Il probiotico di latte fermentato, che si trova nel banco frigo del supermercato, oltre ad essere antinfiammatorio è, per l'intestino, anche antiossidante. Tutto ciò, grazie a un batterio 'buono', il Lactobacillus casei Shirota, scoperto negli anni Trenta da Minoru Shirota, un microbiologo dell'Università di Kyoto. Questa ricerca ha firme tutte italiane: infatti, lo studio è stato realizzato dall'Università di Teramo e dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria. Il lavoro è in corso di pubblicazione su Frontiers on Immunology. A contribuire sono stati i ricercatori Mauro Serafini, Alberto Finamore, Fabio Nobili, Anna Raguzzini, Roberto Ambra e Ivana Garaguso. "La novità è l'effetto antiossidante del Lactobacillus casei Shirota, del quale già era stato notato l'effetto antinfiammatorio - hanno spiegato Mauro Serafini, docente di nutrizione umana dell'Università di Teramo e Fabio Nobili, ricercatore del Crea - Il probiotico, infatti, interagisce con la cellula dell'intestino che, se si trova sotto stress, viene protetta".
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