A Villa Marigola a Lerici la mostra "Memotopography", dodici installazioni scultoree e sonore dell’artista cubano Carlos Garaicoa

Per la prima volta nella storia il Lerici Music Festival, diretto da Gianluca Marcianò e quest’anno dedicato alla memoria, prende il via anche con una mostra d’arte contemporanea. Memotopography (Villa Marigola, fino all’11 agosto) è la personale, con dodici installazioni scultoree e sonore in tre sale dialoganti, dell’artista cubano Carlos Garaicoa, a cura di Carlo Orsini e in collaborazione con Galleria Continua. Una mostra dove lo spazio architettonico diventa luogo di riflessione storica, politica e sociale nei significati metaforici che vestono le opere di senso. 
Di impatto emotivo, richiama la violenza immanente che mina le radici di una società fragile l’installazione The roots of the world: manici di coltelli sono lo skyline di una città verticale ribaltata mentre le lame trapassano un tavolo verso l’alto e ne rappresentano le fondamenta malate. Estrema l’opera video Abismo, con la musica spirituale di Olivier Messiaen scritta in un campo di prigionia, giocata sulla contraddizione che le mani protagoniste del direttore d’orchestra sono le stesse di Hitler, responsabile dell’Olocausto.Su un grande tavolo centrale, Photo-topography, riproduzione tridimensionale su polistirene bianco di nove fotografie di città, mostra il parallelismo tra le rovine urbane e il sistema artistico contemporaneo. Le diversità uniscono nella proiezione video Partitura, quaranta performance musicali di artisti di strada. 
Geniale, nasce per gioco, l’idea di una borsa di Louis Vuitton con al suo interno il libro su Karl Marx, “Le Christophe Colomb du Capital”, metafora dell’ossessione per il capitale.

Famiglia Cristiana
 

Nessun commento: