(di Ida Bini)
La Marché des gens du voyage, il pellegrinaggio del popolo del vento,
è il nome suggestivo e poetico della festa degli zingari che si svolge
ogni maggio, quest’anno dal 18 al 25, a Saintes-Maries-de-la-Mer, nel
sud della Francia. Rom, gitans catalani, manouches e bohémiens (come i
camarghesi chiamano gli zingari) provenienti da tutta Europa e dal nord
Africa giungono in Camargue, nella deliziosa cittadina di
Saintes-Maries-de-la-Mer e sulle sue spiagge, e si affiancano ai
gardian, i butteri locali, per festeggiare la loro patrona, Sara la
Nera, in una grande e coinvolgente manifestazione. Cantano e ballano con
indosso gli abiti tradizionali provenzali, e organizzano corride e
corse di cavalli per una settimana di celebrazioni che culmina il giorno
24 nella processione della santa, l’ancella Sara, che sbarcò sulla
spiaggia della cittadina francese dalla Palestina con Maria Jacobè,
sorella della Vergine, e Maria Salomè, madre degli apostoli Giovanni e
Giacomo.
La statua, addobbata a festa, viene circondata dai gitans
appartenenti ai diversi clan e portata fino in spiaggia con i gardians
in sella ai loro cavalli bianchi, che scortano la statua tra suoni e
colori fino al mare. Qui la statua viene immersa nelle acque per tre
volte e poi riportata nella cripta della chiesa che custodisce le sue
reliquie al suono di chitarre, fisarmoniche e campane. Il giorno
seguente, il 25 maggio, si festeggiano invece Maria Jacobè e Maria
Salomè, le due sante che diedero il nome all’accogliente cittadina
francese. Durante la cerimonia i fedeli entrano in acqua seguendo uno
stendardo blu ricamato con i simboli della tradizione e terminano i
festeggiamenti nell’arena con giochi e sfide a cavallo.
Il pellegrinaggio è un’importante occasione per il popolo dei gitani
di ritrovarsi e di battezzare i propri figli nella chiesa delle Saintes
Maries; per chi assiste alle cerimonie, invece, è un’occasione per
avvicinarsi a culture e tradizioni antiche, piene di misticismo e
simbologie, e a una natura sorprendente e ancora intatta.
Saintes-Maries-de-la-Mer, infatti, sorge all’interno nel parco naturale
regionale della Camargue, attraversato dal fiume Rodano. Il Parco si
allunga fino al mare dove termina con spiagge bianchissime, ricoperte di
dune e di bassi cespugli colorati. Il forte profumo del mare si mescola
a quello dolce dei fiumiciattoli e delle paludi che ricoprono gran
parte del territorio della Camargue e il delta del Rodano. Protagonisti
di quest’area protetta sono i tori, grossi e addestrati per le corride
locali, assolutamente non cruente, e les manades, i branchi di cavalli,
piccoli e robusti, quasi interamente bianchi, cavalcati dai gardian, i
butteri francesi, ben abituati alla vita dura dei pascoli e
dell’allevamento. Sulle lingue di terra che si spingono fino all’acqua
del mare, tra canneti e paludi, nidificano molte varietà di uccelli,
soprattutto i fenicotteri rosa, che rendono il paesaggio ancor più
magico. Si può girare il Parco in molti modi: a cavallo, su veloci quad,
in bicicletta o pagaiando sulle lagune a bordo di stretti kayak. Per
informazioni su tour fotografici o per il noleggio dei mezzi, rivolgersi
all’Office de Tourisme des Saintes Maries de la Mer, in avenue Van
Gogh. Per maggiori informazioni: www.saintesmaries.com
Nessun commento:
Posta un commento