Bologna, 4 ottobre 2019 - Pranzare in silenzio con la suore di clausura, scoprire le storie celate nelle abbazie ed essere protagonisti di trekking serali nei monasteri: ancora una volta la nostra Regione offre un’esperienza unica. Nella direzione di favorire ancora di più il turismo religioso, che nel 2018 ha avuto un aumento del +41%, e fornire ulteriori opportunità di viaggio a tutti i visitatori, l’Emilia Romagna apre le porte dei suoi monasteri, chiostri, abbazie e luoghi di culto millenari.
Posti non solo sacrali, ma soprattutto di forte valenza culturale e architettonica, che per la prima volta possono essere scoperti e vissuti da tutti, in modo gratuito o a pagamento, ma sempre tramite prenotazione: il 19 e 20 ottobre, infatti, grazie alla manifestazione ‘Musei Aperti Emilia Romagna’, oltre una ventina di strutture, che si trovano lungo i 18 cammini per viandanti e pellegrini, sveleranno i loro segreti e si racconteranno attraverso laboratori, visite guidate, trekking e concerti.
‘E’ un’esperienza unica nel suo genere in Europa - commenta Andrea Corsini, assessore regionale al turismo -. In questi anni i risultati sono evidenti: nel corso del 2018, abbiamo registrato un aumento del +20% dei transiti di turisti nei 18 cammini promossi dalla regione, con oltre il +40% delle presenze. Ma, al di là dei numeri, questa iniziativa ha la propria significatività nel fatto che è unica ed eleva la nostra offerta turistica, valorizzando il grande patrimonio della curia e metterlo a disposizione di tutte le comunità’.
Il terzo weekend di ottobre riserva opportunità di visite di tutti i tipi. Dal tour guidato al Monastero di Bobbio (Piacenza), alla possibilità di pranzare nel silenzio con le suore di clausura al Monastero delle clarisse. E poi, ad aprire le porte saranno i monasteri sulla via Di Linari (Parma), quelli lungo la via Matildica (Reggio Emilia) e la via Romea (Modena). Non mancherà poi la camminata lungo via degli Dei, alla scoperta della chiesa di Santa Maria della Neve, e i percorsi spirituali, storici e culturali sulla via Romea Germanica (Forlì) e via Misericordiae (Cesena). Una novità è l’apertura dell’Abbazia di Nonantola, che torna a ospitare fedeli e turisti dopo il terremoto del 2012 e, per l’occasione, fornisce una visita a 360 gradi: basterà connettersi, infatti, al portale online dedicato per conoscere l’abbazia e il percorso benedettino.
A proposito di digitale, a essere innovativo è anche la modalità di informazione e prenotazione delle visite. Sul sito dedicato alla manifestazione, la piattaforma digitale indica le strutture visitabili e la tipologia di evento che vi si svolgerà, comunicando i prezzi, gli orari e la possibilità di prenotazione.
‘Le cose importanti come sempre partono dal piccolo e diventano grandi lungo il cammino - conclude monsignor Carlo Mazza, delegato Ceer -. Questo evento, sull’apertura dei monasteri, si è finalmente realizzato e potrebbe diventare un modello’. E poi, specifica: ‘Non è un’iniziativa catechistica, ma è la chiesa che si riversa sui bisogni delle persone con diverse modalità. La disponibilità dei monasteri è totale, non ci sono barriere, e diventano luoghi di umanità, in cui ci si rimette in gioco come individui, famiglie e gruppi’.
Il resto del Carlino
Nessun commento:
Posta un commento