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Viaggio romantico tra i giardini di Praga, Kroměříž e Český Krumlov

PRAGA - Nell’anno della celebrazione del Barocco, movimento artistico e culturale che nel XVII secolo fece fiorire architettura, arti e musica, la Repubblica Ceca invita a scoprire i suoi più bei monumenti e le sue più ricche testimonianze culturali. Per l’occasione l’Ente del Turismo ha creato numerosi itinerari, pacchetti e proposte mirati a scoprire il favoloso Seicento, quando il Paese martoriato dalla Guerra dei Trent’anni risorse dalle ceneri. La rinascita fu soprattutto artistica e oggi fare un viaggio tra le bellezze barocche della Repubblica Ceca significa appunto capire quanto siano correlate storia e cultura. 
Tra le testimonianze architettoniche più romantiche e curiose ci sono i giardini: l’inconfondibile stile seicentesco, infatti, oltre ad arricchire palazzi, residenze e borghi, abbellì anche le campagne, i parchi, le serre e i giardini, trasformandoli in eleganti, ricchi e ridondanti capolavori d’arte.
Si parte dalla capitale Praga e dai suoi giardini di Vrtba, a Malá Strana, nel cuore della città. E’ uno dei più eleganti giardini barocchi all’italiana, le cui terrazze sono collegate da una raffinata scalinata, fiancheggiata da statue dello scultore barocco Matthias Bernard Braun. Il giardino, disteso ai piedi della collina di Petřín, meta dei praghesi per i pic-nic estivi, è aperto tutti i giorni, da aprile a ottobre, dalle 10 alle 18.
Sempre nel piccolo quartiere di Malá Strana c’è il giardino di Wallenstein, che risale al primo barocco boemo, e che fa parte del palazzo omonimo, sede del Senato della Repubblica Ceca. Spiccano per magnificenza la “sala terrena”, una loggia monumentale, il grande stagno con la statua di Ercole e la grotta artificiale con stalattiti. Impreziosiscono il parco i pavoni, che passeggiano liberamente nel giardino facendo bella mostra delle loro splendide code, mentre d’estate vi si tengono concerti o spettacoli teatrali. Il giardino si visita da aprile a ottobre nei giorni feriali.

Spostandosi verso nordest si giunge nel quartiere di Troja, dove sorgono l’omonimo castello, l’orto botanico e lo zoo. Il maniero barocco, in particolare, ospita ampi giardini del XVII secolo che racchiudono un labirinto naturale, fontane, vasche e una grande scala raffigurante la “gigantomachia”, la vittoria degli dei dell’Olimpo sui Titani. I giardini del castello sono sempre aperti al pubblico e con un biglietto supplementare si visitano anche gli interni del castello, che conserva una mostra di collezioni della Galleria di Praga.
Dalla capitale si viaggia verso sud e, superata Brno, si giunge nella città di Kroměříž, nella Moravia orientale. Qui meritano una visita i giardini del palazzo arcivescovile, tra i più importanti del mondo: con la residenza sono iscritti nell’elenco del patrimonio mondiale dell’Unesco. Oggi Podzámecká, il più grande dei giardini, è in realtà un vasto parco mentre Květná è un delizioso giardino fiorito, unico per le influenze del tardo rinascimento italiano e del primo barocco francese. Qui ci si ripara dal sole sotto il porticato o si cammina tra aiuole fiorite, siepi potate ad arte e serre storiche, oppure ancora ci si inoltra nel labirinto di pareti verdi. I giardini sono aperti fino al 30 settembre tutti i giorni, dalle 8 alle 18.30.
A sudovest di Praga, invece si raggiunge la città di Český Krumlov, gioiello della Boemia meridionale, apprezzato per l’atmosfera medievale del centro storico, patrimonio mondiale dell’Unesco. Tra i gioielli spicca il castello, rinomato soprattutto per il suo romantico giardino barocco che nasconde tra siepi ornamentali la fontana di Nettuno ornata di statue e il padiglione rococò Bellaria, collegato a un auditorio girevole.
ansa

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