A Tokyo per vivere il mondo dei manga come fanno i giapponesi

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TOKYO - ANSA vi porta alla scoperta dell’autentica cultura Otaku, grazie ad un itinerario di (almeno) quattro giorni. Che Tokyo sia la Mecca della cultura Otaku – termine che indica gli appassionati di manga (fumetti) anime (cartoni animati e film d'animazione) e, in generale, di tutto l'immaginario proveniente da Sol Levante -, non è una novità. Lo sanno bene le centinaia di migliaia di turisti che ogni anno arrivano qui alla scoperta di negozi, musei e 'monumenti' dedicati a Gundam ed Hello Kitty. In questa metropoli da 14 milioni di abitanti tuttavia è facile ritrovarsi confusi di fronte alla incredibile offerta per nerd e geek di ogni età, col rischio inevitabile di finire in trappole per turisti e attrazioni inflazionate. Il modo migliore per scoprire il lato Otaku di Tokyo è muoversi come gli appassionati locali di anime e manga: frequentando i loro quartieri, comprando fumetti e abiti da cosplayer nei loro negozi e bevendo drink nei loro bar. Do as japanese do, insomma.
Per conoscere questa parte di Tokyo e viverla come i suoi abitanti, ANSA ha intervi-stato Marco Togni, fotografo di Trento da molti anni trasferitosi a Tokyo, youtuber seguitissimo e tra i massimi esperti italiani di Giappone. Con la nostra guida siamo partiti da una domanda fondamentale: quanti giorni occorrono per godersi le attrazioni Otaku della città? “Tokyo è immensa e dopo anni ancora continuo a scoprire cose nuove – esordisce Togni -. Per un viaggio a tema Otaku consiglierei di fermarsi qui almeno quattro giorni, dividendo con attenzione le giornate”.
Bene. Partiamo allora. “Inizierei subito con emozioni forti passando la prima mattina a Ueno e poi tutto il pomeriggio ad Akihabara, regno degli Otaku, che è nel modo più assoluto un must, imperdibile per i giapponesi e a maggior ragione per i turisti. Il quartiere non è grande, però va esplorato in ogni anfratto”.
Come consigli di muoversi in questo Paese dei Balocchi per gli amanti di fumetti e anime? “Nella zona Est c'è praticamente "solo" Yodobashi Akiba, il ne-gozio di elettronica più grande del Giappone, che è veramente immenso. La parte Ovest, chiamata Electric Town, è invece una giungla tutta da esplorare. Entrate in ogni palazzo che incontrerete, soffermandovi ad ogni piano. Tra quelli da non per-dere c'è Radio Kaikan, con dieci piani di negozi Otaku, e Super Potato, con video-giochi vintage e una sala giochi retrò. Per i souvenir più economici consiglio i negozi "Liberty", che hanno action figure ottime ed economiche”.
Togni suggerisce ai lettori dell'ANSA due distretti Otaku molto apprezzati dai locali: Ikebukuro e Nakano: “ad Ikebukuro andate all'immenso centro commerciale Sunshine City dove tra le tante cose si trova il favoloso Pokemon Center. Lì, a poca distanza, c'è anche il negozio Animate, ricco di manga ed anime. A Nakano, nella zona Nord della stazione troverete una strada coperta, al termine della quale c'è Mandarake, un complesso di negozi per Otaku che vendono materiale usato ma in condizione perfette. Tra Ikebukuro e Nakano potreste fare tappa a Shinjuku, dove passare un po' di tempo nella VR Zone a giocare con la realtà virtuale”.
E poi c’è la baia di Odaiba, dove si trova la celebre statua di Gundam. “Arrivateci con il particolare battello che parte da Asakusa, che già da solo merita di esser visto. Poi andate a vedere il favoloso Gundam gigante e fate un giro per i negozi li intorno. Per tornare verso le zone centrali di Tokyo prendete la futuristica monorotaia che vi porterà a Shiodome dove vi potete fermare qualche minuto per osservare il grattacielo della Dentsu: il suo "spigolo" molto pronunciato è imperdi-bile”.
A Tokyo si svolgono anche due delle maggiori convention mondiali sul mondo Otaku, Comiket e Anime Japan. “Ci sono stato varie volte. In queste manifestazioni si vedono situazioni inverosimili, con migliaia di fan che fanno code infinite per provare un nuovo gioco o avere la possibilità di acquistare un gadget ad edizione limitata. Queste fiere sono poi la vetrina principale per cosplayer famose, bellissime e con costumi impeccabili”.
Se volessimo bere o mangiare qualcosa in un locale a tema, dove po-tremmo andare? “Ad Akihabara fate una pausa da @Home Cafe dove entrerete nel regno fatato delle maid. In tutta Tokyo trovate anche dei Neko Cafe dove cocco-lare gatti mentre fate merenda. Consiglio anche il simpatico Kawaii Monster Cafe di Harajuku e il pauroso ristorante Alcatraz di Shibuya. Tenete d'occhio però internet: spesso vengono aperti ristoranti e bar tematici per brevissimi periodi, per cui potreste essere a Tokyo proprio quando c'è qualcosa che ritenete imperdibile”.
Tokyo è anche ricca di musei dedicati a cartoni animati e fumetti di ogni tipo. Quali sono i più belli? “Il Museo Ghibli è molto famoso e i biglietti vanno a ruba. L'interno è affascinante e ci si sente esattamente come nei film di questo studio di animazione, a volte però questo museo puo' deludere le aspettative perché non sono presenti riferimenti di ogni singolo film prodotto. Lo Studio Ghibli sta però creando un grande parco tematico che sarà pronto probabilmente nel 2022”.

Se dopo questa full immersione non fossimo ancora sazi di anime e manga, quali altre tappe potremmo aggiungere al nostro itinerario? “Prima di lasciare Tokyo potreste andare a Yotsugi, piccolo quartiere non lontano da Asakusa, dove ci sono le statue del famoso cartone animato Holly e Benji, che in giapponese si chiama Captain Tsubasa. Nella zona di Kawasaki, a circa 1 ora di treno da Tokyo si trova il museo di Doraemon”.

E se decidessimo di uscire dalla Capitale? “Procedendo verso sud, ad Osaka c'è il quartiere di Nipponbashi che ricorda molto Akihabara, anche se è meno affa-scinante. A Kyoto c'è il museo dei Manga, sicuramente ben fatto però poco attraente per gli stranieri perché la maggior parte dei volumi esposti sono in lingua giapponese”.
info: turismo-giappone.it 
marcotogni.it
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