Università sostenibili, ateneo di Bologna primo in Italia


Per il terzo anno consecutivo l'Università di Bologna è il primo ateneo in Italia per attenzione alla sostenibilità ambientale. Lo certifica la nuova edizione del ranking GreenMetric, la classifica che valuta le politiche e le azioni green messe in campo dalle università di tutto il mondo. Sul podio il report incorona l'Università olandese di Wageningen, seguita dall'Università britannica di Oxford e da quella americana della California Davis. L'Italia compare con l'ateneo bolognese alla 12/ma posizione, a pari merito con Dublin City University e University of Sussex. 

Su 780 università censite dal ranking 29 sono italiane. Tra queste l'Università degli Studi di Torino (41/ma), l'Università Ca' Foscari Venezia (99/ma), l'Università degli Studi Milano-Bicocca (101/ma), il Politecnico di Torino (103/ma), Università dell'Aquila (105/ma), Luiss University (107/ma), l'Università di Genova (110/ma). 

Negli ultimi quattro anni l'Alma Mater ha scalato 59 posizioni, passando dal 71/mo posto del 2016 al 29/mo nel 2017 e al 15/mo nel 2018, fino ai tre gradini saliti nel 2019 che l'hanno portata alla posizione numero 12. 

Lanciato da Universitas Indonesia nel 2010, il ranking GreenMetric è pensato per coinvolgere le università di tutto il mondo nell'impegno comune sui temi della sostenibilità e del rispetto per l'ambiente. La classifica viene realizzata valutando le azioni e le politiche adottate dagli atenei in campo green, con un'attenzione particolare per cambiamento climatico, consumo di acqua e di energia, riciclaggio dei rifiuti e sostenibilità dei trasporti. (ANSA).

Weekend: Musica, da Zero alla 5 giorni contro le mafie

Renato Zero per due serate al Modigliani Forum di Livorno, sabato e domenica. Il tour di Elisa fa tappa venerdì al Pal'Art Hotel di Acireale (CT), lunedì alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO). Modà live sabato al Brixia Forum di Brescia, domenica al Pala Alpitour di Torino, mercoledì al Mandela Forum di Firenze. Lunedì Paola Turci in cartellone al Teatro Verdi di Firenze. Fabrizio Moro di scena domani al teatro Team di Bari, venerdì al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, domenica al PalaMilone di Crotone, lunedì al teatro Golden di Palermo. Nella sua settimana al Teatro Filodrammatici, Pacifico domani ospiterà Francesco De Gregori, venerdì Giuliano Sangiorgi, domenica Neri Marcorè. Francesco Renga domani canta al teatro OpenJobmetis di Varese, venerdì al teatro Auditorium Santa Chiara di Trento, sabato alla Grana Padano Arena di Mantova, lunedì al teatro Politeama Rossetti di Trieste, martedì al teatro EuropAuditorium di Bologna. Fiorella Mannoia in concerto domani al teatro Impero di Marsala (TP), venerdì al teatro Metropolitan di Catania, sabato al teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), mercoledì al teatro Galleria di Legnano (MI). Gianni Morandi domani va in scena al teatro Duse di Bologna. Vinicio Capossela domani in concerto al teatro Rendano di Cosenza, sabato al Cinema Teatro Massimo di Pescara, domenica all'Auditorium Parco della Musica di Roma, lunedì al teatro Morlacchi di Perugia. Domani Patti Smith canta al teatro Fraschini di Pavia. Una sola data per i Ghost, band metal svedese celebre anche per i costumi e la teatralità, domani alla Grana Padano Arena di Mantova. Ludovico Einaudi in cartellone al teatro Dal Verme di Milano: concerti domani, venerdì, domenica, mercoledì. Nek in concerto venerdì al teatro Dis_Play Brixia Forum di Brescia, domenica al teatro Ariston di Sanremo (IM), martedì al teatro Creberg di Bergamo e mercoledì al teatro Regio di Parma. Con il suo nuovo tour Eros Ramazzotti venerdì fa tappa al Palasele di Eboli (SA)(. Manuel Agnelli in concerto, insieme a Rodrigo D'Erasmo, venerdì alla TuscanyHall di Firenze, sabato al Palco 19 di Asti, lunedì al teatro Regio di Parma, martedì al teatro degli Arcimboldi di Milano. I Giant Sand suonano venerdì al Bronson di Ravenna, sabato al teatro delle Logge di Montecosaro (MC), domenica al teatro Rossini di Gioia del Colle (BA). Coez sabato sarà al Pal'Art Hotel di Acireale (CT). Willie Peyote, Zen Circus, Motta, Mirkoeilcane sono tra gli ospiti sabato della "Cinque giorni di musica contro le mafie" in programma al teatro Morelli di Cosenza. Niccolò Fabi domenica è al Cinema Teatro Massimo di Pescara, martedì al teatro Rendano di Cosenza. Roberto Vecchioni mercoledì in concerto al teatro Brancaccio di Roma. (ANSA).



Massimo Caputi nuovo presidente di Federterme-Confindustria


(ANSA) - ROMA, 4 DIC - L'Assemblea di Federterme ha votato all'unanimità per il nuovo Presidente, i vice Presidenti e ha approvato il programma di attività per il quadriennio 2019-2023. Massimo Caputi succede nella carica a Costanzo Jannotti Pecci che, acclamato Presidente onorario, lascia dopo venti anni di lavoro nella organizzazione aderente a Confindustria. 

"Assumo questo ruolo con grande responsabilità -ha affermato Massimo Caputi- conscio però che sarà necessario lavorare in squadra per creare un network più aggressivo che possa rilanciare un settore fondamentale per lo sviluppo dei territori considerato soprattutto che in Italia sono operative 321 concessioni termali". 

I vicepresidenti eletti sono Aldo Ferruzzi (Terme di Cervia), Marco Maggia (Terme di Abano), Marina Lalli (Terme Margherita di Savoia), Giancarlo Carriero (Terme Regina Isabella di Ischia), Giorgio Matto (Terme di Rivanazzano). 

Nel corso della Assemblea sono stati votati all'unanimità il Bilancio Consuntivo 2017/2018 e il Bilancio di previsione 2019. Al termine dell'Assemblea è stato anche presentato un progetto di promozione del settore termale italiano nell'ambito della campagna promozionale straordinaria a favore del Made In Italy 2019/2021.


Mibact, si cambia ancora, arrivano nuovi musei autonomi

Silvia Lambertucci (ANSA) - ROMA, 03 DIC - "Non chiamatela controriforma". Dario Franceschini presenta la nuova riorganizzazione del ministero della cultura, la terza dal 2014, e mette le mani avanti: nessun fai e disfa nel glorioso dicastero che Giovanni Spadolini fondò nel 1975, quello che si è fatto e si sta facendo "è un lavoro in continuità", anche con il predecessore pentastellato Alberto Bonisoli, che pure aveva tolto l'autonomia - tra le polemiche - a tre istituti di tutto rispetto come la Galleria dell'Accademia di Firenze, il Museo Nazionale Etrusco di Roma e il Parco archeologico dell'Appia. "Anzi lo devo ringraziare -insiste il ministro e capo delegazione Pd - sulla creatività contemporanea è stato lui a spingere". Tant'è, con buona pace del fair play di governo, le oltre 60 pagine in cui si articola il corposo Dpcm che accompagna il ritorno del Turismo ai Beni culturali approvato ieri sera dal Cdm sono ricche di novità. E mentre restituiscono l'autonomia economica e gestionale ai tre istituti 'detronizzati' dai decreti estivi di Bonisoli, ridisegnano non poco la geografia dei poteri all'interno del ministero, in parte correggendo il tiro rispetto alla stessa riforma Franceschini (per esempio sulle soprintendenze il cui numero viene decisamente aumentato con una più equa distribuzione sul territorio) in parte introducendo vere e proprie novità come la Soprintendenza Nazionale del Mare (fino ad oggi c'era solo quella siciliana fondata da Sebastiano Tusa) la Direzione generale per la salvaguardia del patrimonio o l'Istituto per la digitalizzazione del patrimonio, la cosiddetta Digital Library, che il ministro definisce "una vera grande sfida e un investimento per il futuro". In tutto i nuovi musei autonomi sono sette, diffusi un po' in tutta Italia, ma con una decisa preponderanza del centro sud: dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna al duo Vittoriano-Palazzo Venezia a Roma, dal Museo Nazionale d'Abruzzo al Museo archeologico Nazionale di Cagliari, dal Palazzo Reale di Napoli al Museo Nazionale di Matera, fino al Parco Archeologico di Sibari ("Uno dei siti più difficili - fa notare - una sfida nel cuore della Calabria"). Nuova autonomia anche agli istituti centrali del Mibact, a partire dall'Archivio di Stato ("la memoria d'Italia") al quale viene conferita maggiore importanza. Scelta simbolica per la Biblioteca dei Girolamini di Napoli che diventa Biblioteca Nazionale "Può diventare una straordinaria storia di riscatto", sottolinea Franceschini. Arrivano poi tre nuove soprintendenze archivistiche e bibliografiche, viene ripotenziato il settore demo etno antropologico (ci sarà un istituto centrale per il matrimonio immateriale). I poli museali diventano "direzioni regionali" (una definizione voluta, dice, "per sottolineare che hanno una funzione di coordinamento"). Le soprintendenze uniche invece rimangono tali ("A dispetto delle polemiche hanno funzionato", sottolinea soddisfatto il ministro) ma in alcuni casi si sdoppiano o addirittura si fanno in tre nelle regioni più grandi ("serviva una distribuzione più equilibrata"). A livello centrale viene rafforzata la Direzione Generale Creatività contemporanea che si occuperà di rigenerazione urbana, periferie, industrie culturali e creative, fotografia, design, moda. "E' una sfida per il futuro", dice il ministro Pd. Che punta moltissimo anche sulla digitalizzazione del patrimonio, "grande sfida di questo paese" per il quale si dovranno ora trovare risorse: "E' forse il progetto più ambizioso perché il nostro patrimonio ha una enorme valenza culturale ma anche un potenziale commerciale - dice- e mettendo insieme tutte le nostre ricchezze dell'arte, con chiunque ci siederemo al tavolo a trattare saremo più forti noi ". Quello della sfida è del resto un termine che ricorre spesso nelle parole del ministro ferrarese. Che seduto al tavolo nel grande salone del Collegio Romano non vuole, almeno per un'ora, parlare di politica e di governo. Anche se una battuta sui tempi incerti dell'esecutivo alla fine gli scappa ("i ministri in Italia non durano molto"). Chissà. La nuova riforma però, assicurano dal suo entourage, parte in sicurezza. I decreti attuativi sono previsti già a gennaio (in qualche caso resi più facili dal fatto che molto di quello che era stato avviato da Bonisoli non è mai stato attuato) e così gli interpelli per i nuovi posti e i concorsi per i direttori dei nuovi musei autonomi. "Noi in ogni caso lavoriamo per il futuro".