Chef e papà: non si vive di sole stelle Michelin...


Solitudine ed economia. Potrebbe essere il titolo di un convegno venturo, cui invitare il professor Massimo Folador e chi altri possa dire qualcosa a favore o contro un aspetto umano che ne interseca uno tecnico. Da un sondaggio realizzato da Adnkronos pare che la solitudine sia diventata l'incubo di un italiano su dieci, mentre negli ultimi dieci anni lo status di single è cresciuto del 30%. Eppure siamo sempre più connessi coi social, che a questo punto diventano un'illusione relazionale, alla stregua del successo professionale e di altre faccende che, nella vita, si pongono in primo piano. Da questo punto di vista ha destato stupore la decisione di uno chef di 30 anni, Matteo Metullio, in cucina alla Siriola di San Cassiano dove aveva conquistato le due stelle Michelin, di lasciare tutto per stare con il figlio di un anno. In un'intervista ha dichiarato che non poteva lavorare 14 ore al giorno e sette giorni su sette. Solitudine ed economia possono andare d'accordo? Qualcuno vorrebbe sostituire la prima parola con disciplina, ma se guardiamo l'esempio del cuoco i contorni non cambiano. La proprietà del ristorante, a questo punto, ha deciso di chiudere definitivamente (ma intervenire prima? Evitando 14 ore per sette giorni su sette?). Una settimana fa eravamo in compagnia di un produttore di vino, Gianfranco Soldera, che fra disciplina e solitudine ha collezionato tanti racconti. Il momento più buio deve averlo passato nel 2012 quando un ex dipendente gli ha aperto i rubinetti di 10 botti di vino pregiato (500 euro la bottiglia, per capirci), finiti nelle fogne di Montalcino. Ha salvato poche quantità dell'annata 2010 ed ha deciso di metterle in bottiglie grandi, rare quanto un Gronchi rosa. E le ha offerte all'asta, per beneficenza, a Londra come a Milano lunedì sera, dove ha raccolto 110 mila euro a favore del progetto La Casa di Sam delle Suore di Carità dell'Assunzione, in zona Corvetto a Milano. Lo ricordo sul palco con le tre religiose, sorridente e felice. È l'ultima volta che l'ho visto, perché sabato mattina, quando è tornato solo sull'auto per visitare le sue vigne di Montalcino, probabilmente un malore gli ha fatto perdere i sensi ed è morto sul colpo. Lo conoscevo da oltre 30 anni e la faccenda – accaduta fra l'altro proprio mentre nel teatro di Montalcino erano radunati i produttori di vino con i giornalisti di tutto il mondo – mi ha scosso. Solitudine ed economia, già. Si può dire che si possono integrare se in qualche modo si tende una mano al prossimo? Per Soldera è stata La Casa di Sam; per lo chef Metullio una vita da far crescere; per un datore di lavoro significa immaginare che l'uomo non sarà mai una macchina. Fra solitudine ed economia, c'è sempre un cuore che batte.
da Avvenire

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