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Val di Sole, in quota il futuro delle vacanze è su due ruote

Val di Sole, in quota il futuro delle vacanze è su due ruote

Sostenibile e sano, sempre più italiani scelgono una vacanza su due ruote. Il cicloturismo è un fenomeno in forte crescita e la Val di Sole una delle zone d’Italia più preparata ad ospitare i turisti su due ruote. Dalle valli alle cime, l’intera area è attrezzata con piste ciclabile, bike parks e ciclovie inserite all’interno di perimetro più vasto che si estende dalle Dolomiti di Brenta (patrimonio dell’Umanità Unesco) e dai ghiacciai dell’Adamello e della Presanella fino al Lago di Garda: 80 chilometri di estensione territoriale, 4mila metri di dislivello in discesa, 100 chilometri di piste ciclabili e mille per la mountain bike.

Se nei mesi invernali i turisti arrivano soprattutto dall’estero (la Polonia è il paese più presente nelle piste da sci trentine), d’estate quasi il 90% della presenza è costituita da italiani, in special modo famiglie con bambini fino ai 6 anni. Per facilitare l’accesso ai servizi, è previsto un bike train, un treno fruibile anche con le biciclette che da Trento arriva fino all’interno della valle. Inoltre, attraverso un servizio di bus è possibile raggiungere la val di Peio e la Val di Rabbi, una delle zone più selvagge del parco nazionale dello Stelvio. Diversi i percorsi che si snodano lungo i 35 chilometri della pista ciclabile lungo il fiume Noce e che possono variare dai più semplici ai più complessi.


Ma se alle tranquille e rilassanti escursioni in E-bike(le biciclette elettriche) si preferisce il brivido, si possono trovare gli spazi giusti per le “nuove discipline” su due ruote che si affiancano alla classica bici da strada e alla più avventurosa mountain bike. Cresce la richiesta di sport estremi come il Downhill, la discesa libera estiva lungo pendii impervi tra ostacoli naturali a velocità sostenute che possono raggiungere i 90 chilometri orari. Per soddisfare le richieste dei più spericolati, esistono tracciati dedicati a questa nuova disciplina tanto da ospitare nel 2008 e nel 2016 i campionati mondiali. 

Due le location principali dove cimentarsi nella bike estrema. La prima è il bikepark Ponte di Legno – Tonale che vanta un terreno scorrevole e un buon grip. Il percorso inizia a 2200 metri di quota, vicino alla Malga Valbiolo. Per raggiungerlo c’è una seggiovia attrezzata per trasportare anche le attrezzature necessarie per la discesa. Le piste sono tre: blu, rossa e nera in base al livello di difficoltà. A disposizione del pubblico ci sono anche le North-shore, delle passerelle in legno dalle forme più strane, paraboliche e un terreno scorrevole che permette di avvicinare a questa disciplina anche chi non ha mai provato.


Come alternativa, gli amanti della bicicletta più estrema possono godere del Bike park Val di Sole dove si può scegliere tra 4 percorsi anche questi distinti in base alla difficoltà e raggiungibili grazie alla telecabina a 8 posti “Daolasa Val Mastellina”. Qui è possibile cimentarsi nel percorso dove dal 2008 ogni anno si affrontano i bikers nella World cup e a valle, al termine del parco c’è una pista di four cross, dove ci si può divertire tra gobbe, paraboliche e rocce.



Un’idea per unire un giro in bici alla cultura è il “Tour dei forti” che unisce il borgo di Ossana al Passo del Tonale, una zona teatro di cruente battaglie durante la prima guerra mondiale. Chi percorre il tracciato in discesa incontra per primo il Forte Mero a 1841 metri. Più avanti nel percorso, c’è il bivio per risalire fino al Forte Zaccarana (2026 metri) posto in posizione dominante sulle pendici del monte Tonale Orientale. Tappa successiva è il Forte Strino, interamente restaurato e visitabile. Proseguendo verso Vermiglio, l’itinerario scende fino a Fucine, per poi risalire a Passo Tonale dal versante opposto.
repubblica.it

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