La ricerca, in campo artistico e in campo spirituale "non può finire mai" e ognuno "deve costruirsi il suo Vitriol". Parola di Gillo Dorfles, che a 106 anni portati splendidamente non ha perso l'ispirazione ed espone nuovamente, in Triennale, a Milano, in occasione della mostra 'Vitriol, Disegni di Gillo Dorfles, 2016' che si protrarrà fino al 5 febbraio prossimo.
Una raccolta di disegni che rappresentano una "summa' del pensiero artistico ed esoterico del grande maestro, scrittore e critico, tra i fondatori del Mac (Movimento Arte Concreta) che fu un caposaldo dell'Astrattismo. Una sorta di "testamento spirituale" filosofico: "Io sono l' inventore di Vitriol (un'opera-simbolo, a metà tra ricerca artistica ed esoterismo, ndR) ma in quanto inventato gli si può attribuire qualsiasi qualità, ognuno cerchi il suo...".
Dorfles ha conversato a lungo con i giornalisti. Poi ha visitato la mostra, salendo i gradini che portano alla sala dell'allestimento con disinvoltura e posando per i fotografi, che si chiedevano dove trovasse tutta quella energia. E quando gli hanno offerto una sedia, ha risposto: "Non posso mica essere l'unico seduto in mezzo a tutti voi". I 18 disegni, sviluppati intorno a un bozzetto del dipinto 'Vitriol' del 2010, sono stati eseguiti tra l'estate e l'autunno dell'anno scorso, e riflettono una concezione esoterica della vita costruita oltre che su anni di studi e ricerche anche intorno all'idea staineriana (il filosofo austriaco Rudolf Steiner, creatore dell'antroposofia, ndr) e alla Tricotomia.
"Vitriol" è l'acronimo delle parole componenti un'antica frase in latino di stampo alchemico: 'Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem' (Visita l'interno della Terra e, con successive purificazioni, troverai la pietra nascosta). Questa pietra è la leggendaria "pietra filosofale", che sarebbe stata in grado di mutare in oro qualsiasi metallo vile. La sua scoperta è stata per secoli uno dei sogni delle esperienze esoteriche occidentali. "La ricerca della Pietra filosofale è quella del mistero che sta alla base della vita - ha aggiunto - Come vedo la mia? Una Pietra piccola, poco pesante". Concreta o immaginaria? "Sul giornale hanno scritto che Vitriol sono io - ha detto con lucidissima ironia - Va bene, accetto volentieri di essere io". 'Qualche altro progetto analogo?", gli viene chiesto ancora. "No, direi che per la mia vita basta così".
ansa
Nessun commento:
Posta un commento