Appennino. Alta Valtaro da riscoprire tra ambiente, storia e fede

 Cinque i borghi nel verde: Albareto, Bedonia, Borgo Val di Taro, Compiano e Tornolo

La chiesa di Groppo di Albareto

La chiesa di Groppo di Albareto - turismovaltaro.it

Avvenire

Quest’anno, segnato dal turismo a corto raggio a causa del coronavirus, ha visto la riscoperta, tra l’altro, dell’Appennino. L’Alta Valtaro, in quello tosco-emiliano, è un esempio di come il relax si possa coniugare a un percorso di fede, cultura e storia. Senza dimenticare, ovvio, la gastronomia che qui vede protagonista anche il fungo porcino, nascosto tra faggi e castagni.

 

Nella chiesa di Santa Maria Assunta di Albareto

Nella chiesa di Santa Maria Assunta di Albareto - turismovaltaro.it

 

Cinque i borghi: Albareto, Bedonia, Borgo Val di Taro, Compiano e Tornolo.

Borgotaro considerata la capitale dell’Alta Valtaro fa parte del circuito internazionale “Cittaslow”. Qui si trova la chiesa di San Antonino, con il suo organo del XIII secolo e un dipinto dell’Annunciazione risalente alla seconda metà del ‘600; e ancora la chiesa di San Domenico restaurata in stile Barocco, ma solo ora è stata riportata alle sue forme primitive. Dal 1600 molte famiglie benestanti di Borgotaro possedevano un sepolcro proprio in questa chiesa, rimasta tutt'ora nel cuore del borgotaresi. La Chiesa di San Domenico è caratterizzata da tre navate separate una dall'altra con colonne in pietra e archi gotici, che la rendono solenne.

 

Santa Maria Assunta di Albareto

Santa Maria Assunta di Albareto - turismovaltaro.it

 

Albareto, si trova in una terra verde dove si incontrano lupi, caprioli e cervi. Un saliscendi pittoresco. La struttura del centro storico di Albareto più significativa è la Chiesa di Santa Maria Assunta che con i suoi cinque altari, una particolarità, richiama tanti fedeli.

Lungo la “Strada del fungo porcino” nell'Alta Valtaro c'è poi Tornolo. È il comune dell'Emilia-Romagna più vicino al mar Ligure. Qui c’è la Chiesa di Santa Maria, la cui facciata, austera e silenziosa, è rivestita con dei blocchi di pietra di forma squadrata. E’ tripartita da quattro lesene sovrastate dal timpano. Il suo interno è in stile neoclassico. Diviso in due campate con volte a crociera, mentre le cappelle laterali e il corto transetto presentano volte a botte. L'opera di maggior pregio qui conservata è un ciborio ligneo risalente al Cinquecento caratterizzato da una raffigurazione di San Benedetto e da un tabernacolo aggiunto nel XVII secolo.

 

Affreschi nella chiesa di Groppo di Albareto

Affreschi nella chiesa di Groppo di Albareto - turismovaltaro.it

 

Compiano è un piccolo borgo castellano arroccato su un promontorio che si affaccia sul Taro, dove Francesco Moser fu incoronato campione d'Italia. La chiesetta di Sant'Antonino ha una storia antica. Un documento del 1080 indica la donazione da parte di Ragimberga, nobildonna di origine longobarda, della Cappella di Compiano al Monastero di San Prospero di Reggio Emilia con case e terreni. C'è poi la Chiesa di San Giovanni Battista barocca e neoclassica. E quella di San Giacomo Maggiore con affreschi realizzati nel 1998 da Tiziano Triani.

Bedonia ecco il Santuario della Madonna di San Marco del 1600. Fu realizzato accanto una fonte considerata miracolosa, dov’era una cappellina detta “del Pozzo”, per volere di un gruppo di mercanti veneziani, in segno di ringraziamento alla Madre della Consolazione che avrebbe intercesso per la loro liberazione dopo che erano stati assaliti dai banditi.

 

la chiesa di Boschetto, in comune di Albareto

la chiesa di Boschetto, in comune di Albareto - turismovaltaro.it

 

 

Un particolare nelle Santa Maria Assunta di Albareto

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