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Motel, 90 anni ospitalità on the road tra neon e noir. Il 1/o in California poi nell'immaginario da Psycho a Cars

C'è l'inquietante Bates Motel di Psycho ma anche le squallide stanze del Bagdad Cafè disperso nel deserto del Mojave del film di Percy Adlon. Anche i bambini hanno il loro: il tenero Cozy Cone Motel di Cars traduzione fantasiosa del leggendario Wigwam Motel di Holbrook, lungo la celebre Route 66, con i suoi conici bungalow a forma di tenda indiana. Ma decine di grandi storie sia sulla carta che sulla pellicola, da Thelma e Louise a Csi, trovano ambientazione nelle spesso squallide o inquietanti stanze di un motel. Con i loro neon sgargianti e i loro cartelli un po' precari, con la loro semplicità a volte rude, con i loro corridoi infiniti e i loro enormi parcheggi, i motel compiono 90 anni.
Riposo per gli automobilisti, rifugio per i fuggitivi, alcova a tempo ma anche veri e propri luoghi di vacanza dei tempi di Happy Days, quando furono attrezzati con piscine e minigolf: un secolo di vita e di emozioni sono passate tra le mura dei Motorists Hotel. Il primo a usare quel nome diventato leggenda non poteva che essere in California, già da allora pioniera nelle tendenze: il Milestone Mo-Tel, poi Motel Inn di San Luis Obispo, costruito dall'architetto Arthur Heineman e aperto il 12 dicembre 1925.
Secondo quanto si racconta nella cittadina vicina a San Francisco la targa prescelta era troppo piccola per la prevista denominazione Milestone Motor Hotel e i proprietari fecero di necessità virtù. Heineman aveva in mente di creare una catena di strutture di accoglienza lungo la già allora trafficatissima strada costiera del Pacifico tra San Diego e Seattle. Quel progetto non fu mai realizzato ma i motel divennero una realtà consolidata e parte integrante del panorama delle grandi highway. Già nel 1950 il termine entrò a far parte del dizionario inglese.
A importare in Italia trent'anni dopo la geniale trovata Usa fu Enrico Mattei che pensò di offrire anche il riposo notturno nei motel Agip ai viaggiatori a cui vendeva la benzina di giorno. Il primo fu nel 1954 realizzato nell'area di Metanopoli da Mario Baciocchi, poi ci furono le strutture progettate da Ugo Ratti e Mario Bagicalupo ma già nei primi anni '60 divennero più di 30 fino a toccare i 50 negli anni a venire. I motel divennero un altro dei simboli dell'Italia che ripartiva dopo la guerra e inseguiva il grande sogno Usa. E presto divennero anche rifugio di amori mordi e fuggi, di emozionanti "prime volte" e di relazioni clandestine.
Oggi i motel vivono una nuova stagione per vacanze vintage e chic. Dagli States dove si possono fare a tappe dormendo nelle storiche strutture disseminate sui 3755 chilometri della Route 66 che collega Chicago a Santa Monica all'Italia dove ne sono nati una serie di alta gamma con suite a tema e cene gourmet.
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