ROMA - Dalla cinta muraria al Mausoleo di Adriano alle sale dell'armeria, aperte per la prima volta, con affreschi e stucchi novecenteschi del maestro del Liberty Duilio Cambellotti (da cui prendono il nome), passando dalla Terrazza dell'Angelo, che domina Roma o sprofondando nella prigione di Cagliostro, il nuovo percorso che attraversa gli spazi complessi e a volte tortuosi di Castel Sant'Angelo diventa un viaggio nella storia. Reso più semplice e fruibile per i turisti provenienti da tutto il mondo e per i cittadini romani grazie al collegamento WiFi e a una App (gratuiti) in sette lingue, che durante la visita suggerisce luoghi ed episodi su cui soffermarsi.
Presentato oggi nella Cappella dei Condannati, dal direttore del Polo Museale del Lazio Edith Gabrielli, il rinnovato e articolato percorso del monumento storico tra i più visitati d'Italia (oltre 1,2 milioni di presenze l'anno) fa decadere quei limiti che ne penalizzavano la comprensione. ''Il Castello - ha detto la Gabrielli - è molto difficile da comunicare nella sua stratificazione storica, basti pensare che nasce come Mausoleo di Adriano, poi si trasforma in fortezza, quindi in residenza rinascimentale dei papi, in carcere, in luogo di supplizio e ora è un museo''. Far percepire a turisti e romani le molte vite e storie, profondamente intrecciate con le vicende della città eterna, di un monumento così ricco di suggestioni è stata la sfida di quest'ultimo periodo che si sta concludendo con l'apertura di cortili, stanze, logge, a lungo preclusi. Alcuni limiti evidenti sotto il profilo museologico sono stati quindi superati, guidando il pubblico sia nei luoghi fisici sia attraverso tutte le fasi storiche avvicendatesi in quasi due millenni. Ecco dunque la cella sepolcrale di Adriano, sulle orme del corteo che portava le ceneri dell'imperatore, il giro delle mura, gli appartamenti papali, la prigione di Cagliostro fino alla spettacolare Terrazza dell'Angelo. E se ora si può per la prima volta uscire dal monumentale portale edificato dall'architetto senese Giovanni Sallustio Peruzzi, figlio del più celebre Baldassarre, nella parte alta del monumento si possono scoprire le Sale Cambellotti, fino a oggi precluse. Si tratta di tre ambienti destinati nel 1925 ad accogliere i cimeli dell'esercito italiano e decorate quindi con dipinti e stucchi da uno dei massimi interpreti del Liberty. ''Cambellotti - ha spiegato la Gabrielli - maestro del segno sinuoso e floreale, accettò in questa occasione di cimentarsi con i temi marziali'', con risultati di grande interesse. Per migliorare ancora di più la comunicazione, Castel Sant'Angelo può inoltre contare sull'apporto di tecnologie avanzate, molto semplici da usare e tutte gratuite (cioè comprese nel prezzo del biglietto). I pannelli di base, rinnovati nei contenuti e nella linea grafica, sono infatti corredati dal sistema Wi-Fi, esteso all'intero perimetro di Castello e da una App scaricabile su tutti i dispositivi e particolarmente adatta agli smartphone.
Disponibile in sette lingue, (italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, giapponese, cinese e a breve russo), l'App è quindi raggiunta da una serie di eBeacon, strumenti tecnologici, che, istallati nei vari punti del percorso, intercettano i dispositivi del visitatore e gli propongono in automatico i contenuti vocali e multimediali.
(ANSA).
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