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Da Milano al Cairo, il bosco verticale di Boeri sarà la nuova attrazione d’Egitto



Un bosco verticale nel deserto di New Cairo. Il grattacielo milanese avrà una «copia» egiziana. E a progettarlo sarà proprio l'architetto italiano Stefano Boeri, il papà del pluripremiato progetto edilizio di Porta Nuova, a Milano.
Quello che sorgerà nella nuova capitale amministrativa egiziana, a 45 chilometri dal centro, sarà un polmone verde formato da tre torri a 7 piani per 30 metri di altezza. In nuovo bosco verticale di Boeri dovrebbe essere completato entro il 2023: un palazzo sarà un hotel, mentre gli altri due ospiteranno uffici e appartamenti. Si tratta del progetto green in assoluto nella regione, che vede professionisti italiani lavorare al fianco degli egiziani per creare non solo un nuovo quartiere, ma anche una nuova attrazione turistica, unica nel suo genere in Africa.
«L'idea che si possa realizzare al Cairo, che ha un alto tasso di inquinamento, un bosco verticale, rappresenta sicuramente una sfida», ha detto all'Ansa l'architetto Boeri. «Ma ci sono tanti altri progetti da poter realizzare»: si parla di tetti-giardino, corridoi verdi e conversioni di edifici con strutture green.
Idee che potrebbero trasformare Il Cairo così come le nuove città che sono state costruite dentro e intorno la capitale per alleviare la congestione del centro. New Cairo, in particolare, ha una importanza rilevante per i geologi, facendo parte dell'area protetta della Foresta pietrificata. Un sito desertico che ha almeno 35 milioni di anni, che farà da scenografia al nuovo complesso.
lastampa.it

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