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Da Maxxi a Boldini, torna la Notte dei Musei Il 20/5 a Roma aperti anche Camera Deputati e Senato

ROMA - Sabato 20 maggio torna a Roma la Notte dei Musei, l'iniziativa che coinvolge ben 30 paesi europei. Dalle 20 di sera alle 2 di notte, a titolo gratuito o al più pagando 1 euro di ingresso, spesso accompagnati da musica o spettacoli teatrali, si potranno visitare mostre, musei civici e statali, luoghi di cultura, come i Capitolini, il Macro, Palazzo Braschi-Museo di Roma, i Mercati di Traiano, Palazzo delle Esposizioni, il Maxxi con il nuovo allestimento delle collezioni, la Galleria d'Arte Moderna, il Museo dell'Ara Pacis e quello di Villa Torlonia e straordinariamente la Camera dei Deputati e il Senato. Mentre con biglietto ridotto si potranno ammirare i capolavori di Boldini al Vittoriano o Jean-Michel Basquiat al Chiostro del Bramante.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il coordinamento organizzativo di Zetema Progetto Cultura, la Notte dei Musei si conferma dunque come un'occasione imperdibile per riscoprire non solo i tesori delle prestigiose raccolte romane, ma anche istituzioni non sempre di facile accesso. In particolare, per questa edizione, sono da segnalare le aperture (gratuite) della Camera dei Deputati dalle 20 alle 2 (ultimo ingresso da piazza Montecitorio all'01.30) e il Senato della Repubblica, con orario dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso da piazza Madama a mezzanotte). Inoltre apriranno i battenti anche altre importanti accademie e istituzioni culturali straniere. Se a cura dell'Ambasciata Greca si svolgerà (a ingresso gratuito) in Protomoteca (ore 20.30) il concerto di Christoforos Staboglis e Sotiris Louizos, la Reale Accademia di Spagna proporrà gratuitamente nel complesso conventuale di San Pietro in Montorio le mostre 'Oltre ogni ragionevole dubbio' e 'L'anima del Gotico Mediterraneo', così come l'Accademia di Francia a Villa Medici l'intrigante incontro di segni tra Yoko Ono e Claire Tabouret (fino alle 24 con ingresso a 1 euro) e la Casa di Goethe le visite guidate alla collezione permanente e alla mostra 'Punti di vista' (anche qui ingresso 1 euro). L'Accademia d'Ungheria a Palazzo Falconieri offrirà l'apertura gratuita al pubblico della galleria e del cortile fino a mezzanotte.
    Molti gli spettacoli musicali e altre iniziative collaterali che animeranno la Notte dei Musei. Affollati i Capitolini, dove nell'Esedra del Marco Aurelio (alle 20.30 e alle 22.15) ci sarà il concerto 'Duo for Gershwin' con Rosario Giuliani e Riccardo Fassi, mentre nel Salone di Palazzo Nuovo e sale attigue (alle 21.30 e alle 23.00) Alessandro Haber sarà alle prese con 'Rovine' (di e con Gabrile Tinti), una lettura di poesie ispirate ad alcuni capolavori dell'antichità e nella Sala Pietro da Cortona (ore 21.15 e 23.15) si svolgerà 'L'Eccletismo', concerto con brani per mandolino. Al Museo dell'Ara Pacis, nello spazio fronte Ara (alle 21.30 e 23.30) si potrà assistere all''Ara Pacis Konzert' e nell'Auditorium (ore 20.30 e 22.30) allo spettacolo teatrale 'Albania casa mia'. A Palazzo Braschi-Museo di Roma, alle 21.45 e a mezzanotte andrà in scena un concerto dedicato alla canzone e tradizione romana e nel Salone al primo piano 'Voci per l'arte 2017'. Jazz invece per la Centrale Montemartini con 'Ella's Night', musiche di strada e altri suoni per il concerto di Famiglia Maraviglia ai Mercati Traianei e tango e milonga a Villa Torlonia, dove tra l'altro il famoso Teatro ospiterà concerti del Coro del Teatro dell'Opera di Roma su musiche di Brahms e Verdi (solo con prenotazione obbligatoria). Al Museo Bilotti-Aranciera di Villa Borghese alle 20.30 e 21.30 si svolgerà il reading-concerto 'Pirandello Fantastico', omaggio per il 150/o anniversario della nascita del grande commediografo, con Roberto Herlitzka accompagnato dalla musica dal vivo di Stravinskij e Shostakovich, eseguita da Alessandro Di Carlo e Alberto Caponi.
   
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VIAGGI Le 20 chiese nella roccia più belle d'Italia (secondo Skyscanner)


A strapiombo sui torrenti, incastonate nella roccia o nascoste sotto la superficie terrestre. Il motore internazionale di viaggi Skyscanner ha selezionato alcuni luoghi di fede dal fascino unico: 20 chiese costruite nella roccia, incavate nella pietra o sulla vetta delle montagne.
Un viaggio che parte dal Santuario di San Besso (Cogne, Valle d'Aosta), dove si narra che San Besso precipitò dallo sperone roccioso morendo sotto lo sguardo dei pastori invidiosi del suo gregge. Intorno alla rupe che vide il suo martirio è sorto il santuario, attaccato ad una roccia monolitica di 60 metri.
L'itinerario prosegue con l'Eremo di San Colombano, in Trentino, un "nido di rondine" sospeso a circa 120 metri di altezza, a strapiombo sul torrente Leno. La leggenda narra che San Colombano uccise il drago che minacciava i bambini battezzati nel torrente sottostante. All'eremo si arriva tramite una scala di 102 gradini scavati nella roccia. Affreschi con la lotta tra san Colombano e il drago (allegoria della lotta tra bene e male) e con la raffigurazione del Paradiso, si trovano all'interno della grotta.
Il tour continua con l'Eremo di San Bartolomeo in Legio, in Abruzzo, un tutt'uno con la parete rocciosa che lo ospita: si mimetizza meravigliosamente con la natura che lo circonda, quella selvaggia e feconda del Parco Nazionale della Majella. Tra le 20 chiese nella roccia più belle compare anche il suggestivo Tempio del Valadier, nelle Marche, una costruzione nascosta nelle pareti di roccia e marmo di una grotta meravigliosa. Si tratta di un Refugium Peccatorium fatto costruire da Papa Leone XII sulla base del progetto dell'architetto Giuseppe Valadier, da cui ne prende il nome.

Con “Viva Vigezzo” il primo open day della valle alpina. Il 21 maggio, tra eventi e aperture eccezionali, alla scoperta di tradizioni e storie uniche


Le valli alpine spesso racchiudono e custodiscono gelosamente, tra i loro rustici alpeggi e gli autenticiborghi in pietra, storie e tesori a volte poco conosciuti. Ecco perchè domenica 21 maggio, la Valle Vigezzo, meravigliosa vallata di media montagna dell’estremo Piemonte, a confine con la Svizzera, si trasformerà in un unico palcoscenico a cielo aperto per presentarsi al grande pubblico in una giornata speciale.
Conosciuta come valle dei pittori, grazie alla storica tradizione artistica, include sette Comuni, costellati da mille frazioni a confine con l’area wilderness del Parco Nazionale della Val Grande.
Terra di artisti ed inventori, è in grado dunque di offrire ai visitatori un ricco e diffuso patrimonio culturale e ambientale, un Ecomuseo regionale e due borghi che da anni si fregiano della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

Domenica 21 maggio sarà un vero e proprio “open day”, per conoscere magari per la prima volta questa valle o – per chi già la frequenta da anni – riscoprire alcuni angoli finora mai esplorati, visitando musei, chiese e oratori che racchiudono veri e propri tesori artistici. In più, la giornata sarà anche costellata da visite guidate, degustazioni, esibizioni, attività per bambini, mostre e dimostrazioni pratiche degli antichi mestieri legati alla Val Vigezzo.
Un’occasione unica, voluta da associazioni, parrocchie ed enti locali, con lo scopo di valorizzare e far conoscere il ricco patrimonio materiale e immateriale della Valle Vigezzo, senza dimenticare le prelibatezze gastronomiche di queste montagne.
Raggiungendo la valle da Domodossola, in auto o con il suggestivo percorso ferroviario panoramico dellaFerrovia Vigezzina-Centovalli, si incontra il primo comune, Druogno, che per l’occasione proporrà visite guidate al museo UniversiCá e al Museo Vivo, dedicati alla valle, alle tradizioni e ai mestieri. Nel percorso è inclusa la visita al Giardino di montagna che dà il benvenuto in valle e ospita le opere del maestro

Sangregorio.

Santa Maria Maggiore, capoluogo della valle, dedica la giornata all’arte sacra e a quella pittorica. Da non perdere la visita alla Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini con la sua ricca pinacoteca dedicata ai grandi pittori vigezzini e al Museo dello Spazzacaminounico in Italia. In programma, nel centro storico, l’evento speciale “En plein air”, con artisti che si cimenteranno nella pittura all’aperto, una piccola Montmartre in stile alpino.
Toceno la giornata sarà arricchita da una dimostrazione pratica sull’attività casearia, colonna portante della vita contadina di questa valle. Imperdibile la visita alla Xiloteca, dove ammirare una campionatura di ben 471 legni nazionali ed esotici.
Craveggia punta su un grande tesoro, non sempre visitabile. Si tratta di un vero “Tesoro”, quello custodito dalla Chiesa Parrocchiale dedicata ai S.S. Giacomo e Cristoforo: paramenti religiosi, oggetti liturgici, dipinti e manufatti di grande valore artistico e storico, tra cui spiccano il drappo funebre di Luigi XIV e il manto nuziale della Regina Maria Antonietta. Da non perdere, dunque, questa visita davvero speciale.
Anche a Malesco e nelle sue frazioni è prevista l’apertura e la visita guidata di strutture sacre e museali dell’Ecomuseo regionale Ed Leuzerie e di Scherpelit. Si potrà visitare il lavatoio, dedicato al primo uomo che attraversò la Manica a nuoto, il maleschese Giovan Maria Salati che proprio 200 anni fa compì l’ardua impresa. Le visite guidate all’antico mulino, nell’ambito delle giornate europee dei mulini (20-21 maggio), degustazioni di runditt e turtei, aperture straordinarie, musica live e un tour speciale alla scoperta del
territorio completeranno la giornata.

Il paese delle meridiane, Villette, si mostrerà ai visitatori attraverso un percorso dedicato ai sassi dipinti di Federica Ramoni con letture dedicate ai più piccoli. Da non perdere la visita guidata al museo di arte contadina, Ca’ di feman. Una passeggiata con lo studioso locale Gim Bonzani condurrà i visitatori alla scoperta delle decine di meridiane che impreziosiscono gli edifici del paese.
Re si potrà visitare il maestoso Santuario della Madonna del Sangue e il museo ad esso dedicato. Per l’occasione saranno allestite una mostra pittorica e una dedicata alla costruzione del Santuario.“Mangiar da Re” è un mini giro gastronomico nelle vie del centro storico, da abbinare al percorso nel verde e nella storia “4 passi tra storia, preistoria e oltre” ideato in collaborazione con l’Associazione Musei dell’Ossola
Il ricavato contribuirà all’acquisto di un’autopompa a favore dei volontari dei Vigili del fuoco di valle.
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Roma in mostra dal passato al presente

PALAZZO POLI (ROMA) - Dalla cronaca alla vita quotidiana, dai danni della guerra alle difese messe in atto per proteggere i beni culturali, dal potere romano alla bellezza della Città Eterna, lungo un arco temporale che va dagli anni quaranta del XIX secolo fino ai primi anni del XXI. E' un affascinante percorso tra il passato e il presente quello proposto dalla mostra gratuita Alfabeto Fotografico Romano, organizzata dall'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione e dall'Istituto centrale per la grafica, allestita a Roma presso Palazzo Poli dal 16 maggio al 2 luglio. Come in un lungo racconto della storia della fotografia a Roma, della sua produzione e della sua divulgazione in ambito istituzionale, la mostra (a cura di Maria Francesca Bonetti e Clemente Marsicola) presenta i contributi di alcuni dei principali fotografi del panorama italiano e internazionale di ieri e di oggi. Il percorso inizia infatti dai pionieri, come Eugène Constant, James Anderson, Adolphe Braun, Giorgio Sommer e John Henry Parker, professionisti che portarono in Europa le immagini di Roma e dell'arte dei suoi musei, e come Giovanni Gargiolli che fu direttore del Gabinetto Fotografico Nazionale. Ma c'è spazio anche per lo sguardo di grandi artisti-fotografi contemporanei, tra cui Luigi Ghirri, Guido Guidi, Elisabetta Catalano, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Olivo Barbieri, Letizia Battaglia, Claudio Abate, Giorgia Fiorio e Paolo Ventura. Le oltre 300 opere esposte, fornite da ben 30 archivi fotografici (tra cui Soprintendenze, Biblioteche, Istituti, e alcuni musei, come i Musei Vaticani e il Maxxi) e selezionate tra milioni di immagini, ruotano attorno a 21 temi, uno per uno per ogni lettera del nostro alfabeto - Acque, Bellezza, Cronaca, Danni, Esplorazioni, Feste, Giochi, Habitat, Incontri, Lavoro Mostre, Nudo, Oltremare, Potere, Quotidianità, Radici, Spettacoli, Trasporti, Urbanistica, Viaggi, Zibaldone - costruendo una sorta di "archivio fotografico unitario". Da un lato l'obiettivo è quello di riunire, almeno a livello virtuale, i vari fondi conservati nelle rispettive realtà istituzionali, dall'altro quello di offrire al visitatore una testimonianza esaustiva della ricchezza del patrimonio fotografico italiano. A corredo della mostra anche un catalogo, edito da ICCD, riccamente illustrato da oltre 220 tavole con le immagini delle fotografie e le schede scientifiche di tutte le opere, nonché dalle schede dei diversi archivi partecipanti.
   "Questo progetto è nato 3 anni fa e si inserisce perfettamente nella linea politica del ministro Franceschini che proprio qui, all'Istituto centrale per la Grafica, ha inaugurato lo scorso 6 aprile gli Stati Generali della Fotografia per tutelare e valorizzare il linguaggio fotografico come patrimonio nazionale", ha detto all'ANSA Clemente Marsicola, curatore della mostra insieme a Maria Francesca Bonetti. E proprio a proposito della 'cabina di regia' che il ministro Franceschini ha costituito per rilanciare la fotografia, l'esposizione "farà parte di un grande portale, in cui sarà disponibile il censimento di tutti gli archivi fotografici, pubblici e privati". "Nonostante le difficoltà di mettere insieme 30 istituti, tutti i partecipanti hanno collaborato con grande disponibilità", ha poi proseguito Marsicola, "anzi la mostra ha permesso di far emergere relazioni inedite tra i vari archivi, con la possibilità in futuro di ricostruire interi fondi fotografici".
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Le donne e Parigi, ragazze comuni e dive in mostra a Roma


ROMA - In mostra (a ingresso libero e gratuito) fino al 10 luglio 2017 al Sofitel Rome Villa Borghese, "La Parisienne" è una collezione di 32 foto di donne a Parigi - francesi e straniere, dive e ragazze comuni - realizzata da Sofitel, brand di lusso del gruppo AccorHotels in collaborazione con Paris Match. Nei ritratti in mostra le donne si muovono con grazia e naturalezza tra le vie, i caffè e i monumenti di Parigi, offrendo allo spettatore uno sguardo previlegiato sull’universo femminile.
Immortalate dagli anni Cinquanta a oggi, le protagoniste degli scatti rappresentano la bellezza della Ville Lumière incarnata nella grazia e nel fascino femminili. In bianco e nero o a colori, in posa o spontanee, le foto trasmettono un senso di raffinatezza ed eleganza. Icone di stile come una giovane Sophia Loren affacciata sui tetti di Parigi, Coco Chanel colta in amabile conversazione con Jeanne Moreau e ancora Catherine Deneuve, Brigitte Bardot e Jane Fonda fotografate per le strade di Parigi si alternano a celebrità più contemporanee - dalle nostre Monica Bellucci e Caterina Murino a Charlize Theron e Juliette Binoche - e a ragazze comuni, ritratte in una Parigi moderna.
Il percorso fotografico, che si snoda negli ambienti comuni del Sofitel, si articola in due sezioni: una retrospettiva che presenta 22 foto d’autore provenienti direttamente dagli archivi di Paris Match, inclusi gli scatti di Emanuele Scorcelletti e dei più grandi fotografi dello storico magazine, e una sezione contemporanea, che porta il visitatore tra le giovani donne della Parigi di oggi, con dieci foto amatoriali vincitrici di un concorso organizzato da Sofitel in collaborazione con il portale di fotografia Wipplay.
La Parisienne by Sofitel
Mostra fotografica a ingresso libero e gratuito.
Aperta tutti i giorni dalle 11 alle 23
Sofitel Rome Villa Borghese
Via Lombardia, 47
ansa

Oltre il mito, la Marilyn più intima a Roma

ROMA - La diva oltre il glamour, la ragazza insicura che si innamorò del campione di baseball, quella che sognava di diventare un'attrice e finì per far perdere la testa persino al presidente degli Stati Uniti. La stella più bionda di Hollywood, indimenticata star de Il principe e la ballerina e A qualcuno piace caldo, debutta a Roma con Imperdibile Marilyn. Donna, mito, manager, mostra a Palazzo degli Esami fino al 30 luglio, a cura di Fabio Di Gioia, Ceo di Da Vinci Grandi Eventi, e del collezionista Ted Stampfer, pensata per raccontare il lato più intimo di Norma Jeane Monterson attraverso gli oggetti a lei più cari.
''Marilyn era un cocktail di personalità - racconta Di Gioia - E' stata un'esplosione per gli anni '50, per l'industria cinematografica, molto più determinata di quel che si pensa a giudicare dagli appunti su copioni e contratti, capace di trasgredire senza mai far male o offendere qualcuno. Le ragazze di oggi le devono molto''.
''L'intento è far conoscere la donna oltre il personaggio'', prosegue Stampfer, appassionato della Monroe sin dall'età di 10 anni e tra gli acquirenti della celebre asta di Christie's dove la vedova di Lee Strasberg (erede designato nel testamento di Marilyn) vendette tutti i suoi oggetti, rimasti per oltre 30 anni negli scatoloni.
''A quell'asta, durata 3 giorni - prosegue Stampfer - Maria Carey si aggiudicò il pianoforte e lo stilista Tommy Highfield i jeans. Ma quello che mi è sempre interessato - sottolinea - è un racconto rispettoso di Marilyn, senza seguire o alimentare pettegolezzi e rumors''. A svelare la Marilyn più intima sono dunque più di 300 oggetti personali (500 con le foto), in arrivo da collezioni di tutto il mondo e raccolti in 14 sezioni cronologiche, che tra abiti iconici come il vestito plissè di Quando la moglie è in vacanza, il tubino rubino di Diamonds are a girl's best friends o la vestaglia in satin per le foto de Gli uomini preferiscono le bionde, svelano la sua toilette, con i bigodini, le creme per il viso, lo Chanel n.5, le calze velatissime di Dior. C'è la metamorfosi, da timida ragazza di provincia a pin up, i matrimoni, con gli appunti d'amore di Arthur Miller e la tessera stagionale di Joe di Maggio. Una sfilata di grandi marchi, da Tiffany a Pucci, Cartier, Lazlo e Dom Pérignon e ovviamente tantissimo cinema, con le pellicole dei film, locandine, foto e i due ''inediti'' della mostra legati al debutto da produttrice: la scarpa in satin indossata nel '55 per il lancio della sua nuova società di produzione e la carta intestata che avrebbe usato. In esclusiva c'è anche la targa del David di Donatello vinto nel '59 per Il principe e la ballerina, oggi riacquistata da Bulgari.
''Fu Anna Magnani a consegnargliela a New York - racconta il regista Giuliano Montaldo mentre scorrono le immagini d'archivio - Ricordo quando con una dolcezza inattesa Anna le insegnava a dire 'commossa': due dive mondiali per un grande momento per il cinema''. Per gli appassionati di cimeli, anche la porta rossa della casa acquistata a Los Angeles nel '62, oggi in vendita per 7 milioni di dollari, l'abito che le fu regalato di Vivien Leigh in Via col vento e una delle tre lastre apposte negli anni sulla sua tomba al Westwood Memorial Cemetery. La fine, nel '62, a soli 36 anni, ancora oggi con molte incognite. Ma l'inizio di un mito senza tempo.
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