Su spinta dell'erede al trono, il discusso Mohammed bin Salman (MbS), l'Arabia Saudita sta accelerando la sua apertura a una “modernità” (peer il momento particolarmente di facciata) che viene spesso confusa con l'intrattenimento e il divertimento. Per limitarci al settore della moda, i primi passi sauditi hanno visto l'organizzazione, due anni fa, di una sfilata con Dolce & Gabbana nell'oasi storica di al-Ula, tra cavalli bardati in oro e atmosfere da Mille e una notte.
È poi seguita la partecipazione di stilisti sauditi alle settimane della moda di Milano, Parigi e New York. Domani un ulteriore passo vede invece la presentazione di designer locali in terra saudita, favorendo con l'obbiettivo di favorire gli incontri con acquirenti e media internazionali. Tra le sette stiliste che partecipano alla tre giorni Sara Altwaim, le cui collezioni includono un look con gonna ampia in pizzo color carne pallido e cuciture bordate di nero e un look da sposa realizzato interamente in pizzo, con guanti di pizzo integrati. Peccato che il St. Regis Red Sea Resort, in cui si svolge l'evento, non sia alla portata di tutti i budget, con il costo della camera che varia tra 2.500 e 4.000 euro a notte. Colazione inclusa, ovviamente.
Avvenire
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