Per il mondo, nei quartieri che fanno tendenza

di Ida Bini

L’Isola a Milano
Cultura, musica e arte tra case di ringhiera e torri avveniristiche: il quartiere più cool di Milano ha mille volti in uno spazio relativamente piccolo. A nord del capoluogo lombardo, a ridosso della stazione di Porta Garibaldi, il quartiere ha un’anima popolare e creativa molto forte che, temendo lo sfruttamento edilizio selvaggio in vista dell’Expo, si è ancorata alle tradizioni, rivalutando le vecchie case di ringhiera e le antiche botteghe trasformandole in locali e circoli ricreativi. Il quartiere fa parte del progetto urbanistico “Porta Nuova”, che riqualifica e modernizza alcune zone nella parte settentrionale di Milano, ed è stato subito chiamato “Isola” perché i cambiamenti architettonici l’hanno effettivamente separato dal resto della città. Molte abitazioni sono state rase al suolo per far posto ai nuovi edifici ma il volto antico del quartiere è ancora visibile nei palazzi Liberty e nelle case di ringhiera di via Pastrengo, basse e piene di umanità. Ci sono anche i locali notturni, i ristoranti, le librerie, i centri culturali come il circolo Arci Métissage di via Borsieri, le gallerie e i grandi spazi teatrali come il Blu Note, frequentato da chi ama la musica jazz dal vivo. A poche centinaia di metri i migliori archistar del mondo hanno disegnato l’aspetto nuovo del quartiere con le costruzioni avveniristiche di piazza Gae Aulenti, che hanno cambiato radicalmente lo skyline di Milano. La piazza con tre fontane a sfioro, infatti, ospita l’Unicredit Tower, il grattacielo più alto d’Italia, realizzato dall’architetto argentino Cesar Pelli; di fronte si staglia il Bosco Verticale, centro residenziale formato da due torri residenziali ricoperte da piante, disegnato da Stefano Boeri.

Vesterbro a Copenaghen
Negli ultimi anni il vecchio quartiere popolare a luci rosse di Vesterbro, a ovest di Copenaghhen, è diventato uno dei luoghi più vivaci e divertenti della capitale danese. E’ qui che la sera i locali si affollano di appassionati di musica jazz e di bebop mentre di giorno si fa la fila per entrare nei bar e nei ristoranti alla moda. Ovunque spuntano gallerie d’arte e centri espositivi all’avanguardia. La zona delle rivolte sociali di Istedgade è oggi la strada dove si fa il migliore shopping di design danese e la zona di Kødbyen, ex macello della città, offre di tutto, dai locali di tendenza ai mercatini e alle gallerie espositive. Da pochi mesi è stato inaugurato l’Urban House, centro culturale e area verde, un luogo tranquillo dove rilassarsi, bere una birra o leggere un libro. Il quartiere è anche un perfetto luogo di passeggiate e, d’estate, di picnic cittadini nel Sønder Boulevard. Chi ama bere l’autentica birra danese, infine, ha a disposizione una fabbrica che è sorta proprio in questo quartiere: Vesterbro Bryghus. Il birrificio produce cinque birre speciali secondo le ricette tradizionali e servite a un lungo bancone; al pianoterra c’è anche un ristorante con un grill aperto e un menu accompagnato da birra.

MaHü a Vienna
E’ il nomignolo che i viennesi danno a uno dei viali più emblematici della Mitteleuropa: dall’estate scorsa Mariahilferstrasse è stata quasi interamente pedonalizzata e trasformata in una pista ciclabile, lunga quasi due chilometri. L’intera zona ha risentito dei benefici e si è convertita in uno spazio urbano nuovo e verde con punti dove rilassarsi e passeggiare. E’ anche una via commerciale molto frequentata e non solo dai turisti con negozi di design, librerie, boutiques, ristoranti, lounge bar che fanno tendenza e laboratori per la sperimentazione creativa. La lunga via, inoltre, taglia in due i distretti 6 e 7, quartieri innovativi e sede del celebre complesso culturale MuseumsQuartier, uno dei più importanti poli museali del mondo. Si tratta di 670 mila metri quadrati sorti sulle antiche scuderie imperiali, ora dedicati alla pittura, alla scultura e alla videoarte con spazi creati per ospitare atelier, negozi, studi e abitazioni per artisti. Il quartiere dei musei è una moderna oasi urbana frequentata anche dai viennesi, che amano fare colazione nei suoi tanti caffè.

Ixelles a Bruxelles
Ha mille volti il quartiere innovativo di Ixelles, a sudest della città di Bruxelles: qui gli amanti della moda fanno shopping lungo l’elegante avenue Louise e pranzano a Matongé, dove si trovano i migliori indirizzi di cucina africana. Rue Saint-Boniface è frequentata dai nottambuli e da chi è in cerca di brasserie e locali alternativi mentre l’enorme place Flagey pullula di bar e di ristoranti alla moda dove trascorrere la serata. Camminando intorno a rue Bailli si ammirano i più bei edifici Art nouveau della città belga e, poco più a sud, si arriva nel tranquillo parco Bois de la Cambre per passeggiate nel verde. Il quartiere, storicamente abitato dalla comunità africana, ospita i campus di due importanti università, attirando giovani studenti da tutto il Paese.

Mouraria a Lisbona
E’ difficile stare al passo dei continui cambiamenti della capitale portoghese, dove ogni anno emergono nuovi quartieri e intere zone urbane si trasformano in luoghi dove vivere e trovarsi. Ultimamente c’è un rione che sta facendo parlare di sé: Mouraria, zona multietnica e multiculturale, destinata a trasformarsi nell’East End di Lisbona. E’ un labirinto medievale di stradine, piazzette e scale e, già nel secolo XIX, era un fervente centro culturale dove l’artista Maria Severa intonò i primi versi di fado. Mouraria è diventato in poco tempo il quartiere più giovane e vivace della capitale portoghese, punto d’incontro di artisti e creativi che organizzano festival e concerti a piazza Martim Moniz e frequentano i tantissimi bar dove risuonano i ritmi africani e dove arriva il vento dell’oceano.

Peckham a Londra
A sudest della capitale britannica Peckham è un quartiere frequentato da giovani artisti e musicisti dove sulla via principale - High Street - spuntano locali e bar alla moda, gallerie d’arte underground, ristoranti alternativi accanto a negozi di parrucchieri e di alimentari africani e caraibici. Si viene fin qui anche solo per curiosare tra le ultime tendenze in fatto di moda e di musica. A determinare il carattere alternativo e giovane del quartiere sono la vicinanza con il Camberwell College of Arts, una delle migliori scuole d’arte del Paese, e il basso prezzo degli affitti degli appartamenti. La convivenza di razze e culture in quest’angolo di Londra è davvero molto stimolante e genuina.

Kallio a Helsinki
A nordest della capitale finlandese il vecchio quartiere operaio Kallio si è trasformato nel luogo preferito da studenti, artisti e giovani professionisti che frequentano i suoi vivaci locali notturni, i ristoranti bohémien, le piccole gallerie d’arte e i teatri d’avanguardia. Punto d’incontro è il mercato di Hakaniemi, dominato dalla chiesa di Kallio in granito grigio, dove gli abitanti della capitale amano fare il brunch e dove si trovano due storici ristoranti: Juttutupa e l’alternativo Cella, uno dei più antichi della città con un’ottima cucina finlandese.

Neukölln a Berlino
A sud-est del centro storico della capitale tedesca, Neukölln era un’area abbandonata e depressa che il Comune ha deciso di recuperare: gli edifici e le vecchie fabbriche sono diventati abitazioni e luoghi dove incontrarsi ed esibire la propria arte. Il distretto è chiamato anche Little Istanbul per la presenza della comunità turca che abitava il quartiere ancor prima di trasformarlo in un centro urbano con laboratori e atelier di giovani artisti. Tre sono gli indirizzi più innovativi e di tendenza del quartiere: Atelierhaus79, abitazioni open space usate anche come atelier; l’ex birrificio Kindl, centro sperimentale d’arte contemporanea, e Agora Collective, complesso residenziale con laboratori, locali e ristoranti a prezzi ancora sorprendentemente bassi.

Queens a New York
E’ il distretto multietnico e multiculturale della grande città statunitense che ogni anno presenta cambiamenti, trasformazioni e vivaci stimoli culturali. Dall’eclettica Long Island City agli spazi verdi di Corona e Flushing, dalle atmosfere greche di Astoria alle spiagge di Rockaway, il Queens raggruppa tanti quartieri e zone urbane, decine di realtà da esplorare. Per gli appassionati d’arte ci sono il MoMA PS1, un prestigioso distaccamento del MoMA con sede a Long Island City all’interno di una ex-scuola pubblica, dove è possibile ammirare le opere di artisti emergenti, e il Queens Museum, recentemente restaurato all’interno dell’ex NYC Pavillon usato durante l’Esposizione internazionale del 1939 a Flushing Meadows–Corona Park. Anche nel quartiere di Astoria è stato da poco riaperto il Museum of Moving Images, dedicato alla storia e alla tecnologia di film, televisione e immagini in movimento. A ogni stagione nel Queens nascono nuovi locali e ristoranti, bar e ritrovi che fanno tendenza; è molto difficile stare al passo con i centri, le gallerie e le boutiques che spuntano un po’ ovunque ma alcuni indirizzi sono già un must tra gli abitanti e i visitatori: Brooklyn Bagel & Coffee Company ha i migliori bagel appena sfornati della città; Bohemian Hall and Beer Garden offre buona birra e musica dal vivo; Queens Kickshaw è il ritrovo di studenti e artisti dall’ambiente informale arredato con materiali riciclati. Infine da LIC Market si pranza e si cena tra amici in un ambiente tipicamente americano.

Salesas a Madrid
Trendy, signorile, alternativo: il quartiere Salesas della capitale spagnola sta vivendo un momento di grande fortuna e rinascita. Offre una vasta scelta di shopping e i locali più modaioli della città. Punto centrale del rione è il convento barocco de la Visitación de nuestra Señora o de las Salesas Reales con la sua scenografica scalinata, attualmente sede del tribunale; intorno si apre il barrio madrileno, elegante e ricco di boutiques e di bar di tapas, in posizione eccellente per passeggiare fino al centro. In calle de Barquillo si fanno acquisti di abbigliamento, soprattutto maschile; in Fernando VI e calle de Almirante si fa il migliore shopping gourmet di Madrid e si frequentano caffè vintage e ristoranti di design, chic e alternativi. Plaza de Santa Bárbara, infine, pullula di locali storici e all’avanguardia dove i madrileni si incontrano per prendere l’aperitivo. Chi ama l’arte e la cultura ha a disposizione nel quartiere il teatro María Guerrero, caffetterie letterarie e la fondazione Mapfre con una galleria espositiva di grande prestigio e un negozio interno dove si acquistano libri, oggetti e opere originali.
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