La mostra è stata inaugurata ierialla presenza, tra gli altri, del dirigente generale del dipartimento Beni culturali e dell'identità' siciliana, Mario La Rocca, e del direttore del Parco, Biondo. Sara' visitabile fino al 19 maggio 2024. Per l'assessore regionale ai Beni culturali e all'identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato "le recenti scoperte nell'area della cosiddetta Casa del Navarca, nell'acropoli sud dell'insediamento, ossia l'antica strada lastricata che tagliava Segesta e l'altare decorato di eta' ellenistica, e la grande attenzione che hanno suscitato confermano che bisogna investire negli scavi archeologici e nell'arricchimento dell'offerta culturale accessibile al pubblico".
Il tempio di Segesta è un tempio elimico dell'antica città di Segesta sito nell'area archeologica di Calatafimi Segesta, comune italiano della provincia di Trapani in Sicilia.
Il tempio, a volte denominato "Tempio Grande", è stato costruito durante l'ultimo trentennio del V secolo a.C., sulla cima di una collina a ovest della città, fuori dalle sue mura. Si tratta di un grande tempio periptero esastilo (ossia con sei colonne sul lato più corto, non scanalate). Sul lato lungo presenta invece quattordici colonne (in totale 36 quindi, alte 10 metri). L'attuale stato di conservazione presenta l'intero colonnato della peristasi completo di tutta la trabeazione. Nonostante gli elementi costruttivi e le proporzioni della costruzione si riferiscano con chiarezza al periodo classico dell'architettura greca, il tempio presenta aspetti peculiari sui quali la storiografia non esprime pareri unanimi.
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