizioni, in via Nazionale a Roma, c’è il regno dello chef Antonello Colonna, disegnato dall’architetto Paolo Desideri su due piani. Il ristorante Open offre un informale buffet a pranzo, sfiziosi brunch nei fine settimana e, la sera, cene gourmet da gustare in un ambiente ricco di fascino, anche grazie alle vetrate che regalano una vista imperdibile sul centro di Roma. D’estate, poi, ci si trasferisce in terrazza e l’atmosfera diventa ancor più suggestiva. La cucina proposta da Colonna è quella tradizionale, sposata con la modernità; “la romanità è nei miei ingredienti” spiega lo chef “e l’internazionalità in quell’alchimia che viene dalla ricerca”. Il ristorante è aperto dalle 12.30 alle 15.30 e dalle 20 alle 23 ed è chiuso la domenica sera e il lunedì sera.

Nerua Guggenheim, Bilbao
Il ristorante minimalista Nerua sorge in uno dei più affascinanti e interessanti musei d’arte contemporanea, il Guggenheim di Bilbao, nel nord della Spagna. Il locale, che guarda il fiume Nervión, offre esperienze gastronomiche e culturali uniche: lo spazio, disegnato dal grande architetto Frank Gehry, è gestito mirabilmente dallo chef Josean Alija, una stella Michelin, protagonista dell’alta cucina basca. Alija propone piatti attenti al territorio e innovativi: “tirare fuori l’essenza delle materie prime” è la sua filosofia del gusto. Il ristorante, con cucina a vista, pareti candide, tavoli con tovaglie lunghe fino a terra e sedute di design in legno d’acero, convive all’interno del museo con un bistrò per pranzi informali e meno costosi. Nerua è aperto da martedì a domenica, dalle 13 alle 15, e da mercoledì a sabato dalle 20.30 alle 22.

Untitled, New York
E’ il ristorante dello chef Michael Anthony e si trova in uno dei musei più frequentati della Grande Mela, il Whitney Museum, realizzato da Renzo Piano nel 2015 a Manhattan. Nel locale, che ha l’ingresso anche su strada per accogliere gli ospiti esterni al museo, si degustano menu ricercati e innovativi con molti piatti vegetariani. All’ottavo piano, invece, lo Studio Cafè è destinato alle pause veloci durante la visita alle collezioni d’arte. Untitled è aperto da lunedì a venerdì, dalle 12 alle 15, e tutte le sere, dalle 17.30 alle 22.

Georges, Parigi
Si trova all’ultimo piano del Centre Pompidou, museo nazionale d’arte moderna nel cuore di Parigi, e regala una vista imperdibile sulla capitale francese dalla sua terrazza, soprattutto di sera. L’atmosfera elegante e sofisticata rendono il pranzo o la cena un’esperienza unica, forse un po’ cara, ma assolutamente da provare. Il menu, innovativo e di alta qualità, propone una cucina fortemente francese, tipica della nouvelle cuisine. Georges è aperto tutti i giorni, dalle 12 alle 24.

Rex Whistler, Londra
La sala decorata da affreschi del ristorante Rex Whistler, all’interno della Tate Britain di Londra, dà la sensazione di trovarsi dentro un capolavoro, proprio uno di quelli esposti nella celebre galleria che racconta l’arte britannica del passato e del presente. Lo storico locale, aperto 90 anni fa quando il museo si chiamava National Gallery of British Art, offre un menu e una carta dei vini particolarmente ricchi ed esclusivi. Il ristorante è aperto tutti i giorni dalle 11.30 alle 15 e il venerdì e il sabato sera dalle 18.45.

Spazio7, Torino
Il locale della fondazione torinese Sandretto Re Rebaudengo, punto di riferimento per l’arte contemporanea in Italia, è uno degli indirizzi gourmand più ricercati del capoluogo piemontese. Il ristorante Spazio7, progettato e realizzato dall’architetto Claudio Silvestrin – noto per aver ideato il ristorante Oblix nel grattacielo londinese firmato Renzo Piano – e dallo chef Alessandro Mecca, propone menu che uniscono in modo equilibrato piatti della tradizione rivisitati in chiave contemporanea; imperdibili sono i menu degustazione che omaggiano la cucina piemontese. Il ristorante è chiuso il lunedì.

The Café & Restaurant, Vienna
Tutti i giovedì nella magnifica e monumentale sala a cupola del Kunsthistorisches Museum di Vienna si degustano piatti gourmet accanto ai capolavori dell’arte moderna, da Raffaello a Caravaggio, da Arcimboldo a Rubens e a Klimt. La cena al ristorante si chiama, appunto, “Gourmet-Abend”, dove tra le 18.30 e le 22, è possibile dedicarsi ai piaceri della tavola e della cultura, sotto gli occhi del Banchetto nuziale di Bruegel il Vecchio. Si replica per il brunch del sabato e della domenica, dalle 10 alle 12.30.

The Modern MoMA, New York
Ha due stelle Michelin il ristorante nel giardino delle sculture del MoMa, il museo d’arte moderna e contemporanea di New York. Nella luminosa sala del ristorante si accede da un elegante bar, dove molte celebrities amano fare colazione; il menu di The Modern è preparato dallo chef Abram Bissell e propone piatti semplici e impeccabilmente artistici, in continua evoluzione. Il locale è sempre aperto, dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 22.30.

Enrico Bartolini Mudec, Milano
Il ristorante del Mudec-Museo delle Culture di Milano è affidato da un anno allo chef stellato Enrico Bartolini, che ha creato nei suoi menu un viaggio creativo nella cultura gastronomica, dai contemporary ai classici e alle novità stagionali. Il ristorante, che sorge in una delle zone della città più attente al design, alla moda e all’arte, è arredato con uno stile semplice e allo stesso tempo raffinato, con una boiserie bianca e un’illuminazione che crea un effetto elegante e luminoso. Il locale è aperto il lunedì dalle 19.30 alle 22.30 e, da martedì a sabato, dalle 12 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 22.30.

Òleum, Barcellona 
E’ il ristorante interno del Museu Nacional d’Art de Catalunya, il museo di Barcellona che ospita una collezione romanica tra le più complete del mondo. Òleum propone menu mediterranei completi, dalle classiche tapas a piatti della novelle cousine, con una vista mozzafiato su gran parte della città catalana. Di sera – il venerdì e il sabato fino alle 23 - è un luogo magico con le grandi finestre che guardano la città dall’ultimo piano del Palazzo, sulla collina del Montjiuc. Il ristorante, che si trova nell’antico salone del Trono del Palazzo, sede dell’esposizione internazionale del 1929, è chiuso il lunedì.

L’Imbuto, Lucca
Cristiano Tomei è l’istrionico e stellato chef de L’imbuto, il ristorante che sorge a palazzo Boccella, sede del museo di arte contemporanea di Lucca, il Center of Contemporary Art. I menu sono coraggiosi e spesso spiazzanti, come le opere esposte nel centro. “Lavorare in un museo mi stimola perché è un luogo che cambia continuamente”: è questa la filosofia dello chef che prepara piatti sempre molto creativi e originali. Il ristorante è al piano terra, articolato in varie sale tra cui una sotterranea, impreziosita da affreschi cinquecenteschi.
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