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Turismo: 3 italiani su 5 dimenticano un oggetto in hotel

(ANSA) - ROMA, 20 NOV - Italiani, popolo di viaggiatori smemorati: emerge da un'indagine di HotelTonight secondo cui al 63% dei nostri connazionali è capitato di dimenticare qualche effetto personale nella stanza d'hotel. Alla metà degli intervistati (49%) è successo solo una o due volte, ma il 13% può davvero essere considerato uno smemorato seriale, visto che ha dichiarato di aver dimenticato qualcosa non meno di 3 o 4 volte.
    In testa alla top ten dei più dimenticati svetta il caricabatterie del telefono. Seguono i prodotti cosmetici e il pigiama o camicia da notte. Al quarto e quinto posto occhiali da sole e libri poi ciabatte, gioielli e beauty case. Chiudono la classifica auricolari e cuffie per la musica e orologio.
   
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Bit2015 business del turismo senza confini sul web

La Bit2015 si fa in due e diventa un brand digitale attivo 365 giorni all'anno, riproducendo online la formula della manifestazione che si terrà nei padiglioni di Fiera Milano da giovedì 12 a sabato 14 febbraio 2015.
Luogo d'incontro e di scambiowul web che ha come protagonisti tutti gli attori del mondo del turismo che ruota attorno all'innovativo concept organizzato per segmenti di business.
E' l’obiettivo del nuovo sito www.bit.fieramilano.it online con un approccio nuovo al digitale, come strumento strategico, che riflette l’ambizione della prossima Bit di essere sempre più una piattaforma che aiuta gli operatori a fare sistema. Lo conferma anche la leadership di Bit nel mondo social: la pagina Facebook ha 32.000 fan, la più cliccata tra quelle delle maggiori fiere del turismo mondiali, mentre i follower su Twitter sono 6.300. Nel solo periodo agosto-settembre, l’account @bitmilano ha raggiunto più di 35 mila account (cinque volte il numero di follower, generando oltre 87 mila impression). Nello stesso periodo, la pagina Facebook ha generato più di 25.200 impression e più di 2.100 interazioni all’interno della pagina. Ora il sito si aggiunge alla strategia digitale che sta portando il brand Bit a dialogare con tutti i suoi stakeholder sui principali social network internazionali – Facebook,Twitter, Youtube, Instagram e Linkedin – e presto anche su Weibo, il social network più usato in Cina.
"Il nuovo sito – spiega il direttore di Bit di Fiera Milano, Cristina Tasselli – sviluppato in ottica responsive è un canale che, in sinergia con i social network, non solo parla delle novità della nuova Bit edizione 2015 ma soprattutto accende i riflettori sui player, a partire da tutti gli espositori presenti. Prima grande novità è infatti lo spazio digitale a disposizione per i seller, attraverso citazioni e interviste mirate che partono dal sito e vengono diffuse nei social network di Bit".
Tra le principali novità, la sezione BitNow, blog che racconta in tempo reale le novità della manifestazione, con approfondimenti e ricerche di mercato, "dietro le quinte", interviste agli espositori, coinvolgimento del pubblico e del mondo dei viaggi attraverso l’hashtag #yourBit. Realizzato da Inventa CPM, secondo la strategia di marketing di Bit, il sito è progettato seguendo il principio content & mobile first, cioè con i contenuti comedriver strategico e come principio guida la responsiveness, ovvero la capacità di offrire un’esperienza di navigazione ottimale da qualsiasi dispositivo. Otto le sezioni in cui è organizzato il sito.
Sezioni istituzionali - Tutto su Bit raccoglie le novità principali sui mondi di Bit – Leisure, Mice, Luxury, Digital – le ricerche dell’Osservatorio Think with Bit, le informazioni sui servizi e i contatti e le novità di Destination Sport, il nuovo spazio dedicato al turismo sportivo in collaborazione con Decathlon. Le altre due sezioni sono dedicate alCongresso Internazionale del Turismo con un aggiornamento costante dell’agenda pubblica e a Bit.China, il programma che per la prima volta permette agli espositori di raggiungere il mercato in più rapida espansione attraverso la partecipazione a Gift, una delle fiere del turismo leader in Cina che ha tra i suoi organizzatori Fiera Milano.
Sezioni dedicate ai target - Press&Social è rivolta ai media, con media kit, release e review. Le sezioni EspositoriBuyers e Visitatori dialogano con i  macrotarget di Bit2015 attraverso infografiche e call to action mirate come ad esempio l’invito a iscriversi al Buyers’ Club per i buyer, quello a acquistare i pacchetti, tutti pubblici e arricchiti di foto, per gli espositori, e quello a pre-registrarsi a seconda della tipologia di visita: viaggiatori, operatori professionali, istituzioni e scuole.
Tutte le informazioni su www.bit.fieramilano.it, @bit2015, #bit2015.

ilgiornale.it

Hotel a ritmo di musica

di Paola Mentuccia


La musica fa parte della vita di molte persone tanto quanto lo spazzolino da denti e non possono certo rinunciarvi quando sono in vacanza. È proprio per questo genere di viaggiatore che alcuni operatori turistici hanno dato vita a strutture ricettive pensate per il soggiorno di chi non vive la musica come semplice svago ma come autentica passione. Strumenti musicali appesi alle pareti, studi di registrazione convertiti in camere da letto, cimeli e poster di grandi star appesi sui muri che danno la benedizione a vecchi e nuovi fan.

Si parte dal Regno Unito, indiscusso crogiolo di creatività. Il Clink 78 Hostel di Londra è nello stesso antico edificio del Palazzo di Giustizia dove nel ’78 si svolse il processo a Paul Simonon e a Nick “Topper” Headon, componenti della storica band dei Clash, per aver sparato a dei costosissimi piccioni viaggiatori con dei fucili ad aria compressa. Episodio che ispirò la canzone “Guns On the Roof”. Non a caso, il bar dell’ostello è intitolato alla band britannica ed è lo spazio in cui ogni sera si esibiscono musicisti o sono in programma eventi particolari. L’aula di tribunale in King’s Cross Road, a due passi da Camden Town, è ora una sala computer con connessione wi-fi e le vecchie celle sono stanze arredate con uno stile a dir poco stravagante, dal vittoriano al design d’avanguardia.

Musica live anche all’ostello Let’s rock di Cracovia e al Kex Hostel di Reykjavik che, oltre a piccoli concerti, quiz, karaoke e serate di open mic, ospita eventi del Reykjavik Jazz Fest e del Reykjavik International Film Fest. Gestito, tra gli altri, da un percussionista, un chitarrista e un produttore di musica elettronica, l’Hostel Ruthensteiner di Vienna invita musicisti e band da tutto il mondo ad esibirsi dal vivo: nelle aree comuni si possono suonare gratuitamente il pianoforte, la fisarmonica, l’ukulele, la chitarra e le percussioni.

Per i musicisti che provano il brivido di esibirsi nella sala dello Sky Backpackers Hostel, a Dublino, l’emozione deve essere davvero forte se solo per un instante, mentre intonano una canzone e fanno vibrare le loro chitarre, si soffermano a pensare che, proprio in quell’edificio, artisti come David Bowie e Bono Vox hanno fissato per sempre su nastro i loro grandi pezzi: l’ostello sorge, infatti, dalle ceneri dello studio di registrazione “Little Lane”, dove un tempo passavano e soggiornavano le star mondiali della musica.

A Bundoran, indiscussa capitale del surf in Irlanda, c’è, invece, l’Homefield Rock Hostel, un vecchio edificio ristrutturato cinque anni fa il cui tema centrale è la musica: ogni camera è dedicata a una band o a un artista – come i Beatles, Rory Gallagher - o anche a un’epoca musicale. Nelle stanze del Backstage Hotel, ad Amsterdam, l’esperienza è ancora più intensa. Oltre a una docking station per ascoltare la musica in cuffia, all’ipod e al wifi gratuito ci sono veri e propri elementi da palco, come strumenti musicali appesi alle pareti e rullanti da utilizzare come sgabelli. Non è da meno la stanza dedicata alla musica al Fusion Hotel di Praga: divani a forma di labbra rosse sgargianti, manifesti di grandi gruppi musicali degli anni d’oro del rock, specchiere da camerino, chitarre appese e addirittura amplificatori usati come comodini.

I viaggiatori rock di tutto il mondo non saranno delusi da un soggiorno in Italia. L’Ostello bello di Milano, a due passi dal Duomo, oltre alla tipica cucina della nonna con orto e aromi a disposizione degli ospiti, organizza eventi culturali gratuiti durante la settimana e non può mancare la musica dal vivo, anche perché lo stesso ostello mette a disposizione pianoforte, chitarra, basso, tastiera e altri strumenti musicali.


Ma il più cool di tutti non poteva che essere nel cuore di Berlino, la città che sembra essere al top del dinamismo culturale. L’hotel Nhow Berlin è infatti l’unico in Europa ad offrire, negli spazi accuratamente arredati con elementi di design, due studi di registrazione professionali. Situato sulle rive del fiume Sprea, in un’area che è l'epicentro della musica, della moda e della scena creativa, il Nhow è il massimo dell’avanguardia in tema di ospitalità nel segno della musica. Qui la colazione in camera è servizio ormai superato: perché, invece, non farsi portare una chitarra per suonare la canzone più adatta al momento?
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Coppia 'multata' da hotel per recensione su Tripadvisor

Ormai Tripadvisor è diventato anche motivo di tensione e scontro tra albergatori e clienti. Una coppia di pensionati inglesi ha pagato cara una recensione negativa sul noto sito turistico a un hotel dove aveva trascorso una sola notte. Secondo la Bbc, Tony e Jan Jenkinson si sono visti addebitare 100 sterline sulla loro carta di credito da un albergo di Blackpool, a nord di Liverpool, che non ha gradito i loro commenti, fra cui quello di ''tugurio fatiscente''. Il Broadway hotel si è difeso in un primo momento affermando che il regolamento interno - e questo sarebbe scritto nero su bianco sulle clausole di prenotazione - prevede un addebito da 100 sterline per gli ospiti che lasciano una cattiva 'review'. C'è da dire che i Jenkinson ci erano andati giù pesante: nel loro commento avevano parlato di ''tugurio fatiscente e maleodorante''. Un colpo durissimo per i proprietari che hanno così deciso di applicare la controversa e punitiva 'policy'. ''Che cosa è accaduto alla libertà di espressione? - si è chiesto Tony Jenkinson - Tutti quelli a cui abbiamo chiesto un parere ci hanno detto che un hotel non si può comportare così''. I due pensionati si sono rivolti un po' a tutti per ottenere giustizia.
Ai media e anche all'autorità locale per gli esercizi commerciali che ha avviato una indagine sul caso per capire se ci sia stato o meno una violazione della legge nell'imporre la 'multa'. Alla fine è dovuto intervenire perfino il municipio di Blackpool che, temendo una cattiva pubblicità al suo settore turistico, ha fatto forti pressioni sugli albergatori. Il Broadway hotel si è quindi deciso a restituire le cento sterline alla coppia di pensionati e a rinunciare al suo regolamento anti-recensione. Nei mesi scorsi è emerso come gli albergatori britannici abbiano sempre più paura di finire 'ostaggio' degli utenti di Tripadvisor. Ci sono infatti molte persone che tentano di ricattare i gestori chiedendo loro notti o pranzi omaggio, minacciandoli con giudizi negativi che danneggerebbero l'immagine del locale ma anche il suo punteggio sulla guida online. In certi casi l''arma' di Tripadvisor e' usata per ottenere anche solo una bottiglia, un dolce o un piccolo sconto.

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Un tour da brividi nei castelli più tenebrosi d'Italia

di Ida Bini

Una valida alternativa alle feste dark, alle sfilate e alle parate tenebrose e spettacolari di Halloween, l’antico rito pagano che celebra il Capodanno celtico la notte del 31 ottobre, è fare un viaggio alla scoperta dei castelli, dei monasteri e dei casolari storici d’Italia - dal Piemonte all’Emilia, dalla Toscana al Lazio - dove sono avvenuti tragici eventi che hanno lasciato un alone di mistero e di segretezza. Il viaggio tra spettri e fantasmi comincia in Piemonte, nel castello della Rotta, a 10 chilometri da Moncalieri. Lo spettrale maniero, che risale al IV secolo e che oggi è abbandonato, cambiò spesso di proprietario: dai Longobardi ai Templari e dai Cavalieri di Malta alla famiglia dei Savoia, quest’ultima dal Cinquecento.

Il castello, testimone di molte battaglie, di prigionie e di un amore infelice e tragico di una donna uccisa barbaramente, ha la fama di “luogo più infestato d’Italia” per la presenza di inquietanti rumori e di un elenco infinito di presenze strane e angoscianti: una nobile suicida, un monaco morto durante una battaglia, un’anziana donna rea di aver ucciso un bambino, e un cavaliere armato, assetato di vendetta, sul suo destriero, di cui ogni notte si sente il rumore degli zoccoli sul selciato. Nelle vicinanze, inoltre, sono stati rinvenuti i resti di un cavaliere con una croce di ferro al collo, rafforzando così l’atmosfera già tetra del maniero. Sempre in Piemonte c’è il castello di Rivarolo Canavese, detto di “Malgrà”, la cui storia è legata a numerose e inquietanti leggende. Si narra che all’interno del maniero vaghi senza pace il fantasma di una giovane donna, fatta uccidere dal marito, che disperato per il rimorso e braccato dal fantasma della donna alla fine si suicidò. Qui, di notte, si odono urla, rumori, cigolii e passi furtivi; di giorno, invece, si può visitare una tranquillissima e ricca biblioteca.

Nella vicina regione Valle d’Aosta si trova uno dei castelli medievali più belli d’Italia, il castello di Fenis, famoso per la sua architettura scenografica con la doppia cinta muraria merlata che racchiude l’edificio principale e numerosi torri. Il maniero è aperto al pubblico che può visitare la cappella, mirabilmente affrescata, e le eleganti stanze del primo piano. Non è accessibile ai visitatori, invece, il secondo piano, un tempo destinato agli alloggi della servitù e dei soldati, da dove, oggi, arrivano strani rumori, schiamazzi e passi sinistri. Per l’atmosfera inquietante il maniero è stato spesso usato come set cinematografico. A tormentare con rumori e visioni paurose il castello rinascimentale di Issogne, sempre in provincia di Aosta, è il fantasma della contessa Bianca Maria Gaspardone, moglie di Renato di Challant, decapitata davanti al castello sforzesco di Milano per aver tradito il marito e ordinato l’omicidio di uno dei suoi amanti. Nel castello, che oggi fa parte di un affascinante itinerario tra i manieri della regione, si visitano le sale decorate di affreschi e arredi, gli eleganti camini e i soffitti in travi di legno, sempre con l’attenzione tesa a cogliere la presenza del fantasma della contessa, che solo verso sera non tradisce l’attesa. La Liguria regala molti casali e castelli legati a storie tragiche e leggende da brividi. A Voltri, nel golfo di Genova, c’è Ca’ delle Anime, antica locanda che sorgeva su una strada molto frequentata da commercianti e pellegrini e che oggi concede brividi e sussulti: si narra che i gestori di questa casa, una famiglia con gravi problemi mentali, uccidessero tutti coloro che si fermavano a rifocillarsi e seppellissero i corpi delle vittime nel bosco, dove negli anni Cinquanta ne è stato trovato uno chiuso in un sacco di juta. Oggi pare si sentano ancora le loro urla strazianti. A Scogna Sottana, un piccolo paesino in provincia di La Spezia, c’è la Casa del violino, abitata da un musicista famoso; dopo la sua morte a causa di una lunga e grave malattia, la casa restò disabitata per molto tempo e poi aperta per brevi soggiorni, durante i quali gli ospiti spesso sentivano lamenti e il melodioso suono del violino dell’antico proprietario. Oggi restano il mistero e l’inquietante sagoma della casa, disabitata e abbandonata, avvolta dalla nebbia. Nel castello Malaspina di Fosdinovo, nei pressi di Massa Carrara, è possibile imbattersi nel fantasma di Maria Bianca Malaspina, una giovane dama dai capelli biondi che, si dice, vaghi tra le mura del maniero stregato. Alcune leggende narrano che venne murata viva nelle segrete del castello medievale perché, essendo nata albina, era considerata indemoniata e quindi nascosta e lasciata morire di stenti. Altre leggende, invece, raccontano di un amore scandaloso con un giovane stalliere che il padre interruppe, facendola segregare in una stanza del castello senza porte né finestre ma solo con un cane e un cinghiale, simboli di fedeltà e di ribellione. Oggi in una sala del castello, aperto al pubblico, da un restauro è apparsa una curiosa macchia bianca, che sembra rappresentare proprio una figura femminile insieme a un cane e a un cinghiale. Il maniero ospita anche un museo, un centro culturale, una residenza per artisti e scrittori e un piccolo bed and breakfast dove godersi la paurosa ricerca dei fantasmi. In Lombardia misteriose leggende avvolgono il monastero di Torba, a Gornate Olona, in provincia di Varese, situato ai piedi del suggestivo parco archeologico di Castelserpio, sito romano patrimonio dell’Umanità. Nel monastero, oggi protetto dal Fai, le anime disperate di tre monache si aggirano con urla e lamenti nelle campagne intorno al monastero, dove al secondo piano un affresco raffigura otto monache di cui 3 senza volto. C’è anche un’altra storia curiosa legata al monastero: si narra che nel 1340 una tempesta sradicò un grande albero da cui riemerse la scultura marmorea del re longobardo Galdano da Torba con in mano la spada con cui Tristano uccise Moroldo d’Irlanda. A Bergamo, nel bellissimo castello di Malpaga, dimora del condottiero Bartolomeo Colleoni, si aggira dal Cinquecento un silenzioso spettro; pare si tratti del fantasma di un nobile innamorato di una castellana sposata, fatto uccidere e gettare nel pozzo dal marito geloso. Da allora, la sua anima inquieta continua a ripercorrere malinconicamente quei luoghi, alla ricerca dell’amata. Per i fan delle storie da brivido l’appuntamento è proprio per la sera di Halloween, quando nella fortezza sono previsti una cena e una caccia al fantasma. Numerose presenze di spettri e di strani eventi sono stati avvistati anche nel Veneto: nei pressi del Canal Grande, a Venezia, si aggira il fantasma di Fosco Loredan, nobile veneziano geloso della moglie che fece decapitare. Ma non è l’unico: a villa Foscari di Mira, vicino al capoluogo veneto, si sentono i lamenti e le inquietudini del fantasma malinconico di Elisabetta Dolfin, bellissima aristocratica veneziana dai capelli rossi, che il marito geloso fece rinchiudere negli eleganti saloni per allontanarla da possibili tradimenti. Oggi si può tentare un avvistamento della “Malcontenta”, come veniva chiamata la nobile donna, che appare in un abito nero molto scollato, visitando la Villa, progettata dal Palladio e circondata da un grande giardino: Villa Foscari di Mira, infatti, fa parte delle residenze del Brenta ed è iscritta alla lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. In Emilia la storia più famosa e terrificante è quella di Azzurrina e del castello di Montebello, vicino a Rimini. Secondo la leggenda Azzurrina era la figlia nata albina, quindi ritenuta impossessata dal demonio, di Costanza e di Ugolinuccio Malatesta, scomparsa in circostanze misteriose nel 1375 mentre giocava nel giardino del maniero. Lo spirito inquieto della bimba vaga ancora con pianti e lamenti, che in più di un’occasione sono stati registrati, ma l’aspetto più inquietante è stato il ritrovamento alcuni anni fa di alcune impronte di bambino sul soffitto di un salone. Oggi, i più temerari possono partecipare alle visite notturne del castello. Organizza terrificanti tour notturni non solo per Halloween anche il castello di Gropparello, costruito su uno sperone roccioso nella Val Vezzeno, una delle più antiche e suggestive rocche di Piacenza. Dimora di nobili famiglie tra cui i Pallavicini, i Visconti, gli Sforza e i Gibelli, tutt’ora proprietari del maniero, la fortezza ha un’atmosfera misteriosa: le travi del soffitto scricchiolano, le luci si spengono, mentre strani rumori e soffi di vento rendono ancor più pauroso il castello. Il maniero fu da sempre teatro di tragedie, ma anche di una triste storia avvenuta nel 1200, quando Pietrone da Cagnano fece murare viva in una cella sotterranea la moglie Rosaria Fulgosio, accusata di essere l’amante di Lancillotto Anguissola. Nelle serate di vento è possibile udire grida femminili provenire dalla torre. La Toscana è un’altra regione che regala molte storie da brivido: il castello di Strozzavolpe a Poggibonsi, in provincia di Siena, costruito nel 1154, è popolato di leggende; molti, infatti, giurano di aver incontrato nel fossato del maniero una volpe, uccisa dal duca Bonifazio perché spaventava i cacciatori e, si diceva, sputasse fuoco e fiamme. Il corpo dell’animale venne nascosto nel castello, riempito d’oro e custodito da 3 cavalieri. Pare anche che dalla torre merlata e nei giardini si sentano gli spiriti di Cassandra Franceschi e del suo amante, murati vivi nella “camera rossa” del castello. La villa medicea di Cerreto Guidi, in provincia di Firenze, costruita dalla famiglia de’ Medici come residenza di caccia, ospita dal 2002 il museo storico della caccia e del territorio con una raccolta di armi dal XVII al XIX secolo. Qui, si aggira irrequieto il fantasma di Isabella de’ Medici uccisa nel 1576 dal marito Paolo Giordano Orsini per averlo tradito. Incredibile e stregata è la storia dell’orto botanico di Lucca, realizzato per volere dei Borboni nel 1820, dove in certe notti sprofonda, dopo tre giri delle mura, un carro infuocato condotto dallo spettro della bellissima Lucida Mansi, che per rimanere giovane in eterno vendette la sua anima al diavolo. Nel Lazio le storie di fantasmi abbondano, ma la più terrificante è quella del castello di Bolsena, a Viterbo, che ospitò il cardinale Tiberio Crispo, figlio naturale del principe Alessandro Farnese che divenne poi papa Paolo III. All’interno del castello furono ritrovate ossa umane e si pensò appartenessero a Tiberio, misteriosamente scomparso. Poco si sa della sua fine e tutto è avvolto dal mistero, ma quel che è certo è che nel salone affrescato detto “del fantasma” è davvero un’impresa fermarsi a osservare mobili e dipinti perché si ha l’inquietante sensazione di essere fissati da uno sguardo maligno. Infine in Campania, a Napoli, dove al tramonto è possibile udire agghiaccianti lamenti provenire dai sotterranei della bellissima certosa di san Martino che, oltre a essere un prezioso gioiello architettonico barocco e polo museale, è anche famosa per le continue apparizioni di fantasmi. La leggenda racconta, infatti, che tutti coloro che tentarono di assalire la certosa furono uccisi dalle guardie reali; i corpi delle vittime, tuttavia, non furono mai trovati perché si ritiene che le guardie buttassero nei sotterranei i nemici, alcuni dei quali ancora vivi.
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Pace: In Egitto sulle orme della Sacra Famiglia Portavoce cattolici, cristiani uniti per promuovere itinerario

di Cristiana Missori

Da Betlemme verso il Sinai, passando per Gaza e giungendo all'antica città di Farma, considerata la ''Porta dell'Egitto'' perché sulla via carovaniera che collegava l'antica terra dei Faraoni con la Siria e la Palestina. Da Bastah, nei pressi dell'attuale città di Zagazig, a Samanud e Sakha (situata tra Damietta e Rosetta). Da Wadi Natrun a Mataryah, nei sobborghi del Cairo, e a Haret Zuwaila, per poi cercare rifugio nella fortezza di Babilonia (nell'antica Cairo). Infine Maadi, alla periferia meridionale dell'attuale capitale egiziana, per imbarcarsi in direzione all'Alto Egitto e fermarsi a Manf, Bahnasa, Samalut (Gebel El Teir), El Ashrnunain, Deir (monastero) Al Muharraq e Assiut (Deir el Athraé e Deir Dronka).

    E' il lungo viaggio compiuto dalla Sacra Famiglia in Egitto secondo le fonti storiche della Chiesa copta ortodossa. Ora questo lungo percorso, o meglio parte di esso, diventa un itinerario turistico che il ministero del Turismo, insieme al patriarcato copto ortodosso hanno scelto di promuovere insieme.

    Non è la prima volta che le autorità egiziane cercano di promuovere l'Egitto cristiano quale valida opzione fra le mete più classiche da poter scegliere. Già nel 1999, infatti, sotto il regime di Hosni Mubarak, si era tentata una simile operazione, senza però riscuotere il successo atteso. E' però la prima volta che il ministero del Turismo, guidato da Hisham Zaazou, ci mette la faccia e i mezzi. ''Grazie a questa iniziativa - afferma il ministro - contiamo di rilanciare il tessuto economico di aree tradizionalmente tagliate fuori dai circuiti classici e di promuovere un turismo più consapevole''.

    Si tratta, avverte, soltanto dell'inizio''. A differenza di quelle cattoliche (il solo Vangelo di Matteo) le fonti copte - in particolare il memoriale in cui il ventitreesimo patriarca di Alessandria, Teofilo (384-412) racconta la rivelazione che la Vergine, apparsagli in sogno, gli avrebbe fatto sulla via percorsa dalla Famiglia in Egitto per sfuggire al massacro di bambini ordinato da Erode allo scopo di uccidere Gesù (la ''strage degli innocenti'') - sono piuttosto chiare in merito alle varie tappe. Da questo nuovo itinerario, legato ai luoghi dove sorsero chiese, santuari e monasteri, il governo Mahlab si attende un numero di arrivi di circa 500 mila visitatori l'anno. Questo almeno l'auspicio. ''Un flusso imponente di visitatori locali già esiste'', commenta all'ANSA padre Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica in Egitto. Sono migliaia i fedeli copti che ogni anno in particolare durante le festività più importanti visitano questi luoghi. ''La vera sfida - fa notare - è fare arrivare i pellegrini dall'estero. Ed è soltanto con il coinvolgimento dei cattolici in questa iniziativa - sia egiziani che stranieri - che potrà aumentare il flusso di visitatori''.

    Il problema principale resta comunque la sicurezza. Malgrado i continui attacchi terroristici in Sinai e al Cairo come in altre zone del Paese, rassicura il sacerdote, pur senza nascondere la difficoltà del momento, ''la situazione è migliorata rispetto al passato, ''sia sul piano della sicurezza che in merito al clima che si respira''.
   
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