A Gubbio "Raffaello e la nuova maiolica". Proposte 140 opere in quattro sezioni e 'Gabinetto curiosità'

 A Gubbio in mostra

GUBBIO - Sono 140 le opere che propone "Dal lustro all'istoriato: Raffaello e la nuova maiolica", mostra inaugurata a Gubbio, presso le logge dei Tiratori della lana, che sarà aperta fino al 6 gennaio del 2021. L'esposizione è stata allestita in occasione delle celebrazioni raffaellesche per i 500 anni dalla morte dell'artista, per iniziativa della Fondazione CariPerugia Arte. E' curata da quelli che sono considerati due fra i massimi esperti della materia a livello internazionale, Giulio Busti e Franco Cocchi, con la collaborazione di Luca Pesante ed Ettore Sannipoli.

La mostra - spiegano gli organizzatori - documenta attraverso le opere, altri materiali e supporti multimediali le caratteristiche e il rapido passaggio dalla produzione a lustro a quella istoriata, con particolare riferimento alla riproduzione dalle incisioni e stampe delle opere di Raffaelo e altri pittori dell'epoca, nonché l'evoluzione del gusto nel collezionismo e alle riproduzioni di marca storicista tra Otto e Novecento.

Il progetto espositivo si articola in quattro sezioni: "Deruta, Perugino, Pinturicchio e i vasi che paion dorati", che documenta la produzione derutese dalla seconda metà del Quattrocento e il rapporto con la pittura umbra coeva; "Mastro Giorgio finì de maiolica", incentrata sull'attività di Mastro Giorgio Andreoli, divenuto celebre per l'applicazione dei lustri in oro e rubino sulle maioliche, e della sua bottega fra Quattro e Cinquecento; "Raffaello e l'istoriato", che attraverso una selezione di alcune opere appartenenti alla Collezione di Maioliche Rinascimentali della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia documenta l'influenza di Raffaello sul cambiamento della ceramica e dell'affermarsi dello stile istoriato nella prima metà del Cinquecento.

C'è poi la sezione "Il gabinetto delle curiosità e delle meraviglie" che ricrea idealmente una camera di collezioni d'arte e curiosità ceramiche, tornato in voga fra Ottocento e Novecento come ripresa storicista di quelle che fin dal Rinascimento avevano trovato collocazione nelle dimore reali, nobiliari, di scienziati e uomini illustri e istituzioni. Di "grande impatto scenografico" - assicurano sempre gli organizzatori - questa parte dell'allestimento comprende cinquantacinque opere ispirate alla iconografia raffaellesca.

Il percorso si completa con la proiezione di alcuni video, tra cui quello della mostra "Maiolica - Lustri oro e rubino dal Rinascimento ad oggi" allestita sempre dalla Fondazione CariPerugia Arte ad Assisi nel 2019, con la quale "Dal lustro all'istoriato: Raffaello e la nuova maiolica" si pone in continuità.

L'iniziativa sarà anche occasione di approfondimento attraverso un programma di webinar, collaterale alla mostra, con la presenza di esperti a confronto sul tema dell'influenza di Raffaello sulla ceramica italiana ed europea.

ansa

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