Il
continente asiatico attribuisce uno speciale valore al turismo e alla filosofia
del viaggio. Non a caso a Singapore l’industria turistica ha un impatto sul pil
per 29 miliardi di dollari e rappresenta quasi il 10 per cento dell’economia
producendo quasi 300mila posti di lavoro. Così come in Malesia il turismo
garantisce l’occupazione con 1,7 milioni di impieghi, pari al 12 per cento della
quota complessiva dei lavoratori della nazione del Sudest asiatico. “Ciò rende
l’idea di quanto i turisti asiatici siano abituati già nel Paese di provenienza
ad un turismo evoluto, strutturato e operativo – commenta il presidente Enit
Giorgio Palmucci - e all’Italia, che è al primo posto tra i Paesi preferiti dai
turisti extraeuropei (Ufficio Studi Enit su dati Eurostat), spetta il compito di
mantenere i livelli dell’offerta turistica sempre elevati”. Parola d’ordine
luxury, dunque, ma non intesa come turismo per pochi bensì come turismo di
qualità rivolto anche alla classe media. Per intercettare la domanda potenziale
in territori in espansione come quelli asiatici, Enit e l’Italia hanno portato
l'Italia per la prima volta alla Iltm (International Luxury Travel Market) di
Singapore dal 27 al 30 maggio. Nello stand Italia anche la Regione Puglia e sei
stakeholders in rappresentanza di Campania, Toscana, Lazio, Veneto, Puglia e
Lombardia.
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