In attesa di riaprire le porte al pubblico, i musei scelgono la modalità digital per proseguire le proprie attività al tempo del Covid-19.
PRATO - Al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci tutte le attività si trasferiscono sulle piattaforme digitali: dal 10 novembre al via il palinsesto "Pecci On", con appuntamenti ONline e conversazioni in live streaming ONair. Tra i progetti, anche "Extra Flags" nell'ambito del quale ogni lunedì una nuova bandiera d'artista verrà issata ONsite sul pennone di fronte al museo; e poi "#Museum2b", un ciclo di incontri che coinvolgono figure di spicco del panorama e internazionale e "#KeyWords. Parole che aprono il presente", che propone il dialogo tra arte e psicologia.
BOLZANO - Si intitola "Willi the Cat" la mostra, a cura di Massimo Bartolini e Luca Trevisani, ospitata dal 13 novembre al 6 febbraio dalla Fondazione Antonio Dalle Nogare e visibile digitalmente: si tratta di un ambiente sensoriale, un'esperienza spaziale e percettiva che abbraccia alcune opere degli studenti della Facoltà di Design e Arti Libera Università di Bolzano con altre della collezione privata di Antonio Dalle Nogare. Inoltre resta attiva la mostra "Time Out" di Robert Breer, attraverso la campagna social #stillmoving, per condividere contenuti sulla vita e sulle opere dell'artista.
CARPI - Ai Musei di Palazzo dei Pio prosegue virtualmente l'esposizione "Prevenire è meglio che curare. Bernardino Ramazzini (1633-1714). Primo medico del lavoro", allestita fino al 6 gennaio, in un percorso che dalla prima metà del Seicento si spinge fino alla contemporaneità e che ora è raccontato da un filmato per la regia di Federico Baracchi. La mostra, a cura di Manuela Rossi e Tania Previdi, ripercorre la vicenda umana e professionale di Bernardino Ramazzini, una delle menti più lucide e rivoluzionarie della storia e della pratica medica, autore del De Morbis Artificum Diatriba che ha portato alla nascita della moderna medicina del lavoro.
VENEZIA - A Palazzo Grassi Punta della Dogana il programma #PalazzoGrassiatYours, ideato dall'istituzione veneziana in occasione del primo lockdown generale, è sempre disponibile sui canali digitali e sul sito web con i "Laboratori per tutti" digitali. Inoltre in programma visite virtuali alle mostre e contenuti digitali; da non perdere le foto del Masterset di Henri Cartier-Bresson selezionate dai cinque curatori Wim Wenders, Annie Leibovitz, Javier Cercas, Sylvie Aubenas e François Pinault in occasione della mostra "Henri Carter-Bresson. Le Grand Jeu", la visita di "Untitled, 2020. Tre sguardi sull'arte di oggi" insieme alla curatrice Caroline Bourgeois e il tour virtuale per scoprire l'architettura di Punta della Dogana.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Nessun commento:
Posta un commento