Fino al prossimo 30 luglio si svolgerà presso CAMERA la prima mostra retrospettiva dedicata al lavoro fotografico dell’artista, art director ed editore olandese Erik Kessels. Intitolata The Many Lives of Erik Kessels, la mostra curata da Francesco Zanot attraversa l’intera carriera fotografica dell’autore olandese attraverso un articolato percorso che include centinaia di immagini. Ricordiamo che Kessels si è affermato come riferimento primario e imprescindibile nel campo della cosiddetta ‘fotografia trovata’. Anziché riprendere nuove immagini, per la maggior parte dei suoi progetti raccoglie fotografie pre-esistenti e le riutilizza come tasselli all’interno di un proprio mosaico. Il risultato è una sorta di ecologia delle immagini, per cui nulla si aggiunge alla enorme quantità di rappresentazioni che ormai affolla il mondo e cresce esponenzialmente ogni giorno, ma al contrario viene recuperato e riciclato soltanto ciò che è già disponibile.
PERCHE' ANDARE
Il percorso espositivo presenta ventisette serie dell'artista, oltre a numerosi libri e riviste pubblicati dall’ormai celebre casa editrice dello stesso Kessels (KesselsKramer Publishing) e da altri editori. In un percorso non-lineare e senza cronologia, si ritrovano lavori monumentali, serie più intime e private, autentiche icone dell’intero universo della ‘fotografica trovata’ così come produzioni recenti e ancora inedite. In mostra “ 24hrs of Photos” invade letteralmente lo spazio espositivo con una montagna formata dalle stampe di tutte le immagini, centinaia di migliaia, caricate in un solo giorno su Internet, mentre l'installazione My Feet, composta esclusivamente dalle immagini dei piedi di chi fotografa, introduce immediatamente i concetti di ripetizione e archiviazione.
DA NON PERDERE
Tra i lavori in esposizione segnaliamo “In Almost Every Picture”, ciclo di 14 progetti (fino ad oggi) centrati ogni volta su un soggetto ossessivamente ricorrente, ma anche My Sister un video musicato dal compositore giapponese Ryuichi Sakamoto tratto da un home-movie interamente dedicato a una partita di ping-pong tra l’autore e sua sorella, tragicamente scomparsa in un incidente stradale a soli 9 anni. Un intera stanza è inoltre dedicata al fenomeno degli album di famiglia, tra i soggetti privilegiati da Kessels, che riabilita democraticamente il fotografo amatoriale proiettandolo sotto i riflettori della ricerca artistica.
THE MANY LIVES OF ERIK KESSELS
Fino al 30 Luglio 2017
Luogo: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Torino
Info: www.camera.to
turismo.it
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