Compie 200 anni la ricca biblioteca di Giacomo Leopardi che il padre del poeta, il conte Monaldo, aprì al pubblico nel palazzo di Recanati, dove l’autore de L’Infinito visse e studiò. Per l’occasione è stata allestita nelle cantine di palazzo Leopardi la mostra Giacomo dei libri, che si potrà ammirare dal 30 giugno alla fine di settembre assieme ai ventimila volumi della biblioteca e ad alcuni saloni del sontuoso edificio marchigiano, recentemente restaurati. Saranno esposti tra l’altro i primi lavori di Leopardi, alcune tavole dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, risalenti al 1784, e alcuni oggetti appartenuti al poeta tra cui l’amato nécessaire da scrittura per viaggio.
La mostra è un’ottima occasione per visitare Casa Leopardi (www.giacomoleopardi.it), respirare l’atmosfera in cui visse e lavorò il poeta e ripercorrere gli episodi che hanno segnato la sua vita privata e letteraria. L’austero palazzo, dove Giacomo Leopardi nacque nel 1798 e dove visse segregato fino al 1822, domina il borgo di Recanati, nel cuore delle Marche, e si apre ai visitatori con numerose sale espositive tra cui quella dei Manoscritti dove sono conservati diversi scritti del poeta e importanti documenti come il passaporto per la fuga che Leopardi progettò a Milano e che scatenò l’ira del padre.
Oltre alla Casa-Museo si possono visitare le cantine, dove si produce un ottimo vino, e il borgo di Recanati con la piazzetta Sabato del Villaggio e il paesaggio circostante da cui il poeta trasse una costante ispirazione.
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La mostra è un’ottima occasione per visitare Casa Leopardi (www.giacomoleopardi.it), respirare l’atmosfera in cui visse e lavorò il poeta e ripercorrere gli episodi che hanno segnato la sua vita privata e letteraria. L’austero palazzo, dove Giacomo Leopardi nacque nel 1798 e dove visse segregato fino al 1822, domina il borgo di Recanati, nel cuore delle Marche, e si apre ai visitatori con numerose sale espositive tra cui quella dei Manoscritti dove sono conservati diversi scritti del poeta e importanti documenti come il passaporto per la fuga che Leopardi progettò a Milano e che scatenò l’ira del padre.
Oltre alla Casa-Museo si possono visitare le cantine, dove si produce un ottimo vino, e il borgo di Recanati con la piazzetta Sabato del Villaggio e il paesaggio circostante da cui il poeta trasse una costante ispirazione.
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