di Eugenia Romanelli
Non vi aspettate una Time Square stracolma di gente che fa botti, beve e grida. E nemmeno rave affollati fino all’inverosimile. O cenoni fino allo strozzo. No, il Capodanno della città danese è intimo, “hygge”, ossia a lume di candela. E’ una scelta culturale, si badi bene, perché certo non mancano djs di culto internazionale, locali da sballo o party very very cool. E’ che i danesi amano trapassare l’anno in raccoglimento, tra amici o in coppia, così, semplicemente. Perfino le proposte turistiche sono di basso profilo, understandment. Per capirci, il top dello sfavillìo sono i fuochi. Tanti, ovunque. Bellissimi.
Ma chiunque, fanatici dell’evasione a tutti i costi e i detestatori del Capodanno di professione, non potranno non venire sedotti dal safari delle ostriche: ad esempio, vicino all’incantevole cittadina di Ribe, sulla costa occidentale dello Jutland, facilmente raggiungibile da Copenhagen, il Vadehavscenter ne organizza uno eccellente per la mattina del 31 dicembre. Una guida esperta condurrà gli ospiti ai banchi di ostriche del Wadden Sea dove si potrà non solo degustare a volontà il cibo prelibato ma perfino portarsi a casa quanto si desidera.
Altro Capodanno da almeno-una-volta-nella-vita è quello persi nel mezzo del Mare del Nord cullati dalle onde: ad esempio il DFDS Seaways offre una crociera su la nave Pearl of Scandinavia da Copenaghen a Oslo dal 30 dicembre al 1 gennaio, ma ci sono altre proposte turistiche non male. Di sicuro la suggestione è assoluta, la vista mai vista e l’atmosfera a dir poco intensa. Chi invece preferisce cogliere l’occasione per conoscere le tradizioni locali, non può perdersi né il discorso della regina alle 18, né il tocco dell’orologio del palazzo del Municipio che batte la mezzanotte, né i fuochi dal ponte di Dronning Bro Louises, da cui si vedono i laghi.
Per non parlare del celeberrimo Festival dei Fuochi di Tivoli: si tratta di uno di più spettacolari conti alla rovescia europei, oltre che un’emozionante tradizione (il fondatore del parco Georg Carstensen fu il primo fuochista, abilissimo con le fiamme del Bengala). Anche il Concerto di Capodanno con il Royal Danish Orchestra e la focosa musica del grande repertorio dell’Europa orientale (operette, rapsodie ungheresi e danze slave, etc) merita: fosse altro per veder dirigere il giovane Perry Quindi, da Hong Kong. Gli sportivi (coraggiosi) potranno provarsi con il famoso tuffo nelle gelide acque delle piscine al Porto di Islands Brygge: ogni anno 200 persone si immergono a 3°C per rispettare l’eccentrica tradizione di quando il locale invernale del club bagnanti Vinterbad Bryggen invitò tutti a fare un tuffo nelle acque del porto.
Il Capodanno delle élite invece è quello festeggiato negli hotel più importanti e noti della città: a cominciare dall’Hotel Sankt Petri, nel cuore del Quartiere Latino, con il suo design d’avanguardia capace di battersela col Radisson SAS Royal Hotel, il primo design hotel del mondo. Bellissimo anche l’Hotel 71 Nyhavn, in riva al canale di Nyhavn, costruito sulle basi di un vecchio magazzino del 1700: a due passi lungo il canale si approda alla Kongens Nytorv, una delle più belle piazze di Copenaghen (nella zona circostante il Palazzo Amalienborg è stato ristrutturato un altro magazzino del 1700, l’Hotel Admiral, collocato direttamente sul fronte del porto).
Il più grande hotel del Nord Europa è il Radisson SAS Scandinavia ed è adatto a chi vuole tentare la sorte nel più grande Casinò internazionale del Nord Europa. Più panoramico e meno urbano invece è l’Hotel Kong Arthur, perfetto crocevia tra nautra e città con una spettacolare vista sui laghi. Chi ama l’arte punti dritto alle 61 camere del Fox Hotel, ognuna con un lavoro di un artista importante.
I ballerini infine troveranno pane per i loro denti al Cafe Kellerdirk, locale nel cuore di Frederiksberg, zona residenziale della capitale. Una volta stappato lo champagne (mi raccomando!) accompagnato con la ciambella di marzapane (Kransekage) e festeggiato il Godt Nytår, l’arrivo del nuovo anno, il primo gennaio a mezzogiorno va in scena la spettacolare Parata delle Guardie Reali in divisa rossa a Palazzo Amalienborg, sede della residenza reale danese. Ottimo traguardo per un inizio nuovo davvero.
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