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Ferrara Balloons Festival

(Di Rossella Cerulli)

Dall’aquilone al simulatore di volo sfileranno po’ tutti. Ma a fare gli onori di casa sarà lei, la mongolfiera, protagonista indiscussa del Ferrara Balloons Festival, grande festa dell’aria in programma nella città estense dal 6 al 15 settembre prossimi. Una nove giorni di eventi, giunta alla sua 7ma edizione, durante la quale 34 palloni, provenienti da 6 differenti paesi (Italia, Belgio, Francia, Lussemburgo, Germania e Svizzera) si libreranno in aria per la gioia degli appassionati per circa 1220 voli, tra liberi e vincolati.

Ma si fa presto a dire mongolfiera: perché oltre ai tradizionali modelli “a lampadina” saranno presenti anche 7 palloni “special shape” dalle forme più disparate. Prese in prestito dai fumetti, come nel caso del gattone Garfield o del Puffo, entrambi di fabbricazione belga, o al mondo del calcio, come UEFA Euro 2012, vera e propria mega-coppa volante di 35 m, riproducente il trofeo calcistico e condotta da un equipaggio svizzero. Per non parlare della tedesca Action Man, 360 kg di peso per 45 m di lunghezza, dalle fattezze di un supereroe dei cartoon anni ’90, vero colosso della sua categoria, per la prima volta in Italia: grande circa il triplo dei palloni normali, ha bisogno di almeno 6 persone per essere gonfiato. E gli italiani? Attesissima la milanese Z450, la più grande mongolfiera della nazione, che con i suoi 13.000 mc di volume (le dimensioni si misurano in base alla quantità d’aria contenuta nel pallone) e una navicella di 5 m trasporta 20 passeggeri più l’equipaggio.

Location della kermesse aerostatica: i 300mila mq del parco urbano Bassani, cuore verde di Ferrara a 500 m dal centro storico, allestito completamente per l’occasione. Qui infatti avranno luogo i decolli e l’infinita serie di manifestazioni collegate, dalle esibizioni di ginnastica ritmica, alle attività degli Educamp del Coni per i bambini dai 6 ai 12 anni fino ai laboratori didattici e le esibizioni dei paracadutisti dei Carabinieri. Previsti anche stand interattivi dell’Aeronautica Militare (sarà possibile ammirare da vicino l’elicottero NH500) e il simulatore di volo delle Frecce Tricolori, abbinato ad uno ad hoc per i più piccini detto Celestino. Da non perdere poi i Night Glow, spettacoli musicali con le mongolfiere illuminate nel buio.

E i voli per il pubblico? Previsti due volte al giorno, la mattina presto e il tardo pomeriggio, con sorvoli mozzafiato di 1 ora sul centro storico o sull’area del Po, in genere ad un’altezza massima di 1000 m. A decidere se alzarsi in aria o meno, a seconda delle condizioni meteo, Paolo Barbieri, direttore voli del Festival e vero signor no della situazione. “L’aerostato è una macchina semplice, la prima inventata per volare, e va dove porta il vento”, spiega Barbieri. “E’ alimentata da gas propano, uno tra i combustibili più puliti, che serve a riscaldare veri e propri “palazzi d’aria”, con volumi fino a 10.000 mc. Il pallone è formato da pannelli di vari tipi di nylon, sia ignifughi che resistenti al calore, e totalmente cuciti a mano. Il fascino del volo in mongolfiera? Il pilota può decidere la quota ma per il resto deve adattarsi alla situazione che ha. E’ un volo antico, tranquillo, che da’ il tempo di osservare”. Già, con unico neo: il prezzo un po’ elevato. Visto che un adulto per un’ora di volo durante Festival dovrà spendere attorno ai120 E. “La mongolfiera è un mezzo costosissimo”, precisa Barbieri. “Soffre infatti l’usura. Quanto può volare al massimo un modello? 600 ore. Incredibilmente, dopo l’elicottero è il velivolo con il costo per ora di volo più elevato”.
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