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Pronto il viaggio in bus da record: 20.000 km da Delhi a Londra in 70 giorni

Sembra quasi uno di quei bus Hop on-hop off onnipresenti nelle grandi capitali mondiali (e di questi tempi mezzi vuoti). Solo che su scala globale. Il progetto si chiama “Bus to London”, salvo evoluzione della pandemia è in programma per il prossimo maggio e l’ha messo in piedi la società specializzata Adventures Overland. Si tratterà della linea di autobus più lunga del mondo: un’impresa che attraverserà 18 paesi nel giro di 70 giorni. Effettuando ovviamente fermate e soste anche di un giorno che daranno l’occasione ai fortunati passeggeri di scendere e visitare le decine di città attraversate, risalire e proseguire. Partenza da Delhi, in India, destinazione Londra.
 
Una traversata epica da 20mila chilometri che in qualche maniera ricorda la storica “Hippie Trail”, la popolare avventura che dagli anni Cinquanta ai Settanta ha portato tanti europei (e australiani, giapponesi e americani) a imbarcarsi via terra verso l’Asia, e in particolare l’India. Anche se “Bus to London” proporrà ovviamente un giro diverso anzitutto perché opposto e poi perché interesserà la Cina per ripercorrere l’antica Via della seta fra Kyrgyzstan, Uzbekistan e Kazakhstan. Se l’”hippie trail” era una forma di turismo alternativo all’insegna del risparmio, la nuova impresa in cantiere è invece roba da ricchi: i biglietti, appena una ventina quelli in vendita per il primo viaggio, costeranno intorno ai 15mila euro. Non proprio i voli spaziali di Virgin Galactic ma neanche le traversate in autostop e negli ostelli a basso costo dei “baby boomer” in cerca del misticismo orientale.
 
Pronto il viaggio in bus da record: 20.000 km da Delhi a Londra in 70 giorni

Londra, Tower Bridge

In effetti gli organizzatori puntano anche a riallacciarsi a un’altra tradizione, quella dei tour organizzati in autobus dalle sigle Silver Express, Albert e Indiaman. Il più popolare, passato alla storia, fu quello messo in piedi nel lontano 1957 da Oswald-Joseph Garrow-Fisher sul mezzo battezzato appunto The Indiaman: partito da Londra il 15 aprile 1957 con venti passeggeri a bordo, il bus raggiunse Calcutta il 5 giugno successivo. Per poi rientrare nella capitale il 2 agosto seguente. All’epoca un biglietto di sola andata costava 85 sterline ma la rotta fu un po’ diversa da quella di “Bus to London”: attraversò Francia, Italia, Jugoslavia, Bulgaria, Turchia, Iran e Pakistan prima di raggiungere l’India. Stupisce che a nessun regista sia ancora venuto in mente di girarci un film.
 
La nuova scommessa, che gli organizzatori definiscono “il più lungo viaggio in autobus al mondo”, sarà certo complessa ma comunque all’insegna della massima comodità possibile: poltrone reclinabili in stile “business class” con ampio spazio per le gambe, connessione Wi-Fi, punti di ricarica, armadietti privati, sistemi di intrattenimento con porte Usb e ausiliarie e molte altre amenità a disposizione dei passeggeri. Insomma, quasi un’esperienza da viaggio aereo di lusso.
 
Pronto il viaggio in bus da record: 20.000 km da Delhi a Londra in 70 giorni
La stazione di partenza sarà quella di Delhi – per cui chi volesse imbarcarsi dovrà prima volare in India salvo acquistare un biglietto per il ritorno, ma a quel punto dovrà tornarsene a casa in aereo – e si punterà a Est, verso il Myanmar, prima di entrare in Thailandia per la tappa di Bangkok. Si guiderà poi verso Nord, per attraversare il Mekong e visitare il Laos. Ancora, si sconfinerà nello Yunnan cinese fermandosi nella megalopoli Chengdu (quasi 17 milioni di abitanti) attraversando il paese-continente, verso il deserto del Gobi e riconnettendosi a parte della via della Seta dopo la quale l’autobus dei record sconfinerà in Russia, fermando a Mosca, e attraverserà l’Europa dai Baltici a Bruxelles via Polonia, Repubblica Ceca e Germania. Dopo più di due mesi di viaggio, l’avventura si concluderà dunque nella capitale britannica. Ma anche in questo caso, come in quello dell’Indiaman, il bus tornerà alla base ripercorrendo l’itinerario al contrario.
 

“Bus to London” non nasce dal nulla. Ha alle spalle viaggi simili (ma in automobile, fra 2017 e 2019) ed è un progetto figlio degli indiani Sanjay Madan e Tushar Agarwal, già insigniti di diversi titoli dal Guinness World Record e dal Limca Book of record. Viaggiatori, travel blogger, coordinatori di esperienze simili, personaggi tv per Discovery Science & Turbo: la loro Adventures Overland, fondata nel 2012, è appunto specializzata in road trip intercontinentali, davvero in ogni angolo del pianeta dai deserti alle autostrade futuristiche fino alle catene montuose: “Nei nostri viaggi, incontrerai te stesso”, dicono i due fondatori. Intanto, conviene consultare il programma di viaggio dettagliato, diviso in quattro parti, acquistabili anche separatamente e a prezzi inferiori. Ma la priorità a bordo ce l’avrà chi deciderà di salire a Delhi e scendere a Londra. 

Repubblica Viaggi