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Estate: operatori, 80 euro non hanno inciso su vacanze

(di Valentina Roncati)

 Gli italiani andranno in vacanza questa estate? Sì, no, chissà. Certo è che gli operatori turistici, che speravano in un 2014 di decisa ripresa sul fronte delle vacanze, sembrano, a questo punto dell'anno, piuttosto delusi. Gli 80 euro in busta paga, insomma, non hanno sortito, sul fronte dei viaggi, l'effetto auspicato. Una ripartenza delle vendite c'è stata, soprattutto per quanto riguarda i pacchetti organizzati, ma non forte come i tour operator speravano, e soprattutto, dopo i primi mesi del 2014 iniziati con il segno più, da maggio si segnala una stagnazione sul fronte della biglietteria. "Avevamo segnali di ripresa interessanti su questo fronte fino ad aprile - spiega Andrea Giannetti, membro del comitato di Astoi-Confindustria, che rappresenta i maggiori tour operator - e maggio e giugno dovevano essere mesi di consolidamento ma vediamo invece un arretramento dei volumi.
La visione non è rassicurante anche perchè luglio in genere si attesta sui mesi precedenti e non ci fa piacere constatare questa stagnazione; ci aspettavamo un 2014 di recupero, da consolidare in settembre e ottobre, quando dovrebbero iniziare anche i primi spostamenti in vista di Expo". Preoccupato è il presidente di Assoturismo-Confesercenti, Andrea Albonetti. "La spesa media e i margini di guadagno scendono, e preoccupa il fatto che in 5 anni si siano persi 25 punti nella stagionalità: si passa dal 73% di italiani che nel 2008 sceglievano il mare del nostro Paese, al 48%. Crescono coloro che andranno al mare all'estero; i nostri operatori subiscono la concorrenza dei vicini Paesi europei, a causa delle troppe tasse, indegne di uno Stato fiscalmente civile. Penso che i turisti italiani stiano iniziando a scoprire il mare estero, più economico, non che disdegnino il mare italiano.
Cresce infatti la propensione a viaggiare in Grecia, Spagna e Croazia e in quest'ultima in modo significativo". "Facciamo di tutto affinchè il mercato riprenda il suo iter normale - lamenta il presidente di Fiavet, la Federazione delle agenzie di viaggio aderente a Confcommercio, Fortunato Giovannoni - abbiamo promosso iniziative per rilanciare l'Egitto, per esempio, ma la Farnesina mantiene lo 'sconsiglio' su alcune aree e così in quella meta, in passato molto ambita, non c'è la ripresa che si prevedeva. La situazione anche altrove è di stallo, i consumi diminuiscono a partire da quelli alimentari, e gli 80 euro in busta paga previsti dall'attuale Governo hanno prodotto qualche effetto, ma non sul turismo. La gente che si muove è ai livelli di quella dello scorso anno, con le stesse percentuali. Apparentemente - conclude Giovannoni - sembra che si sia fermato il trend negativo ma la ripresa non la notiamo ancora". Come ogni anno i numeri sul turismo estivo sono i più diversi. Secondo Confesercenti Swg, quest'anno il numero dei vacanzieri dovrebbe superare i 27,2 milioni, per una spesa complessiva di quasi 21,5 miliardi di euro, in calo di circa 3,2 miliardi (-13%). Coldiretti calcola invece che la spesa complessiva degli italiani per le vacanze si è ridotta di circa 10 miliardi per effetto di un calo delle partenze e di un taglio del 25 per cento del budget, rispetto all'inizio della crisi nel 2008 quando era pari a 1056 euro per persona. Secondo l' Osservatorio Nazionale Federconsumatori, quest'anno, solo il 31% degli italiani partirà per le tradizionali vacanze estive, di almeno una settimana, pari a circa 18,6 milioni di cittadini, il 3% in meno rispetto allo scorso anno. Più ottimistiche, infine, le previsioni del Touring Club Italiano, secondo il quale il 46% degli italiani, quasi la metà dell'intera popolazione, riuscirà a concedersi una vacanza quest'estate. VR 22-GIU-14 19:06 NNNN
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Langhe-Roero e Monferrato patrimonio Unesco

I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, in Piemonte, sono patrimonio mondiale dell'umanità. Il sì definitivo alla candidatura è arrivato dal comitato dell'Unesco, riunito a Doha, nel Qatar. E' il 50/o sito italiano che ottiene il riconoscimento: il primo, nel 1979, erano stati i luoghi dell'Arte rupestre della Val Camonica.  L'Italia - prima al mondo per numero di siti riconosciuti dall'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, ra 50 - iscrive per prima nelle World Heritage List dei luoghi più belli del pianeta un'area geografica premiata per la cultura legata al vino.

Neppure le rinomate colline francesi dove si producono lo Champagne od il Bordeaux ci sono ancora arrivate. Il Piemonte è arrivata al traguardo con una candidatura nata dieci anni fa, a Canelli, nelle cantine che sono chiamate le 'cattedrali sotterranee', decollata nel 2008 con il protocollo d'intesa firmato da Regione, Province di Alessandria, Asti e Cuneo e dal ministero dei Beni Culturali. Strada facendo si è poi aggiunto il ministero delle Politiche Agricole.
Dei paesaggi vitivinicoli del Piemonte fanno parte tre aree nelle Langhe, due nell'Alto Monferrato, un'altra, infine, nel Basso Monferrato. Sono le colline dove i doni della natura ed il sapiente lavoro di generazioni e generazioni di uomini, ogni anno portano a staccare dalle vigne i grappoli d'uva che poi diventeranno Barolo, Barbaresco, Asti spumante, noti in tutto il mondo, ma anche altri vini molto amati.
E dove la terra è generosa dei tartufi più pregiati. Colline raccontate da grandi scrittori - Pavese, Fenoglio, Pavese - custodi di straordinarie bellezze e di grandi tradizioni legate alla terra, di storiche cantine e castelli. Sono sei i territori d'eccellenza entrati nell'Heritage List dell'Unesco: la Langa del Barolo, il Castello di Grinzane Cavour, le Colline del Barbaresco, Nizza ed il Barbera, Canelli e l'Asti spumante, il Monferrato degli Infernotti. Un'area in tre province, che copre un'estensione di 10.789 ettari in 29 Comuni. Il dossier piemontese è stato curato da Siti, associazione fondata dal Politecnico di Torino con la Compagnia di San Paolo. La strada verso il sì dell'Unesco alla candidatura piemontese era stata aperta, a fine aprile, dal parere positivo dell'Icomos, l'organismo indipendente che valuta le candidature per la lista Unesco: "I paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato - sono unici per la sua armonia e per l'efficace bilanciamento tra qualità estetiche del paesaggio rurale, architetture e costruzioni storiche, ed antica e autentica tradizione della viticoltura". 
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Da Novara al Monte Rosa, ecco gli itinerari del vescovo Brambilla

Quattro i percorsi suggeriti: lettera aperta ai villeggianti che sceglieranno di trascorrere le ferie in Diocesi
Il vescovo a Macugnaga: è tra gli itinerari consigliati ai turisti

NOVARA
«In queste terre troverete l’accoglienza della nostra gente, il frutto della laboriosità locale, i prodotti dell’artigianato, i capolavori della cultura e del genio italiano, la memoria di una storia gloriosa, che ha fatto da cerniera fra Piemonte e Lombardia».  

Non è il messaggio di qualche guida turistica o agenzia di promozione del territorio. A dare il benvenuto ai turisti, alla vigilia dei mesi estivi, è infatti monsignor Franco Giulio Brambilla. In un’inusuale veste di «cicerone», il vescovo di Novara scrive una lettera aperta ai villeggianti che sceglieranno di trascorrere le ferie in Diocesi. 

Nel documento non ci sono solo saluti. Monsignor Brambilla propone quattro percorsi di cultura, arte e spiritualità, che idealmente si dipanano dalla Cupola Antonelliana percorrendo un itinerario che chiama «dal riso al Rosa»: la prima direttrice è la costa d’oro del Lago Maggiore che scende da Cannobio fino ad Arona, punteggiata da tanti campeggi e strutture recettive di primario valore internazionale. La seconda «ci introduce nella corona della Val d’Ossola, che si ramifica in sette valli, diverse ed egualmente capaci di attrarre per i loro scenari montani famosissimi». La terza è la conca del lago d’Orta, con il gioiello dell’Isola san Giulio. Infine il quarto percorso è la verde Valsesia, che arriva ai piedi del Monte Rosa. Per l’accoglienza si è mosso l’Ufficio di pastorale del turismo, con agili brochure che saranno distribuite nelle parrocchie e una guida in cinque lingue per seguire la messa.  
lastampa.it

Terra Santa: Magdala nuovo sito di pellegrinaggio sul lago di Tiberiade

Con la scoperta di importanti reperti archeologici risalenti al tempo della predicazione di Gesù sulle rive del lago di Tiberiade, Magdala – il paese di Maria Maddalena, oggi Migdal – si avvia a diventare un altro sito di pellegrinaggio in Terra Santa. Qui, ai piedi del Monte delle Beatitudini e poco distante da Cafarnao, i Legionari di Cristo hanno eretto una chiesa e vogliono costruire anche un Centro di accoglienza per i pellegrini. A Gerusalemme, Roberto Piermarini ha intervistato il fondatore del “Magdala Center”, padre Juan Maria Solana, il quale spiega l’importanza delle scoperte archeologiche di Migdal:

R. – Abbiamo trovato innanzitutto, credo, il pezzo più importante: la sinagoga. Una sinagoga del primo secolo, molto ben conservata, una sinagoga ricchissima e, secondo gli archeologi israeliani, eccezionale, che ha l’intera struttura con mosaici ed affreschi. Soprattutto, lì abbiamo trovato l’altare della sinagoga ed è la prima volta che si trova un altare in una sinagoga di quel periodo. È una delle sette sinagoghe più antiche al mondo. Questo altare, una pietra scolpita su tutti i lati, rappresenterebbe – secondo gli specialisti e gli studiosi – il Tempio di Gerusalemme: questa è una novità archeologica assoluta, perché non si era mai trovata una descrizione fisica di com’era il Tempio di Gerusalemme ai tempi di Gesù.
D. – In questa zona, è stata trovata anche quella che definiscono la "barca di Gesù", che si trova in un kibbutz proprio a Magdala…
R. – Effettivamente. Nel 1986, ci fu un anno di siccità ed il lago si ritirò. Sui fondali del lago trovarono questa barca del primo secolo che adesso si conserva e quasi direi che “si venera”, anche se non è accertato che sia di Gesù al 100%. Però, è un richiamo molto forte alla vita di Gesù, ai pescatori, alla vita del lago che è così eccezionale per noi credenti, per coloro che leggono il Vangelo.
D. – In questa zona è stata eretta una chiesa. A chi è dedicata?
R. – Questa chiesa è ispirata a un brevissimo passo del Vangelo di Luca, capitolo 8. Il primo versetto dice: “Gesù predicava”. Questa predicazione noi l’abbiamo “fotografata” nell’altare di questa chiesa che è appunto una barca fatta ispirandosi a quella barca trovata prima e anche a un mosaico molto bello trovato nella proprietà dei francescani a Magdala. Quindi, l’altare è a forma di barca e dietro c’è il lago: è uno spettacolo bellissimo. Luca 8, continua dicendo: “Lo seguivano i Dodici e un gruppo di donne che lo servivano”. Quindi, la Chiesa principale – a parte l’altare a forma di barca – ha 12 colonne con altrettante icone, quindi i Dodici. Poi, ha un atrio antistante dedicato alle donne del Vangelo, molto suggestivo perché l’insieme, oltre a essere molto armonioso, molto bello, è anche molto espressivo di queste donne. Tra l’altro, ha otto colonne e su sette di esse abbiamo scolpito i nomi delle donne che seguivano e servivano Gesù, volendo significare che erano colonne della Chiesa. Non è detto che fossero di seconda classe perché non erano Apostoli: io non lo so, dovremmo approfondire cosa facevano le donne che seguivano Gesù. Ma, secondo me, non solo cucinavano e lavavano i vestiti, ma sicuramente appoggiavano il ministero di Gesù, gli avvicinavano la gente, spiegavano le sue parabole. Erano persone che facevano parte di tutto il collegio che Gesù aveva creato per edificare la sua Chiesa. Quindi, prime pietre vive di questa Chiesa edificata da Gesù, colonne, donne che seguivano Gesù.
D.  Quindi, adesso nei pellegrinaggi in Galilea ci sarà un’altra sosta anche a Magdala che invece prima non veniva considerata?
R. – Infatti, prima si passava solo lungo la strada indicando Magdala, ma si diceva che non c’era niente. Adesso, ci sarà una nuova tappa nei pellegrinaggi dei fedeli che vengono in Terra Santa anche perché è vicinissima a Cafarnao, al Monte delle Beatitudini. Quindi, non bisogna trascorrerci mezza giornata ma si passa di lì per una sosta per ricordare la predicazione di Gesù e per ricordare queste donne, figure bellissime di donne che accompagnavano e appoggiavano il ministero di Gesù. 

Tutto pronto per la stagione estiva, impianti aperti

Impianti in funzione e stagione estiva al via sulle Dolomiti bellunesi. Dopo un inverno all'insegna del maltempo gli operatori di Auronzo e Misurina puntano al riscatto: già aperti la seggiovia del Col de Varda a Misurina e il comprensorio del Monte Agudo ad Auronzo. Il colle è divenuto negli anni un polo attrattivo non solo per il turismo invernale, ma anche per quello estivo. In funzione entrambe le seggiovie, così come l'attrattiva più divertente dell'estate: il Fun Bob la rotaia di oltre 3 chilometri su cui scendono a una velocità di circa 45 km/h gli slittini parte dalla stazione di monte della prima seggiovia, la Taiarezze-Malòn. Anche Cortina d'Ampezzo è pronta per l'estate. La funivia Falzarego-Lagazuoi che ha aperto le danze della stagione estiva il 24 maggio scorso permette ai visitatori di arrivare in soli 3 minuti a 2800 metri d'altezza e di godere di un paesaggio davvero mozzafiato. Da qui si arriva al Rifugio Lagazuoi, una delle terrazze naturali più belle delle Dolomiti, la quale funge da ottima base di partenza per visitare trincee, gallerie e camminamenti del museo all'aperto della Grande Guerra.
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